Storia Cap. 17-18 - Riassunto capitoli 17 e 18 PDF

Title Storia Cap. 17-18 - Riassunto capitoli 17 e 18
Course Storia contemporanea
Institution Università degli Studi di Napoli Federico II
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Riassunto capitoli 17 e 18...


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Cap. 17-18 Seconda guerra mondiale prima parte. Seconda guerra mondiale, due tempi: 1) Fase euromediterranea del conflitto avviata nel 1939 con l’aggressione tedesca alla Polonia; 2) Bombardamento aereo giapponese alla base statunitense di Pearl Habor nel 1941. 1 settembre 1939 ➜ La GR inizia l’avanzata in Polonia presso Danzica. Due giorni dopo, FR e GB dichiarano guerra a Berlino, non farlo avrebbe significato abdicare al proprio rango di potenze mondiali. La linea che adottarono FR GB fu di difesa, rappresentato dalla linea Maginot. Era un sistema di fortificazioni e barriere considerate invalicabili, però, altro non era che una riproduzione delle trincee della prima guerra mondiale, un universo statico del tutto inadatto al nuovo contesto. URSS ➜ Stalin avanzò verso occidente, l’idea era di creare uno spazio difensivo per la Russia europea. Estonia, Lettonia e Lituania furono occupate mentre la Finlandia oppose resistenza. Prima che i progetti di FR e GB sulla Norvegia diventassero concreti, Stalin ordinò una nuova offensiva contro la Finlandia che capitolò e dovette cedere a Mosca parte delle sue province. Hitler, per non perdere slancio, anticipò l’attacco anglo-francese in Scandinavia destinato a impedire ai tedeschi di controllare gli approdi atlantici e tagliare i rifornimenti di materiali provenienti dalla Svezia necessari per l’industria bellica. Il 9 aprile 1940 paracadutisti e forze navali tedesche entravano in Danimarca in modo da stabilire una piattaforma territoriale continuativa alla Norvegia. ➜ Lotta contro popoli ariani affini. Gli imperativi strategici costringevano Hitler a smentire le teorie del sangue. La vittoria sovietica in Finlandia e quella nazista in Norvegia fu l’avvento al potere di Parigi e Londra. GRvsFR ➜ Lo spazio vitale non poteva essere raggiunto senza eliminare FR GB, la prima doveva essere sconfitta per vendicare la resa nella prima guerra mondiale e l’umiliazione di Versailles; con la seconda Hitler sperava di raggiungere un accordo che permettesse a entrambi di avere due imperi paralleli. Contro la FR considerazione strategiche e non ideologiche, si temeva l’attacco francese alla Ruhr, centro industriale/minerario del Reich. L’idea era quella di aggirare la linea Maginot che correva tra i neutrali Belgio e Svizzera. Il 10 maggio 1940 il fronte franco-britannico veniva spezzato e occupati tre paese neutrali, il 14 giugno la capitale era occupata e il 22 giugno venne firmata la resa a Compiègne. L’Italia in guerra: Il 10 giugno Mussolini annunciò l’entrata in guerra contro FR e GB e lo fece senza consultare Hitler, a conferma che i due erano alleati ma che si muovevano per conto proprio. Ciò che lo spinse all’azione era un fattore di prestigio più che di azione. Mussolini sperava di realizzare il suo sogno geopolitico:1) il controllo sui Balcani 2) Il Mediterraneo. Unico nemico: la GB.

1.1) L’Italia, con al comando Rodolfo Graziani, decise di avanzare dapprima verso la Libia, poi verso l’Egitto per arrivare a Suez in modo da spezzare in due l’Impero britannico per accedere ai campi petroliferi. La superiorità italiana in uomini non fu garanzia di successo, infatti l’esercito britannico riuscì a penetrare fino in Cirenaica. Hitler non poteva lasciare che i britannici travolgessero l’Italia quindi decise di intervenire. Le truppe italiane e tedesche giunsero a El Alamein, ma la superiorità aerea dei britannici costrinse Rommel a ritirarsi. La sconfitta dell’Asse venne sigillata con lo sbarco in MArocco e in Algeria degli angloamericani. La guerra per Suez fu un’umiliazione. 2.1) Per il controllo dei Balcani, Mussolini preparò l’invasione della Grecia a partire dall’Albania. Hitler considerò tale spedizione un grave errore, e così fu. L’avanzata italiana fu bloccata dopo pochi chilometri e, come in Nordafrica, i tedeschi dovettero intervenire. Il doppio fallimento segnò l’inizio della fine del regime fascista. L’Italia non ebbe alcun ruolo nella resa di Pétain, ma ottenne una sua zona di occupazione nella FR sud-orientale mentre la parte settentrionale e occidentale era occupata dai tedeschi. GBvsGR ➜ Londra operò una guerra di resistenza contro la GR nella speranza che gli USA si sarebbero schierati al loro fianco per impedire alla GR di usare l’Europa come piattaforma per controllare il Nuovo Mondo. In nome della sicurezza mondiale, nel 1941 venne codificato il Lend-Lease Act (legge/affitti/prestiti) volto a affittare o prestare armi e aiuti a qualsiasi paese ritenesse opportuno. La scelta di Hitler di dividere l’esercito da un lato contro l’Unione Sovietica e dall’altro contro la GB portò il Reich ad un’invincibile guerra di logoramento. L’operazione “Leone Marino” fu un fallimento. GRvsURSS: Operazione Barbarossa. Il 22 giugno 1941 l’esercito del Reich invade le linee sovietiche. I tre gruppi d’armate miravano a Leningrado (fronte settentrionale), Mosca (fronte centrale) e Kiev e Caucaso (fronte meridionale). La strategia di Stalin di guadagnare tempo e il fatto che da poco avesse cominciato a riorganizzare l’apparato militare, permise all’esercito tedesco un successo già nelle prime settimane di guerra. Unione Sovietica: Motivi per cui non crollò: 1) Svolta nazionalista. Stalin, dopo essere scomparso per 10giorni, con “grande guerra patriottica” fece sì che la guerra fosse combattuta in nome della tradizione grande-russa. 2) I generali tedeschi non si aspettavano che il nemico riuscisse a sostituire rapidamente uomini e mezzi perduti. 3) Mentre il Reich doveva impegnarsi su più fronti, l’Unione Sovietica poteva concentrarsi sulla lotta per la patria. Dicembre 1941 ➜ controffensiva sovietica. Hitler decise di non far arretrare le truppe, in questo modo aumentò le perdite e minò il morale di ufficiali e soldati. Mentre Churchill e Roosevelt discutevano a Casablanca per una “resa incondizionata” da applicare alle potenze dell’Asse, l’Armata Rossa combatteva i tedeschi a Stalingrado, sul Volga. La battaglia si concluse con la vittoria dei sovietici e fu in questa che si manifestarono per la prima volta contrasti fra le alte gerarchie militari e il dittatore, il quale sosteneva solo la vittoria o la sconfitta totale, senza tener conto della sorte dei soldati. Per l’Armata Rossa si apriva la prospettiva della liberazione della patria e della marcia su Berlino che avrebbe posto fine al Terzo Reich.

Come con la GB, Hitler subiva un’altra sconfitta strategica, completata nel 1941 con l’apertura del fronte bellico nell’Asia-Pacifico elevando, così, la guerra al grado mondiale.

Seconda guerra mondiale seconda parte: USAvsGP: Premesse della guerra. Il Giappone voleva costruirsi un vasto impero coloniale, l’obiettivo primario era la Cina. Nel luglio 1937 attacca il nord della Cina, ma nonostante le brutalità delle azioni la resistenza cinese non fu mai del tutto controllata. Il governo di Tokyo cercò vanamente di separare la Cina dai suoi sostenitori occidentali e, allo stesso tempo, lo scontro con queste lo portò ad avvicinarsi alla GR e con l’IT. ➜ Patto Tripartito. Il punto debole del Giappone era la sua dipendenza dall’importazione di materie prime e quando la GR attaccò l’URSS la stretta economica degli USA contro il Giappone si fece più serrata. L’obiettivo era impedire ai nipponici di arrivare sul fronte siberiano dividendo le sue risorse con al GR. Le trattative segrete fra USA e GP saltarono quando quest’ultimo decise di attaccare Pearl Harbor, si apriva una nuova guerra parallela ma non correlata all’Europa. Tale sarebbe rimasta se GR e IT non avessero dichiarato guerra agli USA. La guerra era mondiale. Si vedevano opposte da una parte le potenze dell’Asse: GR, GP e IT, e dall’altra la coalizione “anti-Hitler” mai formalizzata composta da USA,GB e URSS. Carta Atlantica ➜ Sintesi del carattere ideologico e strategico degli USA. Venne firmato da Roosevelt e Churchill il 14 agosto 1941; fondata sull’autodeterminazione dei popoli, sull’espansione della democrazia e sul non riconoscimento dei territori ottenuti con forza. Il primo aspetto vede gli USA come garante nel mondo delle Quattro Libertà: di parola, di culto, del bisogno e della paura; il secondo concentrava l’attenzione sull’Atlantico: da qui l’occupazione della Groenlandia e dell’Islanda per evitare che la GR le usasse come basi per un attacco. IT: Collasso e fine del Fascismo. L’Italia fu il primo paese dell’Asse a crollare, ma a differenza degli altri cadde dall’interno prima che sul campo di battaglia. I bombardamenti degli angloamericani minarono la coesione sociale e delegittimavano il potere, i vertici dello Stato tentavano di riallacciare i contatti con gli alleati senza,però, capire che dopo la dichiarazione di Casablanca non esistevano margini per una pace negoziata o un rovesciamento delle alleanze. Lo sciopero degli operai della Fiat dimostrò che nel sistema industriale si era creata un’opposizione alla guerra, fu l’alba della futura Resistenza e del ritorno degli antifascisti. Lo sbarco angloamericano in Sicilia, il 10 luglio 1943, segnò la fine del Fascismo. Contemporaneamente, truppe tedesche arrivavano dal Brennero verso l’interno della penisola per occuparla nel caso di un nuovo tradimento italiano. Negli stessi giorni ci fu un colpo di Stato, il Gran Consiglio del fascismo chiedeva al Duce di rimettere al comando il Re e di tornare allo Statuto. Mussolini veniva arrestato e Pietro Badoglio diventava capo del nuovo governo. 3 settembre 1943 ➜ firma dell’armistizio.

I tedeschi non si aspettavano che le truppe italiane si sciogliessero e iniziarono la marcia per l’occupazione di Roma e di tutti i territori fuori dalla portata degli alleati. L’italia si trovava divisa in due dalla linea Gustav: a nord la zona era controllata dai tedeschi e venne istituita la Repubblica di Salò; a sud era controllata dagli alleati. Mussolini manteneva un certo distacco dalla politica, infatti i superstiti del regime vararono un programma di sinistra. Dopo 20anni di conformismo sulla stampa di Salò si leggevano aperte critiche al Duce. Nel frattempo al sud, Badoglio dichiara guerra alla GR. L’IT restava formalmente uno Stato nemico ma le era concesso di partecipare allo sforzo contro il Terzo Reich. Badoglio voleva una riconversione del Regno d’Italia, era una visione irrealistica che però trovava sostegno in Churchill, il quale voleva evitare l’avvento dei comunisti; questi dopo 20nni di clandestinità/esilio tornarono sulla scena politica. Sotto la guida di Palmiro Togliatti il PCI si presentò come forza disciplinata/responsabile al punto da opporsi alle velleità repubblicane dei socialisti e delle altre correnti di sinistra. Nasce il movimento partigiano. Gli alleati non li guardavano con simpatia, al massimo se ne servivano, ma con il fronte che avanzava gli obiettivi dei due apparivano meno coerenti e più concorrenti. I rapporti tra i due trovarono accordo nel 1944 tra la delegazione del Comitato di liberazione nazionale per l’Alta Italia (CLNAI) e il Comando supremo alleato del Mediterraneo. Al primo erano delegati i poteri amministrativi fino alla fine della guerra, e a guerra vinta i partigiani avrebbero dovuto riconsegnare le armi. 27 aprile ➜ Mussolini viene catturato dai partigiani e il giorno dopo venne fucilato. Il 29 aprile il suo corpo viene esposto al pubblico insieme a quello di Claretta Petacci, sua amante, in modo da rivendicarne la fucilazione. GR: Fine del Terzo Reich. Hitler continuava a sperare in un rovesciamento delle alleanze, speranza concentrata sulla frattura fra Londra e Washington e sull’eventualità di convertire in extremis gli inglesi. Approcci fra gli alleati: Gli USA puntavano alla superiorità quantitativa/qualitativa dei mezzi e sul risparmio di uomini, i sovietici volevano allargare il più possibile la loro sfera di sicurezza e i britannici, invece, volevano impedire che Stalin si sostituisse a Hitler. Già nel 1942 Molotov propose un ordine mondiale regolato USA,URSS,GB e Cina, trascurando gli interessi/valori di ognuno. Churchill, invece, intendeva bilanciare l’egemonia russa sul vecchio continente allestendo delle confederazioni regionali che colmassero il vuoto dopo il crollo della GR. Sia Stalin che Roosevelt rifiutarono tale proposta, si accordarno,però, sulla possibilità di far spostare la Polonia a ovest ai danni della GR e a vantaggio dell’URSS. I dirigenti sovietici non erano disposti a cedere agli angloamericani le aree acquisite, mentre l’Armata Rossa era impegnata a vendicare l’operazione “Barbarossa” ma soprattutto ad affermare il ritorno della potenza russa in Europa. Nell’informale alleanza tra GB,USA e URSS si manifestavano le differenze ideologiche e geopolitiche. Hitler, che era a conoscenza dei colloqui di Teheran, non cambiò atteggiamento, l’obiettivo era il fronte occidentale il cui pericolo maggiore era respingere l’invasione della “Fortezza Europa”. 6 giugno 1944 ➜ Sbarco in Normandia, sposta gli equilibri della guerra a favore degli alleati. Il 24 agosto Parigi era liberata. Fu grazie a De Gaulle e ai partigiani

francesi che la FR potè ambire sedersi a un posto fra i Grandi nel riassetto dell’ordine europeo e mondiale. Intanto sul fronte russo, l’Armata Rossa si scontrava contro le armate Centro. A fine estate la GR era accerchiata dagli occidentali sulla frontiera del Reno e dai sovietici nella polonia centro- settentrionale. Nel frattempo Stalin si concentrava sulla Polonia, qui battezzò un ministero fantoccio, il Comitato di Lublino, da paracadutare nella polonia liberata e con il quale aveva firmato un accordo per fissare il confine sovietico polacco lungo la linea Curzon. La Polonia era una terra in parte da controllare e in parte da annettere. Le truppe sovietiche assistettero, senza opporre resistenza, al massacro degli insorti ad opera dei tedeschi; finiva così l’eliminazione dell’élite nazionalista polacca, eliminazione avviata nel 1940 a Kayn in cui prigionieri polacchi e ufficiali furono uccisi dai militari sovietici. 1945 Conferenza di Jalta ➜ Oltre le vaghe progettazione sull’ordinamento geopolitico postbellico e la conferma sovietica ad intervenire contro il Giappone, si discuteva su come chiudere la GR e stabilire le regole di gestione nella fase successiva alla fine del nazismo. Fu deciso di dividere il Reich in zone di occupazione assegnate alla responsabilità di ciascun vincitore, mentre Berlino sarebbe stata ritagliata in settori, uno per alleato. Dopo due settimane, dal 16 aprile 1945, i tedeschi si arresero e il 30 aprile Hitler si suicida nel bunker sotterraneo affidando il Reich a Donitz. Nelle ultime settimane di guerra lo sforzo bellico tedesco di concentrò sul fronte orientale, contravvenendo agli ordini del Fuhrer, non fu una scelta ma un riflesso di sopravvivenza contro le truppe sovietiche. La “pulizia etnica” operata dai sovietici ebbe tra i 500mila e i 2milioni di vittime. GR divisa in due: sul fronte interno, grazie alla propaganda di Goebbels, molti credevano in un rovesciamento delle sorti grazie anche alle “armi miracolose” evocate dal regime; l’altra GR,invece, resistette alla repressione, ma la loro fu più una testimonianza morale. Fine della guerra ➜ Se la GR si arrendeva, il Giappone continuava a resistere. L’élite nipponica aveva una visione prettamente territoriale della guerra. Obiettivo: conquistare e tenere più spazio possibile. La poca disponibilità di naviglio commerciale rendeva inutilizzabili le risorse dei territori conquistati (Indocina, Indie olandesi e Pacifico), di fatto la scarsità di petrolio abbattè l’efficienza dell’apparato bellico. Fronte asiatico ➜ Tra India, Indocina e Cina, i nipponici sostenevano l’indipendentismo indiano guidato da Bose, questo creò un esercito nazionale che, grazie all’appoggio dei nipponici, avrebbe lottato contro l’imperialismo britannico per marciare su Delhi. 1943 ➜ Governo India Libera. 1944 ➜ Marcia verso Assam. Qui le truppe di Bose non furono decisive come speravano. Lo scontro decisivo si ebbe a Imphal, le perdite per i giapponesi furono gravissime tant’è che per la prima volta i soldati dell’imperatore si ritiravano. In Cina ci furono risultati migliori. La perdita dell’aeroporto di Henyang ridusse le capacità

dei bombardamenti americani, come conseguenza questi persero la convinzione sull’affidabilità dei nazionalisti cinesi; venne presa in considerazione una cooperazione con i comunisti di Mao anche perchè avevano il controllo su spazi sempre più grandi e, con la loro apertura a forze diverse, alcuni sostennero la possibilità di una svolta maoista alla democrazia. Gli americani presero l’isola di Saipan da cui poterono intensificare i bombardamenti, nel mentre venne stabilita un’estrema linea di difesa e la diplomazia di Tokyo tentava, attraverso l’URSS, di concordare una pace onorevole con gli americani. La clausola principale era che l’imperatore restasse sul trono, ciò avrebbe significato contravvenire al precetto della resa senza condizioni. La nuova amministrazione americana, guidata da Truman, constatò come l’approccio sovietico in Polonia e nell’Europa centro-orientale dimostrasse la volontà di controllare quei paesi cui a Jalta era stato promesso un orizzonte di democrazia. USA e GB concordarono sull’uso di armi di distruzione di massa se il Giappone non si fosse arreso. Alla ribadita volontà di mantenere la monarchia, gli americani decisero di impiegare la bomba atomica. 6 agosto ➜ Hiroshima. 9 agosto ➜ Nagasaki. Nel frattempo i sovietici arrivavano in Manciuria e in Corea. 11 agosto ➜ Installazione sull’arcipelago di un governo militare degli alleati e l’imperatore veniva ritenuto responsabile del trattato di pace. 2 settembre 1945 ➜ Resa giapponese....


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