storia del musical PDF

Title storia del musical
Course Analisi dell'interpretazione musicale
Institution Università degli Studi Roma Tre
Pages 4
File Size 94.5 KB
File Type PDF
Total Downloads 100
Total Views 129

Summary

appunti di lezione di storia del musical...


Description

STORIA DEL MUSICAL

DEFINIZIONE DEL MUSICAL: Il termine musical si riferisce a un genere teatrale e anche cinematografico. Ha più tecniche espressive; canto, danza, dramma ecc. la trama è semplice e immediata. Il musical deriva dall’operetta, lo spettacolo è spesso una commedia brillante e di ambientazione americana. Vi sono tanti tipi di brani derivanti da alcuni generi tipo musica leggera, jazz, opera lirica, balletto. I diversi generi si integrano fra loro e devono essere in grado di comunicare emozioni mescolando recitazione, danza, canto. L’origine del genere è teatrale, legata a Broadway e risale al 20 secolo. Il musical cinematografico è stato il primo ad essere esportato in ambito extraamericano. Ciò avviene grazie alla MGM e ad artisti come Fred Astaire, Gene Kelly, Judy Garland ecc. LE ORIGINI DEL MUSICAL TEATRALE: Oggi è un genere multidisciplinare, dovette fare i conti con mescolanza e varietà. A fine 800 a Broadway erano in voca spettacoli come la commedia musicale, l’operetta, il vaudeville, la rivista (teatro di varietà) e burlesque, tutti questi sviluppati in Europa. Generi impostati ai pubblici popolari di Francia, Austria e Inghilterra. -

-

-

-

-

La commedia musicale: concentrata su una vicenda esile e con lieto fine e con melodie orecchiabili. 1880, Inghilterra, Gilbert e Sullivan. L’operetta: costruita in prosa, recitazione e canto si intercalano come numeri a se. Primo periodo: satirico a Parigi con Offenbach,1850. Secondo periodo: sentimentale a Vienna con Strauss e Lehar fino alla Belle Époque. Il Vaudeville: dramma brillante con equivoci e situazioni piccanti. In America diventa varietà con acrobati, comici, brani cantati ecc. Francia, 15 secolo, vaudeville come canzone conviviale originaria di Vaude-vire. Poi divenne voix de ville, commedie in prosa. Diviene poi vaudeville, commedie leggere con pochi brani. Anche oggi è varietà. La rivista: Teatro Florence Ziegfield, NY; era lo spettacolo a contare più che il contenuto. L’importante era mix di musica, ballo, recitazione, costumi e danza. Il burlesque: Inghilterra 17/18 secolo; genere teatrale satirico e parodia. 19 secolo, Inghilterra; varietà con acrobati, ballerini e costumi. Anni 20/30; spogliarello come elemento fisso nel burlesque statunitense. Poi declino. Minstrel show: USA, 1850; canzoni, danze, scenette comiche interpretate da attori bianchi truccati da neri. Dopo 1870 la sua popolarità cade. Nel 1919 erano rimaste solo tre compagnie.

-

Pantomima: attori che si esprimono solo con gesti accompagnati da musiche. Dal greco pantomimos; imitazione. La pantomima nasce nelle zone meridionali italiane, Roma durante l’impero di Ottaviano Augusto. Danza eseguita da un solista che con le maschere svolgeva più parti, accompagnato da orchestra.

DAL 19 SECOLO AL DOPOGUERRA: Il musical nasce dai ceti popolari americani e si sviluppa come forma di teatro per pubblico variegato. La sua struttura permette allo spettatore di seguire in maniera scorrevole e semplice. La musical comedy nasce negli USA tra una popolazione composta di varie etnie le quali spesso non conoscevano l’inglese. Questa forma di spettacolo sa legare facilmente il pubblico alla storia. La bravura degli attori nel canto, danza, recitazione porta il musical a diventare una vera forma di spettacolo. Parte da Broadway per poi arrivare nelle piccole e grandi città, tipo Londra dove poi il musical diventerà popolare. -

-

-

-

Il successo pieno arriva nel 1900: già a fine 800 ci stavano comedy simile alle nostre, come ‘The Black Crook’ (12 sett 1866, USA). Nel 1901: George M. Cohan va in scena col suo primo musical ‘The Governor’s son’, da allora la sua carriera prosegue strepitosa. Viene riconosciuto come il padre dell’American Musical Comedy. 1903: viene costruito il New Amsterdam Theatre a NY. Fra 1907 e 1931 vengono ospitate le Ziegfeld Follies. Spettacoli con tante ragazze ‘chorus girls’, vestite con abiti eccentrici come le scenografie. Nei musical: distinzione tra autori dei dialoghi e testi delle canzoni. Il quartiere di Tin Pan Alley si impone come laboratorio musicale. Le melodie orecchiabili, l’happy ending e il puro entertainment sono ciò che caratterizza il musical fin dai suoi esordi, tale da renderlo un genere gradito nei teatri di Broadway e NY. Dopo la prima guerra mondiale il musical entra nel suo periodo d’oro, così si espanse rapidamente fino a raggiungere teatri europei come quello di Londra.

ANNI 20/50 - MUSICAL CINEMATOGRAFICO: Dal 1926 in poi (introduzione brevetto Vitaphone) il musical diventa anche cinema. ‘Showboat’, del 1927 di Ziegfield, è uno degli spettacoli più importanti del musical americano. Nello stesso anno la Warner Bros produce ‘Il cantante di jazz’, primo film con sonoro che seguiva la formula dialogo alternato a canzoni. Anni 20, avvento della Depressione, inizia la migrazione di talenti da Broadway a Hollywood, le majors cinematografiche assecondano il fenomeno in quanto alla ricerca di attori con impostazione teatrale.

Inizialmente riproducevano gli spettacoli teatrali, poi il musical cinematografico elabora un suo repertorio, con motto ‘all talking, all singing, all dancing’. Nel 1933 compare il termine musical nella rivista Photoplay a proposito del film ‘42° strada’ di Loyd Bacon. Le storie erano spesso su aspiranti ballerini e cantanti o sulla messinscena di uno spettacolo. Il genere musical si era imposto nel cinema come nel teatro, il pubblico pretendeva innovazione. Le majors beneficiano di questo clima; la MGM si specializza in costumi, la Warner Bros dice alle star di imparare a cantare e ballare, la Paramount scrittura divi del musical-hall per produzioni sofisticate, la RKO si affida alla coppia simbolo del musical, Fred Aistare e Ginger Rogers. Nel 1943 debutta ‘Oklahoma’, considerato uno dei più bei musical americani. Gli anni 50 sono l’epoca d’oro per il musical cinematografico, tanti i successi della MGM. Il passo successivo lo compie Jerome Robbins, coreografo e ballerino, che nel 1957 ideò le coreografie di ‘West Side Story’ sulle musiche di Leonard Bernstein. ‘West Side Story’ sancisce la necessità per gli attori di avere un talento poliedrico e saper fare tutto. Nel 1968 a Broadway esordisce ‘Hair’, il musical che lancia un nuovo genere; l’opera rock. Riscontra un enorme successo. Gli elementi rock vengono ripresi per altri musical come ‘Gospell’ e ‘Jesus Christ Superstar’. Tra i successi più recenti: ‘Mamma mia’, ‘Sunset Boulevard’, Notre-Dame de Paris’. IL MUSICAL CINEMATOGRAFICO: Genere cinematografico tipicamente americano, nasce dallo spettacolo teatrale. E’ espressione del ‘sogno americano’: -

Nella narratologia è sintesi di percorsi che vanno dalla commedia all’avventura, con storie di amore e successo. - Presenta modelli fiabeschi e happy end, le prove sono ostacoli da superare che diventano numeri musicali. - ‘Singing in the rain’ del 52 è omaggio ai musical, citazione sfilata di moda, degli anni 30. - Il genere si concentra sulla bravura degli attori e la loro versatilità. Gene Kelly; attore, cantante, ballerino e regista (anche Cole Porter, Irvin Berlin, Arthur Freed ecc.). BREVE STORIA: Anni 30: grande Depressione ma sviluppo del musical in coincidenza col sonoro. Il primo grande nome del musical è Busby Berkeley, anni 30 e 40 come regista e coreografo. Berkeley costruisce un flusso ininterrotto con il linguaggio del cinema. Nello stesso anno la RKO afferma la coppia Fred Aistaire e Ginger Rogers, entrambi provenienti dal vaudeville. Fred era attore, ballerino e regista, Ginger era ballerina. Negli anni 40 esce ‘Il mago di Oz’ di Victor Fleming, film a colori, con Judy Garland. Vincente Minelli è un altro interessante regista che lavora nel musical. Gira nel 53 ‘Spettacolo di varietà’.

Anni 50 e 60 crisi dei generi e del musical: perde le caratteristiche e si confonde con altri generi tipo commedia e film biografico, prova a percorrere nuovi itinerari ma non sono più quelli di prima. Il musical diventa trasposizione, negli anni 70 viene apprezzato il lavoro di Bob Fosse, che firma ‘Cabaret’, ‘All that jazz’, ‘Lenny’. L’autore è appassionato di jazz. A metà anni 60; cultura pop e rock e produzioni come ‘Hair’. Anche se non rinnovano il genere. La cultura rock giovanile si esprime con opere come ‘Tommy’ di Ken Russel nel 75 e ‘The Rocky Horror Show’ sempre del 75 di Jim Sharman. Il musical si avvicina al mondo della danza giovanile, con prevalenza della colonna sonora nel cinema. Grandi successi: ‘La febbre del sabato sera’ e ‘Quadrophenia’, del 77....


Similar Free PDFs