Storia della psicologia PDF

Title Storia della psicologia
Author Ginevra Gallorini
Course Storia della psicologia
Institution Università degli Studi di Milano-Bicocca
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introduzione e cenni storici...


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Storia della Psicologia INTRODUZIONE La storia della psicologia si differenzia dalla psicologia generale per oggetto e metodo. In questa branca l’oggetto principale sono le fonti, che si rifanno al metodo storico." Si attinge principalmente da fonti primarie, ovvero fonti inedite, che derivano dal tempo del quale forniscono informazioni (lettere, diari, giornali…), ma anche da fonti secondari, che però si rifanno a periodi posteriori a quelli che stanno descrivendo" La storia della psicologia è una disciplina metà tra la psicologia generale e la storia della scienza. Infatti si trova a metà tra la scientificità, che si occupa di più dello studio fisiologico dell’uomo, e la parte umanistica, incentrata su come è fatta la mente e sulle emozioni. " Prima di tutto infatti, la psicologia, è una modalità di conoscenza della propria persona." Il dibattito fra scienze e sapere umanistico, è stato aperto da Charles Percy Snow che approfondisce il tema delle “Two Cultures” cercando di rispondere alla domanda: che tipo di scienza è la psicologia? " La storia della psicologia approfondisce questa divisione: sosteneva che ci fosse poca comunicazione tra scienza e mondo umanistico, ma va a segnare maggiormente anche la rottura. Ne è un esempio la psicofisica. " La psicologia ufficialmente viene riconosciuta come scienza nel 1879 a Lipsia, ma trova i suoi fondamenti già dall’antichità. Infatti tutto ciò che riguarda questa disciplina e le sue osservazioni, vanno a pari passo con la filosofia, partendo già dalla Grecia e dal concetto di anima. " Questa concezione ricorrerà ancora secoli più tardi con Wolff (1700), che pubblicherà 2 scritti approfondendo proprio il concetto di psicologia legata alla psiche. " Questi scritti sono: " 1. Psicologia empirica: è lo studio dei principi e dei fenomeni che regolano il comportamento umano attraverso la rilevazione empirica di quei determinati fenomeni" 2. Psicologia razionale: studio sulle facoltà dell’anima " L’ANTICHITÀ " Si inizia a parlare e a dare una definizione di anima in Grecia, attribuendola alla parola Psyché, che può però avere significati diversi" - Nell’antichità era il soffio vitale: collegato al concetto di anima " - Nella psicologia moderna: processi e funzioni dell’individuo che forniscono esperienza di sei e del mondo, andando a formare il comportamento."

In Grecia la psiche designava l’anima in quanto identificata con il respiro, strettamente però collegata al corpo. Infatti la sua esistenza è subordinata a questo. (riferimento anche all’antico Egitto e all’imbalsamazione) " Omero riprenderà il concetto di psiche come soffio vitale, ma solo se l’uomo è in vita. Al momento della morte, lascia il corpo dalla bocca, ma può essere anche intesa come ombra ≠ dall’anima immateriale. Infatti questa è molto materializzata, associata perciò al corpo. (anche la sofferenza è resa corporale, legata alla fisicità)" Questa concezione è opposta a quella Cristiana, dove l’anima è immaterializzata. " Nell’Orfismo (VI sec) invece vediamo come il concetto di anima si leghi al principio divino. Viene vista come un’entità caduta nel corpo, che verrebbe definito come la tomba dell’anima. Infatti al momento del decadimento fisico, solo l’anima riesce a sopravvivere. " Nel V secolo, sia Alcmeone che Ippocrate, svilupperanno un loro pensiero relativo all’anima, soffermandosi in particolare modo sull’anatomia e sulla fisiologia delle emozioni. " Alcmeone sezionò gli animali e li studia per elaborare una teoria sulle percezioni: sosterrà che l’anima si trova nel cervello (encefalo - centrismo) e che esiste una differenza tra percezione umana e percezione animale. "

Ippocrate invece ipotizzò la teoria dei 4 umori, basata sulla concezione che le malattie derivino da una mancanza di equilibrio tra i quattro elementi della natura (fuoco, acqua, aria, terra)" - Sangue: corrisponde all’aria. Ha sede nel cuore ed è caldo e umido" - Bile gialla: corrisponde al fuoco. Ha sede nel fegato ed è salvo e secco" - Bile nera: corrisponde alla terra: ha sede nella milza ed è freddo e secco" - Flegma: corrisponde all’acqua. Ha sede nel cervello ed è freddo e umido " Secondo lui uno squilibrio dato da queste componenti poteva causare malattie." Ippocrate fu il primo ad analizzare le malattie mentali che vengono lette da lui come malattie naturali e non più come soprannaturali." Nel dettaglio analizza quelle che verranno riconosciute come la melanconia, la frenite, la mania, l’isteria, l’epilessia o detta anche morbo sacro. " Sviluppa anche una teoria sui temperamenti dell’uomo in relazione ai 4 umori:" - Sanguigno: infanzia. Ricco di vitalità, focoso e instabile " - Collerico: giovinezza. Facile agli scatti di ira e precipitoso nelle reazioni" - Melanconico: maturità. Tendente all’introspezione e alla riflessione" - Flemmatico: vecchiaia. Reazioni emotive deboli e lento " Altro periodo che si rivelò importanti fu quello del teatro: con lo sviluppo della tragedia, emerse una primitiva riflessione del soggetto sulla propria condizione, tramite dei monologhi in cui si alternavano stati d’animo contrastanti." Si andò ad inscenare la lotta tra passionalità e ragione. Tutto questo è ricollegabile alla figura di Medea, donna sanguinaria, che viveva di passioni contrastanti."

Nasce cosi il soggetto morale: tema centrale che segnerà il pensiero filosofico del V secolo, insieme alla riflessione di Socrate sull’anima." Per Socrate l’anima era immortale e sopravviveva al corpo (il tutto descritto nel dialogo tra Socrate e Cebete). La psiche coincideva con la coscienza morale e per andare a curare la propria anima, l’uomo doveva conoscersi" Aveva una visione dualista. "

Platone (427 a.c. - 347 a.c.) " Filosofo greco che opera una suddivisione delle funzioni psichiche che va dai bisogni elementari fino alle funzioni che arrivano alla sfera della ragione " Li suddivide in " - Epithymeticon : riguarda la sfera primordiale dei bisogni ed istinti primari" - Thymos : riguarda sia le emozioni che le passioni" - Logistikon: riguarda la sfera della ragione" Secondo Platone l’anima può avere una parte sia irrazionale che razionale. La parte irrazionale è quella irascibile e concupiscibile in cui risiede la Psiche, presente nel cuore e nei visceri / organi sessuali, mentre la parte razionale risiede nel cervello. " Per lui è importante disciplinare principi e governare le passioni e cerca di spiegare questo tramite il mito dell’auriga: due cavalli della biga (rappresentazione dell’anima nella sua totalità) sono guidati da un’auriga (anima razionale). I cavalli (anima irrazionale) si dirigono verso direzioni differenti (passioni e desideri) rispetto a quelle indicate dall’auriga, che li governa. " Il mito della caverna è un’allegoria del processo della conoscenza: persone chiuse in una caverna con lo sguardo rivolto verso lo sfondo della caverna credendo che le ombre proiettate sul muro siano la realtà. Ponendo che una di queste persone esca dalla caverna: quello che lui credeva fosse la realtà non era altro che la sua percezione di questa. Colui che esce può provare ad accedere al mondo delle idee" Con questo mito esemplifica la teoria della conoscenza, definendo una distinzione tra sensibile e razionale: " - Sensibile = è la realtà effimera, coincide con le ombre della caverna" - Razionale = consente la visione della realtà. Si attinge tramite la ragione filosofica e matematica, infatti secondo lui la matematica era la forma di conoscenza perfetta. " Questa idea di conoscenza, la ritroveremo nella psicologia tedesca che si rifa molto al linguaggio matematico. " Molte branche si svilupperanno da questa concezione della conoscenza (astratta e matematica) che però non darà spazio ad altre che invece daranno importanza alla storia dell’individuo. " Platone configurerà una nuova idea dell’anima, vedendola come un superamento della conflittualità portata avanti nella tragedia greca. La soluzione a questo si trova nell’educazione, nella vita politica e nel rispetto della vita comune" S. Arieti riflette molto su come questa concezione di conoscenza astratta abbia limitato molto lo sviluppo di altre parti della psicologia, come la psicoanalisi."

Aristotele Anche lui come Platone suddivide l’anima in 3 parti, anche se rifiutando il dualismo corpo e anima e riconducendola nuovamente ad una dimensione biologica: " - Anima vegetativa: funzioni vitali di base " - Anima sensitiva: regola le sensazioni. Conoscenza sensibile dei fenomeni" - Anima intellettiva: la parte razionale di Platone. Sottolinea l’importanza di studiare le azioni empiriche" Aristotele dà particolare importanza alle sensazioni empiriche dell’anima. È aperto ad un’indagine naturalista" La biblioteca di Alessandria nel 47 a.c. è stata distrutta e questa data viene presa come simbolo, passando l sapere " Nel Medioevo si riprende un po’ l’antichità, ma andando a rivedere ciò che era stato detto: " Da Aristotele viene ripresa l’idea di Dio, come unico creatore, andando a togliere la parte empirica ed esplicativa." Galeno (medico romano) riprende la medicina ippocratica tramite un approccio naturalistico e facendo molte ricerche sulle sensazioni" Il medioevo riprende ciò che Galeno aveva tramandato, ma in particolare modo una teoria generale sulle sensazioni: la teoria degli spiriti animali. Infatti le sensazioni sono determinate da un fluido sottile che circola nel cervello. Questo periodo assoggetta la conoscenza umana a quelli che sono i principi della chiesa. L’uomo è un’immagine di Dio e il suo desiderio è la beatitudine divina. Il riferimento centrale è alle scritture. " In occidente il centro di interesse si sposta sull’oriente: ne è un esempio la casa della Saggezza (analogia con la biblioteca di Alessandria), importante centro a Bagdad in cui si studia l’uomo. È l’elaborazione in Oriente di un sapere scientifico. " Alhazen è uno degli autori che operò alla Casa della Saggezza, dove fece studi sulla percezione visiva, definendo la visione come una scatola nera. Questi studi verranno importati nel 500....


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