Percorsi di storia della psicologia italiana - foschi PDF

Title Percorsi di storia della psicologia italiana - foschi
Author Martina Lav
Course Storia della psicologia clinica
Institution Sapienza - Università di Roma
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Negli ultimi trent’anni dell’1800, durante il nuovo Regno d’Italia, si svolse un processo di gestazione nel quale si formarono le prime iniziative e idee per dare vita, nei primi decenni del 1900, alla psicologia italiana.

Ardigò – Positivismo evoluzionistico Contesto - stabilità politica, lento processo di industrializzazione, riorganizzazione dell’istruzione - positivismo  filosofia spontanea degli scienziati scaturita dai successi conseguiti in ogni campo della scienza; cieca fiducia nel progresso e convinzione che la ricerca scientifica avrebbe potuto risolvere tutti i problemi dell’umanità. (geometrie non euclidee, elettromagnetismo, termodinamica, Darwin, chimica) - SCIENTISMO  tratto distintivo del positivismo; la sola forma di conoscenza della realtà concessa all’uomo è quella scientifica, il metodo è empirico e sperimentale, proprio delle scienze naturali, usato anche per lo studio dell’uomo e società. E’ un metodo induttivo e asserisce il primato del fatto. La conoscenza scientifica è la sola che garantisce il progresso. Si sottraggono alla speculazione filosofica i fenomeni psichici - DARWINISMO PSICOLOGICO  Darwin aveva mostrato una continuità tra animali e uomo anche sull’aspetto psicologico, non solo anatomo-fisiologico. Società basata su lotta x l’esistenza e sopravvivenza del + adatto Ha portato a sviluppare psi del carattere e psi del lavoro/scuola - POSITIVISMO CRITICO ITALIANO  diffuso negli ultimi decenni del 1800 e promosso dalla rivista di filosofia scientifica diretta da Morselli, metteva in discussione il riduzionismo e meccanicismo, secondo cui i fenomeni di un certo livello della realtà (dal + eterogeneo al + omogeneo) possano essere spiegati dalle leggi del gradino inferiore, fino a raggiungere il livello basilare della meccanica degli atomi. Proponeva una sorta di emergentismo, secondo cui l’aumento della complessità/organizzazione della materia genera proprietà nuove, che non possono essere ricondotte a quelle di un livello inferiore, ma devono essere studiate con metodi specifici del livello in cui compaiono

Ardigò – Positivismo evoluzionistico - in passato diversi saggi di storia della psi lo avevano ignorato, preferendo indicare Sergi come fondatore della psicologia scientifica italiana - interessato alle scienze naturali e fisiologia, aveva aderito al naturalismo, integrandolo con patriottismo, liberalismo laico e socialismo riformatore - contributo  battaglia contro le tradizionali psicologie spiritualiste e speculative, ha delineato il nuovo campo di studi psicologici da perseguire con diversi metodi empirici e sperimentali, ha evitato il riduzionismo fisiologico e ha auspicato un insegnamento universitario della disciplina; poche ricerche concrete, malgrado la volontà, non riuscì ad assegnare alla psicologia l’autonomia istituzionale - Psi come scienza positiva (1870)  » critica le psicologie fondate su filosofie spiritualistiche » sostenne che la psicologia doveva diventare scienza autonoma, distinta da filosofia (che non elimina del tutto, ma definisce come scienza del limite ) e fisiologia, con metodi propri del positivismo, come i metodi quantitativi psicofisici, psicofisiologici e psicocronometrici; » Primato del fatto, che non è revocabile come le idee e teorie; » sostiene naturalismo immanentistico  tutta la realtà è natura, e nessun aspetto è inconoscibile, alcuni sono solo ancora ignoti non vi è sovrannaturale » la conoscenza scientifica è basata sull’acquisizione di fatti certi e non interpretabili e sul metodo induttivo » i fenomeni mentali assicurano la conoscenza della realtà, a partire dalla sensazioni, che colgono i fatti nella loro essenza priva di antitesi, e una volta associate tra loro, danno vita alle idee, così da permettere la distinzione tra mondo psichico e fisico » è convinto di poter spiegare il pensiero umano per mezzo delle sensazioni e delle loro associazioni - Il fatto psicologico della percezione (1882) » distinzione sensazione (effetto cosciente immediato di una stimolazione) &

percezione (atto tardivo e complicato, associazione di sensazioni precedenti e giudizi non avvertiti) » critica il fisiologismo Sergi che considerava la percezione come un mero fenomeno fisiologico dovuto a un’onda nervea percettiva! - ammette come metodo di ricerca l’introspezione, lo studio indiretto degli atti psichici (attraverso l’osservazione di elementi esterni), l’analisi del comportamento e linguaggio, i metodi della psi sociale, animale e dell’infanzia, la statistica, psicopatologia, studi comparativi e esperimento fisiologico (alcuni di questi metodi erano un’anticipazione di tecniche future) - propone nel 1876 la creazione di un laboratorio di psicologia del liceo di Mantova; nel 1882 aveva manifestato l’esigenza di istituire insegnamenti di psi sperimentale e ad acquistare strumenti per un laboratorio che verrà utilizzato solo 40 anni più tardi, da Benussi.

Antropologia e Sergi - è una scienza nomotetica  ricercano le regolarità delle azioni umani e mirano a stabilire leggi - studia l’uomo dal punto di vista naturalistico, nei suoi aspetti morfologici, fisiologici e caratteriali - si diffonde nell’età del positivismo con l’affinamento dei metodi e strumenti di precisione per misurare e comparare (craniologia e antropometria) (Quetelet e Broca) - nasce nella seconda metà del 1800 - aveva cominciato ad indagare la morfologia umana con scopi classificatori e comparativi (uomini-animali; razze e popolazioni), aveva studiato i caratteri anatomo-fisiologici in relazione all’ambiente, eredità, sesso, stadi di sviluppo, età, tipi costituzionali distribuzione geografica; teoria darwiniana e mutamento dei caratteri morfologici nel tempo - la disciplina si era articolata in: » antropologia pedagogica  poneva in relazione lo sviluppo fisico/psichico & educazione » ergonomia  studia i rapporti tra fisico umano e il genere di lavoro più adatto » antropologia criminale  interpretare comportamento delinquenziale come conseguenza di condizioni biologiche e psichiche rilevabili » etnologia  usi e costumi delle popolazioni “primitive”; tradizioni, lingue, caratteri fisici morali di ciascun popolo » medicina costituzionalista  costituzione corporea predispone a tipi particolari di malattie » fisiognomica  collegamento tra soma e psiche; per studiare come gli stati mentali producano cambiamenti nel corpo e nel viso in modo tale da dedurre le

emozioni dalla mimica facciale (Gall e Spurzheim) & per studiare una corrispondenza stabile tra caratteri morfologici del volto e del cranio e tipi psicologici e comportamentali (Lavater e Blumenbach) » frenologia  collegamento tra aree cerebrali e facoltà psichiche, facendo dipendere le seconde dalle prime attraverso la morfologia del cranio Mantegazza  - nel 1869 ricopre la 1° cattedra in italia di Antropologia e Etnologia a Firenze - fonda la società italiana di Antropologia - pubblica l’Archivio per l’antropologia e etnologia che ha come scopo di studiare l’uomo come le piante e gli animali, senza filosofia e religione - Sia Mantegazza che Sergi, sebbene in contrasto tra loro, non volevano ridurre l’antropologia alla sola misurazione dei caratteri fisici e a dati quantitativi - essi si proponevano di dare spazio sia all’osservazione delle forme che ai reperti etnologici delle civiltà e culture - dunque nel 1886 elabora un progetto di antropologia psicologica - i fenomeni psichici sono frutto di un lungo processo di trasformazione della materia dall’omogeneo all’eterogeneo, dal semplice al complesso (questo principio lo riprenderà Buccola)

Sergi - negò il valore conoscitivo e pratico alla filosofia tradizionale, che deve essere rimpiazzata dall’antropologia - considera la scienza in grado di risolvere tutti i problemi di conoscenza della natura - antropologia intesa come scienza che studia l’uomo in tutti i suoi aspetti (compresi fenomeni psicologici) con metodi empirici e sperimentali propri delle scienze della natura - tenta di inglobare nell’antropologia la morfologia, fisiologia, psicologia, pedagogia, sociologia, criminologia, etnologia (contribuisce alla diffusione della pedagogia) - influenzato dall’evoluzionismo materialistico di Spencer, considera i fenomeni psichici (sensazioni, idee, percezioni, sentimenti) come frutto di un processo filogenetico, li tratta come funzioni biologiche, attività organiche neuro-muscolari e non sono distinte dalla biologia, sorte per adattare meglio l’individui all’ambiente, con un’impostazione vicina al funzionalismo americano. - psicologia fisiologica  la psicologia deve essere studiata con un metodo rigorosamente scientifico simile a quello fisiologico , con osservazione attenta dei fatti, convinto che il fenomeno psichico sia la differenziazione più elevata della funzione organica.

- L’origine dei fenomeni psichici e loro significazione biologica (1885) » espone la sua concezione della psiche: » ogni essere vivente possiede 4 fondamentali proprietà biologiche, la nutrizione, la riproduzione, il movimento e la sensibilità (nelle forme più elementari è irritabilità) Le ultime due sono funzioni di relazione e assolvono il compito di protezione del vivente, mentre le prime due provvedono alla conservazione. » la sensazione è un processo fisiologico, fisico-chimico, generico e diffuso, comporta modificazioni organiche senza localizzazione morfologiche e senza manifestazioni coscienti, e ad un certo stadio dell’evoluzione diventa cosciente e si trasforma in fenomeno psicofisico, cioè in percezione, un fenomeno localizzato nel cervello dove assume caratteri soggettivi e qualitativi » In che modo un processo fisico-chimico può provocare un fenomeno psichico? - Spencer  è un mistero - Sergi  il fenomeno psichico è solo un epifenomeno, l’apparire del processo fisiologico e non ha una propria realtà (riduzionismo meccanicistico) Attraverso l’onda nervea percettiva  è una modificazione fisicochimica dei nervi provocata dallo stimolo sensoriale la quale, propagandosi come un’onda centripeta fino al cervello e poi riconvertendosi in onda centrifuga fino agli organi motori periferici, trasforma la sensazione in percezione » rifiuta parallelismo psichico fisico (Wundt e Fechner) - TEORIA DEI SENTIMENTI  sviluppata per comprendere le caratteristiche e differenze temperamentali degli individui, per assolvere il compito di migliorare la società. Distingue i sentimenti in 2 categorie, il piacere/dolore fisico & l’emozione (che segue la risposta fisiologica dell’organismo).

Il carattere rimane costante e invariato, in parte ereditario e in parte acquisito, ha legami con i sentimenti, con l’intelligenza e con la volizione, e può essere educato e manipolato, per poi essere trasmesso di generazione in generazione, con lo scopo di migliorare le razze “coltiviamo l’intelligenza e i sentimenti, diradiamo le tendenze tristi e l’ignoranza”

Criminologia e Lombroso - direttore del Manicomio di Pavia e poi professore di psichiatria e antropologia criminale - la tendenza a delinquere è innata e ereditariamente tramandata - i veri criminali e delinquenti abituali non delinquono per atto cosciente e libero di volontà, ma perché sono biologicamente predisposti e hanno un’organizzazione fisica e psichica diversa da quella normale. - le stimmate degenerative (caratteristiche morfologiche e caratterologiche) possono essere estese ai parenti e antenati del criminale - tale impostazione della criminologia favorì lo sviluppo della psi della personalità - a partire dalla dottrina lambrosiana nacque la scuola del diritto penale, e il suo

maggior rappresentante, Enrico Ferri, sosteneva che la prigione fosse un mezzo per eliminare la pericolosità dei criminali, e non un atto espiatorio. - 3 categorie di individui: malati di mente, delinquenti abituali e pazzi criminali Mentre i malati e gli abituali erano rinchiusi rispettivamente nei manicomi e nelle prigioni, i pazzi criminali procuravano problemi a quelle strutture. Da qui la necessità di creare manicomi specializzati per i pazzi condannati. - Manicomio di Aversa 1876  è un primo esperimento di segregazione differenziale, dove furono accolti i pazzi criminali presenti in varie carceri italiane. L’esperimento ebbe riscontri positivi e nacquero altri manicomi criminali, ai quali fu dato il nome di manicomi giudiziari, e in seguito Ospedali Psichiatrici Giudiziari, chiusi nel 2015 per legge - Giovanni Passannante  nel 1878 attentò alla vita del re d’Italia e lui e la sua famiglia furono etichettati come degenerati

Psichiatria e Buccola - Nella seconda metà dell’800 conquistò gradualmente la propria indipendenza dal punto di vista scientifico e istituzionale dalla medicina generale e venne incardinata in particolari strutture di ricovero, i manicomi (maggiori rappresentanti Bianchi, Virgilio, Morselli, Tamburini)

- nuovi metodi diagnostici e terapeutici, programmi di ricerca, scoperte e progressi come l’istologia del tessuto nervoso, funzioni del cervello, localizzazioni cerebrali, processi sensoriali/ motori, macro/micro degenerazioni anatomo-funzionali, intossicazione - il periodo di costruzione iniziò con la creazione del Manicomio di Aversa nel 1861 (è nei manicomi dove si sviluppò la teoria e pratica della psichiatria) e si concluse con l’emanazione di una legge sui Manicomi del 1904, che regolava con norme i diversi istituti - trattamento della follia come malattia, non come alterazione dello spirito - terapie e cure morali  proponevano un approccio umano nei confronti degli alienati, non più rinchiusi e maltrattati; si fondava su descrizione e classificazione patologie, trattamenti mirati per alterare e controllare le emozioni e comportamenti deviati , stimolazioni e sedazioni, ricompense e punizioni, i malati erano coinvolti in giochi, esercizi fisici, eventi musicali, teatro  si spezzarono le catene della follia - Società Freniatrica Italiana  1873; studi sulla follia a partire da anatomia, fisiologia e patologia del cervello; rappresenta il passaggio da psichiatria romantica a psichiatria positivista organicista e la

sua autonomia istituzionale; inserimento farmaci e terapie

Buccola - ereditarietà delle funzioni psichiche  negli scritti giovanili si dichiarava evoluzionista e trasformista, anche le funzioni mentali si evolvono e progrediscono di generazione in generazione, con la possibilità di costruire una scienza sempre più adeguata alla realtà e capace di migliorare la società - riprende il principio di Bernard secondo cui i processi fisiologici morbosi non sono altro che forme esagerate dei processi normali (identità funzionale tra normale e patologico), ripresa anche da Comte, Taine e Ribot. - riprende Mantegazza & la riduzione dello psichico al biologico - primato del fatto e sacralità del fenomeno  l’esperienza/osservazione ci permette di scoprire tramite induzione le regolarità e leggi dei fenomeni psichici e fisici - indagini e esperimenti psicocronometrici  ricalcavano quelli di Wundt, ma erano svolti su malati di mente; collegare i processi mentali soggettivi a parametri fisici oggettivi, tempo necessario del pensiero per formarsi; scopre che il disturbo psichico altera i tempi di reazione e quindi l’alterazione era considerata un sintomo per la diagnosi. I risultati furono pubblicati sulla rivista sperimentale di freniatria e comunicati al III congresso della società freniatrica italiana. Seguendo Wundt, ritenne che la percezione è quando lo stimolo entra nel campo della coscienza, e l’appercezione quando entra nel campo dell’attenzione; Per misurare l’appercezione, cioè il tempo impiegato dal cervello per trasformare l’impulso sensoriale in impulso motorio, si servì del cronoscopio di Hipp a lettura ottica. Nel 1883 raccolse i risultati in la Legge del tempo nei fenomeni del pensiero, la prima monografia sperimentale scritta in italia, dimostrando che fosse possibile assoggettare a trattamento sperimentale e quantitativo determinati fenomeni psichici.

Nuova psicologia - prime applicazioni della psi al mondo della scuola, del lavoro, delle carceri e malati di mente - formazione medico-psichiatrica e fisiologica - programmi di ricerca sperimentale e primi laboratori - 1905  prime tre cattedre di psi a De Sanctis, Kiesow e Colucci;  Rivista di Psicologia applicata alla Pedagogia e alla Psicopatologia  si organizzò il V Congresso Internazionale di Psicologia in 4 sezioni:

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psicologia psicologia psicologia psicologia

introspettiva (diretta da Ardigò) sperimentale in rapporto a anatomia e fisiologia (Mosso) patologica in legame con psichiatria (Morselli) criminale, pedagogica e sociale (Lombroso)

Confronto epistemologico: pragmatismo & psicologia filosofica

» Pragmatismo - Dal 1850 filosofi e scienziati di impostazione positivista studiavano i fenomeni psichici (inferiori, come sensazione e percezione) con metodi sperimentali e quantitativi propri delle scienze della natura, in quanto erano riconducibili a fenomeni fisico-fisiologici - Alla fine del 1800 le certezze espresse (evoluzionismo, riduzionismo fisiologistico) dagli psichiatri e fisiologi dell’età del positivismo cominciarono ad essere messe in discussione da una seconda generazione di studiosi, i primi psicologi in senso proprio; Tali psicologi si ispiravano al pragmatismo statunitense, ma le loro proposte teoriche e metodologiche non portarono a programmi concreti - La seconda generazione però acquisì la consapevolezza di dover affrontare i fenomeni psicologici superiori e utilizzare metodi e strumenti diversi da quelli dell’età del positivismo. Nacquero così la psicofisiologia (associare emozioni a manifestazioni fisiologiche) e la psicometria basata su test e statistiche, ponendosi comunque come scopo il collegamento di un fenomeno psichico con un parametro fisico misurabile.

» Psicologia filosofica e psicologia scientifica - si riaccese il dibattito epistemologico sulla psicologia, e si confrontarono 2 orientamenti: 1) il pragmatismo fu messo in discussione in quanto alcuni studiosi (De Sarlo, Aliotta) rivendicavano il carattere qualitativo, e non quantitativo, dei fenomeni psichici. Non negavano l’importanza degli strumenti e metodi positivisti, ma li ritenevano non sufficienti, poiché la conoscenza della umana non poteva essere esaurita dai metodi psicofisici, psicofisiologici e psicometrici. Era necessaria, accanto all’osservazione e spiegazione, l’interpretazione e comprensione. 2) Altri (Ferrari, De Sanctis, Kiesow), di formazione medica psichiatrica e fisiologica, volevano nettamente separare la psicologia dalla filosofia, e inoltre volevano separarla dalla fisiologia e psichiatria. - la diatriba esplose anche durante il Congresso e nelle assegnazioni delle cattedre, contese dalle facoltà di medicina e di lettere e filosofia.

De Sarlo - si interessa a fenomeni come sogno, ipnosi e inconscio indagati con metodi di psicofisiologia

- riflessione epistemologica  scienza e filosofia sono complementari; la scienza conosce aspetti parziali della realtà e la filosofia indica i problemi, i significati e la direzione da seguire, una visione d’insieme d’ordine superiore. - prende le distanza dal neoidealismo di Croce e Gentile che svuotano la psi dal significato - riprende la psicologia dell’atto/fisiologica (di Brentano) integrata con la psicologia empirica/sperimentale, assieme alla psicologia filosofica, che coglie l’aspetto qualitativo - l’esperienza cosciente è un complesso di funzioni/atti che mirano a certi scopi, i quali conferiscono all’esperienza un aspetto dinamico e non stazionario, dunque è necessario uno studio intenzionale dell’anima attraverso l’introspezione fenomenologica e empirica. - 2 specie di psi: scienza dei fatti psichici, statica e morfologica (Lipsia) & scienza degli atti psichici, dinamica e funzionale e finalistico (Brentano)

Aliotta - atteggiamento dubbioso e critico verso la psicologia sperimentale - secondo lui i fenomeni psichici non possono essere sottoposti a una quantificazione diretta e realistica così come avviene per i fenomeni fisici. Ciò che viene misurato non è il fenomeno psichico in sé, ma qualcosa di fisico collegato ad esso. - è possibile una psi sperimentale, che con metodi come osservaz...


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