Storia della Scienza A. Lezione 8 PDF

Title Storia della Scienza A. Lezione 8
Author Aurora Strano
Course Storia della scienza A
Institution Università di Bologna
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Storia della Scienza A -Lezione 8 (13/10/2020) (Capitolo 2, Storia materiale della scienza) Il telescopio è lo strumento principale per il quale Galileo è ricordato ma non è di sua invenzione come invece si crede. Galileo Galilei -Il microscopio è invece invenzione di Galileo. Il principio di costruzione è analogo a quello del telescopio, solo cambiano le lenti. Galileo per quanto riguarda il microscopio non vede un grande futuro, perché non è interessato a studiare il piccolo. È comunque arrivato a perfezionare questo strumento. Il microscopio è diventato uno strumento universale e indispensabile per le scienze e ha permesso di fare varie scoperte in diverse e molteplici discipline. È forse lo strumento più importanti di tutte le discipline scientifiche. Galileo invia un piccolo occhialino al suo amico Federico Cesi che permette di vedere le cose molto molto piccole. Quando arriva a Cesi questo strumento, lui è moto interessato ed incuriosito. Cesi successivamente pubblica la prima immagine al microscopio che rappresenta delle api. Quando vengono annunciate le proprietà del microscopio, vi è poi un interesse nella comunità dei naturalisti e dei filosofi. Bacone guardando al microscopio capisce che è possibile dimostrare l’esistenza dell’atomo, ovvero è possibile dimostrare quello che Lucrezio ed Epicuro avevano solamente ipotizzato.

Giovanni Battista Hodierna -Il primo trattato scientifico sul microscopio è di Giovanni Battista Hodierna ed è intitolato “L’occhio della mosca”. Per capire meglio un organo si compara con quello di altre specie >> si parla di anatomia comparata. Lo scopo principale di Hodierna è capire come funziona la vista (in questo caso della mosca) rispetto a quella umana. Prima di tutto dice che la consistenza dell’occhio della mosca è come quella della mora, mentre la fragola tagliata presenta dei filamenti che assomigliano a quelli dell’occhio della mosca.

Marcello Malpighi – Studia medicina e poi diventa medico. È un seguace della scienza di Galileo. Inizialmente l’anatomia studiava il corpo nella sua interezza. Lui immagina il funzionamento del corpo come quello di una macchina i cui ingranaggi ad occhi nudo non sono percepibili e quindi l’unico modo affinché lo siano è guardarli attraverso il microscopio. Primo ad affidare al microscopio un ruolo scientifico di portata teorica, oltre che sperimentale. Utilizzò il microscopio nei suoi studi di anatomia e anatomia comparata, identificando la composizione di organi, tessuti e di altre minime parti del corpo umano e del mondo animale e vegetale. Malpighi fa diverse scoperte: scopre la struttura dei polmoni, della lingua, delle pupille gustative, e fa delle scoperte relative anche agli insetti e animali. Il microscopio cambia radicalmente i metodi investigativi della scienza per lo studio dei microorganismi e del sistema cellulare.

Torricelli -“L’esperimento Torricelliano” serve per mostrare l’esistenza e la creazione del vuoto in natura. Il barometro è stato creato e serve per misurare la pressione atmosferica. Torricelli ha

riempito un tubo di vetro di mercurio aperto solo da un’estremità poi lo ha rigirato capovolgendolo in un secchio di acqua. Il tubo non si è svuotato completamente, e il mercurio è rimasto dentro. Questo perché l’aria esercita un peso sull’acqua del secchio. L’estremità del tubo senza mercurio contiene il vuoto. Il barometro serve per misurare la pressione atmosferica ed ha origine proprio da questi primi esperimenti.

Santorio -Altro strumento importante è il termometro che viene perfezionato da Galileo e Santorio. Santorio vuole capire le origini delle mutazioni di temperatura che avvengono nel corpo umano. Lui fa una serie di studi sull’alimentazione e le variazioni di peso. Lui introduce la bilancia per misurare il peso corporeo. Comunque i termometri inventati da Santorio sono simili a quelli che utilizziamo oggi. Per Aristotele il calore è una sensazione e quindi è qualcosa di soggettivo. Con l’invenzione del termometro quindi si soggettivizza la temperatura, che va al di la delle sensazioni umane. I termometri “infingardi”, inventati da Galileo, servono invece a misurare la temperatura degli ambienti. Nel 1700 i termometri fanno parte dell’arredo domestico dell’aristocrazia e borghesia e questo permette di modificare il modo di vedere la realtà. Per avere una percezione corretta della realtà bisogna affidarsi a dati quantitativi e non qualitativi (le sensazioni e i sensi per Aristotele). I sensi diventano fallaci ed illusori. Tutti questi nuovi strumenti e parametri hanno fatto si che il modo dell’uomo moderno di concepire la realtà è molto diverso da come la percepiva l’uomo greco. La misurazione del calore non più ricondotta a sensazione oggettiva, ma qualificata sulla base di criteri oggettivi....


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