Storia dell\'arte contemporanea PDF

Title Storia dell\'arte contemporanea
Author Giovanni della Ratta
Course Design della Comunicazione
Institution Politecnico di Milano
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Summary

Storia dell'arte contemporanea analizzando diversi artisti, partendo dalle origini e dalle motivazioni intrinseche...


Description

MAURIZIO CATTELAN Il percorso artistico di cattelan si muove nell’avanguardismo 700esco con un approccio critico. il suo tentativo era fondare insieme vita e arte, realtà e fantasia. Le sue azioni divengono sempre più sensazionalistiche e massmediatiche. Tutta la sua carriera è stata all’insegna dell’elusione. Si è dimesso dal lavoro di artista, ma continua a scuotere il mondo dell’arte. Col suo progetto Museum League ha trasformato le sciarpe da stadio in feticci per i principali musei del Mondo: è un progetto che sfida molte convenzioni del mercato dell’arte: il feticismo per l’opera unica e inavvicinabile, così come il mercato delle edizioni limitate, accessibili solo a pochi. “la verità è terribilmente noiosa, se ne sono accorti anche giornalisti e politici, finalmente.” “sono convinto che la validità di un’idea non cambi in base a quanto è grande l’opera.”

AMERICA di Maurizio Cattelan è un water interamente realizzato in oro 18 carati, considerato dai critici una satira sull’eccessiva ricchezza ostentata dagli Stati Uniti. Sul significato dell’opera, Cattelan non ha mai dato spiegazioni, sebbene abbia ammesso che potrebbe essere stato influenzato dalla figura di Trump, che è da sempre la predilezione del presidente e magnate americano nei confronti dell’oro.

PIERO MANZONI appartiene al neo-dadaismo.

MERDA D’ARTISTA , 90 scatolette di 30gr ciascuna, inscatolata nel ’61. il prezzo fissato dall’artista corrispondeva al valore corrente dell’oro. Hanno numerosi precedenti, come l’orinatoio di Duchamp. Salvator Dalì e George Bataiile e Alfred Jarry aveva dato dignità letterari alla parola merde. l’associazione tra analità e opera d’arte e tra oro e feci è un tema ricorrente della letteratura psicoanalitica che Piero Manzoni avrebbe potuto percepire dalla letteratura di Jung. (va in disaccordo con Freud. lui concepiva diversamente la libido, ovvero il desiderio, dicendo che il desiderio comprendeva anche altri aspetti pulsionali come l’energia psichica. Piero Manzoni sembra riferirsi direttamente alla ricerca di “simboli di trasformazione” di Carl Gustav Jung; l’arte dunque, per lui, è recupero “dei mitologemi primordiali: mitologia individuale e mitologia universale si identificano.) La novità di Piero Manzoni è di aver collegato queste suggestioni ad una riflessione sul ruolo dell’artista di fronte all’ autoreferenzialità dell’opera d’arte. Spossessato dell’oggetto, ed ancora incantato da suo status eroico di artefice produttore, l’artista trova una compensazione della perdita invadendo lo spazio che il processo comunicativo aveva tradizionalmente assegnato all’opera, il corpo stesso dell’artista si offre al pubblico come un’opera d’arte. Gli effetti della chiusura di senso dell’opera d’arte, che non ha più un messaggio da comunicare ma significa solo se stessa, coinvolgono anche i destinatari della comunicazione. MARCEL DUCHAMP. 1887 - 1968 uno dei maggiori rappresentanti del neodadaismo. E’ stato uno dei più grandi artisti del Novecento, proprio per il suo modo di essere. Ha, di fatto, costruito un nuovo prototipo di artista da intendersi come intellettuale sempre pronto a proporsi in maniera inaspettata, anche solo per il piacere di essere diverso dal normale. Ha elevato l’anormalità, intesa come rifiuto di qualsiasi norma, a pratica sia di arte sia di vita. nel 1915 diviene membro del dada, movimento che si dichiarava anti-razionale e anti-artistico. ha rivoluzionato il mondo consueto di confrontarsi con l’attività artistica inventando procedimenti del tutto nuovi. per esempio ready-made e l’objet trouvè indicano opere costituiti da oggetti (una ruota di bicicletta, scolabottiglie, pala per la neve) che ‘artista sceglie dalla vita quotidiana sistema in uno spazio espositivo nel quale prendono significato diverso. lo spettatore rimane sorpreso e l’oggetto banale gli appare sotto una luce diversa, costringendolo a ragionare su ciò che osserva. DuChamp è convinto che l’arte non debba solo rappresentare il mondo e dunque produrre opere rivolte allo sguardo degli spettatori, come un bel paesaggio o ritratto; lui pensa che l’artista possa fare qualcosa di diverso che riprodurre la realtà: può smascherare i meccanismi del linguaggio e

della comunicazione, provocare gli appestatori con ironia e anche prendere in giro producendo una riflessione sui significati dell’arte e della vita. Smette di dipingere e allestisce opere originali che suscitano reazioni de stupore fastidio e sorpresa. FONTANA viene realizzata quando duchamp acquista a newyork un comune orinatoio modello Bedfordshire. Ruotò di 90° il cesso e gli scrisse la firma R. Mutt. secondo un’altra teoria l’opera è concepita diversamente: in una lettera del ’17 scritta alla sorella Susanne, egli confessa di aver ricevuto l’orinatoio grazie ad una sua amica che glielo inviò con lo pseudonimo di Richard Mutt. Sono stati fatti dei multipli (sono stati firmati altri diversi dall’originale e non si sa qual è il vero.

TEORIA DELLO SHOCK Si passa da un estetica del bello a una dello schock. oggi è arte contemporanea ciò che lascia sbalorditi. L’artista che solitamente si accusa di aver dato il via alla rivoluzione del fare artistico, delle modalità espressive, della stessa definizione dell’opera d’arte e anche dell’artista e soprattutto di aver introdotto il venir meno della necessità tecnica è Marcel Duchamp. Ha spostato l’attenzione sugli oggetti quotidiani e li ha trasformati in opere d’arte. «All’estetica della rappresentazione accostò quella della presentazione, assumendo che non fosse necessario copiare un oggetto perché questo venisse incarnato come opera; a cambiare i suoi connotati è sufficiente uno spostamento del contesto entro cui assume un nuovo significato. [...] Una ruota di bicicletta, uno scolabottiglie, un appendiabiti, un brutto quadro già fatto, una pala da neve, un’ampolla, un pettine, un orinatoio possono diventare oggetti d’arte in virtù di un semplice spostamento: il sistema per cambiar loro significato e renderli dei suggeritori di pensieri sull’arte consiste nell’aggiungere un titolo o una firma [...] e nel privarli del loro valore d’uso». Il gesto di Duchamp provoca uno spaesamento nell’osservatore perché all’improvviso la funzione da sempre attribuita a un oggetto viene sospesa, messa tra parentesi (servono sforzi di riflessione) Una cosa che ci è apparsa come vicina d’un tratto la percepiamo lontana: è qui che si verifica l’esperienza del sublime. Mentre il bello era legato a una sorta di comprensione dell’opera che produceva in noi delle sensazioni di ordine e di armonia, il sublime compare nel momento in cui c’è una sospensione del linguaggio, un’oscillazione del senso, proprio nel momento in cui il linguaggio dice qualcosa. «Ogni volta che ci troviamo di fronte a un tipo di trasposizione che non ci è familiare c’è un breve momento di shock e un periodo di adattamento. È però un adattamento per il quale esiste in noi il meccanismo adatto». L’adattamento è necessario per poter assimilare e comprendere la grammatica usata dall’artista, ma oggi, nell’età della riproduzione tecnica delle immagini, l’opera d’arte non scuote più l’osservatore. Oggi l’arte è ciò che un’istituzione definisce come tale. shock, multipli, buttare via una cosa, ready-made Si passa da un estetica del bello a una dello schock. oggi è arte contemporanea ciò che lascia sbalorditi. L’artista che solitamente si accusa di aver dato il via alla rivoluzione del fare artistico, delle modalità espressive, della stessa definizione dell’opera d’arte e anche dell’artista e soprattutto di aver introdotto il venir meno della necessità tecnica è Marcel Duchamp. Ha spostato l’attenzione sugli oggetti quotidiani e li ha trasformati in opere d’arte. «All’estetica della rappresentazione accostò quella della presentazione, assumendo che non fosse necessario copiare un oggetto perché questo venisse incarnato come opera; a cambiare i suoi connotati è sufficiente uno spostamento del contesto entro cui assume un nuovo significato. [...] Una ruota di bicicletta, uno scolabottiglie, un appendiabiti, un brutto quadro già fatto, una pala da neve, un’ampolla, un pettine, un orinatoio possono diventare oggetti d’arte in virtù di un semplice spostamento: “il sistema per cambiar loro significato e renderli dei suggeritori di pensieri sull’arte consiste nell’aggiungere un titolo o una firma [...] e nel privarli del loro valore d’uso.” nella moda Rei Kawakubo, Leigh Bowary/Rick Owens

1 QUADRO ARTE MODERNA è di Manet, “colazione sull’erba”. Un aspetto da considerare è che molti artisti appartenenti al mondo dell’ arte moderna erano gay, e, attraverso di loro, passa il concetto della liberazione dei sessi. “Colazione sull’erba” - Gli spettatori del Salon de Museè ci videro qualcosa di squallido ed inguardabile. Sin dall’inizio l’opera suscitò shock e scandalo nel pubblico che osservava. Un aspetto legato a questa reazione nel quadro è la donna nuda seduta accanto ai due uomini: poiché nuda e seduta accanto a due uomini vestiti veniva concepita come una prostituta, creando quindi uno scandalo. Nel dipinto vi è una seconda donna sullo sfondo, rappresentata però in maniera sproporzionata, precisamente troppo grande. Tutto ciò è però voluto da Manet. La donna la si guarda attraverso i canoni di bellezza, alludendo al fatto che quest’opera è una tela e non la realtà, quindi lo scandalo non ha ragion d’essere. Un altro elemento distintivo ed importante nel dipinto è la presenza di una natura morta dipinta perfettamente. La perfezione di questa natura morta si pone quindi in forte contrasto con le proporzioni sbagliate della donna sullo sfondo, tutto ciò per creare nello spettatore una sensazione di shock. L’arte contemporanea nasce quindi dall’estetica dello shock, contrapponendosi alla vecchia estetica del bello.

1883 MANET FA UNA CESURA NELLA STORIA DELL’ARTE. NASCE L’ARTE MODERNA. Il primo passo per capire “colazione sull’erba” è non guardare l’opera con lo sguardo di quel tempo passato. Viene presentato al salone: Salon è un istituzione che definiva un’opera arte o meno. L’opera di Manet fu rifiutata, così come altre 3000 opere. Viene indetto il salone des refuses. Napoleone III - la nascita di venere. (dipinto) Colazione sull’erba va contro tutti i canoni dell’arte passata. Il primo shock è di natura morale (per la nudità della donna); il secondo shock è relativo al mestiere del pittore (attorno alla mano dell’uomo a destra c’è un alone/ si definisce pentimento quando ‘artista muta la posizione della mano cancellandola, senza però lasciar traccia); l’uscita dai canoni tradizionali di questa opera fece si che nessuno la volle mai acquistare. Inoltre il dipinto si rifà a due citazioni (due importanti opere della storia dell’arte). In tiziano - concerto campestre (si pensava fosse un giorgione) ci sono due signore nude, due entità rarefatte che rappresentano in modo simbolico l’armonia del corpo e quella musicale (nessuno scandalo per queste 2 donne). Le signore di manet non sono muse, sono 2 semplici donne nude. “Lo sposalizio della vergine” – Raffaello Ai tempi non esisteva ancora il concetto dell’inibito nella scienza, ma, iniziava a farsi avanti attraverso la prospettiva. La finestra del tempio nell’opera è il punto in cui convergono tutti i punti del quadro, la porta è aperta e guarda verso l’infinito. Il quadro di manet pecca invece di prospettiva e di luce. All’epoca era comune frequentare i bordelli, era quasi diventato normale il concetto di avere un amante oltre il matrimonio. Manet con la sua opera fa quindi un moralismo sottile, portando a riflettere chi giudica il quadro per la nudità della donna. Il dipinto di Manet fa quindi scandalo, nonostante tutti gli uomini amassero le prostitute. Lo sguardo della donna in primo piano quasi interroga il pubblico chiedendogli “voi chi siete?”. C’è un passaggio di Marx della Boemia che dice che la donna è come se fosse nuda di fronte allo sfruttamento della società, quindi si potrebbe quasi dire che la donna è vestita, ma siamo noi a vederla nuda. Nel 1863, Manet, sempre al salone, presenta “Olympia”. Nel dipinto un’altra donna nuda, che, si mostra volentieri nuda allo spettatore. Anche in questo quadro Manet viene criticato per la nudità,

ma, ancora una volta, egli fa riferimento ad un opera esistente simile. Aggiunge un gatto nero quasi invisibile, ed un un’altra persona. All’epoca “gatto” era un appellativo tra artisti, quindi col gatto Manet potrebbe alludere a Baudelaire, suo amico. La luce non è plastica, e rende la foto piatta (concetto alquanto contemporaneo). Manet quindi vuole shoccare lo spettatore. La vita moderna nasce in città, colma di shock, dall’industrializzazione. Parigi fu definita da Walter Benjamin (marxista) capitale del 16° secolo, perché durante quest’epoca la città raggiunge l’apice nel campo della pittura. Nell’ 800 a Parigi aumenta il numero di abitanti. Barone Haussmann aveva ricevuto da Barone III il compito di disegnare la mappa della città, cercando di costruire una macchina che potesse funzionare nel miglior modo possibile. A causa della ribellione comunista le strade erano costruite in modo molto largo. La vita a Parigi diventa esemplare per le altre città, la moda ha la sua importanza. Parigi diventa anche capitale della cultura. Benjamin studia la città come se fosse un testo. La città era elitaria, gerarchica ma allo stesso tempo c’era molto contatto tra gente di diverse classi sociali. Solitamente in un palazzo al primo piano c’erano negozi, poi al 1°, 2° e 3° piano abitava l’élite, al penultimo la plebe e in cima gli artisti. Nadar fu il primo fotografo a cercare di fotografare Parigi dall’alto attraverso palloni aerostatici. Con l’urbanizzazione di Parigi si capisce che per vendere prodotti bisogna attirare l’attenzione, e, da questa necessità nasceranno le vetrine ed i passaggi (gallerie) in cui la gente potrà osservarle senza preoccuparsi del tempo atmosferico; suscitarono scalpore. La cultura 3d nasceva nel tardo 800, quando a Parigi nei saloni le persone potevano vedere attraverso uno stereoscopio un immagine in 3d (in originale composta da due figure/ attraverso lo strumento pareva di vederne una). era un oggetto ricorrente e molto comune. Manet nel rappresentare la vita quotidiana del suo tempo fa vestire i suoi modelli (nelle opere) in modo moderno e costruisce lo spazio del quadro in modo da dare un ‘esperienza moderna. A partire da fine 700, prima della fotografia, era abituale recarsi al cinema, ove c’erano spettacoli di proiezione. Diorama, inventato dall’inventore della fotografia, era un dipinto molto grande su entrambi i lati quindi muovendo le luci avanti e dietro potevano comparire figure come fossero in movimento. Allo stesso modo colazione sull’erba può essere letto come la sovrapposizione di più livelli. Il fantasmagorico è un trucco teatrale che faceva apparire e scomparire fantasmi di scena, attraverso l’illuminazione con una lanterna enorme di una persona ricoperta da un velo, la cui forma veniva riflessa su dei vetri. Allo stesso modo, in colazione sull’erba, si potrebbe immaginare che la donna in secondo piano sia resa attraverso quest’ultima tecnica. (quindi bastava che il proiettore venisse allontanato dalla tela per fare uscire la donna in proporzioni migliori). Primo esempio di arte pop. Lo scherzo che Manet fa al suo tempo è confondere i livelli di alto e basso (arte) Non si capisce da che prospettiva viene vista l’opera. lo sguardo della donna trasmette tristezza. Manet ringrazia Zolà per averlo difeso in pubblico riguardo la sua opera. In questo quadro si vede l’olimpia di manet. L’arte moderna nasce con manet fondata sulla rottura e lo scalpore, shock! rottura e distacco dai valori morali e tecnici Molti pensano che l’arte moderna inizi con un opera di Picasso. Con questo quadro “le signorine d’Avignone”, Picasso decide di rompere tutti gli schemi e la rappresentazione naturale delle cose. Si inizia a parlare con lui di modernismo. Fu dipinto con l’intento di rompere ogni norma; questo quadro non fu diffuso appena dipinto (1908), a causa del consiglio dell’amico Apollinaire. Anche in questo caso si può parlare di shock come emozione causata avanti il dipinto. il primo tipo di shock è quello morale/ nudità delle modelle. quello che sembra è che le donne vogliano esibirsi,

stando in posa per farsi notare. Il titolo non fa riferimento alla città di Avignone ma ad una via di Barcellona dove c’erano bordelli/ il dipinto raffigura delle prostitute. Notiamo come l’arte africana inizia ad avere influenze nell’arte moderna (in Manet c’era l’influenza dell’arte giapponese). Queste maschere africane simboleggiano al tempo stesso la gioia dell’esibizione ma anche qualcosa di più cupo che è la morte. Rappresentano l’ambivalenza del concetto della prostituzione, da un lato l’appagamento del desiderio, dall’altro il rischio di perdere la vita a causa di probabili malattie. Leopoldo I di Belgio è stato il più grande sterminatore di africani, acquisì il Congo come proprietà privata. (a Bruxelles c’è una statua in ricordo). Picasso amava frequentare bordelli. era invidioso (anche nei confronti di Matisse per il colore, le scene e le rappresentazioni). Mostra nei suoi dipinti nudità senza colori. il suo scopo era di andare oltre l’idea e il concetto del tempo dell’arte. Leonardo Da Vinci era omosessuale, organizzava feste usando i proprio progetti e disegni come sceneggiatura

CUBISMO è un movimento che non ha un fondatore preciso, non ha una direzione unitaria. il termine cubismo è occasionale, ripreso da Matisse che definì un opera di Braque “un insieme di cubi”. Picasso era un ambizioso figlio di puttana. Gli piaceva mettersi in mostra, esaltare la sua ricchezza. era intraprendente. In Guernica, il punto di vista non è fisso, in modo che il pubblico potesse osservare tutta la tela. Il senso è rappresentare vari aspetti della realtà, mescolati tridimensionalmente su una superficie, in disordine e ad incastro. Dopo aver assistito al bombardamento nazista della città spagnola Guernica, dipinge un’opera che rappresenta l’evento e il suo orrore, tristezza, angoscia. Picasso appartiene al cubismo/ quando nacque il futurismo lui iniziò a dipingere nel suo stile. Il futurismo non è altro che una ripresa dello stile di Picasso.

FUTURISMO Filippo Tommaso Marinetti pubblica sul giornale francese figaro il manifesto del futurismo. Si recò a Parigi per esporre le sue idee, poi giunge a Milano. Il suo manifesto ha un enorme impatto sull’arte; l’arte moderna si rende visibile per manifesti e movimenti. Anche Picasso inventa un movimento per il cubismo, anticipando gli aspetti e le idee di un arte che deve ancora venire. il futurismo rappresenta il concetto dell’andare avanti. Filippo Tommaso Marinetti aveva già pubblicato dei romanzi di ordine africana che erano già prefuturistici. Anche lui , come Picasso, aveva idee strambe e che creavano scompiglio. Lo stesso Mussolini prese ispirazione da Marinetti. Se un tempo la bellezza veniva giudicata per dei canoni classici, con la modernità nascevano nuovi aspetti della bellezza. Nasceva il bello nuovo, ciò che prima non esisteva e oggi diventa bello. (es. “lampada ad arco” di giacomo balla, in cui la luce diventa nuovo elemento di bellezza. nell’opera c’è la luna, posta dietro il bagliore della luce del lampione, come ad indicare la sua scomparsa contro l’avvenire di una nuova concezione di bellezza.) Se da un lato i futuristi scoprono la necessità di rappresentare la nuova bellezza, da un lato lo fanno attraverso un discorso retorico che comprende cose inaccettabili, come ad esempio il ruolo minore della donna. [la prima guerra mondiale fu una catastrofe per lo studio degli ingegneri di trovare il modo più efficace di uccidere persone; si arriva infatti alla progettazione della mitragliatrice, per l’accostamento di una macchina ad un arma da fuoco.] dal ’29 i tedeschi vivevano una situazione difficile economicamente, Hitler pensò di non!!pagare più le spese di guerra, vide in Mussolini un’ottimo comandante.

Con il futurismo nasce l’esaltazione della violenza. Loro estetizzavano la violenza, generando così voglia di guerra nel senso comune. Quando i partigiani uccisero Mussolini in piazzale Loreto, decisero di appenderlo per i piedi (pratica applicata nelle macellerie per apprendere la carne.) Il concetto di Marinetti e Mussolini si bas...


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