Storia Economica Pinelli: seconda lezione PDF

Title Storia Economica Pinelli: seconda lezione
Author Simone Londi
Course Storia economica
Institution Università degli Studi di Firenze
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Fonti dirette e fonti indirette. Contabilità pubblica e privata...


Description

Storia economica 20 marzo 2015 Fonti dirette e indirette La differenza fra fonti dirette e indirette:  Fonti dirette: tutti quei soggetti pubblici e privati (comuni, fondazioni, istituti di credito) che nel corso della loro vita producono della documentazione forniscono materiale di studio per lo storico economico. Queste documentazioni costituiscono delle fonti dirette. Tutto il resto si presenta invece come documentazione indiretta.  Fonti indirette: sono fonti, documentazioni, tracce, non prodotte da esercizi economici ma da altri tipi di attività e settori, che però lo storico economico utilizza per rafforzare le proprie ipotesi. Fonti indirette 1) In primo luogo possiamo citare le documentazioni di tipo archeologico (resti di costruzioni, di luoghi di mercato, depositi e ripostigli in cui si trovano tesori di tipo numismatico). In questo tipo di fonti si possono considerare anche i siti industriali ottocenteschi o quello che è rimasto delle loro costruzioni (in Inghilterra ad esempio sono rimasti molti di quei primi macchinari che hanno fatto la storia della rivoluzione industriale). 2) Oltre alle fonti di tipo archeologico ci possono essere quelle artistiche e letterarie. Opere letterarie come la Divina commedia, novelle del Sacchetti, Decameron ma anche memoriali, e resoconti di viaggio. Opere che possono essere utili in relazione a determinati argomenti della storia economica. Nella Divina Commedia si trovano numerose informazioni anche di tipo storico economico, come il problema del prestito e del credito, tema molto dibattuto fino agli anni 30 del 900, perché era un'azione non accettata dalla chiesa cattolica e chi la faceva era tacciato di usura. Dante infatti pone gli usurai nel settimo cerchio e terzo girone, in una posizione più bassa di sodomiti e bestemmiatori. Altro tipo di fonte indiretta di tipo letterario sono per esempio i volumi del Villani, il quale scrive un libro intitolato “Nuova Cronica” dove racconta quelle che sono le vicende della Repubblica Fiorentina. Intorno alle metà del 300' Villani ci dice che a Firenze c'è una deficienza della moneta d'argento. A livello locale infatti si usavano le monete d'argento e le monete di rame mentre l'oro si utilizzava per le grandi distanze. In mancanza dell'argento viene a mancare l'elemento con cui si faceva la moneta che si utilizzava nei traffici di breve e media distanza, di conseguenza viene a mancare l'elemento necessario per poter condurre le transazioni quotidiane. 3) Accanto a queste ci sono tanti altri tipi di fonte indirette, come le fonti legislative (raccolte delle leggi) oppure le scritture private, scritture notarili, le fonti giudiziarie (atti di tribunali amministrativi, penali). Bisogna però fare sempre attenzione ricordandosi che non sono fonte dirette, e quindi vanno mediate.

Fonti dirette Lo storico economico adotta due tipi di fonti: 1) Le fonti contabili (registri e sistema ragionieristico) 2) La corrispondenza (carteggio) nella sue diverse forme, commerciali ed economiche.

All'interno della corrispondenza si possono distinguere due tipi di tracce e documentazioni:  Un carteggio di tipo comune, che non raccoglie informazioni particolari ma comprende al suo interno elementi di tipo extraeconomico.  Un carteggio specializzato che ha un carattere puramente economico. Le lettere specializzate sono tutte quelle fonti di tipo scritto che vanno dall'assegno alla cambiale, ai documenti di accompagnamento delle merci alle fatture. Sono sempre lettere che però nel tempo si sono trasformate in strumenti di tipo economico autonomo. Ad esempio la lettera di cambio, trasformata in cambiale, non è altro che uno strumento utilizzato per spostare una somma di denaro da un luogo a un altro. A partire dal 600 la funzione di questa lettera si è trasformata in uno strumento di prestito. Il soggetto economico, durante la sua attività, pone in essere una serie di scritture contabili che danno luogo a un sistema ragionieristico più o meno articolato e che si distingue a seconda del tipo di attività economica e della dimensione del soggetto. Contabilità di tipo pubblico e privato Un'altra distinzione che dobbiamo fare è fra la contabilità di tipo privato e quella di tipo pubblico (in quanto rispondono a obiettivi diversi). L'obiettivo del soggetto privato, nel momento in cui mette in essere un sistema contabile, è quello di cercare di determinare se ci sia stato utile o perdite (soprattutto nel caso in il soggetto abbia dei soci perché poi ci sarà da ripartire l'utile o la perdita) Nella contabilità pubblica non è questo l'obiettivo precipuo (anche se la tendenza degli ultimi decenni è quella di trasformare organi pubblici in privati) in quanto la finalità è quella di erogare servizi efficienti alla comunità. Ad esempio un'azienda sanitaria dovrà erogare sevizi secondo i caratteri propri di uno stato sociale, tenendo presente che dovrebbe, in qualche modo, almeno raggiungere il pareggio di bilancio, così da poter continuare la propria attività Il sistema contabile ha quindi come obiettivo quello di individuare le responsabilità degli amministratori, laddove qualcosa non abbia funzionato....


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