Teatro Medievale + Quem Queritis PDF

Title Teatro Medievale + Quem Queritis
Course Fondamenti di teatro e spettacolo (5 cfu)
Institution Università degli Studi di Bergamo
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Teatro Medievale e Quem Queritis...


Description

MEDIOEVO In occasione delle più importanti feste cristiane, Natale e Pasqua, le cerimonie furono arricchite dai Tropi, ovvero brevi dialoghi cantati dai religiosi. Uno dei più importanti fu il Quem Quaeritis, un dramma liturgico risalente al nono secolo. Si tratta di un breve dialogo cantato all'interno del rito liturgico ed è connesso alla festività pasquale. Si sviluppa dalla domanda rivolta dall'angelo alle tre marie che racatesi al sepolcro l'avevano trovato vuoto. La domanda è “Chi Cercate?”. I personaggi erano interpretati dai sacerdoti. Le didascalie dei drammi liturgici prescrivono chiaramente di impersonare Cristo o le Marie in “similitudine domini” ovvero interpretando il personaggio. I monaci utilizzavano anche tuniche bianche e accessori come veli o ali. Le battute traggono ispirazione dal vangelo di Luca e veniva utilizzato il latino come forma di solennità. Alla fine del nono secolo si diffonde anche il tropo della natività (messa di natale). Un altro genere che si afferma nel medioevo sono i MISTERI, drammi religiosi in volgare incentrati sugli episodi vita di Gesù o sulla vita di un santo. Erano allestiti all'aperto su strutture temporanee ed erano grandi eventi a cui partecipava tutta la cittadinanza che doveva apprendere insegnamenti morali. I componimenti erano molto estesi e la rappresentazione durava più giorni. Gli attori erano dilettanti scelti tra i cittadini e non venivano tacciati di immoralità, ma anzi, erano onorati dal servizio morale. Un occasione per la rappresentazione dei misteri era la festa del Corpus Christi che riaffermava il dogma dell'incarnazione. La struttura dei misteri è episodica e le azioni si svolgono in vari luoghi. LUOGHI DEPUTATI Per luoghi deputati ci riferiamo agli spazi delle rappresentazioni. Ogni spazio rappresenta una scena o un ambientazione diversa della vicenda. Le scene possono essere paratattiche, ovvero contemporanee l'una all'altra. Inizialmente i luoghi deputati erano all'interno delle Chiese, dove varie parti della Chiesa stessa assumevano simbolicamente il significato di un luogo preciso. Successivamente (intorno al XV Secolo) , nelle città vengono realizzate delle strutture sempre più elaborate e vengono disposte in modo tale da essere viste simultaneamente da tutti. Vengono quindi inscenati tanti piccoli scenari tutti diversi tra loro. Poteva essere coperta l'intera area di una piazza o più strada cittadine. A seconda dello spazio pubblico che le ospita le mansiones vengono disposte a cerchio oppure collocate su palchi o carri, oppure in linea retta, con il pubblico che segue fisicamente lo svolgimento dell'azione spostandosi da un luogo deputato all'altro. Altrimenti potevano essere a postazione fissa su un palco rialzato con il pubblico che assisteva frontalmente. L'inferno e il paradiso sono sempre presenti. Verso la fine del medioevo emersero nuovi generi drammatici a carattere profano: Le sotties, dei dialoghi vivaci e scherzosi su temi sociali, i sermons Joyeux che erano parodie dei sermoni religiosi e le farse, drammi vivaci e volgari rappresentate su palchi allestiti nelle piazze. Nel teatro medievale gli unici professionisti dello spettacolo erano i Giullari che erano degli intrattenitori che si guadagnavano da vivere facendo divertire il pubblico. A differenza dell'attore, il giullare non interpreta un personaggio, ma usa il proprio corpo per far divertire. Si esibivano in vari contesti come strade feste e cortei. I cristiani condannarono i loro spettacoli in quanto associavano il divertimento al diavolo e

quindi i giullari vennero spesso rappresentati come mostruosi e deformi oppure associati ad animali immondi. Le giullaresse vennero condannate aspramente in quanto esibivano il loro corpo come le prostitute. Un'altra accusa rivolta ai giullari fu quella di essere dei girovaghi, difficilmente controllabili. Sarà solo nell'Italia comunale, dopo un lungo processo che passa attraverso le corti degli aristocratici, che i giullari vennero accettati e assunti in modo permanente dalle città, anche in veste di messaggeri. I giullari di corte o menestrelli invece erano suonatori nei cerimoniali mondani. Indossavano ricchi costumi e portavano la marotte, il tipico bastone giullaresco. Il giullare continuò comunque ad essere considerato male, egli infatti si fingeva pazzo per godere di una sorta di impunità per le sue volgarità ed era quindi considerato un uomo al di fuori delle regole e della società....


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