Tematiche Orlando Furioso PDF

Title Tematiche Orlando Furioso
Author Federica Villa
Course Scienze dei Beni Culturali
Institution Università degli Studi di Milano
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TEMATICHE ORLANDO FURIOSO:

Canto I: invocazione alla donna che lima l’intelletto. Motivo encomiastico al dedicatario. Spiegazione del motivo della guerra (futile). Tema delle apparenze: tutti credono che angelica non sia più vergine, ma così non è Canto II: ingiustizia di amore, che ci fa adorare chi ci odia e ci rende indifferenti a chi ci ama. Canto III: Tema encomiastico della casata d’Este. Castello d’Atlante Canto IV: tema della simulazione. Questa è necessaria, a volte, per poter fare del bene o comunque qualcosa di positivo perchè spesso chi non mente o simula viene sconfitto. Rimane pur sempre qualcosa di negativo, ma non sempre è tale. Tema dell’illusione alla scomparsa del castello di atlante  Meglio vivere nell’illusione, piuttosto che sapere la realtà. (Viene presentata la figura di Atlante per Ruggiero) Canto V: Esordio: gli uomini che maltrattano le donne, agiscono contro natura. (episodio di Ginevra

e Polinesso). Tema della legge Canto VI: Esordio: i delitti non rimangono a lungo ignorati. propone il tema dei delitti e peccati che non rimangono impunti perchè se la persona non confessa o non viene scoperta, sarà proprio questa a crollare per il peso della colpa. (viene scoperto il piano di Polinesso) La virtù non può essere insegnata: Astolfo pone dei riguardi a Ruggiero, ma non vengono ascoltati Perdita dei sensi e della ragione quando si è immersi nel sentimento (Ruggiero e Alcina) Canto VII: Esordio: chi non vede, non crede. Tematica del “Non credo se non vedo” e conseguente stupidità di chi lo afferma: elogio a Ippolito che sicuramente gli crederà. (intende che Ippolito è intelligente e che quindi crederà ad Ariosto. Chi non crede solo perché non l’ha mai visto dal vivo è chiuso mentalmente) Ruggiero, talmente assuefatto dalla passione, diventa effeminato. Distruzione del disinganno con l’anello Canto VIII: Angelica incontra l’eremita che tenta di stuprarla, poi approda sull’isola di Ebuda: Angelica viene offerta nuda all’orca. Orlando sente che Angelica è in pericolo, per cui parte con armatura nera (saracena) a cercare angelica lasciando il campo e lo zio (Carlo Magno) in difficoltà. Parte anche Brandimarte che di conseguenza parte anche Fiordiligi L’amore fa compiere gesta folli. Canto IX: amore può tutto sui suoi soggetti. Nell’incipit del canto vediamo un’altra tematica,

cambiando il registro linguistico con l’obbiettivo di introdurre una nuova narrazione. Orlando, spinto dall’amore, parte lasciando lo zio Carlo in guerra e contro la volontà di dio, ma Ariosto capisce e “scusa” il paladino proprio perchè comprende il motivo della sua scelta. Contrapposizione tra narratore e Orlando (alter ego).

episodio di Olimpia (Cimosco e Bireno), archibugio ed invettiva alle armi. Canto X: esordio su fedeltà di olimpia e incostanza dei giovani in amore. sempre parlando alle donne le ammonisce per l’infedeltà maschile. Le donne non devono credere alle parole degli amanti. Le parole e le promesse degli amanti sono vani: tema del “tutto si perde”, anche le promesse degli amanti sono in questo cerchio tematico. Si ha una forte insistenza sull’instabilità del mondo, fatto di apparenze di pulsioni. Stare lontani dai giovani è la prima regola, perché sono gli instabili: vi amano finché voi non vi concedete a loro. Ma nemmeno troppo anziani, nella media. Gli uomini sono infedeli e volubili tanto quanto le donne; questo discorso non va inteso unilateralmente, ma applicabile, non in modo universale, a tutti. (le donne devono comunque concedersi) Ambivalenza misoginia-filogenia. Ruggiero libera angelica e tramortisce l’orca: pulsione di amore per Angelica Canto XI: esordio: raramente accade che le ragioni sappia frenare gli impulsi amorosi. Angelica scompare con l’anello. Orlando libera sull’isola di Ebuda una donna, ma è Olimpia. Ammazza l’orca. Orlando valoroso

Canto XII: esordio: Tutti i cavalieri imprigionati nel castello di Atlante antinarratore. Altro tentativo di imprigionare tutti i cavalieri per salvare Ruggiero. Nel palazzo entra anche Orlando. Angelica, volendo Sacripante come guida, si rende visibile anche ad orlando e Ferraù che la inseguono. Scompare con l’anello. Ferraù trova l’elmo. (Angelica incontra Medoro steso per terra mezzo morto) Canto XIII: tematica della raccomandazione inutile (Melissa dice a Bradamante di stare attenta) Anche Bradamante finisce nella trappola di atlante Canto XIV: episodio Doralice e Mandricardo. Doralice donna diversa da Olimpia e Ginevra, non casta, ma libertina. Facilità di dimenticare. Discordia e silenzio  arcangelo Michele Canto XV: Astolfo torna a casa. Melissa consegna ad Astolfo anche un libro contro gli incantesimi e gli dona infine un corno magico, il cui orrendo suono è in grado di mettere in fuga qualunque avversario Canto XVIII: discordia cade nel campo pagano. fedeltà di Cloridano e Medoro Canto XIX: esordio: pone il tema della vera amicizia. è nelle avversità che si rivelano i veri amici. Nella

parte proemiale e iniziale del canto Ariosto pone il tema della vera amicizia; è facile essere amici e fedeli nel momento in cui la ruota gira sulla parte della felicità e della fortuna, ma un’amicizia vera si riconosce se, nel momento più avverso, la persona ti rimane fedele e al tuo fianco. Angelica s’innamora di Medoro e lo cura Episodio delle femmine omicide: Marfisa + tema delle leggi. Canto XXII: il poeta si giustifica con le donne per aver detto male di una di loro. Questo è il tema dell’incipit del capitolo. Ariosto, nel canto precedente, aveva accusato la vecchia donna (Gabrina) dopo aver saputo le sue colpe e ciò che aveva commesso in precedenza. Zerbino pur non potendo mancare alla sua promessa e al suo dovere, procede a mala voglia. Ariosto decide di giustificarsi con le donne per ciò che ha detto, perché spera che non dispiaccia a queste di ciò che ha detto, perché non è applicabile a tutte loro, se ne biasima una, spera di lodarne cento per la loro virtù. Canto XXIII: tema delle apparenze: zerbino CREDE che orlando e Isabella siano amanti. Ma non fa nulla perché orlando gli ha salvato la vita. Orlando giunge al luogo dove Angelica e Medoro hanno sfogato le loro passioni Canto XXIV: esordio sulla follia. Amore non è che insania. Qui nelle prime 3 ottave Ariosto è molto chiaro con il tema trattato: afferma che chi si mischia nell’”atto amoroso” farebbe meglio a levarsene il prima possibile perché questo porterà solo alla furia e alla pazzia. Chi consuma la propria vita per l’amore è degno di avere le catene e la gogna da pazzo. Ariosto capisce che l’accusa che gli può venir rivolta è quella del “tu parli degli errori e furie degli altri, ma non di te”; afferma che capisce al meglio questa cosa, ma non ne perla perché anche in lui il male è penetrato fino all’osso. ORLANDO E’ ORMAI PAZZO E NUDO, DISTRUGGE TUTTO

Morte di Zerbino e Isabella si fa monaca Canto XXV: episodio di Ruggiero che salva Ricciardetto e narrazione secondaria dell’episodio di Fiordispina e Bradamante (Ricciardetto si finge Bradamante) Canto XXVII: Viene fatto scegliere a Doralice chi tra Mandricardo e Rodomonte. Quest’ultimo si allontana con un’ira pazzesca contro Agramante (perché dice a Doralice di scegliere lei cosa fare e lui non accetta che le sue sorti siano decise da una donna) e Doralice perché ha scelto Mandricardo. Discorso fortemente misogino. Canto XXVIII: donne e coloro che apprezzano le donne saltino la novella misogina dell’oste. Novella di Astolfo (Re Longobardo) e Giocondo: tutte le donne sono infedeli (Fiammetta e Greco) Un vecchio si oppone e dice che ciò che sta dicendo è solo frutto di una brutta esperienza, non si può generalizzare. Ambivalenza

Canto XXIX: esordio: le menti umane sono molto volubili. Nella prima ottava del canto, Ariosto

afferma che la mente è instabile perché i pensieri e le idee continuano a cambiare continuamente. Nella seconda ottava chiede scusa a tutte le donne per ciò che Rodomonte ha detto affermando che parlava acceso d’ira, ma queste cose non le pensava realmente, perché alla vista di una giovane e bella ragazza, subito la misoginia lascia il posto al desiderio. Ambivalenza Morte di isabella: Rodomonte la uccide per sbaglio. Fedeltà della donna Orlando incontra i due amanti li assale, si impossessa della cavalla e scappa: la narrazione di angelica conclude con un suo ruzzolo da cavallo. le menti umane sono molto volubili. Nella prima ottava del canto, Ariosto afferma che la mente è instabile perché i pensieri e le idee continuano a cambiare continuamente. La conclusione del canto è molto particolare, perché si ha nell’ultima ottava una chiara affermazione misogina: tutte le donne sono ingrate e non c’è una parte minima buona in loro. Cade ancora qui il tema ambivalente della misoginia che si alterna continuamente alla filoginia, o, come in questo caso, al riso per chiudere il canto con la tradizione dei cantinpanca. Canto XXX: scuse del poeta per il commento sdegnoso sulle donne, ma anche lui è pazzo come Orlando d’amore. Ariosto chiede scusa apertamente: nella prima ottava dichiara che quando una persona si lascia prende dall’impeto e dall’ira rischia e, quasi sicuramente, offende i propri amici. Ariosto si dispiace moltissimo per l’errore che ha commesso, perché l’ira e gli affanni gli hanno offuscato i sensi e non ha più pensato realmente a quello che stava dicendo. All’ottava 3 chiede scusa direttamente alle donne, affermando alla 4, di essere colpito come Orlando dalla stessa furia d’amore che lo inibisce e gli fa perdere il senno (richiamo al proemio del canto I in cui chiede alla donna di “Non limargli l’ingegno”). Canto XXXI: Gelosia. le dolcezze d’amore sono amareggiate dalla gelosia. La gelosia è l’aspetto più tipico dell’amore. Nella prima ottava afferma che l’amore sarebbe un sentimento bellissimo, se non per il fatto che interviene sempre la gelosia a rovinare tutto. Nella seconda ottava afferma che un uomo ama, ma non può dire di aver amato veramente se prima non ha conosciuto il sentimento di gelosia. Canto XXXII: Bradamante è nel Castello di Tristano. Canto XXXIV: Invettiva contro gli stranieri che hanno invaso l’italia: essi sono come le arpie. Astolfo va all’inferno. Storia di Lidia (tema dell’ingratitudine). Sale su una montagna e incontra S.giovanni . giungono sulla luna e raccolgono il senno di orlando. Presentazione del tempo rappresentato da un vecchio: impersonificazione delle cose. Canto XXXV: al poeta innamorato solo la sua donna potrà ridare il senno smarrito. Nei primi due

versi della prima ottava Ariosto chiede direttamente alla sua donna (che è una donna concreta, come quella di boccaccio, non più ninfa o musa) chi potrà mai andare a recuperare nel cielo il suo senno. La donna gli ha trafitto il cuore che è uscito dai suoi occhi e il narratore chiede che non cresca questo dolore. Nella seconda ottava afferma che il suo senno non è così alto da poter stare nel “cielo paradisiaco”, ma si trova solo attorno al corpo della donna e chiede, se a lei pare, di poterglielo ridare. Episodio delle parche. La poesia rende immortali (targhetta portata dai cigni nel tempio immortale) Canto XXXVII: virtù e meriti delle donne antiche misconosciuti dagli scrittori. Gli scrittori moderni hanno invece posto in pregio le donne. (Vittoria Colonna  rende immortale suo marito perché scrive su di lui) Inoltre, ora ci sono donne scrittrici che pensano loro stesse a onorare il loro sesso. Ripresa canto XX del tema delle donne: queste hanno sviluppato delle virtù concesse dalla natura. Ci sono dei poeti che spesso tacciono le qualità delle donne. Non si parla mai delle qualità delle donne, ma dei loro difetti si ha largo parlare.

I poeti antichi non parlavano delle donne perché volevano annebbiarle, nessuno scritto potrà, però, mai cancellare le virtù delle donne. Nessuno parlava delle grandiosità delle donne, di mille, forse, se ne parlava di una, questo perché vissero con dei poeti menzogneri. Non per questo dovete smettere di compiere azioni gloriose perché ora qualcuno parlerà e narrerà di voi. Elenca quattro poeti antecedenti al furioso che hanno lodato le donne. Dopo aver parlato di quelli poco antecedenti a lui, ora parla dei poeti, o grandi sovrani, che rendono omaggio alle donne (contemporanei) come Ercole II, figlio di Alfonso. Anche le donne iniziano a poetare e scrivono bene di entrambi i sessi. Decide di parlare solo di una donna, che è già immortale per il suo nome e le altre donne non si possono arrabbiare se ha deciso di parlare di lei. È vittoria colonna. La sua poesia è altissima ed è circondata dagli dei. È piena di vittorie, dal padre e dal marito, ama quest’ultimo (Simile ad artemisia). CANTO XXXIX: tutti i paladini riescono a prendere orlando e a farlo rinsavire grazie alle istruzioni di astolfo. Ora odia angelica Canto XLII: Rinaldo, innamorato di Angelica, chiede consiglio a Malagigi di dove possa essere la donna. Scoperta dell’incantesimo delle fontane. Rinaldo parte con permesso di Carlo (con la scusa) incontra la gelosia, ma viene salvato dallo sdegno che lo fa bere dalla fonte che annulla i sentimenti d’amore accesi. Episodio del calice della verità sulla fedeltà della donna Canto XLIII: esecrabile potenza dell’Avarizia su uomini e donne. L’incipit del canto riguarda il tema dell’avarizia: prima è affrontato in modo generale per quanto riguarda ambedue i sessi, affermando che l’avarizia colpisce tutti nello stesso modo, indistintamente e annienta tutte le virtù. Nelle ottave seguenti si riferisce direttamente alle donne. Facendo parlare Rinaldo, che rifiuta di bere, afferma che se Dio non vuole che egli scopra il tradimento della donna non sta a lui scoprirlo in altro modo e che spesso è meglio tenersi all’oscuro della verità. Canto XLVI: esordio: ringrazia tutte le persone che l’hanno sostenuto e voluto bene. Metafora della navigazione, di matrice classica. Queste persone lo aspettano ad una costa felici, le quali rappresentano la fine del suo viaggio. Descrizione dettagliata della battaglia tra Ruggiero e Rodomonte, il quale interrompe il suo matrimonio con Bradamante. Ruggiero, vorrebbe risparmiargli la vita, ma Rodomonte lo attacca ai reni e Ruggiero difendendosi si uccide. BRO BONUM MALUM: Male occorre per la funzione del bene. TRE TIPI DI INGRATITUDINE: contro Ippolito, la donna amata Alessandra Benucci o francesi che si comportano male contro gli Esti al tempo. In realtà si riferisce alla dolorosa esperienza della ingratitudine umana universale....


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