Tristano E Isotta PDF

Title Tristano E Isotta
Course Storia del melodramma
Institution Università degli Studi di Milano
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Summary

Riassunto dettagliato sull'opera Tristano e Isotta di Wagner....


Description

RICHARD WAGNER Wagner non è solo un compositore, anche se questo è l’aspetto più rilevante del suo operato. Ha una formazione cosmopolita, che attinge a diverse culture, correnti filosofiche, movimenti intellettuali. - Gli stimoli sono molto vari anche se vengono assimilati in modo molto disordinato, la sua stessa formazione è molto disordinata (egli infatti è un autodidatta). Wagner non ha studi regolari, per tutta la vita cerca di carpire informazioni da varie fonti. - Egli inoltre prepara da se tutti i suoi libretti, riunisce in se due funzioni che generalmente sarebbero svolte da due persone diverse. Scrive diversi trattati teorici in cui espone i principi di una nuova concezione artistica, quella da lui chiamata . La sua produzione si è presentata a numerose interpretazioni. L’esempio più efficace è quando in epoca nazista egli viene nazificato. Successivamente a seguito di numerosi studi sarà anche denazificato. È un mito che dura ancora oggi. Le prime opere che scrive sono sul modello dell’opera francese. Da un certo momento poi inizierà a produrre qualcosa di completamente diverso. Alla base di questo, c’è un pensiero profondamente radicato nel pensiero della Germania dell’800. Quella situazione non è molto lontana da quella dell’Italia, ma lo è dall’Inghilterra etc (paesi che avevano sperimentato forme di capitalismo). La borghesia da noi come in Germania si sviluppa in ritardo rispetto alle altre nazioni. La società tedesca a quell’epoca è ingessata, caratterizzata da un pessimismo. Il pensiero negativo dunque incide sulla cultura tedesca e anche sulle arti. Wagner scopre ad un certo punto Schopenauer e se ne fa assorbire, lo sente come un pensiero che intimamente condivide. Risalire agli antichi miti per Wagner significa riscoprire certe forme primigenie di espressione. Fondare un nuovo tipo di dramma e tornare agli antichi germanici significa tornare a riscoprire antiche forme primigenie. Una delle idee a cui si rifà Wagner è quella di ‘teatro totale’. Egli ipotizza una forma articsitica che non abbia il semplice intento di svago, per lui, l’andare a teatro, come si supponeva che accadesse per le antiche civiltà, era qualcosa in cui ci si dovesse immergere totalmente, che riunisse tutte le possibilità di espressione dell’uomo e trasmetta un messaggio. Il nuovo dramma di Wagner infatti deve riunire intimità, poesia e musica. Wagner infatti abbandona la tradizione del meldoramma, e scrive da se i suoi libretti. Alla base di quest’idea c’è il pensiero che tra musica e poesia ci debba essere una correlazione stretta ed intima, riconducibile all’autore dell’opera che deve essere la stessa persona. Opera d’arte in senso assoluto → la rappresentazione di un melodramma non risponde a criteri di mercato, non è creata solo per svagare momentaneamente il pubblico. La produzione artistica di Wagner è intesa come un nuovo genere artistico che porta a comprendere l’assoluto. Poema sinfonico → c’è una storia che viene raccontata con i mezzi della musica. Conseguenza di questa impostazione è una critica verso le opere che vengono messe in scena in Italia ed in Francia. Per creare questo nuovo tipo di teatro, Wagner riesce a farsi costruire un teatro apposito, che ha molte singolarità : > ha una platea simile a quella del teatro greco (semicerchio)

> golfo mistico (spazio significativo creato per l’orchestra). In un teatro tradizionale c’è un palcoscenico davanti al quale si trova l’orchestra (che all’epoca si trovava sullo stesso piano degli spettatori). Wagner scava uno spazio, collocando l’orchestra molto in basso che non si vedrà più in quanto coperta , in modo che il suono che parte dall’orchestra faccia un percorso ad s, che arriva fino alla platea dunque agli spettatori (è coperto tranne un pezzo da cui esce il suono). È abolito il fatto che come nel teatro italiano si veda suonare l’orchestra. Qui non si vede da dove arriva il suono. Il suono, costretto a fare questo percorso, si fonde molto meglio e lo spettatore sentirà questo suono molto avvolgente senza capire da dove arrivi, e percependo meno lo strumento nel singolo ma sentendoli nell’insieme (un po' come la colonna sonora nei film, il cinema non esisteva ancora ma Wagner punta ad un effetto di questo tipo) ‘effetto magico’. Successivamente in molti teatri europei, si crea una buca per l’orchestra per farla scomparire. > Wagner pretende che ci sia il buio. Gli spettatori si immergono in questo drama che è quasi un rito. Questa abitudine prenderà piede anche in Italia anche nei primi dell’800 con molti dissensi in quanto non erano tutti wagneriani. È infatti questa un’idea molto diversa da quella imperante nella tradizione fino agli inizi dell’800. Al giorno d’oggi è normale che si assista ad un’opera al buio. Wagner non è un poeta quindi scrive in prosa, in una sorta di verso che attinge alla tradizione tedesca (alliterazione), esalta molto la radice linguistica, mettendo anche in evidenza dei significati che non sono scontati. Egli adotta un ritmo vicino a quello della prosa, che rende i suoi versi estremamente flessibili. In italiano per intonare un’aria ho bisogno di versi simmetrici. Scrivere in prosa, variare la dimensione delle linee di testo continuamente, crea invece un effetto totalmente diverso. Nel linguaggio italiano noi riconosciamo la sintassi, nella melodia wagneriana la tendenza è quella di un flusso continuo, una successione di frasi melodiche discontinue. Il dramma per Wagner infatti è una storia che si compie senza intrusioni, senza fratture nel dipanarsi della storia che viene narrata. Il linguaggio musicale messo a punto da Wagner è raffinato. Alcuni elementi che concorrono a questa raffinatezza e complessità allo stesso tempo : ° linguaggio sinfonico. Wagner si comporta come un sinfonista, limita le idee, senza aggiungerne di nuove, sulle quali costruirà l’intero motivo, ricavando tutto l’edificio sinfonico in economia partendo da queste idee. Principio dell’economia. Queste idee non sono scelte casualmente, ma sono associate ad una situazione, ad un personaggio in particolare, cosicchè nel momento in cui lo spettatore li sente, riconduce al primo momento in cui lo ha sentito. Questo ha spinto fin da subito molti commentatori a scrivere dei manuali che per ogni opera elencano la lista di motivi ricorrenti. ° un motivo non è quasi mai uguale a se stesso, viene sottoposto ad un processo di variazione continua. A renderci consapevoli che qualcosa è cambiato. I motivi ci suggeriscono qualcosa che il testo non dice. ° per impostare questi motivi, c’è bisogno di un’orchestra molto più nutrita rispetto a quella mediamente richiesta da un teatro normale. Ogni sezione (archi, viole etc) sono divise in tante piccole sotto-sezioni. La strumentazione normale si basa in famiglie di strumenti. Effetto suggestivo di metamorfosi continua dei timbri musicali in Wagner. Tristano ed Isotta è una delle partiture in cui questo effetto è molto applicato. Wagner inventa totalmente questo procedimento? No, c’è una tradizione alla quale si rifà. W. impara dalla grande opera francese.

Wagner. Nei manuali che parlano di lui, spesso si fa riferimento alla melodia infinita → arco melodico che a differenza di come accade nella melodia italiana etc, non si articola in 4+4 ma è un arco che continua a generarsi continuamente. Non solo viene abolita la lyric form 4+4 , ma gli archi tendono a spingere in avanti dando un senso di infinito. Non ci sono principi costruttivi astratti, ma c’è l’intenzione di seguire parola per parola la parte verbale. In Wagner, l’effetto è molto diverso da quello dell’opera italiana. Difficilmente si trovano quelle melodie che si fissano in testa, sono melodie che continuano a cambiare. Un’opera italiana poi, è un’azione che si sviluppa per numeri, nel dramma wagneriano l’idea è quella di abolire le forme chiuse, non sono più distinguibili le arie etc, ma ci sono delle arcate all’interno delle quali certe parti sono più riconoscibili, ma il tutto è fuso. (In Italia, Bellini a volte sperimenta delle forme diverse da quelle canoniche italiane.) L’orchestra wagneriana. La timbrica di Wagner è un elemento ricco di colori, di quantità e qualità di strumenti (egli tende ad utilizzare strumenti che non sono utilizzati, o lo sono poco,nelle orchestre dell’opera). Agli antipodi di un’orchestrazione di Rossini (in cui gli strumenti sono estremamente chiari nel singolo). Wagner più che valorizzare i singoli strumenti ed i loro suoni, ama impastarli insieme. Costruire un pezzo ampio in musica, significa usare la tecnica dello sviluppo, che i musicisti imparano fin dagli anni dell’apprendistato. Non bisogna continuamente dire cose nuove, per essere efficaci, bisogna esporre un tema musicale di partenza, per poi girarci intorno. Questi motivi, sono i lite motive, motivi conduttori di tutta l’opera. Wagner sviluppa le sue opere con questi motivi, e ciò crea una continuità all’interno delle opere wagneriane. Questi motivi possono essere di varia natura : - melodici (come il motivo del desiderio o dello sguardo nel tristano) - serie di accordi che costituiscono un tema riconoscibile - motivi ritmici Sono associabili nel corso dell’opera, al personaggio, alla situazione etc a cui sono associati per la prima volta. Tristano, tra i suoi motivi più ricorrenti, ha il motivo del desiderio. Questo motivo è armonizzato in un modo molto particolare, dissonante. Il desiderio, che è destinato a rimanere inappagato, è sostituito da un linguaggio armonico altamente tensivo. Il tristano si conclude con una cadenza perfetta. Uno degli aspetti più dirompenti ed interessanti della musica wagneriana, è quello armonico. L’ armonia è la disciplina che studia gli accordi. Quella tradizionale, si basa sul gioco di distensioni e tensioni , ci sono alcuni accordi, basati sulla tonica, che suggeriscono l’idea di staticità, stabilità (questi accordi di tonica aprono e chiudono la composizione), altri accordi basati sulla dominante invece, danno il senso di sospensione, che qualcosa debba chiudere. Nella seconda metà dell’800 si iniziano a cercare delle soluzioni più sofisticate degli accordi. Si usano delle successioni armoniche che sono inventate per creare effetti particolari.

La tensione chiede distensione.

TRISTANO E ISOTTA – Wagner Tristano e Isotta è un dramma musicale in tre atti di Wagner, su libretto scritto dallo stesso compositore. È considerato un capolavoro romantico ed anche uno dei pilastri più importanti per la musica moderna, per il modo in cui si allontana dall’uso tradizionale dell’armonia tonale. Elementi che concorrono a condizionare le scelte di wagner : > filosofia di Schopenhauer, alla quale Wagner aderisce in modo molto profondo. L’idea di desiderio che rimane inappagato, è alla base della sua filosofia. La sua opera infatti si allontana molto dalla versione originale di Gottfried permeandosi di significati filosofici schopenhauriani. > fonte del tristano è il poema cavalleresco “Tristan” scritto da Gottfried Strasburg, che a sua volta elaborava un gruppo di leggende più antiche, di origine forse celtica. È da qui che Wagner prende l’idea del filtro magico. Il filtro però nell’opera è solo una sorta di pretesto per liberare degli intenti più inconsci. Tra le difficoltà della rappresentazione c’era quella di trovare dei cantanti adatti. Wagner scrive parti difficili e impegnative dal punto di vista vocale. Subentra la figura del ‘tenore eroico’ per l’appunto dalle parti che ha scritto Wagner per tristano ed isotta, queste parti richiedono una grande potenza, estensione vocale. Le prime rappresentazioni di tristano, destarono l’intera Europa, e come ai tempi del Werther di Goethe, ci fu un’ondata di suicidi. Nel tristano, quasi non c’è azione, la trama è interiore. La prima del Tristano e Isotta è stata messa in scena nel 1888 a Bologna su traduzione di Arrigo Boito. Musica Servendosi dell’uso eccessivo del cromatismo e della tecnica della sospensione armonica, Wagner riesce ad ottenere un effetto di suspance che dura per tutto lo svolgimento dell’azione. Le cadenze incomplete del preludio non vengono risolte fino alla fine del dramma, che si chiude col canto di amore e morte di Isotta. L’inizio del tristano ha una melodia di violoncelli. Motivo del desiderio (accordo di tristano) corrisponde all’idea di un desiderio inappagato che troverà una soluzione logica solo alla fine, dopo la morte di tristano ed isotta. Solo alla fine dell’opera ci sarà la soluzione su una zona di stabilità tonale. La pagina del preludio è diventata molto famosa. Si abbina all’ultima pagina, quindi alla morte di isolde. Nel primo atto del tristano siamo sulla tolda di una nave, dove è allestita una tenda riccamente addobbata di tappeti che ospita la principessa isolde accompagnata dalla sua ancella.

In antico,nel mito, gli irlandesi comandavano e la cornovaglia era semplicemente un vassallo dell’irlanda e doveva pagargli un tributo di ragazze da dare in pasto al mostro. La regina di Irlanda era fidanzata con un mostro nel mito, che nell’opera di Wagner diventa semplicemente un eroe. La cornovaglia sconfigge il mostro, e la Cornovaglia diventa più forte dell’Irlanda, pertanto la regina d’Irlanda dovrà sposare il re di Cornovaglia. Isolde è figlia di una maga, una regina che conosce la magia. Grazie alle cure magiche tristano guarisce , aveva detto di chiamarsi tantris, mentre la regina mentre lo cura si rende conto che sta salvando il nemico della sua terra, fa per ucciderlo ma il suo sguardo la fa innamorare e non lo uccide. Lui guarisce , torna al suo paese e poi quando tornerà in irlanda lo farà per chiedere la mano di isolde. Lei però non lo può più fare perché deve sposare re Marco di Cornovaglia (il re di tristano) tristano la dovrà riportare in patria dove lei si dovrà sposare. Sulla nave, accanto a isolde c’è la sua fida ancella e tristano che fa da ‘scorta’. Isolde è colpita dalle parole di una canzone del marinaio, in quanto si sente offesa perché sembra che stia prendendo in giro la sua situazione. Lei allora fa chiamare tristano, e gli ordina in modo poco garbato di comparire alla sua presenza. Tristano si rifiuta, con parole molto gentili dice che non può. Desiderio come nostalgia, aspirare a qualcosa di lontano ed irraggiungibile, che non verrà appagato, si rigenera continuamente, ed ha come unica forma di liberazione la morte. Nel preludio : Motivo della sofferenza / dolore Agglomerato armonico I due motivi, trovano una sintesi nell’accordo disordinato. Il procedimento tipico di Wagner è di creare una serie di dissonanze, di tensioni, che dal punto di vista musicale hanno bisogno di essere risolte. Lo spettatore viene trascinato per tutta la partitura, da una zona instabile all’altra. Il destino e l’amore sono fortemente presenti in quest’opera. L’idea dell’amore, è legata alla pulsione della morte attraverso una teoria freudiana. La pulsione di regressione, che porta ad identificare l’istinto amoroso con quello di morte, è qualcosa di diverso dalla concezione romantica. La morte è l’unica via di uscita da una situazione senza rimedio. In Tristano, l’istinto di morte è avvertito come qualcosa di necessario, una sorta di compimento estremo della pulsione d’amore. L’unica verità che tiene legati i due amanti, è questo desiderio invincibile della morte (notte). Oggetto ultimo del desiderio dei due giovani, è qualcosa che viene interpretato come il superamento del finito, per raggiungere qualcosa di infinito. L’unione infinita dei due amanti, è possibile soltanto nel regno della notte (morte). Wagner si rifà al pensiero di Schopenhauer ed al pessimismo cosmico ed al mondo delle idee, che si riflettono nelle arti (il concetto di bello esiste perché è legittimato da una serie di oggetti). La musica è l’unica arte per S. che invece di riflettere il mondo delle idee, riflette invece la forza oscura che regge l’andamento del mondo. Il dissidio interiore che prova l’anima romantica, crea una lacerazione profonda tra sé e la realtà. La tensione continua del discorso armonico, fa si che questo concetto di desiderio inappagato si incarni perfettamente.

La concezione armonica del tristano, i composimenti, sono fortemente anti-tradizionali. Wagner traduce in musica il concetto di tensione estrema, destinata a rimanere inappagata. Subito dopo il preludio, un marinaio intona il motivo del mare. Non ha a che fare con i soliti motivi diatonici, ma utilizza in musica la scala normale. L’alternanza tra linguaggio disordinato e fortemente tensivo, e quello invece più ‘normale’ nei pezzi dei marinai. All’interno della cornice, ci sono 3 interventi di isolde : - la collera, che viene interrotta da branghene - lo sfogo violento della sua collera, sempre interrotta da branghene Questo perché si sente doppiamente offesa dalle parole del marinaio. Lei è diventata tributaria di quello che prima era un suo vassallo. Lei ama tristano e lui è arrivato li non per chiedere la mano di lei, ma per prenderla e portarla dal suo padrone. Il canto alliterativo del marinaio, è sostenuto dal tema del mare ed è seguito subito da una reazione di isolde, la quale rivolge il suo sguardo a colui che reputa autore di un insulto vero e proprio. Seguito subito a sua volta da un nuovo motivo, ovvero quello della collera di isolde. Alla domanda di brangania (branghene) che le chiede le motivazioni della sua collera, isolde risponde con furore, non dice il vero motivo ma se la prende con i suoi antenati, che considera inutili, in quanto le hanno insegnato la magia ma non sono in grado di far affondare la barca su cui lei è. Sotto, l’orchestra continua con il motivo del desiderio e quello del mare. A branghene che le chiede il motivo della sua collera, isolde non risponde direttamente, ma la vera ragione è esposta da un motivo che si sente in orchestra. È il motivo del silenzio di isolde, che svia il discorso, facendo una domanda piuttosto banale. Dà una mezza risposta, ma a livello musicale fa capire che inconsciamente conosce molto bene il motivo del suo malessere. Isolde chiede di aprire la finestra perché le manca l’aria, e scorge tristano al timone, ciò la riporta al passato. Torna il canto del marinaio, con una specie di rivolgimento. Interrompe la tensione raggiunta aggiungendo un motivo che inquadra perfettamente la situazione. Questa sezione parte instaurando un clima totalmente diverso da quello esaltato di isolde che abbiamo ascoltato fino a questo momento. Lei ora da voce ad una profonda delusione e malessere che deriva dalla sua situazione. Compare qui un altro motivo che si sentirà spesso nel corso dell’opera, ed è il motivo della morte di tristano (che è già una premonizione dell’unica soluzione che lei vede alla sua sofferenza, cioè la morte per entrambi). Branghene rompe questa sorta di meditazione interiore e pone una domanda diretta alla sua interlocutrice, la quale risponde con il termine più dispregiativo possibile. Motivo dello sguardo, lei vede tristano e anche se in quel momento sembra trattarlo a pesci in faccia, nei loro sguardi c’è quell’amore profondo che permane fino alla fine. A questo punto, isolde dà l’ordine a branghene di andare da tristano e comandare che compaia al suo sospetto. Branghene si presenta al vassallo di tristano, e riferisce il desiderio di isolde. Naturalmente curdenal, anche se è un semplice scudiero non è stupido, sa che per tristano presentarsi a isolde sarebbe un atto di sottomissione e farà di tutto per evitarlo. Quando tristano pronuncia il nome di lei, si sente in sottofondo il motivo del desiderio. Quando i due si incontreranno, il tono di lui sarà molto distaccato, si mantiene su un profilo ‘di lavoro’.

Nel momento però in cui sente il desiderio di isolde, fa lo gnorri con branghene. Omaggia la regina in tutti i modi però svia il discorso con branghene, dice che è al comando della nave e non può, ma che una volta arrivati la accompagnerà dal suo re. Il dialogo tra i due avviene su un tono neutro, con un linguaggio che tradisce una finta cortesia. Però il linguaggio tradisce anche ciò che ci dice la musica (motivo del desiderio). Visto che tristano si rifiuta di obbedire all’ordine di isolde, interviene curdenal, che allora dice con branghene che la sua signora era la regina di irlanda ma ormai è stata sconfitta. Lui si comporta da scudiero, ed in modo molto brutale ribadisce la superiorità militare sull’avversario sconfitto. Anche il lingu...


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