Un chien andalou PDF

Title Un chien andalou
Course Educazione all'immagine
Institution Università degli Studi della Basilicata
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Summary

Un chien andalou EDUCAZIONE ALL'IMMAGINE...


Description

Un chien andalou Un chien andalou è incentrato su immagini oniriche e presenta un flusso di immagini oniriche che evolve attraverso analogie e libere associazioni tra immagini. Lo stesso Buñuel in un'intervista rivela che il film è ispirato al racconto dei sogni dei due artisti. Dalì, famoso pittore surrealista, lavora con Buñuel e insieme cercano di tradurre in immagini cinematografiche i ricordi dei loro sogni. Anche in questo caso il film è incentrato sulla folle passione d’amore di un uomo e il suo irrefrenabile desiderio erotico. Il titolo in realtà non ha nessuna attinenza con i contenuti del film. Nel film in realtà non c'è nessun cane e non si parla dell’Andalucia, probabilmente si riferisce ad un testo composto dallo stesso Buñuel, un perro andaluz, contro Garcia Lorca e il suo Romancero. Celebre nel film è l’immagine forte della sequenza iniziale dell’occhio tagliato orizzontalmente dal rasoio (nell’analogia con l’immagine della luna “tagliata” dalle nuvole) un'immagine fortemente simbolica del tentativo del cinema surrealista di guardare le cose in un altro modo, di squarciare il velo delle apparenze e andare alla verità delle cose, di cambiare l’ottica dello spettatore abituato alle convenzioni per fargli vedere in modo del tutto nuovo la realtà. UN CHIEN ANDALOU è di nuovo un susseguirsi di immagini senza connessioni, un delirio onirico con il susseguirsi di didascalie che non hanno alcun senso; sembrano strutturare delle sequenze temporali (c'era una volta, 8 anni dopo, le 3 del mattino), ma in realtà non c'è nessuna concordanza rispetto allo sviluppo delle immagini. La sequenza iniziale dell’occhio tagliato rientra di diritto tra le sequenze fondamentali della storia del cinema, con l'immagine metaforica della Luna tagliata dalle nuvole, quindi l'accostamento tra l’occhio e la Luna come fonte luminosa simbolica, tutta una metafora del tentativo surrealista di squarciare il velo dell’apparenza e delle convenzioni e far vedere la verità. Per realizzare la scena viene utilizzato un occhio di bovino, un’immagine molto forte e molto simbolica. Il tema del film è di nuovo quello della pulsione erotica di un uomo e di una donna che sono attratti reciprocamente ma il cui desiderio resta inappagato. La

pulsione erotica è tradotta in immagini attraverso formiche sulle mani, ma c'è anche tutta la sequenza dei pianoforti che è interessante: l’uomo che cerca di raggiungere la donna trascinando 2 pianoforti con gli asini e i preti; sono immagini allegoriche, metafora del carico dei doveri, del peso imposto dalle convenzioni, dal perbenismo della società borghese e dalla morale delle istituzioni cosiddette autoritarie: la famiglia, la chiesa e la società intesa come istituzione. Anche in questo caso, quindi, si rappresenta la contrapposizione tra convenzione e desiderio, tra dovere e ricerca del piacere....


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