utilizzo adeguato della padella per pazienti allettati ospedalizzati PDF

Title utilizzo adeguato della padella per pazienti allettati ospedalizzati
Course infermieristica
Institution Università HUMANITAS di Milano
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istruzioni secondo linee guida sul utilizzo della padella nel paziente allettato...


Description

MANDATO ELIMINAZIONE INTESTINALE ASSISTENZA alla PERSONA che NECESSITA di PADELLA I punti che andremo a trattare sono: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.

Che cos’è Quando si usa Materiale occorrente Preparazione dell’assistito e posizionamento Igiene dell’assistito Analisi del contenuto della padella Igiene dell’infermiere

CHE COS’E’ La padella è un ausilio di plastica o metallo che viene utilizzato per praticare l’igiene intima e per raccogliere gli escrementi. Esistono due tipi di padelle: padella standard e da frattura. La prima viene utilizzata per tutte le persone che riescono a sollevare il bacino e non hanno impedimenti; le seconde possiedono una conformazione tale che ne permette l’utilizzo anche per i soggetti con problemi al bacino. In commercio si trovano più comunemente quelle da frattura. In ambito domiciliare è indispensabile avere una padella personale, poiché le padelle, se non correttamente disinfettate, diventano oggetto di trasmissione di malattie infettive. Una corretta gestione è d’obbligo per evitare il passaggio di germi ad altri componenti del nucleo familiare. QUANDO SI USA Il corretto utilizzo delle padelle è strettamente correlato alla prevenzione della trasmissione dei microrganismi e all’impatto psicologico che le persone attribuiscono all’eliminazione 

Per preservare l’asepsi clinica, a ogni paziente ricoverato viene consegnata una propria padella.



Le padelle sono collocate in un luogo apposito, fuori dalla vista di parenti o amici del paziente. Le unità a lato del letto sono progettate e disegnate con uno specifico comparto per collocare la padella, la quale non è visibile agli altri ed è separata dagli oggetti personali del paziente. Esso è di solito separato separato anche dagli altri presidi usati per le cure igieniche.



Le corrette norme proibiscono il collocamento della padella sul pavimento, sotto il letto o sopra l’unita del paziente.



Dopo l’utilizzo, questi presidi vanno detersi. Le apparecchiature per il lavaggio sono localizzate nei bagni.

MATERIALE OCCORRENTE: I materiali da utilizzare per posizionarla sono i seguenti: -Padella -Guanti non sterili monouso -Carta igienica -Materiale per igiene intima, per esempio talco (da evitare in caso di presenza di lesioni cutanee nella zona interessata).

PREPARAZIONE DELL’ASSISTITO E POSIZIONAMENTO La padella è un presidio utilizzato a letto da persone con difficoltà nel recarsi frequentemente al bagno, a causa di malattie, traumi o infermità. Quello del posizionamento del presidio è un momento molto delicato, che potrebbe risultare imbarazzante e sgradevole per l'assistito. Il primo accorgimento da mettere in atto, per l'appunto, è quello di fornire al paziente tutte le informazioni necessarie sul procedimento che ci si accinge a compiere, così da tranquillizzarlo ed eliminare o, quantomeno, ridurre il suo senso di incertezza e paura. A seguito dei saluti e delle presentazioni iniziali, è necessario fornire all'assistito tutta la privacy di cui necessita: chiudendo la porta a chiave se si trova in stanza da solo o posizionando un paravento se in stanza con altri ammalati, chiudendo porte e finestre per evitare correnti d'aria. È bene, inoltre, tenere coperto il paziente fino a quando non si è pronti a compiere la procedura. L'operatore, che intanto ha provveduto ad una scrupolosa igiene delle mani e ad indossare i guanti, si occupa di facilitare il proprio lavoro abbassando la testata del letto, in maniera sempre compatibile con il comfort del paziente, e ad abbassare eventuali spondine. É importante, nella fase che precede il posizionamento, evitare che le lenzuola vengano contaminate: chiedere, dunque, al paziente di stendersi su un fianco e posizionare un telo impermeabile e una traversa al centro del letto, a livello delle natiche. Si passa ora alla preparazione del presidio: la padella deve essere, anzitutto, scaldata (riempiendola e poi svuotandola con dell'acqua calda) in modo da facilitare l'esecuzione del processo. A seguire, i bordi della padella vengono cosparsi di talco, operazione da compiere se l'assistito non presenta ferite o lesioni da decubito. Infine, il fondo della padella viene riempito con dell'acqua fredda per permettere una pulizia finale più semplice ed efficace. Si procede ora spogliando o facendo spogliare il paziente, avendo l'accortezza di mettere la padella il più vicino possibile all'anca dell'assistito, affinché non si sforzi più del dovuto. É ora tutto pronto per il posizionamento del presidio. Al paziente viene, quindi, chiesto di sollevare il bacino (che verrà comunque sostenuto dalla mano dell'operatore) oppure viene posizionato su un fianco nel caso in cui sia impossibilitato nei movimenti. A questo punto si procede al posizionamento del presidio con un gesto veloce e deciso, chiedendo di divaricare le gambe per assicurarsi che la padella sia nella posizione corretta. Modificare la posizione del letto permettendo al paziente di espletare al meglio le sue necessità, fornirgli carta igienica e salviettine umidificate e concedergli un po' di intimità; preparare inoltre una bacinella con acqua calda e sapone per consentire l’igiene delle mani. Quando il paziente avrà terminato, recarsi al suo letto, rimuovere la padella e procedere all'igiene. Infine, riportare l'assistito ad una posizione confortevole e areare l'ambiente. IGIENE DELL’ASSISTITO Prima di iniziare l’igiene l’infermiere deve osservare le caratteristiche della cute dell'area perineale. È importante controllare la temperatura dell'acqua con il termometro (35-37° C). Versare l'acqua inumidendo la zona sovrapubica e la regione inguinale. Detergere la zona sovrapubica, la regione inguinale e sostituire il materiale. Se l’assistita è una donna: Divaricare le grandi e le piccole labbra utilizzando la mano non dominante, esporre il meato urinario, l'orifizio vaginale e valutare le caratteristiche di cute e mucose. Detergere il meato urinario con movimento unidirezionale procedendo verso l'ano e sostituire il materiale. Detergere le piccole labbra con movimento unidirezionale procedendo verso l'ano e sostituire il materiale. Detergere le grandi labbra con movimento unidirezionale procedendo verso l'ano e sostituire il materiale. Se l’assistito è un uomo:

Detergere la zona sovrapubica e la regione inguinale e sostituire il materiale. Retrarre il prepuzio (nell'uomo non circonciso), esporre e valutare il glande. Detergere il meato urinario e il glande con movimenti circolari procedendo verso la base del pene e sostituire il materiale. Detergere lo scroto e sostituire il materiale. Ricoprire il glande con il prepuzio nell'uomo non circonciso. Per entrambi i sessi si conclude la procedura igienica: Detergere la zona perianale. Risciacquare le zone deterse, asciugare tamponando con un asciugamano pulito e rivalutare le caratteristiche di cute e mucose. Rimuovere la padella, il telo impermeabile/assorbente e togliersi i guanti. ANALISI DEL CONTENUTO DELLA PADELLA Al termine della defecazione nella padella risulta sempre utile effettuare un esame di tipo macroscopico delle feci che prende generalmente in considerazione le seguenti caratteristiche: 1 Colore 2 Consistenza 3 Odore 4 Quantità 5 Presenza di componenti anomale (muco, pus

e altri elementi patologici come piccole uova).

In caso di necessità di analisi più approfondite e specifiche è possibile effettuare esami di tipo microscopico delle feci che sono molteplici, tra cui: 1 Coprocoltura 2 Esame parassitologico 3 Ricerca Helicobacter pylori

4 Ricerca sangue occulto 5 Tripsina e chimotripsina 6 Reperti microscopici.

Infine, dopo aver annotato le informazioni utili è necessario procedere all’eliminazione totale delle feci, alla pulizia della padella, nonché all'igiene dell’operatore. IGIENE DELL’INFERMIERE L’infermiere si lava scrupolosamente le mani e indossa i guanti monouso; si preoccupa poi di garantire fin da subito la privacy al paziente (chiudendo la porta, tirando la tenda, se il paziente condivide la stanza con altre persone, chiede loro di uscire) e procede con la preparazione di tutto il materiale occorrente. Una volta preparato il paziente, gli lascia il tempo di evacuare. Prima di procedere con l’igiene dell’assistito, si lava le mani e indossa i guanti monouso. Una volta conclusa l’igiene del paziente, dopo aver rimossovi guanti monouso, l’infermiere deve eseguire l'igiene delle proprie mani con acqua e sapone o soluzione alcolica.

SITOGRAFIA E BIBLIOGRAFIA       

https://www.albanesi.it/salute/esami/esame-delle-feci.htm Luisa Saiani & Anna Brugnolli, Trattato di Cure Infermieristiche, Vol.2, capitolo 20 “Eliminazione intestinale e gestione delle alterazioni” Casa editrice Idelson –Gnocchi, Sorbona, 2013 http://www.professioneinfermiere.altervista.org/igiene-perineale.html WikiHow Pianetaoss.it www.biancofrancesco.altervista.org https://www.starbene.it/approfondimenti/assistere-un-familiare/smaltire-le-scorie-194/la-padella204

GRUPPO 6 MILANO: Carelli Martina, Ivan Falero, Chiara Lesmo, Martina Melina, Davide Montini, Luca Piazza, Eleonora Scarano, Giorgia Sorrentino, Matteo Tomarchio, Letizia Vitali...


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