Wilhelm Reich (pionieri della psicoanalisi) PDF

Title Wilhelm Reich (pionieri della psicoanalisi)
Author Gabriele Laurendi
Course Psicologia Dinamica
Institution Università Cattolica del Sacro Cuore
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appunti per preparazione esame psicologia dinamica...


Description

WILHELM REICH 1897 – 1957 Nato in Galizia nel 1897, è primogenito di un ricco agricoltore ebreo. Fu seguito da un precettore che ebbe una relazione segreta con la madre: fu Reich ad informare il padre, causando il suicidio della madre (1914) e, poco dopo, la morte del padre. Si laureò in medicina e fu a contatto con Freud. Nel 1939 emigra negli USA, dove fonda l’Orgone Institute Presse a difesa della sua nuova teoria orgonica (a partire da alcuni esperimenti sostiene l’esistenza di un’energia vitale misurando i cambiamenti fisologici tramite elettrodi applicati ai genitali durante l’eccitazione sessuale). Un aspetto importante e pervasivo della vita di Reich fu il suo grande interesse in politica: era molto vicino alle idee marxiste, il che lo portò a pensare che la psicanalisi non fosse adatta a trattare la società proletaria. Morì in carcere nel 1957. 1. Psicoanalisi Politica  è il primo esempio di politicizzazione della psicoanalisi. Reich sostiene che la società sia pervasa da un “moralismo puritano” propugnato dal pensiero capitalista che si oppone alla natura pulsionale dell’uomo. Il conflitto tra pulsioni istintuali da una parte e repressione moralista dall’altra si giocherebbe sul terreno della sessualità: in particolare, come sostiene anche Freud, sarebbe la società capitalistica a repirmere la libera espressione pulsionale del proletariato. La patologia si genera prorpio nella repressione: è la società a rendere nevrotici, mentre seguire la propria natura è sintomo di salute mentale. 2. La Teoria della Genitalità  raggiungere la genitalità significherebbe esprimere “la capacità dell’uomo di arrivare al pieno soddisfacimento sessuale” e permettere alla “potenza orgastica” di scaricare la propria scarica sessuale ed energia psichica durante l’atto sessuale. Laddove non sia possibile scatenare la “potenza orgastica” si verifica l’ingresso in una condizione clinica: in particolare, Io Pulsionale (natura) ed Io Morale (norme imposte) si ritroverebbero in un conflitto insuperabile proprio perché non si è raggiunta la genitalità, una condizione di “ingorgo” che Reich rinomina “stasi sessuale”. La costante repressione delle pulsioni sessuali ad opera della società porta l’individuo a concepire le idee connesse alla sessualità come sbagliate e, inevitabilmente, alla rimozione. Il principio di demarcazione tra un individuo sano ed uno nevrotico sta nell’economica libidica: in situazioni patologiche si riscontrano resistenze anti-pulsionali. 3. L’analisi del Carattere  il carattere è definito come formazione reattiva dell’organismo0 in risposta al conflitto pulsione-società. Il carattere è un esoscheletro posto dall’Io a protezione delle proprie pulsioni, in un certo qual modo necessario a difendersi dalla repressione pulsionale imposta dalla società: la conseguenza di porre questa “corazza caratteriale” causa però un’alterazione dell’Io dal momento in cui limita l’espressività naturale dell’individuo in risposta alla necessità di conformarsi imposta dalla società. In sostanza, la protezione offerta dal carattere sarebbe di tipo narcisistico poiché consente sia di mantenere l’integrità di sé che di limitare gli effetti dell’angoscia determinata dall’impossibilità di scarica della libido. Dal punto di vista dell’analista risulta dunque difficile abbattere una barriera egosintonica e funzionale come quella caratteriale: questo determina una potenziale ambiguità in fase di trattamento perché può far emergere, ad esempio, tratti nevrotici che risultano funzionali alla protezione dell’individuo, e dunque sentiti come necessari dallo stesso. 4. Tassonomia del Carattere  diversi caratteri sarebbero distinguibili su basi qualitative e quantitative:

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Qualitativamente in base al punto di fissazione o regressione della libido  a livello pregenitale nel nevrotico, a livello genitale nel sano; - Quantitativamente secondo l’economia della libido  un ingorgo nel nevrotico, un soddisfacimento nel sano. Dunque, qualità e quantità portano a distinguere due tipi ideali di carattere: il Carattere Nevrotico e il Carattere Genitale. Una distinzione più articolata delle caratteropatie prodotta da Reich vede la distinzione tra: - Isterico - Coatto Ogni carattere si distingue sia per il livello - Fallico-narcisistico di fissazione alle fasi sia per diversità di - Masochista comportamenti/aspetti psicomotori - Depressivo (Lowen)

+ due caratteri estremi  la peste emozionale (estremità disfunzionale) e il carattere genitale (estremità funzionale). Vediamoli più nel dettaglio: -

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Carattere Genitale= l’estremità sana e funzionale in cui si esprime una ordinata economia della libido grazie all’alternarsi di accumulo e scarica/soddisfacimento di tensione. Non vi è fissazione nell’individuo, quanto più raggiungimento della fase genitale con conseguente superamento del complesso edipico e possesso di un oggetto sessuale eterosessuale subentrato a quello incestuoso; Isterico = l’armatura caratteriale più semplice e comprensibile, dal momento che appare in modo più evidente. E’ legata ad una fissazione alla fase genitale fallica (v.Abraham) e quindi ad un mancato superamento del complesso edipico ed un conseguente permanere di fantasie incestuose. Il comportamento di questi individui è sempre sessualizzato: si riscontrano alta seduttività, erotizzazione della relazione con l’altro, movimenti ed espressioni provocatorie ma anche un costante timore angoscioso per la risposta dell’altro. Coatto = la fissazione è qui alla fase sadico-anale, il che determina la presenza della dialettica abrahamiana tra conservazione e distruzione dell’oggetto. Gli individui con questo tipo di carattere tendono a contenere psichicamente rabbia e aggressività, il che porta anche ad una rigidità fisica e alla difficoltà ad instaurare relazioni con gli altri. Fallico-narcisistico = la fissazione è alla fase fallica, che determina un’espressione ostentata ed eccessiva di sicurezza di sé e superiorità sull’altro. Gli individui sono aggressivi e di sfida, probabilmetne a difesa di una temuta regressione verso un’analità passiva che viene respinta grazie al sadismo e all’esibizionismo fallico. E’ plausibile che alla base di questa caratteropatia vi siano ferite narcisistiche infantili. Masochista= il masochismo non rappresenta per Reich una condizione primaria , è una delle forme caratteriale più innovativa rispetto al pensiero psicoanalitico ortodosso. Mentre Freud teorizza l’esitenza della pulsione di morte, per Raich il masochismo rappresenta una condizione derivata. Rappresenta una reazione difensiva rispetto alla mancata soddisfazione pulsionale, il quale si struttura probabilmente a difesa del timore di essere ignorato e trascurato provato sin dalla prima infanzia. È come definire che il masochista scelga sempre una punizione più “attenuata”, di cui lamentarsi, rispetto a quella “temuta”, per lui troppo angosciante. Di fronte al timore di venire ignorato,

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reagise cercando attivamente una forma di dolore pensabile e dunque contenibile, così da evitare l’annichilimento( una sorta di armatura caratteriale che coinvolge molto l’altro). Questo comportamento però non ha un origine nella ricerca del dispiacere, ma nasce dal timore dell’essere ignorato, non vi è duqneu una pulsione al dispiacere, andando a creare un circolo vizioso di comportamenti sempre più estremi per andare a ricercare l’attenzione dell’altro Depressivo (Lowen)= Lowen parte dalla definizione di povertà emozionale, ossia l’incapacità di rispondere distingue lo stato depressivo da ogni altra condizione emozionale, una sorta di appiattimento emozionale in cui non c’è reazione agli stimoli esterni. Per Lowen questa struttura caratteriale nasce da un trauma infantile data dalla mancanza di reciprocità e un sentimento di abbandono che crea una ferità narcisistica che lede l’autostima portando ad un senso di insicurezza in cui l’esperienza passata di trascuratezza inaccettabile viene, a livello inconscio, ribalta e l’individuo vive in un “mondo non reale” in cui vige l’immagine di un futuro in cui l’IO è immaginato come potente e in grado di gestire le situazioni. Questo ribaltamento di situazione però causa una perdita di contatto con il presente e con il proprio sé reale, a causa della propria proiezione in questo mondo fantastico La peste emozionale= la più grave tra le armature caratteriali ed è difficile da trattare, “l’appestato emozionale” è un individuo zoppicante caratterialmente, causata da una carenza di autoregolazione emotiva presente sin dalla nascita. Alla base vi è la totale repressione della libido con un conseguente ingorgo della stessa libido nell’individuo. L’appestato tende a reagire sempre con odio e ira, a negare asceticamente ma di fatto rabbiosamente la vita, traendo dalla “fame di piacere non soddisfatto” l’energia per sostenersi e quindi presenta una fissazione alla fase genitale. Tali soggetti sono caratterizzati da comportamenti perversi, abusi, strumentalizzazione dei figli (persone senza scrupoli). Per Raich questa erversione non stanzia nel singolo ma dilaga anche ei gruppi sociali.

-VARIAZIONI NELLA TECNICA Attenzione a tutto il comportamento del paziente, gesti, espressioni e azioni e non pù solamente alle verbalizzazioni. Inoltre, l’intervento non deve focalizzarsi sul sintomo, ma è fondamentale andare a scoprire il carattere del paziente per poter “smontare l’armatura” allo scopo di liberare nel paziente l’energia orgonica . l’intero processo terapeutico, per Raich, è fortemente facilitato dal contatto corporeo tra il paziente e l’analista , dunque il corpo assume un ruolo centrale(≠psicanalisi ortodossa).

SINTESI    

Accento socaile e politivo delle sue teorizzazioni Genialità e potenza orgastica come spartiacque tra situazioni di normalità e patologia Tipologie caratteriali e caratteropatie (diversi livellidi fissazione della libido, tratti e aspetti del comportamento) Trattamento che include tecniche psico-corporee, utili al fine di rimuovere la corazza caratteriale(resistenza al trattamento)...


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