(1) - Soggetti Giuridici PDF

Title (1) - Soggetti Giuridici
Author papapa zizizi
Course Istituzioni di diritto privato
Institution Università degli Studi di Napoli Federico II
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Summary

Con riferimento al manuale di Trabucchi, appunti sui soggetti giuridici...


Description

I soggetti e il diritto delle persone. Non esiste persona senza diritti e non esistono diritti senza persone titolari di essi. Personalità è essere soggetto di diritti, con attitudine a diventare titolare di un situazioni di diritto o dovere giuridico. Status: posizione di un soggetto rispetto all'appartenenza determinati gruppi sociali. Situazione fonte di diritti, doveri, poteri. Art. 1 La capacità giuridica si acquista dal momento della nascita. Il feto però per iniziare la sua vita giuridica deve nascere vivo. Il nascituro concepito non è un vero e proprio soggetto, tuttavia la legge gli riconosce alcuni diritti di Carattere patrimoniale subordinati all’evento della nascita (Art. 462 successione legittima, testamentaria. Art. 784. Concepito destinatario di donazione) 



Interessi non patrimoniali del nascituro, come diritto alla vita, salute, potrebbero collidere con quelli della madre provocando problemi anche etici non semplici. Legge N. 194/1978 "lo stato tutela la vita umana dal suo inizio" Legge N. 40/2004 "assicurare i diritti di tutti i soggetti coinvolti, anche il concepito" (In Ambito di procreazione assistita ecc.) Nonostante aperture e spinte verso una sempre maggiore protezione giuridica dei nascituri, non è configurabile una loro posizione di soggetti giuridici. La loro tutela non va oltre Artt. 462 e 784.

Fine della persona: è la morte. Con essa alcuni rapporti giuridici del defunto si estinguono (diritti personalissimi, usufrutto) altri si rimettono terze persone (eredità). La morte estingue la personalità e quindi ogni diritto di tutela del soggetto. Legge n. 58/1993 morte legale: cessazione di tutte le funzioni dell'encefalo. Morte deve essere provata con atto di morte (o con qualsiasi mezzo nel caso dell'Art. 452) Art. 4: Quando per effetto di incidenti siano deceduti più soggetti e non sia possibile trovare il momento di morte di ciascuno si considerano morti nello stesso momento. Scomparsa: dal momento che all'articolo 69: "non si possono reclamare i diritti spettanti alla persona di cui si ignora l'esistenza", la eventuale successione aperta in favore di uno scomparso viene devoluta a favore di coloro ai quali sarebbe spettata in sua mancanza. (Salvo il diritto di rappresentazione). Art. 48. Il tribunale può nominare un curatore allo scomparso e dare altri provvedimenti conservativi del patrimonio. Assenza: scomparsa che dura da tempo. Dopo almeno due anni di lontananza si ricorre alla dichiarazione di assenza su istanza degli interessati (art. 49) (quando la sentenza è passata in giudicato si immettono i successori legittimi o testamentari nel possesso temporaneo dei beni dell'assente. Essa è situazione di amministrazione e il godimento dei beni regolata da Artt. 50 51 52. Titolare rimane l'assente fino al ritorno o dichiarazione di morte presunta) L'assenza non scioglie il matrimonio. Se però il congedo riesce a risposarsi il matrimonio di nuovo non è impugnabile. (117) Dichiarazione di morte presunta: indipendentemente da assenza trascorsi 10 anni dall'ultima notizia, il pm o qualsiasi interessato può chiedere che il tribunale emetta con sentenza una dichiarazione di morte presunta dello scomparso. ( in questi casi la data di morte sarà la data delle ultime notizie con etti retroattivi.) Art 58. Termine abbreviato in caso di scomparsa per guerra o infortunio. Se il presunto morto ritorna, effetti della dichiarazione cessano ex nunc. i suoi beni inventariati (arte 64) e non consumati gli vengono restituiti. Il nuovo Matrimonio del coniuge del redivivo può essere impugnato (salvo gli effetti civili del nuovo matrimonio). Scomparizione in mare o per incidente aereo, dopo verbale delle autorità competenti, si trascrive previa autorizzazione del tribunale nel registro delle morti.

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Capacità giuridica e capacità di agire. Capacità giuridica è l'attitudine ad essere titolare di diritti e doveri. Capacità di agire è attitudine di un soggetto a porre in essere validamente atti idonei ad incidere sulle situazioni giuridiche di cui è titolare.    

Art. 2: Capacità legale di agire si acquista con la maggiore età. La capacità di agire è requisito di validità degli atti negoziali. L'atto è valido se posto in essere da un soggetto legalmente capace di agire, a meno che non si trovi in uno stato di incapacità (naturale o di fatto) di intendere e di volere (art. 428) Per gli atti giuridici in senso stretto non necessaria anche la capacità di agire ma solo quella di intendere e di volere. Atti illeciti: non necessaria capacità di agire affinché il responsabile sia chiamato a rispondere. Solo capacità di intendere e di volere per il risarcimento.

Cause modificatrici della capacità di agire. Età: fino al 18º anno ogni persona è priva della capacità legale di agire. In teoria qualsiasi negozio compiuto da un minorenne è annullabile (1425) salvo i piccoli negozi della vita quotidiana per i quali si presuppone che il minorenne agisca per conto dei genitori. Art. 2: Sono salve le leggi speciali che ammettono i minorenni ad attività lavorativa. In tal caso il minore è abilitato all'esercizio dei diritti e delle azioni che dipendono dal contratto di lavoro. Legge N. 633 1941 "in caso di opere d'arte il minore a diritti di autore e la capacità di porre in essere atti di esercizio e disposizione dei diritti sulle sue opere". In Italia vi è autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza. Art. 315 bis il minorenne che abbia compiuto i 12 anni (o anche più piccolo se dotato di capacità di discernimento) ha il diritto di essere ascoltato nelle questioni che lo riguardano. Vi è un periodo intermedio di limitata capacità di agire che si ottiene con l'emancipazione e cioè con il matrimonio in età minorile. L'emancipato è assistito da un procuratore ed acquista piena capacità di agire in ambito patrimoniale escludendo donazioni e testamento.

Interdizione, inabilitazione e amministrazione di sostegno. Modi con cui l'ordinamento si preoccupa di porre rimedio a situazioni di deficienza psicofisica dei soggetti. Amministratore di sostegno: la nomina di un amministratore di sostegno può essere chiesta a beneficio di una persona che per effetto di un'infermità o menomazione fisica o psichica si trovi nell'impossibilità anche parziale o temporanea di provvedere ai propri interessi (404). Alla nomina procede il giudice tutelare ( il quale può eventualmente per gravi motivi disattendere alla designazione fatta in precedenza dall'interessato e scegliere persona diversa. Art. 408) che sceglierà la persona che meglio si presti all'amministrazione. Il decreto di nomina sarà motivato ed immediatamente esecutivo, individuerà la persona dell'amministratore stabilendo limiti, durata e oggetto dell'incarico. (405). il beneficiario rimane capace di agire per gli atti che non richiedono rappresentanza esclusiva assistenza necessaria all'amministratore di sostegno ed in ogni caso è legittimato a compiere atti della vita quotidiana. (409). Atti compiuti in violazione di legge o del decreto di nomina sono annullabili. Essi sono sia gli atti dell'amministratore in eccesso ai poteri conferiti, sia gli atti del beneficiario ove egli non ne sia più legittimato. (412) Interdizione: quando una persona si trova affetto da abituale infermità di mente che la rende incapace di provvedere ai propri interessi. Arte 414. Se presente il presupposto di un vizio duraturo di infermità e di inettitudine a badare ai propri interessi,il soggetto viene interdetto per assicurargli adeguata protezione. Essa comporta una incapacità generale circa i negozi patrimoniali familiari molto ampia. Interdetto non si può sposare, riconoscere figli, fare testamento eccetera.

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Atti compiuti dall'interdetto dopo interdizione sono annullabili (427). Inabilitazione: Art. 415- in quattro casi: A) attuale e abituale malattia di mente non così grave da procedere ad interdizione. B) prodigalità. C) abuso di alcol o stupefacenti che rechino gravi pregiudizi economici. D) per il sordo e cieco dalla nascita, che non abbiano ricevuto mai educazione sufficiente. Solo la sentenza produce l'inabilitazione. (421). L'inabilitato è pressapoco pari all'emancipato. Il soggetto infatti non può compiere in prima persona gli atti patrimoniali eccedenti l'ordinaria amministrazione e si deve nominare un curatore. Atti compiuti senza l'osservanza delle dovute formalità sono annullabili. (427)  

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Tutti e tre questi istituti sono promuovi degli per i maggiori di età o per i diciassettenni con effetto al loro passaggio alla maggiore età (405,416). L'istanza per la nomina di un amministratore di sostegno è presentata da: A) lo stesso interessato, anche se minore, interdetto inabilitato. (In questi casi verrà insieme presentata l'istanza di revoca di interdizione o inabilitazione al giudice competente.) B) ai sensi dell'arte 417 da uno degli interessati: coniuge, parenti eccetera. Il giudice è tenuto a sentire personalmente il soggetto, e le persone a lui più vicine (407,419) A fronte di ricorso specifico: il giudice può emettere un provvedimento diverso da quello richiesto nella domanda (418). Durante il procedimento possono essere anche adottate misure provvisorie per l'assistenza dell'interessato (405) Effetti dell'amministrazione di sostegno decorrono da quando viene emesso il decreto (405), mentre per l'interdizione inabilitazione dalla pubblicazione della sentenza (421). Questi provvedimenti vengono annotati a margine dell'atto di nascita dall'ufficiale di stato civile. il giudice tutelare la facoltà di modificare o integrare in ogni tempo, le decisioni assunte. (408).

Istituti di protezione La potestà dei genitori.

 Il minore e l'interdetto giudiziale sono sottoposti ad incapacità generale: non possono validamente concludere alcun negozio. Eventuale atto compiuto è annullabile.

 Accanto agli incapaci organi di tutela o di potestà familiare che hanno il compito di proteggere, rappresentare assistere. Tutta la materia è dominata da poteri di intervento del giudice tutelare presso un tribunale. (344).  Il minore è sottoposto alla potestà (responsabilità) dei genitori: se invece entrambi morti non possono esercitarla si aprirà il procedimento di nomina di un tutore. Sono sottoposti alla potestà dei genitori, figli legittimi, legittimati, naturali ed adottivi, e questa potestà è esercitata di comune accordo da entrambi i genitori. Essa contiene potere di natura personale e patrimoniale. La cura dei minori è un dovere ma anche un diritto dei genitori.  I genitori hanno il dovere di provvedere al mantenimento, all'educazione, all'istruzione dei loro figli. (30 costituzione. 147 codice civile). Art. 315 bis aggiunge il diritto del minore ad essere assistito moralmente, nonché di crescere in famiglia e di mantenere rapporti significativi con tutti i parenti.  Poteri e doveri di: Natura personale: custodire a allevare ed educare istruire, destinare la residenza dalla quale il minore non può allontanarsi senza permesso. Natura Patrimoniale: rappresentanza legale del minore (320). Amministrazione dei beni (320). L'usufrutto legale.( 324)

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 I genitori compiono in nome e nell'interesse del figlio atti di amministrazione del suo patrimonio. Gli



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atti di ordinaria amministrazione possono essere compiuti disgiuntamente da ciascun genitore mentre gli atti eccedenti l'ordinaria amministrazione (acquisto concessione di diritti personali reali di godimento) vanno compiuti congiuntamente. Inoltre gli atti di disposizione e altri atti eccedenti l'ordinaria amministrazione vanno compiuti dai genitori solo se: A) vi è preventiva autorizzazione del giudice tutelare. B) vi è necessità o utilità evidente per il figlio. Se vi sono conflitti di interesse tra figli o tra questi e i genitori il giudice nomina un curatore speciale (300-321) Eredità devoluta a minori deve essere sempre accettata con beneficio di inventario. (471). Per accettare eredità donazione collegato è richiesta l'autorizzazione del giudice tutelare. I genitori hanno l'usufrutto legale sui beni del minore il cui ricavato andrà a beneficio della famiglia (sono esclusi alcuni beni: (324) come quelli acquistati con i guadagni del minore) La potestà si perde per incapacità sopravvenuta, condanne per certi reati, per decadenza (per violazione dei doveri o abuso).

Tutela  

minore senza nessuno che eserciti potestà genitoriale (343). Interdetto giudiziale (424: disposizioni sulla tutela dei minori si applicano anche all'interdetto).



Nei casi indicati dalla legge (345) l'ufficiale di stato civile, il notaio, il cancelliere o i parenti prossimi del minore devono dare notizia al giudice tutelare dei fatti dai cui deriva la necessità di provvedere. Tutore è immediatamente nominato dal giudice tutelare (346) che segue i criteri sanciti dalla arte. 348. Il giudice tutelare l'organo preminente che da le direttive circa l'amministrazione dei beni e l'educazione del pupillo. Il tutore svolge funzioni di interesse pubblico, e il suo ufficio è un Munus publicum gratuito e irrinunciabile. Egli ha funzioni analoghe a quelle della potestà dei genitori. Il protutore: A) rappresenta il minore quando l'interesse di quest'ultimo è in conflitto con quello del tutore. B) sostituisce il tutore quando questi viene definitivamente a mancare. Aprendo il procedimento per la nomina di un nuovo tutore.

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Curatela  

emancipato. Inabilitato.



Un curatore integra la volontà di questi soggetti, egli però non ne ha la rappresentanza e quindi non li sostituisce. A) il tutore rappresenta l'incapace, il curatore lo assiste. B) il curatore interviene per alcuni atti, il tutore sempre. C) il curatore interviene di regola solo per rapporti patrimoniali, il tutore ha anche funzioni di carattere personale. Emancipato ed inabilitato compiono da sole gli atti di ordinaria amministrazione, con l'assistenza del curatore e si possono stare in giudizio e riscuotere capitali sotto un idoneo impiego. Con autorizzazione del giudice tutelare e consenso del curatore: coloro che sono soggetti a curatela possono compiere atti eccedenti l'ordinaria amministrazione. Con autorizzazione del tribunale, su parere del giudice tutelare e con l'assenso del curatore possono

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compiere gli atti di disposizione di cui all'articolo 375 Per tutti gli atti del soggetto sottoposto a curatela è richiesta anche la sua volontà.

Amministrazione di sostegno: il giudice ha qui la più ampia discrezionalità per cercare la soluzione che meglio si confaccia alla protezione del beneficiario.   

Il giudice decide durata, modalità, termini dell'incarico, atti che l'amministratore ha il potere di compiere in nome e per conto del beneficiario, i limiti dell'assistenza eccetera. Il beneficiario resta capace di compiere da solo gli atti menzionati nel decreto. L'amministratore deve avere riguardo ai bisogni e alle aspirazioni del beneficiario. Le decisioni in materia sono comunque rivedibili. Se vengono meno i presupposti il giudice tutelare può disporre la cessazione dell'amministrazione di sostegno.

Incapacità naturale: (interdetto inabilitato sono in stato di permanente incapacità).  

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Art. 428: entro certi limiti e con alcune cautele si consente l'annullamento degli atti compiuti in una situazione di minorazione psichica non accertata da preventivo provvedimento di interdizione. Per l'annullamento di atti unilaterali: A) incapacità di intendere e di volere. B) grave pregiudizio per se stessi. Per l'annullabilità dei contratti invece è sufficiente l'accertamento della malafede dell'altro contraente. L'azione per l'annullamento si prescrive in cinque anni dal giorno nel quale l'atto è stato compiuto. Capacità di intendere e di volere è necessaria per taluni atti indipendentemente dal pregiudizio per il loro autore: matrimonio, testamento, donazione.

Incapacità derivante da condanna: è pena accessoria per ergastolo, o reclusione per reato doloso non inferiore a cinque anni. Per la durata della pena principale interdizione legale del condannato. L'interdizione legale (Izzo iure) si riferisce a tutti gli atti di natura patrimoniale ma non a quelli di diritto personale o familiare. Esso non istituto di protezione dell'incapace di punizione. Fallimento: la sentenza con cui si ricerca in stato di insolvenza un soggetto privato il fallito della disponibilità dei suoi beni. Per gli atti patrimoniali provvede un curatore nominato dal tribunale mentre per fatti personali e familiari non vi sono limitazioni.

Annullabilità di atti compiuti da persona incapace di agire . Di regola annullabile il negozio compiuto dal minore o dall'interdetto. In materia di diritti patrimoniali due ipotesi  persona legalmente riconosciuta come incapace perché minore, interdetta, inabilitata o sotto amministrazione di sostegno.  persona in stato di incapacità non dichiarata. Nel primo caso, gli atti da lui compiuti sono annullabili in quanto il soggetto è già riconosciuto come legalmente incapace. Nel caso di incapacità non dichiarata servono ulteriori presupposti del grave pregiudizio o della malafede della controparte. (Eccezione Art. 1426: il minore che con artifizi inganna la controparte sulla sua vera età. In questo caso il contratto rimane fermo e valido).  L'annullamento può essere chiesto solo dall'incapace o da chi per lui, il contratto si dice così claudicante, che sta in piedi da una parte sola.  L'annullabilità è di regola relativa (tranne per l'interdetto legale, annullabilità assoluta: può essere chiesta da chiunque vi abbia interesse) ed è sanabile con convalida.

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Azione di annullamento si prescrive in cinque anni da: 1)Sentenza (in giudicato) di revoca dell'interdizione inabilitazione. 2)Morte della persona. 3)Raggiungimento della maggiore età. 4)Se di incapace non dichiarato, dal giorno di stipulazione del negozio. L'eccezione di incapacità e perpetua. Integra opportunamente la difesa dell'incapace. L'annullamento nei confronti dei terzi: a) se il contratto deriva dall'incapacità legale, esso è opponibile anche ai terzi. b) se deriva da altra causa sono fatti salvi i diritti acquistati a titolo oneroso da terzi in buona fede.

I Diritti della personalità: Diritti non patrimoniali, assoluti, inalienabili, trasmissibili, imprescrittibile ed irrinunciabili. Diritto alla vita e all'integrità fisica: (Art.2 Cost. – Art. 32 Cost.) "Diritto alla salute" Nella prospettiva del diritto civile è previsto il risarcimento del danno per tutti gli atti che ledano questi beni fondamentali. Il contratto con il quale si dispone di parti unite al corpo naturalmente o per arte non trova esecuzione coattiva mentre sarà nullo se contro la legge, il buon costume l'ordine pubblico o se cagioni una diminuzione permanente dell'integrità fisica. Diritto all'onore e all'integrità morale: La riservatezza. Anche nel penale: nessuna pena è infamante. Il diritto penale tutela contro ingiuria e diffamazione. Vi è il diritto alla propria immagine (10). Divieto di pubblicare ritratto senza consenso ove questo rechi pregiudizio alla reputazione di una persona. Più ampio e generale diritto alla riservatezza: la giurisprudenza vede qualsiasi intrusione o divulgazione dei fatti della vita privata del soggetto come suscettibile di tutela. Nuova disciplina nei confronti della privacy, delle banche dati digitali eccetera. Ora in testo unico: codice della privacy. Diritto all'identità personale: diretto ad assicurare alle persone pubbliche di essere protette riguardo i loro dati sensibili. Libertà e segretezza della corrispondenza: non si possono pubblicare lettere senza il doppio senso di chi le ha prodotte e di chi le ha ricevute. Diritto alla libertà e alla libera esplicazione della Propria attività: essenziale diritto della persona. Art. 3 Cost. : uguaglianza. Art. 16 Cost. :Diritto di locomozione e residenza. Libertà di associazione. Libertà religiosa. Libertà di concorrenza. Sono nulli tutti i contr...


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