21-02 - lezione 5 PDF

Title 21-02 - lezione 5
Course Agiografia II
Institution Università degli Studi di Trento
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Summary

lezione 5...


Description

21-02 codex velseri → uno dei leggendari di passionari più antichi → sito biblioteca monaco di baviera dove è conservato manoscritto : passione e vite dei santi, detto anche codex velseri della metà dell’VIII secolo. è un passionario → agiografie dei santi martiri e forse c’è qualche vita (ma rare). Uno degli esemplari più antichi arrivati a noi. Un altro c’è nella biblioteca nazionale di torino che si data a metà o fine VIII secolo. Copertura in pelle → non originale, probabilmente oggetto di restauro. Vedi indice del codex => indicazione di data più tarda della pagina. La stragrande maggioranza dei testi sono passioni. In questo manoscritto no decorazioni, se non qualche lettera ornata in maniera rudimentale → lettere iniziali dei paragrafi in rosso (decorazione ridotta al minimo). Dal tipo di danneggiamento subito capiamo che manoscritto è su pergamena. In questo codex ci sono circa una trentina di testi. Cose cambiano con tempo → queste raccolte diventano sempre più ampie → alla rivoluzione del XIII secolo, quando prendono il sopravvento i leggendari abbreviati, destinati alla predicazione. → il leggendario più famoso e diffuso: leggenda aurea. Partendo da un manoscritto che risale a quando l’autore era ancora in vita, lui scrive intorno al 1260 ma torna sulla sua opera continuamente, ha già iniziato a circolare, si diffonde molto presto, copie quando lui è ancora in vita. Una copia della Legenda aurea di Jacopo da Varazze →  conservato nella località di einsiedeln in svizzera, nella biblioteca del monastero. ‘Legenda aurea sive Lombardica’ → longobardi=> variante del titolo che si trova attestata soprattutto nei manoscritti di questa leggenda in area germanica, ha a che fare con i longobardi. Perché in una delle leggende, quella di papa pelagio, jacopo fa excursus sulla storia dei longobardi della loro venuta in italia nel 568. 3+282 fff=> non ha messo 285 perché il primo numero si riferisce ai fogli di guardia: fogli iniziali bianchi che si mettevano a protezione del contenuto. Ci possono anche essere dei fogli alla fine del manoscritto come protezione, in questo caso forse sono caduti/non ci sono. Foglio: recto e verso (foliazione), numerazione non per pagine ma per fogli. Poi ci sono le misure del manoscritto, qui sono quelle di un leggendario abbreviato, non sono grandi misure, si mette il luogo e la data. Il primo numero corrisponde ai fogli iniziali, fogli bianchi → numerazione a fogliazione, non per pagine ma per fogli. Non è di grandi dimensioni. La traduzione della legenda aurea fatta nel 1288 germania del sud. → lontano dal luogo in cui jacopo aveva scritto. Descrizione ci dice che questo è il secondo più antico manoscritto della legenda aurea. ● Foglio 1 recto → tavola del contenuto, indice → che vediamo che non è completo, non sono 178. Nel prologo dell’autore → Lettera decorata iniziale e anche titoletto in rosso: ‘sull’avvento del signore’ poi in nero ‘per quattro settimane...’ → Questo è il primo foglio recto della legenda aurea. Decorazione minima → segni in blu o in alternativa in rosso sono segni di paragrafo (dove finiva un discorso e ne iniziava un altro). Scrittura è su due colonne → si intravede rigatura in cui si scrive. Scrittura molto nitida e ordinata. e nei fogli in alto ripetuto il titoletto ‘sull’avvento’. ● Foglio 9 verso => Ci sono letterine in rosso → capilettera, lettere iniziali di alcune frasi. Scrittura laterale non è della stessa mano, è più recente. Titolo in rosso di una leggenda che inizia. ‘ de sancta lucia’ = inizio della leggenda di santa lucia. Usata scrittura continua → non ci si preoccupava di staccare una parola dall’altra. → inizio

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del testo: ‘lucia dicitur a luce’ = lucia si chiama così dalla luce (il suo nome deriva da luce) → jacopo per ogni leggenda, santo da lui citato dà l’etimologia del nome => spesso fantasiosa, che ricava da altri autori e fonti medievali o precedenti e questo è uno dei casi. Santa lucia considerata protettrice della vista, nel martirio era stata privata degli occhi. Occhi, luce tutto un sistema di rimandi simbolici. ● Foglio 10 recto => leggenda di san tommaso apostolo → incredulità di san tommaso. In che ordine vengono disposte le leggende? non in ordine alfabetico di ordine di nome santo, ma sono disposte secondo l’ordine del calendario, in base alle date di festa dei santi → data della morte (dies natalis). Questi esempi citati sono del mese di dicembre. Questo tipo di ordine lo si trova sia nei leggendari antichi che in quelli abbreviati. Il criterio dell’ordine alfabetico si può trovare dal XII secolo. Manoscritto con la traduzione in francese della legenda aurea, conservato alla british library di londra, tradotta nel 1333 e il 1348 da jean de vignay → per la regina giovanna di borgogna. Questo manoscritto fu eseguito nel 1382. Qui ci sono miniature, ricche decorazioni. dimensioni del manoscritto non tanto grandi. 355 ff + 4 + 1 => i 355 fatti in pergamena mentre gli altri in carta fatti nel XIX secolo. Decorazioni interne molto importanti → pagina è molto ricca di ornamentazione generale; c’è una lettera con la figura del santo di cui si parla nella leggenda. ● Foglio 2 recto => san girolamo raffigurato dentro la lettera iniziale. → seduto ad uno scrittoio con la barba lunga (saggezza) e un angelo che gli appare e gli srotola un testo. testo scritto che gli porto da un angelo. C’è differenza rispetto agli esemplari della legenda aurea. ● Foglio 48 recto => san sebastiano. raffigurato trafitto dalle frecce → scena del suo martirio con ai lati gli arcieri. ● Foglio 109 recto => san giorgio. san giorgio che uccide il drago per salvare la principessa → immagine tipica del cavaliere con scudo e armatura. drago con buffa coda arricciata. ● Foglio 116 verso => san pietro di verona. santo più vicino a Jacopo, uno dei pochi (sono 5-6) → è un domenicano, lo vediamo dall’abito scuro con veste bianca sotto. santo del XIII secolo, ucciso tagliando la testa → rappresentata scena del martirio ● Foglio 176 verso => san giacomo. che veniva venerato a compostela (spagna) → rappresentato come un pellegrino con bastone e con un libro e sul cappello che indossa ci dovrebbe essere un suo attributo tipico= la conchiglia → che serviva ai pellegrini per prendere acqua dalla sorgente per dissetarsi. ● Foglio 26 recto => santo stefano. martirio rappresentato → uomini che gli scagliano le pietre, ucciso per lapidazione. considerato uno dei primi martiri cristiani (protomartire).

Notiamo la differenza tra un periodo e l’altro e un’opera agiografica e un’altra.

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I testi su san benedetto della chiusa scritti tra XI e XII secolo ci sono arrivati attraverso leggendari → epoca precedente alla legenda aurea, quindi li troviamo in leggendari di tipo tradizionale e in altri tipi di codici, come quelli miscellanei. Contesto in cui iniziano a operare i primi studiosi di agiografia nel XVI secolo → critiche mosse da martin lutero che genera una risposta da parte della chiesa→ risposta affidata ai primi studiosi che sentono l'esigenza di approfondire esame, studio ricerca attorno all agiografia al fine di difenderla e proteggerla dalle critiche di lutero. Prime risposte vengono da due studiosi => un italiano e un tedesco che operano nella seconda metà del XVI secolo, lutero morto nel 1545 quindi qualche decennio dopo. Questi 2 sono: Luigi Lippomano e Lorenzo Surio ( Sauer). →  incominciano a raccogliere testi agiografici e a darli alle stampe (pubblicarli). ● Lippomano era un veneziano, vescovo di verona che partecipa al concilio di trento e anche studioso di agiografia che pubblica diversi volumi di testi agiografici . → pubblica 8 volumi entro il 1560. All’interno della sua opera ci sono vari santi ma non tanti testi di epoca medievale, sono soprattutto testi antichi. Importante la dichiarazione che fa all’inizio dell’opera => vuole sconfiggere il morbo letale dell’eresia → posizioni luterane. Fa anche operazione che non si dovrebbe fare → taglia delle parti dei testi, non offre testo integrale. ● Surio → livello superiore a cui attinge. Era un tedesco che all’inizio sosteneva le idee luterane, ma poi si converte e addirittura si fa monaco nell’ordine certosino a colonia. Anche lui inizia a studiare l’agiografia e a dare alle stampe vari volumi che escono tra il 1570 e il 1575. → volumi che contengono un notevole materiale agiografico. Adotta criterio del calendario per ordine dei testi → riprende disposizione dai leggendari. Criterio è lo stesso, ma la sua è un’opera a stampa (come faranno gli studiosi successivi). Anche lui fa cose che oggi non sarebbero ammesse → testi pubblicati sono testi di età medievale, latino medievale diverso da quello antico e allora lui cerca di riportare il latino alle norme del latino classico → fa interventi di sintassi. Grazie a loro la letteratura agiografica, anche se un po così, può essere meglio conosciuta e si prepara così il terreno per l’opera di coloro che sono davvero considerati i primi studiosi che cercano di dare una risposta completa a lutero e alle sue critiche → sono i Bollandisti =  un gruppo di gesuiti belgi, prendono nome da uno dei loro primi esponenti Jean Bolland che dà inizio alla pubblicazione fondamentale dei bollandisti costituita da una serie di volumi → che ancora oggi sono fondamentali per gli studiosi di agiografia, storia medievale => Acta Sanctorum (AA. SS.) → circa 70 volumi a stampa in cui hanno pubblicato una serie notevolissima di agiografie, disposte secondo l’ordine del calendario. Lavori iniziano nel XVII ad anversa → qui ha inizio la pubblicazione che poi è andata avanti negli anni e secoli successivi. Bolland è uno dei primi ma non va  colui che considerato il fondatore, poiché quello che progettò è un altro: H. Rosweyde→ ha progettato e messo per scritto un piano della pubblicazione degli acta sanctorum. Questi acta sanctorum contenevano testi agiografici che erano ciascuno preceduti da un commentario all’interno del quale davano una serie di informazioni sul santo, sulla

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agiografia che veniva pubblicata, sugli autori dei testi, se si conoscevano, e sul culto del santo. → notizie introduttive.

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