Lezione 5 Capacita\' Motorie PDF

Title Lezione 5 Capacita\' Motorie
Author Andrea Pugliese
Course Teoria Metodologia del Movimento
Institution Università degli Studi del Molise
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INTRODUZIONE Rappresentano i presupposti per la realizzazione del movimento nelle sue forme e finalità,possono essere intese come la fotografia istantanea di un soggetto che deve affrontare e gestire un determinato compito motorio,si differenzia dall abilità motoria in quanto la capacità viene sì effettuata con la massima sicurezza ma non con il minimo dispendio energetico. Le capacità motorie dipendono principalmente da 2 sistemi che lavorano in maniera integrata tra loro: ➢ sistema energetico:fornisce energia necessaria per l’esecuzione del movimento ➢ sistema neuromuscolare:coordinazione,controllo e regolazione del movimento.Non a caso,la perfezione di un movimento andrà a derivare sostanzialmente dalla relazione tra: ● tecnica:acquisizione e perfezionamento del gesto,contribuisce allo sviluppo di fattori coordinativi ● coordinazione:finalizzata ad apprendere,affinare,correggere ed adattare le tecniche di esecuzione del movimento Di fatti è possibile riconoscere degli sport maggiormente coordinativi,energetici o misti ma,è bene precisare come tutti i movimenti dipendono da entrambe le capacità fisiche ALLENAMENTO DELLE 2 CAPACITÀ’ In linea generale,basandosi sulle diverse tempistiche di maturazione dei 2 sistemi che regolano il nostro corpo,l'allenamento delle capacità coordinative dovrebbe precedere quello delle capacità condizionali visto che: ➢ SNC:raggiunge la sua massima maturazione intorno ai 12-13 anni,di conseguenza data la relazione con le capacità coordinative,è bene che queste vengano sollecitate a cominciare da questa fascia di età.Tenendo poi conto della differenza anche relativa ai due sessi,la teoria delle fasi sensibili sostiene come queste andrebbero stimolate: ● 10 anni per le femmine ● 12 anni per i maschi In questo contesto,il carico coordinativo andrebbe modulato mediante l’incremento del numero degli esercizi e dal progressivo aumento della difficoltà degli stessi anche in relazione alla loro combinazione con altre tipologie di movimento ➢ TESSUTO MUSCOLARE:raggiunge la sua piena maturazione intorno ai 18-19 anni,di conseguenza data la relazione con le capacità condizionali,è bene che queste vengano sollecitate a cominciare da questa fascia di età.Tenendo poi conto della differenza anche relativa ai due sessi,la teoria delle fasi sensibili sostiene come queste andrebbero stimolate: ● 10 anni per la resistenza ● 12 anni per lo sviluppo della forza In questo contesto,il carico condizionale andrebbe modulato mediante la regolazione dei diversi parametri allenanti quali volume,intensità,frequenza e durata. CONCETTO DI MULTILATERALITÀ’ Strategia di allenamento giovanile indispensabile per uno sviluppo motorio quando più completo possibile,esso propone infatti il maggior numero di attività al fine di evitare che insorga nel giovane una specializzazione precoce. Si suddivide in 3 principali modelli:

1. estensiva:adozione di proposte motorie di base che non hanno nulla a che fare con la disciplina praticata 2. orientata:adozioni di proposte motorie di base che possono rivelarsi utili alla disciplina praticata 3. mirata:adozione di proposte motorie specifiche che vadano ad incrementare i gesti motori legati strettamente alla disciplina praticata

CAPACITA’ COORDINATIVE _INTRODUZIONE Indicano l’aspetto qualitativo del movimento e risultano più difficili da allenare in quanto dipendenti da processi nervosi di regolazione del movimento a carico del snc. _CLASSIFICAZIONE

*CAPACITÀ’ COORDINATIVE GENERALI E SPECIALI 1. capacità di apprendimento:acquisizione ed assimilazione di nuovi movimenti,include come capacità coordinative speciali: ➢ accoppiamento e combinazione:capacità di saper integrare e combinare nella giusta maniera più movimenti parziali e segmentari in un unico schema motorio completo e finalizzato all’obiettivo preposto.E’ fortemente influenzata: ● numero dei movimenti segmentari/parziali da combinare ● numero di accoppiamenti contemporanei o successivi di atti parziali ● esperienze passate di combinazione di movimenti segmentari La capacità di combinazione può essere: ● combinazione parziale:interessa la combinazione di movimenti parziali di alcune parti corporee,sarà: - associata nel momento in cui queste,si muoveranno sullo stesso piano

dissociata nel momento in cui gli arti o le porzioni corporee combinate nel gesto,si muovono su piani differenti ● combinazione globale:quando riguarda il movimento dell’intero nostro corpo ● combinazione percettivo-motoria:legata ai gesti che necessitano di un elevato livello di precisione e quindi di continui feedback visivi dell’ambiente circostante ➢ differenziazione cinestetica:capacità di variare e regolare nella maniera adatta il tono muscolare durante l’esecuzione dei movimenti e quindi di saper gestire ed alternare le fasi di contrazione e rilasciamento delle sezioni muscolari.Tono muscolare inteso come: - basale:contrazione muscolare a riposo per contrastare la forza di gravità - posturale:contrazione muscolare atta al mantenimento della posizione del corpo nello spazio - funzionale:contrazione muscolare implicata nei veri e propri gesti motori L’allenamento di questa capacità dovrebbe puntare all alternanza di contrazione e decontrazione,di saper gestire queste fasi ad occhi chiusi e di applicarle soprattutto in esercizi di precisione(Ad esempio:tiro a canestro dalla stessa distanza mediante l’utilizzo di oggetti con peso differente). ➢ equilibrio:capacità di mantenere il baricentro basso e la posizione stabile in conseguenza a spostamenti,sollecitazioni e forza di gravità.Il baricentro rappresenta il punto di azione del peso complessivo di un corpo che varia con il variare dell’età ma in un uomo adulto questo si trova a circa il 56% della lunghezza totale del corpo ossia a livello della 2 vertebra sacrale. ● statico:quando si cerca di mantenere fissa una posizione con movimenti molto lenti e regolati da recettori cinestetici e tattili, -



dinamico:quando durante traslocazione del corpo si intende mantenere equilibrio mediante regolazione di informazioni visive, vestibolari,tattili e cinestetiche

➢ orientamento:capacità di eseguire i movimenti in relazione a spazio,tempo e oggetti/soggetti in movimento L’allenamento di questa capacità dovrebbe portare l’individuo a essere in grado di:

● ● ●

capire lo spazio richiesto per seguire una specifica azione contare il tempo impiegato per svolgere un’azione sapersi muovere in contesti chiusi ed aperti anche in relazione alle variazioni di posizione di oggetti/soggetti ➢ ritmo:capacità di organizzazione del movimento secondo una precisa cadenza e frequenza temporale.In questo caso è possibile identificare un proprio ritmo esecutivo o adattarsi ad uno imposto dall’ambiente esterno.Il ritmo può essere: ● regolare:tipico dei movimenti ciclici composti da cadenze ripetute ● irregolare:tipico dei movimenti aciclici composti da cadenze intervallate da durante differenti ➢ reazione:capacità di reagire il più velocemente possibile ad un determinato stimolo sensoriale.E’ fortemente influenzata dalla ripetizione dell'esercizio e dal livello di attenzione dato allo stesso.Si compone di: ● TT(tempo totale):necessario per percepire,identificare,elaborare e rispondere motoriamente allo stimolo ● TR(tempo di reazione):compreso nell'intervallo tra la percezione dello stimolo e l’inizio della risposta motoria - semplice:quando ad uno stimolo sensoriale conosciuto viene associata un'unica risposta altrettanto conosciuta

-



complesso:quando le alternative stimolo-risposta sono molteplici.Soprattutto negli sport di situazione,l’atleta è obbligato ad effettuare una continua scelta della tipologia di risposta motoria da dare

TM(tempo di movimento):rappresenta l’intervallo di tempo tra l'inizio e la fine del movimento eseguito in reazione allo stimolo ➢ trasformazione:capacità di saper modificare un’azione motoria in relazione a cambiamenti di situazione.Può essere: ● parziale:se modifica un’azione motoria,senza snaturarla del tutto(Esempio.mentre si cammina in un ambiente affollato è necessario adeguarsi al contesto al fine di evitare lo scontro ma ciò viene effettuato senza interrompere l’azione di cammino) ● globale:capacità di saper passare da un movimento ad un altro senza precludere la continuità dell’azione(Esempio:mentre si cammina,alla

vista di un buco,trasformiamo l’azione di cammino in un piccolo saltello per poi riprendere a camminare) 2. capacità di direzione e controllo del movimento sulla base dello scopo:include come capacità coordinative speciali: ● accoppiamento e combinazione ● differenziazione ● equilibrio ● orientamento ● ritmo 3. capacità di adattamento:consiste nel trasformare/adattare il gesto motorio sulla base dei fattori esterni,include come capacità coordinative speciali: ● equilibrio ● orientamento ● ritmo ● reazione ● trasformazione CAPACITA’ CONDIZIONALI _INTRODUZIONE Indicano l’aspetto quantitativo del movimento e,rispetto alle coordinative,queste sono facilmente allenabili in quanto dipendenti da processi energetici(aerobico,anaerobico lattacido,anaerobico alattaccido) e fattori biologici.Il loro allenamento determina: ● accumulo a livello muscolare di sostanze coinvolte nei processi di degradazione delle macromolecole e maggior riciclo dei prodotti di scarto da essi derivanti ● maggior quantità di ATP ,CP ed O nei muscoli _CLASSIFICAZIONE

*FORZA *RESISTENZA INTRODUZIONE:capacità di protrarre per più tempo possibile un’attività motoria servendosi soprattutto di meccanismi energetici aerobici al fine di limitare l’insorgenza di

fatica,affanno,aumento del battito cardiaco ecc.L’atleta deve quindi sfruttare al massimo l’ossigeno adeguatamente condotto ai muscoli ma anche dare importanza al grado di coordinazione del gesto motorio e all’identificazione di un giusto ritmo esecutivo che renda meno dispendioso possibile l’esercizio. CLASSIFICAZIONE ➢ resistenza di lunga durata/endurance:tipologia di resistenza base utile per tutti i processi fisiologici dell’uomo legati soprattutto ad adattamenti del sistema cardiocircolatorio e respiratorio.Viene sollecitata mediante gesti motori globali ciclici ripetuti in maniera costante per tempi lunghi(nuoto,corsa;camminata) ➢ resistenza di media durata:consente di svolgere un lavoro motorio ad un intensità e durata media servendosi di conseguenza sia di processi energetici aerobici che anaerobici ➢ resistenza alla velocità:capacità di resistere per durate brevi ad azioni motorie veloci ed intense o di ripetere per più volte quest’ultime senza un effettivo calo di velocità nel gesto,di conseguenza non può che servirsi di processi energetici anaerobici ALLENAMENTO ➢ ritmo uniforme:Inerente azioni motorie cicliche come il correre svolte in steadystate(equilibrio di ossigeno)per tempi sempre più prolungati e con un'intensità medio-bassa.In questo contesto l'intensità dello sforzo viene misurata dal numero di battiti che non deve assolutamente superare le circa 140 pulsazioni al minuto ➢ ritmo variato/fartlek:vede l’alternanza di ritmi di azione blanda nei primi minuti per poi eseguire delle accelerazioni moderate succedute dal ritorno al ritmo di base. ➢ interval training:vede l’alternanza di momenti di lavoro(nei quali l’intensità non deve superare le 180 pulsazioni al minuto) con momenti di riposo EVOLUZIONE:nei primi anni di vita,visto il minor volume dell'apparato cardio-respiratorio,il bambino avrà scarse capacità di resistenza.Dai 4 anni si riscontra un progressivo miglioramento dell aspetto coordinativo mentre a partire dai 16 anni vengono a delinearsi le prime differenze di genere che vanno in favore del sesso maschile,ciò è causato da un minor volume cardiaco ed una minor presenza di emoglobina nel sesso femminile.La capacità di resistenza raggiunge il suo massimo sviluppo tra i 15 anni nelle donne e tra i 20 anni nell’uomo. *VELOCITÀ’ INTRODUZIONE:Determina una traslocazione globale del corpo e quindi si lega alla capacità di spostare se stessi o attrezzi nel minor tempo possibile.Rappresenta un’estrinsecazione della forza che può essere acquistata ed allenata(si diventa veloci),in questo contesto,la curva di Hill,evidenzia come forza e velocità siano tra loro inversamente proporzionali in quanto: ➢ all’aumentare della forza del muscolo,la velocità con la quale quest’ultimo si accorcia diminuisce ➢ all'aumentare della velocità,aumenta anche il mezzo viscoso nel quale si verifica lo scorrimento dei miofilamenti proteici e ciò incide negativamente sul grado di forza generato e prodotto Nonostante ciò,la potenza massima si definisce come la massima estrinsecazione di forza e velocità.

*RAPIDITÀ’ INTRODUZIONE:Differentemente dalla velocità,essa determina uno spostamento segmentario delle porzioni corporee ed avviene nel più breve tempo possibile mediante gesti semplici e singoli che non conducono alla modifica della posizione del corpo nello spazio.E’ considerata come la capacità di raggiungere la massima velocità possibile di movimento e reazione. Come la mobilità articolare,è una capacità motoria a cavallo in quanto dipendente sia da processi nervosi di regolazione ma anche da aspetti neuromuscolari,di conseguenza essa necessita di essere allenata ad inizio seduta con l’applicazione di esercizi intensi,brevi(3-5sec)ed eseguiti con alta frequenza CLASSIFICAZIONE ➢ rapidità di percezione:capacità di recepire,elaborare e valutare nel minor tempo possibile mediante gli organi di senso le informazioni relative alle variazione caratterizzanti la performance. ➢ rapidità di reazione:capacità di reagire nel più breve tempo possibile ad uno stimolo o agli imprevisti della performance.E’ tipica delle discipline sportive con ambiente imprevedibile e dipende principalmente da: ● capacità di anticipazione:capacità di attivare pattern motori consolidati prevedendo ciò che sta accadendo e quando questa cosa verrà a verificarsi. ● tempo di reazione:risultante dalla successione di: 1. arrivo dello stimolo sensoriale percepito al recettore 2. trasmissione dello stimolo al SNC 3. passaggio dello stimolo ad un effettore 4. trasmissione del segnale dal SNC al muscolo 5. azione e risposta muscolo-scheletrica ciò che differenzia tempo di reazione e tempo di latenza è da ricondurre proprio nell’assenza in quest'ultimo della risposta motoria del muscolo ● tempo di refrattarietà necessario per poter attuare una risposta motoria in conseguenza alla ricezione di uno stimolo nervoso. ➢ rapidità di presa di decisione:capacità di decidere e di scegliere nel più breve tempo possibile quale sia l’azione più efficace per un determinato contesto ➢ rapidità di azione:capacità di eseguire velocemente: ● movimenti ciclici:si estrinsecano nella rapidità di frequenza di azioni semplici ossia conosciute e prevedibili che vedono l’atleta ripetere per più volte lo stesso schema motorio(ciclista,partenza del nuotatore).I movimenti ciclici dipendono principalmente dalla frequenza del movimento a sua volta

fondata su un’ottima coordinazione agonisti antagonisti(basti pensare al movimento ciclico della pedalata che deriva propria dalla combinazione della spinta effettuata dai muscoli estensori della gamba e la tirata effettuata dai muscoli flessori della stessa) ● movimenti aciclici:si estrinsecano in azioni complesse non conosciute e di conseguenza imprevedibili nelle quali l’atleta non compie mai consecutivamente lo stesso gesto.I movimenti aciclici dipendono principalmente dalla rapidità del movimento. RAPIDITÀ’ E TIPOLOGIA DI COMBUSTIBILE IMPIEGATO

FATTORI DI INFLUENZA ➢ fattori nervosi:legati alla capacità che il sistema nervoso ha di inviare rapidamente gli impulsi necessari per l’avvio della contrazione muscolare ➢ fattori anatomici - un muscolo avrà maggior capacità di reazione in base al numero di unità motorie che innervano fibre banche rapide - età:capacità di reazione elevata tra i 7-10 anni e in continua diminuzione tra i 25-30anni ➢ capacità di accelerazione:capacità che ci consente di giungere alla massima velocità nel più breve tempo possibile. *MOBILITÀ’ ARTICOLARE INTRODUZIONE:Capacità motoria collocata a cavallo,è anche conosciuta come flessibilità e rappresenta la capacità di eseguire movimenti alla massima ampiezza possibile consentita dall'articolazione.Nonostante mobilità ed elasticità muscolare siano tra loro interdipendenti,è bene distinguere che l’elasticità muscolare sia legata alla capacità della fibra muscolare di stirarsi ed allungarsi in maniera agevole senza che ciò vada a causare traumi. CLASSIFICAZIONE ➢ mobilità generale:relativa alle principali articolazioni ➢ mobilità speciale:relativa ad una determinata articolazione ➢ mobilizzazione attiva:prevede di raggiungere la massima escursione

dell’articolazione per poi tentare di andare oltre questo grado di mobilità mediante l’impiego di contrazioni dei muscoli agonisti e decontrazione degli antagonisti.Può essere: ● statica se prevede il mantenimento di una posizione fissa ● dinamica se l’allungamento viene a verificarsi durante l'esecuzione di movimenti. ➢ mobilizzazione passiva:in questo caso,l’allungamento delle componenti del soggetto avviene grazie all’impiego di un aiuto esterno.Anch'essa può essere ● statica se relativa alla forza di gravità,ad un compagno o ad un attrezzo

● dinamica se prevede una contrazione muscolare ➢ mobilizzazione mista:riconducibile ai classici slanci durante i quali,la fase iniziale coinvolge direttamente ed attivamente l’allievo mentre la fase finale risulta essere del tutto passiva RISERVA DI MOBILITÀ’:valore ottenuto dalla differenza tra la flessibilità muscolotendinea attiva(capacità di eseguire un movimento ampio grazie alla contrazione muscolare) e la flessibilità muscolo-tendinea passiva(capacità di eseguire movimenti ampi grazie all’applicazione di forze esterne).Più essa è bassa più significa che i muscoli interessati nel movimento vengono sfruttati in maniera corretta FATTORI DI INFLUENZA ➢ endogeni ● antropologici - età:Nei primi anni di sviluppo,le strutture articolari risultano essere estremamente flessibili,lo stesso vale a dirsi per il periodo adolescenziale(non a caso la massima mobilità articolare si ha intorno agli 11-14 anni).I primi problemi incominciano a manifestarsi con l’avanzare dell’età visto che le strutture articolari smettono di essere adeguatamente sollecitate e vi è una maggior rigidità muscolare spesso causa di anchilosi(articolazioni che tendono a saldarsi del tutto). - sesso:è ormai risaputo che il sesso femminile possiede un’elevata mobilità articolare soprattutto derivante da un maggior tasso di estrogeni,minor massa muscolare e maggior quantità di grasso ● anatomici - struttura articolare con le relative caratteristiche delle componenti (legamenti,tendini e capsula articolare) - morfologia ossea - elasticità muscolare attraverso l’azione svolta dai fusi neuromuscolari - eccesso di tessuto adiposo ➢ esogeni ● ambiente - temperatura esterna legata soprattutto al tasso di umidità che riduce

la capacità del corpo di mantenere la stessa temperatura causando minor elasticità e flessibilità - orario controindicato soprattutto in tarda serata MOBILITÀ’ E COMPONENTI MUSCOLO-SCHELTRICHE ➢ fusi neuro-muscolari:strutture sensibili all’allungamento,si localizzano accanto alle fibre muscolari percependone le variazioni,sono estremamente importanti nel processo di contrazione muscolare perchè quando un muscolo viene stirato,essi inviano segnali al snc e consentono il verificarsi dell accorciamento muscolare proprio al fine di fronteggiare un ulteriore stiramento.Più lo stiramento è improvviso maggiore sarà la contrazione. ➢ organo muscolo-tendineo del golgi:sensibili alla tensione alla quale essi reagiscono con il rilassamento del muscolo prevenendo eventuali strappi a carico della fibra muscolare ➢ recettori articolari ➢ recettori cutanei:sia relativi a derma che ad epidermide che risultano estremamente sensibili a pressione e posizione FUNZIONE:i gesti sportivi richiedono elevati gradi di rom di conseguenza,quando la mobilità articolare risulta essere scarsa,si tende a caricare su articolazioni e distretti muscolari non deputati direttamente all'esecuzione dei vari movimenti.Questo si traduce nell'insorgenza di traumi,fratture e patologie di vario...


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