6 IL MITO Freudiano DELL\'ORDA Primitiva PDF

Title 6 IL MITO Freudiano DELL\'ORDA Primitiva
Course Educatore nei servizi per l'infanzia
Institution Università di Bologna
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sociologia generale ...


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Sociologia 7/11/2018 Freud Collettività: Differenza animale/uomo ANIMALE: specie altamente organizzate per stare in società UOMO: l’uomo non è in grado di stare in società  necessario trovare una spiegazione per la nascita della famiglia in quanto famiglia=collettività (1.1) Nella vita psichica la conservazione è la regola, si sovrappongono gli strati del vissuto, quello che avviene nei primi anni di vita non viene dimenticato, viene rimosso, SPOSTATO nell’ inconscio. Il processo di RIMOZIONE PULSIONALE determina le relazioni sociali (dimensione del desiderio) Il DESIDERIO opportunamente mascherato è alla base della società (1.2), l’ Eros non è soltanto sublimato, c’è qualcosa che lega la DIMENSIONE EROTICA e la DIMENSIONE MORTIFERA AMORE/MORTE= PULSIONE EROTICA/PULSIONE MORTIFERA (1.3)  questione delle relazioni civili, la civiltà non si fonda per necessità ma per desiderio COMPLESSO DI EDIPO: a partire dall’originale mito di Edipo Freud ne elabora un altro. MITO DI EDIPO (originale): Giocasta è la sposa di Laio, re di Tebe, dal quale ha un figlio, Edipo. Un oracolo predice che il figlio che nascerà da Giocasta ucciderà il padre. Si decide allora di sbarazzarsi del neonato, Laio e Giocasta chiedono a un servo di ucciderlo ma lui lo abbandona e il bambino viene salvato da un pastore. Edipo crede dunque di essere figlio della coppia che lo ha cresciuto. Divenuto adulto decide di recarsi a Tebe per sconfiggere l’incantesimo fatto dalla Sfinge che aveva condannato la città. Nessun guerriero era riuscito a sconfiggerla fino ad allora e liberare Tebe da tale flagello. Nel suo viaggio, quasi alle porte di Tebe, Edipo incontra Laio (il padre) e lo uccide. Risolve l’enigma posto dalla sfinge. I cittadini grati a Edipo per averli liberati dalla Sfinge lo invitano a sposare la regina Giocasta, sua madre, vedova a causa sua. Giocasta riconosce il figlio ma non si sottrae e accetta la relazione, Edipo e Giocasta hanno 3 figli, in seguito Tebe viene colpita dalla peste, malattia che simboleggia la tragedia che deriva dall’incesto. Edipo interroga l’indovino e scopre che la tragedia dipende da lui, decide così di abbandonare la città e si uccide strappandosi gli occhi. TABU’ DELL’INCESTO (1.1) Rispetto alla sessualità tutte le società hanno dei tabù, il tabù dell’incesto tra la madre è il figlio è alla base della società, costituisce l’ORDA PRIMITIVA, l’origine della famiglia civile.

La riproduzione animale è regolata dall’istinto mentre la riproduzione umana avviene solo se ci sono determinate condizioni, inoltre la famiglia umana resta unita, siamo legati psichicamente alla famiglia. Passaggio “oscuro” dalla famiglia animale alla famiglia umana (civile). La famiglia umana come nucleo civile si fonda sul TABU’ DELL’ INCESTO, tabù che fornisce così una spiegazione alla nascita della famiglia umana. (1.1) Il tabù dell’ incesto è sorto ancora prima che si scoprisse la relazione tra rapporto sessuale, riproduzione e ruolo di padre (N.B. il piccolo Hans si chiede chi è il padre e qual è il suo ruolo) Si presuppone che l’uomo primitivo sapesse la relazione esistente tra rapporto sessuale e riproduzione ma che il ruolo del padre non fosse ben definito e identificato. Il tabù dell’incesto fa emergere anche la figura del padre e il suo ruolo. Lévi-Strauss afferma che il tabù dell’incesto è l’atomo delle relazioni di parentela. (1.2)TABU’=divieto assoluto di soddisfare un desiderio, dietro il tabù c’è sempre un potente desiderio. Il ragionamento di Freud presenta questa orda primitiva affermando che ci sono maschi e femmine e madri e figli, non c’è nulla che assomigli alla figura del padre. Secondo Freud ciò che tiene unita la famiglia CIVILE è da parte dell’uomo (inteso come maschio) il DESIDERIO SESSUALE (donna come OGGETTO SESSUALE) e da parte della dona il BISOGNO DI PROTEZIONE della prole dalla quale non si vuole separare  l’ uomo deve mettersi in posizione di figlio, la relazione UOMO-DONNA, corrisponde alla relazione MADRE-FIGLIO, l’uomo diventa così un altro fratello (il maschio più forte) che impedisce agli altri l’accesso alla madre, la soluzione è quindi uccidere il padre-fratello. I figli uccidono così il padre “inconsapevolmente” poiché non esistendo il concetto di padre sul piano biologico, non sanno che si tratta del padre. I fratelli si pentono di aver ucciso e mangiato (cannibalismo) la figura del capo branco (padre) poiché assicurava loro protezione e decidono che il capo branco doveva diventare un’entità superiore e lo inseriscono tra i TOTEM, ovvero qualcosa di sacro che non può assolutamente essere mangiato  RICONOSCIMENTO DEL CAPO BRANCO COME FIGURA SUPERIORE OVVERO COME PADRE da qui consegue il divieto di accoppiarsi con la madre poiché rimane un’esclusiva del capo branco (tabù dell’incesto). La figura del padre è un PRINCIPIO DI SEPARAZIONE, è colui che impone il tabù dell’incesto, opera un taglio/separazione tra madre e figlio, ha una funzione sociale e civile di autorità. Bisogna andare oltre la figura paterna che propone Freud: la scoperta freudiana non è senza valori, si disfa la relazione uomo-donna affermando che può essere solo ed esclusivamente una relazione madre-figlio (il padre deve mettersi nella posizione di figlio per essere considerato dalla donna), l’elemento originale e positivo dell’invenzione della figura del padre come principio di separazione apre un orizzonte nuovo ed esclusivo della relazione tra uomo e donna che va oltre la relazione madre-figlio. La relazione originale uomo donna era sovrastata dalla relazione madre-figlio

In epoca moderna la figura del padre va reinventata, c’è un punto di separazione indispensabile tra madre e figlio che può e deve essere dato anche dalla madre separando la figura di madre dalla figura di donna poiché la maternità non è il punto di arrivo della vita della donna. DISAGIO DELLA CIVILTA’ Freud considera l’elemento dell’ostilità come inerente alla vita psichica individuale e collettiva, l’ostilità è una componente della vita civile da cui la civiltà stessa si deve difendere. La pulsione mortifera(1.3) ha un esito diverso da quella erotica, non viene rimossa ma viene rinviata ai soggetti  INTROIEZIONE di un’autorità esterna (Super Io) che possiede il controllo di una pulsione aggressiva, il Super Io opera dall’interno dell’ Io, è l’istanza di un’autorità esterna che viene introiettata verso il soggetto e che opera dall’interno impedendo al soggetto di manifestare la pulsione aggressiva. RIMORSO= pentimento cosciente di un’azione realizzata SENSO DI COLPA= pentimento per qualcosa di non realizzato, è inconscio, è un tormento interiore, un disagio, è ciò con cui la civiltà nel suo insieme si difende dall’aggressività dei soggetti. Il Super Io causa il senso di colpa, il soggetto è in colpa per aver pensato di essere aggressivo. Quando l’aggressività si manifesta significa che il Super Io non ha funzionato. Il DISAGIO DELLA CIVILTA’ è ciò che la società instilla nel soggetto per fare in modo che si difenda dall’aggressività. Tutto ciò non appiattisce gli individui, non li rende tutti uguali, il senso di colpa è sempre INDIVIDUALIZZATO....


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