700 - Letteratura Francese PDF

Title 700 - Letteratura Francese
Author Giuseppe Noce
Course Letteratura francese i
Institution Università degli Studi di Palermo
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1715 muore Luigi XIV e sale al trono per linea diretta il suo pronipote Luigi XV Luigi XIV ha un figlio che muore nel 1711 e un altro muore nel 1712 il padre del futuro Luigi XV. 1715-1774 Regno di Luigi XV anche se inizia nel 1723 poiché aveva 5 anni e la reggenza viene affidata a Filippo d’Orléans (7-8 anni di disorientamento per la società francese party all day) edonismo sfrenatomomento calmato con un episodio di tipo economico; nel 1718 uno scozzese un certo John Law inventa le banconote, ne vengono però prodotte troppe e quindi aumenta l’inflazione di conseguenza le casse dello stato iniziano a indebolirsi, viene dichiarata la bancarotta. Condizione finanziare precarie, aumento del grano che faranno si che la politica finanziaria di Luigi XV, più restrittiva, sia caratterizzata da una perdita del prestigio della Francia sul piano politico in Europa. 1774-1793 Regno di Luigi XVI finisce l’ancien regime ma non vuol dire fine della monarchia ma vuol dire lo squasso di un sistema sociale che non sarà più possibile mettere in piedi nemmeno con la monarchia restaurata. Secondo problema di periodizzazione: il 700 non nasce con l’avvento al trono di Luigi XV ma nasce dagli ultimi anni del 600 poiché molte idee portate avanti dall’illuminismo sono già presenti a fine 600. Il 700 inizia dal punto di vista filosofico dalla fine del 600 fino a anni 80 90 del 700 ma finirà ben presto, cambia la sensibilità Inizia a girare idea che la ragione talvolta produce mostri e la Rivoluzione Francese ne è un esempio. Si afferma la sensibilità romantica dove per i pensatori indicano la ragione come uno dei possibili strumenti, cioè fanno un discorso sulla ragione, non esistono discorsi assoluti. Mentre gli illuministi sono convinti che la ragione sia il discorso per eccellenza I romantici inizia ad interrogarsi sui limiti sul discorso della ragione, questo non vuol dire rinunciare alla ragione. Si aprono a delle suggestioni che sono diverse tra di loro: il recupero delle tradizioni popolari, tipico della Germania, condiscendenza verso i miti, la riscoperta delle radici nazionali all’interno dei miti o l’idea di nazione. 1793-1794 il terrore che termina con la morte di Robespierre si chiude questo biennio. Inizia poi il governo del direttorio che va dal 1795 al 1799. Colpo di stato del 18 brumaio (novembre) 1799: Napoleone Bonaparte insieme a Ducos e Sieyès istallano il triumvirato ma nel gennaio del 1800 Napoleone viene nominato primo console e nel 1804 sarà proclamato imperatore dei francesi. Napoleone è la prima grande figura del romanticismo poiché il secolo si apre con napoleone, egli è l’incarnazione della storia (Beethoven gli dedica l’eroica). All’inizio della sua impresa prima come generale vittorioso poi come imperatore: egli centralizza le strutture amministrative, la burocrazia e che fornisce il primo codice civile e il modello del codice civile napoleonico Code Napoléon è la base del codice civile che operano tutte le nazioni europee (quando in Argentina è stato fatto il colpo di stato e subito dopo la nuova costituzione, essa è stata basata sul codice napoleonico) inoltre si organizza la forma dello stato moderno. i suoi contemporanei non capiscono però la grandezza di queste opere ma percepiscono la grandezza del personaggio. Per Hegel, che assiste al passaggio di napoleone a Vienna, rappresenta l’incarnazione della storia e dello spirito del tempo. Con Napoleone siamo già fuori dal 700. La chiusura cronologica del secolo coincide con quella della storia culturale 1799. Ma potremmo anche dire che il 700 si chiude nel 1793 con la decapitazione del re Luigi XVI quindi con la fine dell’ancien regime, è un ancien regime stanco che si trascina dagli anni 20 con una serie di difficoltà economiche sempre più crescenti. Sono appunto le condizioni economiche che fanno sì che la Rivoluzione Francese si realizzi a differenza delle altre nazioni europee dei sovrani i cosiddetti illuminati. Negazione dei disagi economici da parte del sovrano e dei ministri fa si che il popolo si ribelli. Ancien regime in quanto modo e stile di vita confinato anche nella concezione del matrimonio ha un modo di vedere le cose che non sarà più quello dell’ottica borghese: concepito come contratto tra i due coniugi e un accordo tra le famiglie. La perdita della nobiltà ha dato spazio a molti nuovi ricchi: i borghesi. Illuminismo va dallo sviluppo delle idee razionali, che trovano in Cartesio una sorta di lontano precursore, e che iniziano a essere più incisive rispetto al dogma ecclesiastico per arrivare al 1793 con la fine dell’Ancien regime. Lo spirito dell’illuminismo va via con il terrore che sarà una svegliata per le conoscenze perché ci si

rende conto di aver portato per l’ennesima volta la Francia in un bagno di sangue. Ciò inizia con la notte di san Bartolomeo finisce nel 1793, il primo bagno di sangue dato dall’intolleranza religiosa che finisce con un altro bagno di sangue dove ci si rende conto che portare all’estremo delle conseguenze della ragione porta alla follia. 1715-1723: gli anni della reggenza sono incorniciati dal punto di vista letterario da opere non particolarmente significative cioè non spiccano particolarmente sul piano della particolarità letterario, anche se abbiamo delle prime opere dove si avverte un certo senso di rivolta. Questo probabilmente perché tanto alto era stato il livello del 600 è come se quella generazione sta ruminando quello che era stato fatto negli ultimi anni del 600. La traccia del preziosismo rimane nella lingua, uso delle parole e delle aggettivazioni, ma va perdendosi il contesto storico sociale e l’impronta letteraria e culturale. La letteratura propriamente nel 700 che inizia a interloquire con il fatto storico sociale settecentesco, tardivamente anche se arriveranno les memoires di Saint-Simon, è data nel 1721 dalle Lettere persiane di Montesquieu. Montesquieu nasce nel 1689 vicino Bordeaux, affinità con Montaigne in quanto sono entrambi provinciali, infatti l’esposizione al fatto culturale cambia in base a dove si risiede e si nasce. Chi abitava a Parigi era esposto ad una quantità di informazione molto più elevata rispetto a chi abitava in provincia. Quando egli arriva a Parigi si sente uno straniero. Risiederà a Parigi fino al 1728, si calerà progressivamente nella vita parigina dove inizia a frequentare i salotti letterari e come tutti i provinciali è immediatamente preso dallo charme della capitale e ambiziosamente decide di farsi strada ma nel 1728 matura una sorta di sentimento di disgusto, di disagio di quella che è la vita frenetica della capitale e si mette a viaggiare per l’Europa, i personaggi delle lettere persiane sono dei viaggiatori e anche in questo egli ha rovesciato molto di sé egli cerca sempre di prendere le distanze da ciò che vive e vede deve poter valutare con certa profondità i fatti della sua vita, dove resterà per 5 anni ovvero fino al 1733 andando in Germania, Ungheria, Italia, Olanda ed in Inghilterra. Egli riceve volontariamente una formazione da magistrato. Ciò che nelle lettere persiane si configurava come una critica della fine del regno di Luigi XIV e una certa presa in giro della reggenza, fatti che egli vive personalmente annunciavano al loro interno delle riflessioni sulla società, sui suoi modi di produzione e riproduzione, egli si interroga già su cosa regge una società quali principi fanno in modo che una società risponda alla sollecitazione di tipo politico. Ma al tempo stesso comincia a intravedersi nelle lettere persiane il romanzo come strumento euristico: come strumento di conoscenza, all’interno della finzione lo scrittore può approfittarne per elaborare delle teorie di tipo sociale, politico, psicologico; il vantaggio di fare un’operazione del genere, consente di esprimere un pensiero che potrà dare avvio a delle discussioni che potranno avere un valore. Nelle lettere persiane di Montesquieu fa delle riflessioni di ordine socio - politico che inizierà a sviluppare come studioso nelle sue opere successive, Montesquieu non è rimasto romanziere, dopo le lettere persiane pubblica nel 1734 le considerazioni sulle cause della grandezza dei romani e della loro decadenza. Spirito sistematico, per studiare la società e soprattutto la politica parte dai romani, questo era un modo per confrontarsi con le fonti del diritto, prima del codice napoleonico l’ancien regime non è dotato di un codice civile, esiste comunque una giurisprudenza data dal codice romano e dal diritto pontificio, l’amministrazione pubblica utilizza nell’ancien regime queste due fonti giurisprudenziali. Ma non voleva fare un’opera di tipo storico ma doveva costituire originariamente il primo capitolo di quello che è il suo capolavoro, che è il testo fondatore della scienza politica: l’esprit de loi pubblicato nel 1748. Seguirà nel 1750 la defence de l’esprit de loi in cui risponde a delle critiche mosse al suo trattato e la risposta a queste critiche è utile poiché approfondisce degli aspetti che non erano stati considerati o pienamente rameggiati nella prima stesura del trattato. Morirà nel 1755. Lettere persiane: romanzo epistolare (punto di vista non innovativo di Montesquieu, già nel 600 molti autori utilizzavano questo espediente, ovvero il finto scambio di lettere per creare una narrazione, nel 700 il genere diventa più utilizzato ad esempio da Voltaire e Laclos) composto da 161 lettere che coprono un arco temporale che va dal 1711 al 1720. Il personaggio principale è un tale Uzbek, un nobile persiano che sentendo precaria la sua posizione rispetto al sultano, decide di partire verso l’occidente in compagnia di un amico di Richard, insieme lasciano il sultanato e iniziano a fare un viaggio verso l’occidente, vanno da Sminne poi a Livorno e infine a Parigi queste fasi sono documentate dalle lettere fino alla 23, dalla 24 alla 147 entriamo nel vivo della narrazione: costituito dalla sorpresa e dall’impatto che hanno i due viaggiatori persiani vedendo il modo vivere dei parigini, sulla situazione politica e religiosa della Francia. L’idea di rendere eccentrica la visione di un

personaggio su una realtà sociale può apparire geniale ma in realtà si è ispirato presumibilmente a grandi due modelli: Dufresny che scrive Amusements sérieux et comiques nel 1705 in cui aveva immaginato un siamese di passaggio a Parigi che ci fornisce le sue impressioni da estraneo e Addison nello Spectator fornendo le opinioni di un giavanese (abitante dell’isola di Giava) che giungeva a Londra. Per avere informazioni sui costumi orientali e sui viaggi egli attinge da fonti soprattutto quelle di due grandi viaggiatori: Tavenier e Chardin erano stati entrambi in oriente e hanno scritto delle relazioni di viaggio molto apprezzate e note. Anche questo ci dà delle informazioni su come Montesquieu concepisce la scrittura, scrittura che parte dalla documentazione: un romanzo si prepara attraverso lo studio e la documentazione come Mm De la Fayette. Il racconto di viaggio tra il 600 e il 700 è uno dei generi letterari e i viaggiatori e geografi hanno contribuito a creare un certo gusto per l’oriente che inizia nel 700 (Orientalismo) anche se sono delle forme un po' stereotipe. Le storie contenute all’interno delle lettere ci sono delle considerazioni sui costumi sulla vita dei francesi ma Montesquieu per alimentare la trama aggiunge una trama secondaria che risponde molto più a ciò che è un romanzo ovvero una storia d’amore ma rovesciata cioè Uzbek ha lasciato a un serraglio ed è molto geloso delle sue donne che sono governate con una disciplina molto rigida dal grande Enuco. Ciò che accade è che la sua favorita Roxanne finirà per liberarsi dal gioco delle imposizioni, tradirà Uzbek e prima di morire gli invia una lettera dove gli annuncerà il suicidio e gli griderà tutto l’odio che ha nei suoi confronti. In questa trama secondaria vi è una sorta di manifestazione del femminismo 700esco. Uno dei primi frutti della contestazione al dogma e allo spirito religioso è stata la nascita di una sensibilità femminista negli autori, si trova in Montesquieu e nelle relazioni pericolose, monumento del femminismo 700esco, culiom de labasque ovvero colui che ha teorizzato il femminismo ha fatto un trattato dove afferma che le donne non hanno nulla di invidiare all’uomo per capacità e intelligenza. L’opera contiene dei miti, degli apologhi e storie. Dal punto di vista cronologico egli è stato molto attento per quanto riguarda il tempo degli spostamenti, molti verosimili, in generale egli è stato sempre molto attento alla cronologia, questo dato ci dà un’informazione sul modo di scrittura di Montesquieu. Ci dà anche un dato sul suo modo di concepire l’arte, egli tiene molto alla verosimiglianza dell’opera artistica. Arte deve essere mimetica rispetto alla realtà. Montesquieu utilizza il calendario persiano che adatta a quello gregoriano con i nomi dei mesi, il 700 mette in discussione i principi religiosi scovandoli con una perizia e con un’abilità che non sono mai stati riprodotti nella storia dell’umanità, la cultura religiosa che hanno gli uomini del 700 è maggiore rispetto a quella nostra. La modifica del calendario avviene anche durante la Rivoluzione Francese, il calendario viene reso naturale, vengono cambiati i nomi dei mesi, vengono adattati al ciclo naturale delle stagioni per sradicare il simbolismo di tipo religioso. L’invenzione da parte di Montesquieu di un calendario pseudo persiano fa capire fino a che punto egli capisce la necessità della mimesi, anche perché verrà fatta una critica dura apparentemente al sistema religioso persiano ma di fatto del sistema religioso romano cattolico. Lettura della lettera 24: RICA À IBBEN. À Smyrne. [..] Le roi de France est le plus puissant prince de l’Europe. Il n’a point de mines d’or comme le roi d’Espagne son voisin ; mais il a plus de richesses que lui, parce qu’il les tire de la vanité de ses sujets, plus inépuisable que les mines. On lui a vu entreprendre ou soutenir de grandes guerres, n’ayant d’autres fonds que des titres d’honneur à vendre ; et, par un prodige de l’orgueil humain, ses troupes se trouvoient payées, ses places munies, et ses flottes équipées. Il re di Francia è il sovrano più potente dell’Europa. Non ha miniere d’oro come il re di Spagna suo vicino, ma ha più ricchezze di lui, perché le ricava dalla vanità dei suoi sudditi, più inesauribile delle miniere. Lo si è visto intraprendere o sostenere grandi guerre senza altri fondi che titoli nobiliari da vendere (titoli di stato) e, grazie a un prodigio dell’orgoglio umano, le sue truppe vennero pagate, le sue piazzeforti munite e le sue flotte equipaggiate. D’ailleurs ce roi est un grand magicien : il exerce son empire sur l’esprit même de ses sujets ; il les fait penser comme il veut. S’il n’a qu’un million d’écus dans son trésor, et qu’il en ait besoin de deux, il n’a qu’à leur persuader qu’un écu en vaut deux, et ils le croient. S’il a une guerre difficile à soutenir, et qu’il n’ait point d’argent, il n’a qu’à leur mettre dans la tête qu’un morceau de papier est de l’argent, et ils en sont aussitôt convaincus. Il va même jusqu’à leur faire croire qu’il les guérit de toutes sortes de maux en les touchant, tant est grande la force et la puissance qu’il a sur les esprits. Questo re, d’altronde, è un grande mago: esercita il suo potere sulle menti stesse dei suoi sudditi e li fa pensare come vuole lui. Se nelle casse del tesoro ha soltanto un milione di scudi ma gliene occorrono due,

non deve far altro che convincerli che uno scudo ne vale due, e quelli ci credono (sta parlando della svalutazione della moneta e dell’inflazione siamo negli anni di law). Se deve condurre una guerra difficile e non ha denaro, non deve far altro che mettere loro in testa che un pezzo di carta è denaro, e quelli ne sono subito convinti. Tali sono la forza e il potere che esercita sulle loro menti, che arriva perfino a far credere loro che toccandoli li guarisce da ogni sorta di malattie. * Ce que je te dis de ce prince ne doit pas t’étonner : il y a un autre magicien plus fort que lui, qui n’est pas moins maître de son esprit qu’il l’est lui-même de celui des autres. Ce magicien s’appelle le pape : tantôt il lui fait croire que trois ne sont qu’un ; que le pain qu’on mange n’est pas du pain, ou que le vin qu’on boit n’est pas du vin, et mille autres choses de cette espèce. Ciò che ti dico di questo principe non ti deve sorprendere: c’è un altro mago più forte di lui che domina il suo spirito non meno di quanto lui domini quello degli altri. Questo mago viene chiamato «il papa»: certe volte gli fa credere che tre sono uno, che il pane che si mangia non è pane e che il vino che si beve non è vino, e mille altre cose del genere. Qui troviamo un attacco molto rigoroso contro il dogma della transustanziazione ovvero il caposaldo della liturgia cristiana perchè nelle stesse parole del vangelo viene detto “fate questo in memoria di me” è veramente una istituzione cristologica si trova nel testo evangelico *L’idea del re taumaturgo resta ancora valida in Francia fino a Luigi XV, però proprio negli anni 70 del 700 nasce quella che viene chiamata come psichiatria dinamica che consiste nel fatto che degli studiosi in particolare mesmer si accorgono della possibilità di produrre delle guarigione fisiche a partire da suggestione di tipo psicologico quindi si capisce che i poteri taumaturgici sono ritenuti una soggezione. Troviamo invece nella lettera 99 una descrizione molto celebre dei capricci della moda parigina dell’epoca Je trouve les caprices de la mode, chez les François, étonnants. Ils ont oublié comment ils étoient habillés cet été ; ils ignorent encore plus comment ils le seront cet hiver : mais, surtout, on ne sauroit croire combien il en coûte à un mari, pour mettre sa femme à la mode. Trovo stupefacenti i capricci della moda tra i Francesi. Hanno dimenticato come andavano vestiti l’estate scorsa e ignorano ancora di più come vestiranno il prossimo inverno. Ma, soprattutto, è incredibile quanto costi a un marito mantenere sua moglie alla moda. Non è soltanto nella visione di un persiano l’idea che il marito deve trattenere una cifra per tenere al passo con la moda la moglie Francia come paese della moda nasce nel 700 Que me serviroit de te faire une description exacte de leur habillement et de leurs parures ? Une mode nouvelle viendroit détruire tout mon ouvrage, comme celui de leurs ouvriers ; et, avant que tu eusses reçu ma lettre, tout seroit changé. A che cosa servirebbe farti una descrizione esatta del loro abbigliamento e dei loro ornamenti? Una nuova moda verrebbe a distruggere tutto il mio lavoro, come quello dei loro artigiani, e, prima che tu avessi ricevuto la mia lettera, ogni cosa sarebbe già cambiata. Une femme qui quitte Paris pour aller passer six mois à la campagne en revient aussi antique que si elle s’y étoit oubliée trente ans. Le fils méconnoît le portrait de sa mère, tant l’habit avec lequel elle est peinte lui paraît étranger ; il s’imagine que c’est quelque Américaine qui y est représentée, ou que le peintre a voulu exprimer quelqu’une de ses fantaisies1. Una donna che si allontana da Parigi per trascorrere sei mesi in campagna, al ritorno è antiquata come se vi si fosse assentata per trent’anni. Il figlio non riconosce il ritratto della madre tanto gli sembra strano l’abito col quale è raffigurata: egli pensa che possa trattarsi di un’Americana, o che il pittore abbia voluto esprimere una delle sue fantasie. Riferimento agli americani che acquistano a caro prezzo gli abiti dalla Francia ma il tempo che arrivano in America già la moda è stata superata in Francia. Vengono criticati poi i tacchi giudicati troppo alti e le parrucche molto alte e appariscenti, egli dice che avevano un’altezza tale che il viso sembra piazzato al centro del corpo; dato legato all’architettura dell’epoca infatti nei palazzi francesi troviamo porte molto alte in grado così di far passare le parrucche.

Mentre nel 600 abbiamo avuto a che fare molto con dei movimenti all’interno dei quali abbiamo avuto figure più o meno caratteristiche (non autori che abbiano determinato qualcosa in maniera univoca, ma insiemi di autori che hanno costituito: preziosismo, classicismo, barocco...), nel 700 si va più per galleria d’autori perché ci sono delle figure che giganteggiano sul secolo, la prima è: -Montesquieu -> situa un punto di vista eccentrico, un punto di vi...


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