Francese-II - Appunti Letteratura Francese II PDF

Title Francese-II - Appunti Letteratura Francese II
Course Lingua francese
Institution Università degli Studi di Palermo
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Appunti di Letteratura Francese ...


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FRANCESE II IL VERBO Il verbo è il fulcro della frase, una parte variabile del discorso che esprime un’azione o un modo d’essere,

francese con una frase attiva, ad esempio, la frase “E’ stato trovato dell’oro nel suolo” potrà essere tradotta con “On a trouvé de l’or dans le sol” ma anche con “De l’or a été trouvé dans le sol”. Il passivo in italiano può essere reso in francese attraverso una subordinata relativa, es. il prodotto da lei ordinato non è più disponibile/le produit que vous avez demandé n’est plus disponibile. In italiano possiamo esprimere azioni indefinite (es. venne chiamato Bendicò) ma in francese bisognerà sempre usare la forma attiva (es. on appela Bendicò).



Riflessiva: soggetto e oggetto dell’azione coincidono e l’oggetto è espresso dalle particelle pronominali (me, te, se, nous, vous) ad esempio “Elle se lave tous le jour”. Questi sono detti verbi riflessivi propriamente detti, che spesso vengono accostati e confusi con alcune forme rese coi verbi pronominali, come: verbi riflessivi reciproci (es. ils s’echangent des opinions), verbi riflessivi



Verbi d’appoggio: si distinguono in: - Servili: verbi che pur avendo un significato autonomo, lo completano con una altro verbo posto all’infinito. Sono detti modali perché esprimono appunto la modalità e indicano nello specifico la necessità, la possibilità, il desiderio, l’obbligo e la volontà, sono i verbi vouloir,

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pouvoir, devoir, falloir (considerato difettivo) e savoir (che traduce la competenza). (es. je veux sortir d’ici; je peux y aller, Je dois le faire, ). Fraseologici: si dividono in aspettuali e causativi. Quelli aspettuali devono essere combinati con altri verbi al modo infinito o participio presente e definiscono il progredire dell’azione nel tempo. (es. Tu finis de travailler à quelle heure?). Sono causativi quei verbi che si accompagnano ad un verbo all’infinito per indicare un’azione p

prolungabile, come aimer, vivre, attendre. Durativo: azione che dura nel tempo. Progressivo: espresso dalla perifrasi “etre en train de” seguita dall’infinito.

CONIUGAZIONE, la flessione La coniugazione di un verbo comporta l’aggiunta alla radice di desinenze che rinviano al modo, al tempo e alla persona. Le desinenze delle persone plurali presentano una maggiore regolarità (-ons, -ez, -ent), le

fonologicamente la forma del participio presente da quella dell’aggettivo verbale, in questo caso la differenza possiamo notarla sostanzialmente dalla forma scritta, es: communiquer (infinito), communiquant (participio presente), communicant (aggettivo verbale). GERUNDIO: il gerondif, è una forma verbale in –ANT preceduta dalla preposizione EN, e ha una funzione grammaticale che indica il gerundio italiano, una funzione comunque del tutto diversa dal participio presente, anche se entrambi finiscono in –ANT. A volte il gerondif deve essere tradotto con una

proposizione circostanziale che può essere introdotta da COMME (per il tempo o la causa), ETANT DONNE’ QUE, o PUISQUE (causa), QUAND (tempo o concessione) o SI (condizione), possiamo avere questi casi soprattutto con i verbi impersonali o quando il gerundio ha valore ipotetico, es: dovendo assentarmi, lascio le chiavi al mio vicino di casa/Puisque je dois m’absenter je laisse mes cles à mon voisin, oppure, essendo ammalato non può uscire/Puisque il est malade, il ne peut pas sortir. La CAUSA può essere resa anche con

interrogazione (que dire?), esclamazione, spesso nei proverbi o nella narrazione invece che l’indicativo. Viene usato con la funzione di predicato di una preposizione nell’interrogazione indiretta (je ne savais pas que dire), nella proposizione relativa con il senso di devoir o pouvoir o nella proposizione infinitiva con soggetto espresso (voici venir la nuit). L’infinito può essere utilizzato con la funzione di nome, quindi come soggetto (dormir n’est pas vivre), predicato nominale (dormir n’est pas vivre) o complemento diretto o indiretto (il veut dormir).

L’infinito italiano usato come sostantivo, preceduto dall’articolo o da altro determinante, si rende in francese con: - l’Infinito sostantivato (l’etre human a des devoirs) - il sostantivo corrispondente (il aime la vie tranquille) la forma “il+etre+aggettivo+de+infinito” (Il n’est pas agreable de travailler le Dimanche)

étant, J’étais. Quando ho il suono /j/ nel verbo “fuir” per esempio, nella coniugazione si aggiunge una Y, per esempio “Je fuyais”, per tutte le persone singolari e plurali. Con i verbi in –yant aggiungiamo le desinenze normali (es: assume/nous assuyions) mentre per i verbi in –iant lasceremo la doppia I nella prima e seconda plurale (es: étudier, nous étudiions).

CONDIZIONALE PRESENTE Si forma dalla base del futur simple + desinenze dell’imperfetto. Si trova nelle frasi principali che reggono le ipotetiche e ha un senso potenziale o immaginario. Può esprimere: - Fatto futuro il cui compimento dipende da una condizione presentata come possibile o potenziale, es: “ si mes enfants avaient des difficultés, je les riderais”.



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que je connais/c’est le dernier que j’ai lu. Nelle SUBORDINATE CIRCONSTANZIALI, quando esprimono il TEMPO con espressioni come “Avant que/en ettendant que/jusqu’à ce que”, es: J’irai le voir avant qu’il parte. Quando esprimono lo SCOPO con “enfin que, de maniere que, pour que”. Nelle SUBORDINATE che esprimono la CONSEGUENZA, quando: La principale è in forma negativa o interrogativa, es: elle n’est pas si rapide qu’elle soit sans rivale.





Sono introdotte da “assez/trop/sufissamment…pour que/sans que”, es: ce probleme est trop difficile pour que je puisse le resoudre tout seul. Per esprime concessione o opposizione introdotte da “bien que/malgré que/quoique/encore que”, es: bien que la situation soit difficile, nous sommes optimistes. Nella concessive possiamo trovare il congiuntivo anche dopo “si…que” o “aussi…que”, che in italiano sono rese da “per quanto”, es: si

Le congiunzioni subordinative congiungono una proposizione subordinata a una proposizione principale, questa unione può verificarsi: - Fra due elementi che sono all’interno della proposizione, la congiunzione non viene ripetuta. Es: Je me suis levé QUAND(sub.non si ripete) Pierre et(coord.) Marie ET sont rentrées.

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Fra una principale e più subordinate introdotte da: comme, quand, si, comme si. In questo caso o viene ripetuta (ipoteticamente), es: “SI j’avais un bon travail et SI nous étions mariés, j’achererai une maison” o viene ripresa da “que”, es: “QUAND il fasait beau et QUE je travaillais à mi-temps, nous allions à la mer.” La ripetizione della congiunzione subordinativa è obbligatoria nel caso di “si” e “que” quando introduce un’interrogativa indiretta, es: tu ne m’as pas dit si tu viens ou si tu repars. Le congiunzioni subordinative

PROPOSIZIONI COMPLETIVE Si definiscono completive le proposizioni subordinate introdotte, alla forma esplicita, dalle congiunzioni que e ce que (che segna il limite fra reggente e subordinata), alla forma implicita, da un infinito con o senza preposizione. Il ‘que’ non deve mai essere preceduto da preposizione anche se il verbo lo richiede. Possiamo però trovare la preposizione à/de davanti a ‘ce que’, in questo caso la completiva è detta obliqua. I verbi s’atteindre, consentir, faire attention o reflechir, normalmente reggono ‘ce que’ ma possiamo anche

trovarli con ‘que’. I verbi se douter, douter, se souvenir, s’aperçevoir, normalmente reggono il ‘que’ ma possono anche reggere ‘de ce que’, per esempio ‘Je me souviens de ce que tu me dis’, viceversa, i verbi profiter e temoigner normalmente sono retti da ‘de ce que’ ma possono essere retti da ‘que’, per esempio ‘Je profit eque tu m’as donné’.

croire o esperer. Altri esprimono opinione, giudizio e speranza alla forma affermativa o interrogativo negativa, es. ‘je crois que la richesse ne fait pas le bonheur’. Troviamo inoltre l’indicativo nei testi legislativi, al posto del congiuntivo, con verbi come decreter que, établir que, decider que, prescrire que o regler que.

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Congiuntivo: dopo verbi che esprimono la volontà, il desiderio, il timore, il divieto, o il permesso. Verbi di opinione, giudizio e speranza alla forma interrogativa e negativa, es. ‘je veux qu’on dise la verité’. Condizionale: per esprimere un fatto eventuale o dipendente da una condizione dettata dalla reggente, per esempio ‘je dis que tu t’amuserais beaucoup…’.

posizione e si troverà messo dopo il verbo, ad esempio ‘je me domande quand viendra cette femme’. Completive esclamative Indirette Le proposizione esclamative indirette sono rette da verbi di opinione o percezione, gli stessi della forma diretta, esempio ‘que bel animal!’(diretta), ‘regarde quel bel animal!’ (indiretta). Se nella reggente ho il presente indicativo, imperativo, congiuntivo o condizionale presente, nella subordinata avrò tempi

all’indicativo presente. Se nella reggente ho tempi al passato, nella subordinata avrò tempi all’imperfetto indicativo. Se nella reggente ho tempi al futuro, nella subordinata avrò tempi al presente indicativo. Completive Implicite Si costituiscono con l’infinito, che può essere preceduto da una preposizione. La pro position infinitive è

aura été gentille’. Se nella reggente abbiamo imperfetto, passato prossimo, passato remoto, trapassato prossimo, condizionale e congiuntivo passato, nella subordinata avremo condizionale presente o passato, es. ‘je disait que cette personne serait gentille’. Se nella reggente troviamo il futur simple, nella subordinata avremo il futuro semplice o anteriore, es. ‘je dirai que cette personne sera gentille’. B) Completiva al congiuntivo

- Contemporaneità: se nella reggente trovo tempi come indicativo presente, imperativo e condizionale presente, nella subordinata troverò il congiuntivo presente, es. ‘je regrette qu’il soit en retard’. Se nelal reggente troviamo tempi come indicativo imperfetto, passato remoto, passato e trapassato prossimo e condizionale passato, nella subordinata troverò il congiuntivo imperfetto, es. ‘je regrettais qu’il fut en retard’. Se nella reggente troviamo il futuro, nella subordinata troverò il congiuntivo presente, es. ‘je regretterai qu’il soit en retard’.



Determinative: dette anche limitative o attributive. Permette di identificare il referente del pronome relativo introduttore. La frase assume due significati distinti a seconda della posizione della virgola allo scritto o alla pausa all’orale. A volte troviamo il congiuntivo oltre all’indicativo, per esempio quando hanno valore potenziale o finale (J’aimerais trouver un proff qui puisse m’expliquer cette regle). Troviamo il congiuntivo quando:

- L’antecedente è indeterminato o preceduto da un complemento che ha valore di indefinito, per esempio ‘J’attends encore qualqu’un qui puisse m’expliquer cer exercise. - Quando la reggente sarà alla forma negativa, interrogativa e ipotetica. - Se la reggente esprime un’idea di restrizione con espressione come le seul, unique o con il superlativo relativo (Ce le seul ici qui puisse m’aider).

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- Sous pretexte que: segnala la natura fittizia della frase espressa, per esempio ‘elle n’a pas voulu m’écouter sous pretexte qu’elle avait mal à la tete. Negata: è giustapposta alla causa reale in maniera avversativa. Viene introdotta dalla proposizione ‘non (pas) que’ che esprime la causa respinta coordinata attraverso alla congiunzione ‘mais’ + ‘parce que’. Il verbo è al congiuntivo.

Circostanziali consecutive Conseguenza dell’azione , del risultato della reggente. Esprime il risultato puro e raggiunto (diversamente dalla finali). Per esempio ‘il a revisé jour et nuit de sorte qu’il (si bien que) a reussi son examen’ (consecutiva), ‘il a revisé jour et nuit de sorte qu’il (pour que) reussisse son examen’ (finale). Abbiamo due costrutti espliciti consecutivi: in cui la locuzione avverbiale o l’avverbio è nella principale e il ‘que’ introduce la subordinata,



una fatto ipotetico sono costruite con “quand”, sono quand, quand meme e quando bien meme e reggono il condizionale. Se la concessione insiste su un aggettivo o un avverbio: troviamo costruzioni come ‘si+aggettivo/avverbio+que’, come ‘si vite qu’il marche, il n’arrivera jamais à l’heure’. ‘aussi+aggettivo/verbo+que’, come ‘aussi gentiment qu’on le lui demande, il s’y refuse toujour’. ‘Qualque+aggettivo/avverbio+que’ come ‘qualque importantes que soient ces initiatives, ne



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regligez pas vos proches’. ‘pour+aggettivo+que come ‘pour courageuse qu’elle fut, elle trembla à la vue de son geolier’. ‘tout+aggettivo+que’ come ‘tout gentile qu’il est, il est neanmoins un malfaiteur’. A queste si aggiungono altre locuzioni congiuntive con valore indefinito a base avverbiale, cioè ‘où que’ e ‘d’où que’ Se la concessione insiste sul nome: troviamo forme come ‘quelques...que’, ‘quel…que’ o

troverete i biglietti…) in francese la subordinata non sarà mai il futuro. Si tu luis dis, je ne te parle plus. Condizione possibile da poter realizzare in futuro: in tal caso si pone la subordinata all'indicativo imperfetto, e la reggente al condizionale presente. Si il venait, ce sarait formidable. Condizione irreale: la subordinata è considerata non realizzata al presente o al passato. Nel primo caso si pone la subordinata all'indicativo imperfetto e la reggente al condizionale presente, nel

secondo caso il verbo della subordinata sarà al trapassato prossimo, quello della reggente al condizionale passato se il fatto si riporta al passato, al condizionale presente se al presente o al futuro. Si il avait voulu, il serait maintenant le president de la Republique. La congiunzione

Congiunzioni Coordinative Più Importanti 

ET: introduce un elenco di termini, dove di solito la troviamo prima dell'ultimo elemento. Può avere una funzione copulativo additiva. Può anche essere ripetuta davanti ad ogni termine per risaltarlo. Per esempio 'il mange du pain, del la viande et du poisson'. Può coordinare anche due proposizioni creando un'apposizione o una conseguenza.

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OU: congiunzione di coordinazione disgiuntiva, ha le stesse caratteristiche sintattiche di 'et' può quindi essere ripetuta per enfatizzare qualcosa. Per esempio 'ou tu mange ou tu partes!'. NI: ha valore disgiuntivo, ma coordina frasi all'interno di struttura negativa, per esempio 'je ne partirais pas en vacances ni en juillet ni en out'. Può coordinare due sintagmi nominali con funzione di soggetto o di complemento. Se abbiamo sintagmi nominali, il ni si metterà davanti il secondo...


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