Alessandro Manzoni e I Promessi Sposi - Riassunto della Biografia e Riassunto delle disavventure di Renzo e Lucia PDF

Title Alessandro Manzoni e I Promessi Sposi - Riassunto della Biografia e Riassunto delle disavventure di Renzo e Lucia
Course Due insegnamenti a scelta tra:
Institution Università degli Studi di Milano
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Summary

Riassunto sui Promessi Sposi e riassunto sulla biografia dell'autore del romanzo storico,Alessandro Manzoni...


Description

Alessandro Manzoni Nasce a Milano nel 1785,studia nei collegi religiosi ma si allontana dalla fede e diventa sostenitore della Rivoluzione Francese e di Napoleone. Poi nel 1805 raggiunge la madre Giulia Beccaria a Parigi,dove trova un ambiente culturale stimolante e frequenta molti intellettuali. Nel 1808 sposa Enrichetta Blondel che lo spinge al convertirsi al Cattolicesimo. Nel 1810 torna a Milano e nel 1827 pubblica la prima versione de I promessi sposi. Diventa senatore del Regno di Sardegna nel 1860. Muore a Milano nel 1873.

I Promessi Sposi Narra le disavventure di Renzo e Lucia che non possono sposarsi perché don Rodrigo si invaghisce di Lucia. A Olate,a Nord-Est di Lecco,nel giorno prima del matrimonio di Renzo e Lucia,don Abbondio viene minacciato da due bravi (criminale al servizio di don Rodrigo),che gli ordinano di non far sposare Lucia Mondella e Renzo Tramaglino. Don Abbondio obbedisce,perché aveva paura do don Rodrigo. (frase famosa:questo matrimonio non s’ha da fare,né domani,né mai) Don Abbondio torna a casa e si confida con Perpetua che gli consiglia di andare a denunciare il fatto all’arcivescovo di Milano,ma don Abbondio aveva paura anche di questo. (era un vigliacco,codardo) Renzo si presenta per mettere a punto i particolari del matrimonio,però don Abbondio si inventa una scusa senza senso per non farli sposare. Renzo riesce a far parlare Perpetua e capisce che all’origine di tutto questo c’è don Rodrigo. Agnese,la madre di Lucia,consiglia al promesso sposo di andare dal dottor Azzecca-garbugli. L’avvocato si rende conto che Renzo chiede giustizia contro il signorotto più potente del luogo,allora lo caccia via di casa perché lui stesso è consigliere di don Rodrigo. Dunque si rivolgono a un certo padre Cristoforo da Pescarenico,che ascoltata la loro storia si reca da don Rodrigo ma quello lo caccia via Renzo e Lucia seguono il consiglio di Agnese,la quale aveva sentito che il prete dichiara due persone marito e moglie,ma solo dopo che quelli hanno affermato di volerlo diventare. Agnese gli aveva suggerito di andare da don Abbondio durante la notte e di cercare di fare la affermazione che renderà sposi. Sfortunatamente don Abbondio se ne accorge in tempo e rovescia il lume e il tavolo per poi scappare e chiamare aiuto,il sacrestano lo sente e va a suonare le campane.

Tutto il paese scende nelle strade per capire cosa stia avvenendo,i bravi nel frattempo entrano a casa Lucia tentando di rubarla,ovviamente non ci trovano nessuno e quando sentono le campane credono sia un allarme e fuggono. Don Abbondio intanto cerca di dire ai paesani che non è successo nulla e che erano solo dei vagabondi che avevano cercato di forzare la sua porta. Però c’è di più,perché il cameriere di don Rodrigo aveva sentito i piani del suo padrone e aveva avvisato padre Cristoforo. L’ultimo mandò un ragazzino ad avvisare Renzo e Lucia che nella loro casa c’erano 2 bravi e così i due promessi sposi si sono rifugiati da padre Cristoforo. Questo decise che i 2 si dovrebbero dividere e mandò Lucia e sua madre per i cappuccini del convento di Monza e Renzo dal padre Bonaventura del convento di Milano. In questo convento viveva un suora di nome Gertrude che era stata condannata a fare la monaca sin da piccola. E nella stanza in cui viveva Geltrude c’era un finestra che si affacciava sul giardino di un certo Egidio,che era il nobilastro di don Rodrigo,che frattanto si è liberato di padre Cristoforo e mandandolo a Rimini ed era andato dall’Innominato (un grandissimo criminale) e li chiede aiuto nel rapire Lucia,di cui aveva trovato le tracce presso questo convento. E l’Innominato era a sua volta amico di Egidio. Gertrude invia Lucia a portare un messaggio al convento dei cappuccini e a metà strada si ferma un carrozza e da questa scendono dei bravi dell’Innominato che rapiscono Lucia. Lucia viene portata nel castello e rinchiusa lì e durante una notte fa un voto alla Madonna,rinunciando così di sposare Renzo e dedicare la sua via al servizio della Vergine Maria,pur di uscire da questo guaio. L’Innominato rimase turbato alla vista di Lucia e si reca dal cardinale Federigo Borromeo. E d’accordo col cardinale,torna a liberare Lucia. Il 11 Novembre Renzo arriva a Milano,qui Renzo mentre passa per la città si lascia coinvolgere da una folla che assaltò a un forno per segno di protesta provocata dalla carestia. Qui si ubriaca e si lascia scappare qualche parola di troppo,e viene scambiato per uno dei capi della rivolta e rischiava di essere arrestato. Ma la città era ancora in agitazione e Renzo riesce a scappare e arriva a Bergamasco dove il suo cugino Bortolo gli trova lavoro. Lucia una volta libera racconta tutto ad Agnese che aveva ritrovato le tracce di Renzo e gli manda una lettera dicendo che Lucia non voleva più sapere di lui. Renzo si era disperato e voleva tornare a Milano,ma aveva paura. Proprio in quel periodo arriva a Milano la peste,quindi decise di tornare per trovare Lucia. All’inizio non riuscì a trovarla ma invece incontra padre Cristoforo,che aveva ricevuto il permesso di tornare in Lombardia per dedicarsi alla cura dei malati. Cristoforo convince Renzo di perdonare don Rodrigo che si era contagiato anche lui dalla Peste. Mentre Renzo gira per il lazzaretto trova in una capanna Lucia,ormai guarita dall Peste. Ma ovviamente non si possono sposare per il voto di Lucia,e Renzo la trascina da padre Cristoforo e la fa sciogliere dalla promessa.

I due promessi sposi tornato a Olate e,ora che don Rodrigo è morto,si sposano e riescono ad avviare attività di filatura (produzione di filato di seta).

Il messaggio dell’autore: La salvezza dall’ingiustizia e dalla violenza sta nella fede in Dio e nella Provvidenza divina....


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