Anatomia PDF

Title Anatomia
Author ELENA MITILLO
Course Anatomia Umana
Institution Università degli Studi di Camerino
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Summary

trascrizioni delle registrazioni di anatomia umana, complete...


Description

ANATOMIA GENERALE o Studia le diverse parti del corpo umano o Studio delle relazioni tra struttura e funzione degli organi o Si divide in  Macroscopica: di superficie (morfologia della superficie delle aree anatomiche), regionale (caratteristiche interne e esterne di un’area), sistematica (struttura organi e relazione con altri)  Microscopica  Funzionale: perché una determinata struttura e collocazione o Livelli di organizzazione:  Chimico: atomi fanno molecole e macromolecole  quattro classi di macromolecole (carboidrati, lipidi, proteine, acidi nucleici)  Cellulare: più piccola unità del tessuto con le stesse caratteristiche del tessuto, formate da organuli cellulari  Tessuto: formati da cellule simili con caratteristiche e funzioni simili  epiteliale, muscolare, connettivo, nervoso  Organo: struttura composta da almeno due tessuti diversi che presenta una determinata funzione. Possono essere pieni o cavi. I pieni formati da: Parenchima  componente funzionale Stroma  impalcatura connettivale che sorregge tutto l’organo nel quale decorrono vasi sanguigni, linfatici e nervi  Sistema o apparato: diversi organi che cooperano insieme per svolgere una funzione che li fa considerare unica unità Sistema: insieme di organi morfologicamente e funzionalmente omogenei e con stessa derivazione embriologica (muscolare e nervoso) Apparato: insieme di organi morfologicamente e funzionalmente diversi e con diversa derivazione embriologica (digerente e riproduttore)  Organismo o Caratteristiche della vita:  Organizzazione: interrelazioni specifiche tra parti di un organismo e di come queste interagiscono per svolgere specifiche funzioni  Metabolismo: reazioni chimiche che si realizzano in un organismo per produrre energia  Reattività: capacità di percepire cambiamenti dell’ambiente esterno o interno e reagire  Crescita: aumento dimensioni o numero di cellule che produce aumento complessivo  Sviluppo: modifiche di un organismo che iniziano con fecondazione e terminano con morte  Riproduzione: formazione di nuove cellule e organismi o Organi e funzioni:  Apparato tegumentario (pelle, capelli, unghie e ghiandole): riveste corpo e mediante organi di senso registra cambiamenti esterni e aiuta regolazione  Per sostegno e movimento: Sistema scheletrico (ossa e legamenti): supporta, protegge, fornisce Sali inorganici, sede formazione elementi cellulari del sangue (midollo osseo) Sistema muscolare: consentono movimento, postura, calore  Integrazione e coordinamento: Sistema nervoso (cervello, midollo spinale, nervi, organi di senso): integra informazioni in arrivo da recettori e invia impulsi a muscoli e ghiandole Sistema endocrino: ghiandole secernono ormoni per integrare funzioni metaboliche  Trasporto: Sistema cardiovascolare: distribuisce ossigeno e sostanze nutritive per eliminare prodotti di scarto cellule Sistema linfatico (linfonodi, vasi, timo, milza): regola volume di liquidi in tessuti e trasporta cellule del sistema immunitario  Assorbimento ed escrezione: Sistema digerente (bocca, esofago, stomaco, intestino, ghiandole): assorbe e elimina scarti Sistema respiratorio: scambi gassosi tra sangue e aria Sistema urinario: rimuove elementi di rifiuto dal sangue e partecipa a equilibrio idroosmotico dell’organismo  Riproduzione

Sistema diproduttivo: per nuovi organismi TERMINOLOGIA ANATOMICA o Sezioni longitudinali e trasversali (longitudinale è per lunghezza e trasversale) o

Corpo diviso in parte appendicolare (arti superiori e inferiori) e parte assiale (testa, collo e tronco) che include un cavità dorsale (cranica e sspinale) e una ventrale(toracica, pleurica, mediastino, addominale, addominopelvica e pelvica)  dentro visceri:

Cavità toracica divisa in cavità pleuriche (dx e sx che contengono polmoni)  Mediastino: massa di tessuto connettivo che circonda, stabilizza e sostiene l’esofago, la trachea, il timo e i vasi che partono dal cuore. Contiene carità pericardica rivestita da pericardio Organi ricoperti da doppie membrane (come pugno in palloncino:  Cuore ha pericardio (parietale, viscerale) all’interno del quale tra le due membrane ho cavità pericardica che contiene liquido pericardico  Polmoni hanno pleura (parietale e viscerale) che è 

o

membrana sierosa con all’interno liquido pleurico

TESSUTI: Principalmente epiteliale, connettivo, nervoso, muscolare o Tessuto epiteliale ha epitelio formato da cellule sotto

o

membrana basale formata da lamina basale e reticolare e sotto tessuto connettivo, nervi da sotto arrivano a superficie basale cellule Tessuto connettivo

Tessuto muscolare: scheletrico (volontario), cardiaco (involontario ma cellule corte ramificate striate), liscio (involontario) o Tessuto nervoso: neuroni e cellule gliali Tessuti epiteliali o

o

o

Tre caratteristiche fondamentali  Costituiti da cellule di forma geometrica regolare, polarizzate (distinguere parte basale/prossimale da parte apicale/distale)  Cellule adiacenti, strettamente aderenti per giunzioni con interposizione di scarsissima sostanza amorfa  Non vascolarizzati (utilizzano la diffusione con il connettivo) Classificabili in  Epiteli di rivestimento  protezione Delimitano corpo e cavità. Cavità interne non comunicanti con esterno sono rivestite da epitelio pavimentoso semplice (proveniente dal mesoderma come i connettivi). Ho endotelio (vasi, cuore) e mesotelio (riveste cavità sierose  pleura, pericardio, peritoneo e parte delle vie urinarie, genitali, ovaio..) Classificati in base a numero di strati cellulari: semplici o composti/pluristratificati Pseudostratificati sembrano più strati ma non lo sono I pluristratificati hanno nome in base a cellule dello strato superficiale (pavimentosi, cubici, cilindrici. Sulla parte basale ho le cubiche Estremità libera ha specializzazioni (ciglia, cheratina)  Epiteli ghiandolari o secernenti  secrezione  Epiteli sensoriali  ricezione stimoli

LEZIONE 2-3 L'ORGANIZZAZIONE IN TESSUTI DEL CORPO UMANO EPITELI GHIANDOLARI Epiteli con proprietà secretive. – unicellulari – pluricellulari Tipo di secrezione: – apocrina → esempio la ghiandola mammaria, dove viene persa solamente la parte apicale della cellula durante la secrezione a costituire il secreto – merocrina → vescicole contenenti il secreto vengono svuotate sulla superficie esterna delle cellule ghiandolari mediante un meccanismo di esocitosi – olocrina → viene persa tutta la parte della cellula e ci sono delle cellule staminali che vanno a ricostituire l'elemento secernente Acino pancreatico, è un tipico esempio di ghiandola a secrezione merocrina → perchè c'è la necessità di formare un secreto e di inserirlo all'interno di vescicole di secrezione. L'acino pancreatico produce una serie di enzimi litici e digestivi. Il pancreas , ghiandola fondamentale extramuraria del sistema digerente, è fondamentale per le funzioni di digestione perchè produce una serie di enzimi di enzimi litici e digestivi, che vanno a digerire macromolecole biologiche, andrebbero a digerire anche parte della cellula stessa che verrà inglobata da queste vescicole. Il prodotto di secrezione non viene mai secreto in forma attiva, ma in forma inattiva,il quale risulta attivato con un determinato pH basico (8) che ritroveremo nel duodeno, una condizione diversa rispetto a quella che troviamo nella vescicola.

Come distinguo una ghiandola a secrezione mucosa ed una sierosa? – il muco ha una componente gelatinosa, rispetto ad una secrezione sierosa che è più acquosa ed in più ha una serie di vescicole, che vengono secrete a livello della porzione apicale. Il nucleo lo troveremo nella porzione basale schiacciato verso il basso dalla componente mucosale che verrà secreta e dovrà essere liberata a livello della porzione centrale, luminale dell'acino, in contatto col dotto e successivamente portato fuori. – Parotide → ghiandola extramuraria ha una struttura simile al pancreas. Unico modo per distinguerle è la presenza delle isolotte del Langherans, assente nella parotide. EPITELI SENSORIALI E NEUROEPITELI – epiteli sensoriali → epiteli in cui la cellula ha presenza nella porzione apicale di recettori specifici e nella porzione basale prende rapporti con delle terminazioni nervose, sinapsi, il quale porterà informazione dalla periferia al centro. Esempio:le papille della lingua. – neuroepitelio → un esempio è dato dall'epitelio olfattivo presente a livello della parete superiore della cavità nasale, in cui saranno presenti, interposti tra le cellule epiteliali, dei neuroni modificati, i quali assoni si riuniscono a formare dei fascetti e i quali faranno sinapsi con il bulbo olfattivo. TESSUTI CONNETTIVI Caratteristica fondamentale: tanta matrice extracellulare, poche cellule, la matrice costituita da sostanza amorfa e componente fibrillare (fibre collagene, reticolari, elastiche). In alcune regioni del nostro corpo vedremo associato il tessuto adiposo, nella regione sottocutanea e a livello della cavità addominale, interposto tra le pliche del peritoneo ed abbondante intorno al rene, rivestito da una capsula renale, che è un tessuto adiposo che ha funzione di protezione del rene e importante riserva energetica. Le caratteristiche che ci permettono di evidenziare un tessuto adiposo in una sezione istologica sono: – presenta cellule che sembrano svuotate, non reattive alla maggiorparte dei coloranti – con nuclei che risultano schiacciati in una porzione della cellula – presenza di fibre reticolari ed elastiche e presenza di fibroblasti ed una ricca rete di capillari interposta tra le fibre – presenza di adiposo bruno (riserva energetica nel nostro organismo) anche a livello della capsula renale ad avvolgere il rene. Qui gli adipociti non risultano completamente svuotati. Molti studiosi non parlano di tessuto adiposo ma di un vero e proprio organo, interagisce con molti altri organi nel nostro organismo e sembra regolare lo sviluppo di altre cellule.Presenza di una popolazione intermedia tra il bruno e bianco → tessuto adiposo rosa. Il tessuto connettivo si suddivide in: – tessuto connettivo a fasci intrecciati → presente nel derma – tessuto connettivo elastico → costituisce la parete delle arterie di grosso calibro

CARTILAGINE Costituita da vari tipi cellulari: condroblasti,condrociti e condroclasti. La suddividiamo in cartilagine ialina, fibrocartilagine e di tipo elastico. TESSUTI CONNETTIVI DI SOSTEGNO DEL CORPO UMANO Fasce sottocutanee: – epidermide, una fascia superficiale costituita da tessuto connettivo lasso, presenza di tessuto adiposo sottocutaneo, associato ai muscoli, fasce muscolari – fascia profonda,una serie di fibre connettivali, le quali, hanno la funzione di sostegno muscolare ma anche una diretta connessione tra il tessuto connettivo della fascia superficiale con il tessuto connettivo. Quindi a costituire ogni regione del nostro corpo abbiamo una sorta di involucro che va a proteggere, ed a mettere in comunicazone l'ambiente esterno che quello interno, perchè nella fascia profonda e quella superficiale abbiamo terminazioni nervose o recettori sensitivi, che mettono in comunicazione l'ambiente esterno con quello interno. Fascia superficiale → è composta da tessuto connettivo lasso con interposto tessuto adiposo. Estremamente utile, è stato visto che esiste a livello della fascia profonda e superficiale degli elementi staminali e di rigenerazione. Fascia profonda → situata sotto la fascia superficiale, costituita da strati sovrapposti di fibre connettivali a diverso orientamento (fibre collagene ondulate e da fibre elastiche, disposte secondo andamento trasversale, longitudinale e obliquo) che conferiscono ai vari livelli caratteristiche biomeccaniche diverse → vanno a rivestire le porzioni muscolari e a fare da contatto tra fascia superficiale e gli elementi più profondi della nostra parete e possono avere caratteristiche funzionali diverse in base alla regione in cui si viene a trovare al contempo la profonda e la superficiale. Gli elementi della fascia profonda e superficiale saranno ben diversi se si trovano negli arti o nella regione addominale.

ANATOMIA MACROSCOPICA DELL'APPARATO LOCOMOTORE LEZIONE 4 SISTEMA SCHELETRICO Lo scheletro è una struttura rigida formata da un insieme di ossa che sostengono il corpo umano. Si parla di 203,204 ossa le quali sono unite insieme da una serie di articolazioni ed unite insieme da legamenti al quale faranno da sostegno, da attacco dei tendini, per la componente muscolare. Quindi ossa,articolazioni, legamenti, muscoli, vanno a costituire il sistema di sostegno. Le funzioni dello scheletro: – sostegno e protezione di parti delicate, andranno a formare una serie di cavità per proteggere una serie di organi come la scatola cranica, che avvolge e protegge l'encefalo, la gabbia toracica – equilibrio e movimento, grazie al fatto che le articolazioni ed i muscoli, tramite i tendini si inserzionano su segmenti dello scheletro e consentono il movimento – le ossa hanno una funzione ematopoietica, ovvero la formazione degli elementi figurati del sangue – funzione plastica in quanto dà forma al corpo – deposito di sali minerali Il tessuto connettivo che costituisce le nostre ossa è il tessuto osseo, che presenta una matrice calcificata, con una serie di cellule, osteoprogenitrici, osteoblasti, osteociti ed osteoclasti. Matrice organica → mineralizzata per la presenza di sali di idrossiapatite e di clalcio. E' costituta da sostanza amorfa di origine glicoproteica che può essere calcificata per l'abbondaza presenza di minerali. L'osso è costituito da una porzione di tessuto osseo compatto con interposto una porzione di osso spugnoso. La parte esterna dell'osso risulta sempre rivestita dal periostio, a sua volta formato da uno strato più esterno ed uno interno altamente vascolarizzato e lo strato più interno risulta associato alla formazione di tessuto osseo compatto. Il tessuto osseo compatto → organizzato in strutture ripetute, gli osteoni, in cui le lamelle di tessuto osseo sono orientate in maniera circolare intorno ad un canale centrale, di Havers, con associate all'interno delle lacune tra le fibre, gli elementi cellulari (osteoclasti,osteoblasti, osteociti). Il tessuto osseo spugnoso → le trabecole sono libere nella matrice fondamentale e queste trabecole vanno a riempire spazi all'interno dell'osso stesso. Abbondante nella parte terminale delle ossa (epifisi). IL PERIOSTIO E' un rivestimento della superficie ossea non coperta da cartilagine articolare. Ha due strati: – lo strato più interno, che giace contro la superficie esterna dell'osso, costituita da cellule ossee (osteoblasti). E ‘ considerato lo strato osteogenico (porta alla formazione di nuovi elementi ossei) – lo strato più esterno è un strato di tessuto connettivo fibroso. – Un sistema di vasi sanguigni entra e si diffonde attraverso il periostio. Questi vasi sanguigni saranno presenti a livello del tessuto osseo compatto e spugnoso e nel compatto saranno trasversali alle lamelle ed andranno ad arrivare fino al canale di Havers. TIPI DI OSSA Possiamo ritrovare 3 tipi di ossa:

le ossa lunghe → sono costituite da un insedimento centrale ,diafisi, e due estremità di epifisi. La diafisi risulta sempre formata da uno spesso strato di tessuto compatto, che diventa sempre più sottile mano a mano che ci avviciniamo alle estremità e risulta molto sottile a livello delle porzioni articolari dell'osso. La porzione delle epifisi, riempita da tessuto osseo spugnoso, nella parte superficiale risulta essere sottile lo strato di tessuto osseo compatto (in tutte le ossa lunghe). La caratteristica fondamentale del tessuto osseo compatto nelle epifisi delle ossa lunghe, è che orientata in base alle linee di forza che agiscono sull'osso stesso, ovvero le trabecole si orientano e si modulano nel loro accrescimento secondo le linee di forza che agiscono sull'osso. L'orientamento non è casuale. – Tra la epifisi e la diafisi troviamo la cartilagine di accrescimento Lo scheletro risulta costituito da 206 ossa, che si organizzano in quello che è uno scheletro assile ed uno appendicolare. – Lo scheletro assile risulta costituito dalle ossa della scatola cranica, le quali risultano articolate con le ossa della colonna vertebrale. A livello della porzione dorsale del tronco e della regione verticale, è presente una sovrapposizione di 33-34 vertebre,o 26+ le ossa dell'osso sacro e del coccige,il quale costituisce lo scheletro del rachide, che dà il supporto a tutto il corpo, sul quale si associano lateralmente ed anteriormente la gabbia toraccia, costituita da 12 paia di coste, che si articola anteriormente ad un osso piatto, che prende il nome di sterno. Le ossa della porzione assile, fanno da punto di ancoraggio alle ossa degli arti superiori, attraverso il cingolo scapolare superiore, formato anteriormente dalla clavicola e posteriormente dalla scapola, mentre gli arti inferiori risultano uniti allo scheletro assile tramite le ossa del cingolo pelvico, formato dalle ossa dell'anca, 2 ossa che risultano articolate posteriormente alla ultima porzione della colonna vertebrale, rappresentanta dall'osso sacro, mentre anteriormente sono articolate insieme a formare la sinfisi pubica, che delimita la cavità pelvica. – Lo scheletro appendicolare, in maniera generale, risulta costituito da vari segmenti ossei, in organizzazione simili sia nella porzione superiore che inferiore. Nella porzione prossimale, risultano costituiti da un singolo osseo, il quale si articola al cingolo pelvico o scapolare, parlo dell'omero e del femore, mentre nella porzione distale, nella regione dell'avambraccio e della gamba, da 2 segmenti ossei. –

Nell'arto superiore parliamo di una regione carpale, una metacarpale e quindi delle falangi. Mentre nel piede parliamo di una serie di orsa tarsali, metatarsali e quindi delle falangi. IL CRANIO Il cranio è costituito da una serie di ossa articolate tra di loro da articolazioni fisse, suture, le quali formano la scatola cranica e quindi le ossa del neurocranio, associate nella porzione anterolaterale con una serie di ossa, dello splank emicranio, dove troviamo l'unico osso estremamente mobile della nostra scatola cranica, la mandibola. Si articola a livello dell'osso temporale e permette il movimento di apertura e di chiusura della cavità orale. – In una visione superiore, il nostro neurocranio risulta formato anteriormente dalla porzione superiore dell'osso frontale, il quale, nella parte posteriore, prende articolazioni mediante la sutura coronale con le 2 ossa parietali. Esisteranno delle serie di ossa impari (frontale, etmoide, occipitale) e una serie di ossa pari (temporale,parietali, ossa mascellari, zigomatiche). – In una visione posteriore, vediamo la porzione più superiore dell'osso occipitale. Le due ossa parietali sono unite insieme da una sutura saggitale, la quale è in continuazione, anteriormente con la struttura coronale e posteriormente con la sutura lambdoidea (dalla forma ad Y) che va ad unire l'osso occipitale con le due ossa parietali. L'osso occipitale continua interiormente, quindi la sutura lamboidea, unirà le 2 ossa parietali con l'osso occipitale e nella porzione inferiore con le 2 ossa temporali. Dell'osso parietale riconosciamo una superficie esocranica (esterna) ed endocranica. Le ossa della scatola cranica,sopratutto quelle parietali che formano la volta superiore della scatola cranica, sono un tipico esempio di ossa piatte. Le ossa piatte sono formate da 2 tavolati di osso compatto, con interposto osso spugnoso, che prende anche il nome di diploe.

La faccia esocranica dell'osso occipitale, è presente una linea nucale inferiore e superiore, che si collegano ad una linea nucale centrale, che termina nella porzione più superiore dell'osso occipitale, con quella che è la protuberanza nucale/occipitale. Sono importanti perchè sono dei punti che danno attacco ad una serie di muscoli e legamenti e permettono il movimento della testa, di flessione/rotazione. La conformazione della parete superiore e laterale della scatola cranica, risulta estremamente diversa tra un soggetto adulto ed un neonato. Nel neonato sono presenti, a livello di quelle che diventeranno le suture, del tessuto connettivo fibroso, che va a congiungere le varie ossa a livello di quelle che diverran...


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