appunti di tecniche psi.proiettive PDF

Title appunti di tecniche psi.proiettive
Course Tecniche Psicodiagnostiche Strutturate
Institution Istituto Universitario Salesiano Torino Rebaudengo
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TECNICHE PSI. PROIETTIVE (De Gaudenzi; Cristofanelli) Strumenti diagnostici: cosa sono? - Sono tecniche euristiche che presumono (perché la variabile non è direttamente osservabile) misurare costrutti psicologici e/o psicopatologici - Possono essere classificate in vari modi fra cui: Test di intelligenza, Test Neuropsicologici, Inventari di Personalità (Clinician Report  Swap), Metodi Proiettivi (No Rorschach), Performances Based Test (Rorschach) Il sistema comprensivo (CS) di J. Exner Jr.  Performances Based Test Rorschach non fa mai diagnosi da solo, sempre accompagnato ad altri test e ovviamente al colloquio clinico. 1. 2. 3. 4. 5.

Somministrazione Siglatura Compilazione del sommario strutturale secondo il S.C. (tramite sistemi informatici) Interpretazione Step by Step Relazione finale

“Esso fornisce informazioni sugli ambiti, stili, tratti psicologici, nonché su numerose variabili che possono essere elencate nell’ampia definizione di personalità” HERMANN RORSCHACH Unico testo scritto  Psicodiagnostica. Metodologia e risultati di un esperimento diagnostico basato sulla percezione (Interpretazione di forme casuali) 1921 “Le seguenti pagine descrivono la tecnica e i risultati relativi ad un esperimento psicologico che nonostante la sua semplicità, ha dimostrato di essere utile nella ricerca e negli esami psicologici generali.”  Parla di lavoro empirico Il fondamento teorico è all’inizio. Si deve considerare che c’è stato un costante confronto fra soggetti normali e i malati di mente e viceversa. L’autore specifica due aspetti fondamentali: 1- Clinico (idiografico)  osserva la specificità del singolo 2- Di ricerca (nomotetico)  di tipo categoriale Raggruppando le frequenze simili di certi tipi di risposte il test appare collegato a distinti tipi di caratteristiche psicologiche e comportamentali.  costruisco una categoria Da qui si può fare inferenza. Erlebnis Vs Geschehnis Erlebnis  ciò che capita dentro di me (sorge il sole e io sono felice) vita interiore Geschehnis  ciò che è al di fuori di me (il sole sorge) evento fisico

L’uno è collegato all’altro  una risonanza interna è causata da una esterna. In psicologia interessa Erlebnistypus ovvero cosa tu stai vivendo internamente di fonte a un evento (per noi sono le macchie) Processo percettivo Di fronte alla macchia il soggetto associa: - Le sensazioni attuali generate dalle macchie - Le sensazioni già acquisite nella mente della persona in esperienze precedenti, memorizzate e generalmente organizzate in idee e rappresentazioni distinte. La percezione abbraccia tre aspetti: - Sensazione (che sono attuali, nel qui ed ora ma esistono anche sensazioni già memorizzate in idee e rappresentazioni) - Ricordo - Elaborazione intellettiva Attività associativa e grado di consapevolezza L’attività associativa è mediata da un diverso grado di consapevolezza. La maggior parte dei soggetti è: - Consapevole di cercare dentro di se una certa idea - Ci aspettiamo che il soggetto ci dia più di una risposta ma può anche non dirci nulla - Non percepisce gli oggetti ma li interpreta La selezione e la scelta secondo R, fanno parte delle proprietà e modalità di funzionamento dell’attività percettiva. Negli stadi di schizofrenia, maniacali ma anche di sanità, le persone non sono consapevoli del processo assimilativo. Tali persone non interpretano le figure ma definiscono.  Il nostro obbiettivo è differenziare la persona sana da malata. In altre condizioni, i soggetti ossessivi e depressi essendo consapevoli del processo assimilativo interpretano ogni cosa. Ciascuna persona ha una specifica soglia che delimita definizione e interpretazione, entrambe le attività sono categorie della PERCEZIONE. Risposta che si da al test di Rorschach FASE 1 1. CODIFICAZIONE del campo stimolo 2. CLASSIFICAZIONE dell’immagine codificata e delle sue parti in risposte potenziali

FASE 2 3. RI-ESPOLAZIONE del campo per rifinire le risposte potenziali 4. SCARTO delle risposte inutili o indesiderate attraverso un ordine di confronto a due a due attraverso la censura

FASE 3 5 SELEZIONE FINALE delle risposte potenziali (potrebbe averne 2) 6 ARTICOLAZIONE della risposta selezionata

Le macchie sono forme semi ambigue, e il soggetto ha uno stimolo di fronte alla macchia e lo associa a una casella della sua mente, lo associa a qualcosa che già sa. Bisogna contare la desiderabilità sociale  Censura, se c’è il seno potrebbe non dirlo. Come ha ottenuto R. tali forme? Inizialmente era un gioco la macchia di inchiostro in mezzo al quaderno e successivamente aperto dava una forma, con lo scopo di chi aveva più immaginazione. Il padre era un insegante di disegno. L’originalità di Rorschach sta nell’aver trasformato manualmente le macchie, non sono ambigue ma sono semi ambigue, hanno un minimo di struttura. Non è puramente casuale perché la mente è strutturata e la casualità non funziona.  Inizialmente somministrazione di 40 macchie di cui 15 usate con maggior frequenza a 405 soggetti, R. evidenziò come gli schizofrenici rispondessero in modo evidentemente diverso rispetto al gruppo di controllo. EXNER  avvia un progetto molto ambizioso ovvero la raccolta, il riordinamento, la catalogazione di tutti gli scritti e documenti di R. perché il metodo Rorschach era interpretato sempre in modo diverso (5 sistemi diversi) ma non era utile. Ne serviva UNO giusto per tutti. Necessità di un approccio STANDARDIZZATO al metodo  la scienza è misurabile (psicometria) 1974  primo manoscritto sul CS poi rinnovato nel 2003 e infine 2005 Obbiettivi del CS -

Ha standardizzato la somministrazione e l’attribuzione dei punteggi (ovvero uguale per tutti)  garanzia di validità Ha presentato dati normativi e lavori di validità discriminante Garantire elevate fedeltà iter-scorer (ovvero che le siglature per un soggetto devono essere uguali) perché tutti applicano lo stesso metodo.

Rorschach così è un TEST perché ha attendibilità e validità  Il Rorschach rimane un metodo complesso Il Rorschach risponde alla domanda: è psicotico o no? Il sistema Exner è un sistema ateorico. Conta molto il comportamento alla prova, crea una situazione di Problem Solving che richiede decisione. Proiezione VS Performance Il Rorschach ha degli aspetti proiettivi. Metodi proiettivi: - Tat - Cat - Ort - Ecc…

Freud introduce il termine proiezione come meccanismo di difesa (attribuzione da se ad altri). Ma poi precisa che è un meccanismo tipico della mente non solo un meccanismo di difesa. Frank avanza l’ipotesi proiettiva nel comprendere uno stimolo ambiguo, il pz esprime i suoi bisogni, sentimenti, esperienze… Il metodo proiettivo evoca il processo di proiezione. Il materiale proiettivo- associativo è tutto ciò che non è spiegabile in termine di operazioni cognitive definite. Il materiale proiettivo è provocato da fattori che sono altro rispetto alle proprietà dello stimolo: - Qualità formali negative  se nella tavola 2 il pz dice serpente dove il 99% vede un pipistrello allora la rappresentazione è negativa. - Movimento  tavola 2: è un pipistrello (No movimento) / è un pipistrello che vola (c’è movimento ma ce lo metto io, la tavola non da il movimento) - Abbellimenti  è un pipistrello particolare che ho visto nella caverna tale un abbellimento eccessivo ma coerente Il materiale del test

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10 tavole, 23 x 17 cm, scelte da R. tra moltissime altre. Caratteristiche: La macchia deve essere relativamente semplice La distribuzione delle macchie sul foglio deve corrispondere a certe condizioni del ritmo spaziale Ogni forma deve possedere delle caratteristiche specifiche rispetto alle altre della serie: Critical Bits: proprietà distali che delimitano il range di possibilità di identificazione dell’oggetto e incoraggiano una specifica risposta. Card Pull: guarda più la configurazione generale della macchia Un’altra caratteristica delle tavole è la simmetria in altezza. Orientamento ordinario  tavola dritta n. tavola in alto a destra Ordine delle tavole all’interno della serie è stato determinato dei risultati empirici. Non le faccio vedere a caso Alcune tavole sono acromatiche (nero e grigio), alcune sono acromatiche più rosso e infine le tavole cromatiche ovvero quelle colorate

Somministrazione: prima parte introduttiva. Se lo ha già fatto o no e mi comporto in base alla risposta tavole in ordine dalla 1 alla 10 rovesciate e lontano dal soggetto, il soggetto non si serve sono io che gliele do. Il materiale lo gestisce il clinico. Io devo avere un foglio diviso in due parti: 1. Spontanea e devo scrivere parola per parola ciò che dice il pz, comanda il soggetto 2. Inchiesta, il soggetto risponde a me, comando io e devo fare delle domande precise  per risolvere il dubbio di siglatura Il test non è valido se non mi risponde a una tavola! Devo avere almeno 14 risposte (dandomi più di una risposta per tavola).

LE TAVOLE: 1. Tavola 1

2. Tavola 2

3. Tavola 3

4. Tavola 4

5. Tavola 5

6. Tavola 6

7. Tavola 7

8. Tavola 8

9. Tavola 9

10. Tavolo 10

Perché dobbiamo avere 14 risposte? - Numero ottenuto rispetto - Numero sufficientemente rappresentativo per campione di campionamento - Non sono ammesse tavole rifiutate Il test si somministra dopo circa un anno dal primo. Prova dei limiti  riconoscimento delle popolari ovvero le risposte più frequenti se in un protocollo il soggetto da poche risposte popolari viene fatta questa prova.

FASE DI SGLIATURA 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.

Localizzazioni  dove ha visto cosa ha visto? (LOC) DQ  Qualità evolutiva Determinanti  che cosa ha determinato la risposta? (DET) Qualità formali  FQ Contenuti  che cos’è? Popolari Attività Organizzativa  lo sforzo del paziente (Punteggi Z) Special Score  bizzarria della risposta

1. LOCALIZZAZIONI (Regole pag. 565 – Tavole pag.649) Nomotetico = implica un confronto con una regola, categoria. Il processo diagnostico ci devono essere delle info nomotetiche Idiografico = ovvero identità cioè che rende unico e irripetibile quel soggetto l soggetto può utilizzare tutta la macchia  siglo W Un dettaglio della macchia  - se è un dettaglio percepito frequentemente siglo D, almeno il 5% di popolazione di riferimento - la siglatura DD sono aree percepite poco frequentemente, meno del 5% della popolazione di riferimento Mappatura = le diverse aree sono annerita e riconosciute dal soggetto. Ogni area ha un numero (d4, area in centro  pg.649) ecc… La aree non mappate si siglano = DD99  area di dettaglio percepita davvero poco - Due aree Dd messe insieme dal paziente  DD99 - D0  D + D SEPARATI ovvero due D grandi non fuse insieme - Dd99  D + D INSIEME non mappati - Quando il soggetto coglie la parte bianca  Ws o DS o DdS ecc… - Il soggetto utilizza l’intero bianco della tavola più la macchia  DDS99 2. DQ  Qualità del percetto, qualità evolutiva -

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Forma definita = se io dico palla la forma in una rappresentazione mentale la posso considerare definita. Se parlo di acqua, fango, fumo, nebbia a livello di rappresentazioni mentali non hanno una forma definita. Ci sono categorie sulla linea del confine ovvero i contenuti botanici, pianta, fiore dipende se sono descritti in modo generico o definite meglio Relazione = tra due o più percetti, se dico nella macchia pipistrello è una relazione assente è presente se dico un uomo con due angeli intorno. La relazione è definita dai due soggetti che fanno qualcosa  comunque devono essere messi in relazione

Siglatura  - Forma definita Si e Relazione No = O (ordinaria) - Forma definita Si e Relazione Si = + (sintetizzata)  è necessario che almeno uno dei percetti abbia una forma definita, non tutti devono averla - Forma definita No e Relazione No = V (vago) - Forma definita No e Relazione Si = V/+ (vago più) 3. DETERMINANTI  che cosa ha determinato la risposta “Che cos’è che te lo ha fatto dire?”  Forma = Siglatura  F quando è l’unica determinante “Un pipistrello perché ha le ali”  Colore = quando utilizza il colore per fornire la risposta Cromatico = Siglatura  FC (forma-colore) Siglatura  CF (colore-forma, macchia di…, se c’è del movimento o se C si poggia su una figura) Siglatura  C (colore, non usa la parola macchia di...) Siglatura  CN (nomina solo il colore) Acromatico = è uguale al cromatico come regole ma viene segnato C’

 Movimento = - Umano = Siglatura M (persone reali, persone di fantasia, animali che compiono azioni tipicamente umane, animali che compiono azioni non della specie es. asino che vola). Le azioni possono essere esplicite (parlare, leggere) o posture (movimenti non attivi tipo seduto) o stati emozionali (arrabbiarsi…) - Animale = Siglatura  FM (tipi di azione specifiche dell’animale come il cane che abbaia) - Oggetto Inanimato = Siglatura  m (riguardano oggetti NON ORGANICI come il fumo della sigaretta). Se gli oggetti inanimati sono statici e senza tensione, m non si sigla (un lenzuolo disteso sul letto o una pelle di animale stesa sul pavimento) - Movimento senza la forma = Siglatura  M none (esempio le emozioni o sensazioni tipo se vede la rabbia o la depressione). Non si può siglare la FQ, ovvero la qualità formale. PROBLEMA DEL SANGUE  se il sangue cola dall’animale FM o su persone M. Se il sangue scende ma non dalla persona/animale noi sigliamo m. - Movimento attivo/passivo = pag. 584 vado a vedere nella lista dei verbi (Gruppo. Soggetti comuni) e guardo se è attivo o passivo, se non è presente il verbo specifico cerco il sinonimo. Se non troviamo né il termine né un sinonimo si usa l’energia, se è presente segniamo attivo e viceversa. La siglatura sarà  Ma; ma; Mp; FMp ecc… se il soggetto vede statue, quadri, foto, disegni, diapositive e all’interno vede del movimento mettiamo p (FILM non contano) 1. Se nella frase sono presenti due verbi di un oggetto e uno attivo e uno passivo “un uomo seduto un tronco che urla con violenza” noi sigliamo a. 2. Se ci sono due oggetti della stessa specie (animale/umana) che compiono uno un’azione attiva e l’altro passiva  siglo a-p ESEMPI: “la statua di due orsi che corrono”  FMp “uno spaventapasseri con le braccia alzate, messo così (assume la postura)”  Mp (passivo perché c’è la postura)  Prospettiva piana (dimensione della forma) pag. 607 Siglatura  FD Il paziente sta percependo una profondità, prospettiva e distanza (non dalla sfumatura che sigliamo con V), lo percepisce unicamente dai contorni. NON DEVE ESSERE COINVOLTO IL CHIAROSCURO. “Due piccole chitarre, piccole perché sembrano lontane” ; “un omone su una moto visto da sotto”  Chiaroscuri = quando vede le diverse saturazioni della macchia sia in quelle cromatiche che acromatiche - Testura = Siglatura  T (quando c’è un’impressione tattile soffice, ruvido, liscio, peloso, rugoso, caldo, freddo) FT; TF; T - Vista = Siglatura V (quando c’è tridimensionalità, profondità e cose sporgenti o rientranti e trasparenza o superficie acquosa) FV; VF; V - Altro (generico) = Siglatura  Y (chiaroscuro in maniera generale e aspecifica) FY; YF; Y  si possono siglare insieme due chiaroscuri? Si ma solo se interessano due aree diverse Esempio: FT.FV  Pari = pag. 608 Due identità identiche!!!! Siglatura  (2) Va siglato nella colonna dei pari non delle determinanti. “due bambine una a destra e una sinistra, una ride e l’altra piange”  NON SIGLO perché non sono identiche.

“due alberi uno qui e l’atro qui”  NON SIGLO perché non c’è simmetria “Un uomo…le braccia una sinistra e l’altra destra”  NON SIGLO perché è una simmetria naturale, l’uomo è fatto così  Riflesso = pag. 610 Tutte le immagini del Rorschach sono fatte tutte che la parte Dx è il riflesso della parte Sx. Per vedere il riflesso il paziente gira la tavola. “una persona con la sua immagine riflessa in uno specchio”  Siglatura Fr (prima la forma perché è predominante) “Un pezzo di fegato crudo e questo è il suo riflesso”  Siglatura rF (prima il riflesso perché la forma non è ben definita) QUINDI… 1) LOC sempre! 2) DQ sempre! 3) DET almeno 1! 4. QUALITA’ FORMALE  FQ = Coinvolge la localizzazione, nome elenchi dopo la tavola, diviso per localizzazioni. Utilizzo del manuale, se il nome non è presente cerco il sinonimo.  vicino al nome c’è un simbolo che sarà la siglatura  o (ordinarie)  u (infrequente)  - (non adeguata)  + (risposta super elaborata)  siglatura del clinico non c’è sul manuale Ma deve essere una o (ovvero descrive un albero in modo super elaborato)  E’ importante l’orientamento della tavola! V < > fa vedere come e girata la tavola = se quando c’è quel segno il paziente non gira la tavola io metto o u o – (decide il clinico) CASO 1 Il percetto contiene un solo oggetto, e se non trovo la singola parola cerco un sinonimo. CASO 2 Il percetto contiene più di un oggetto, io siglo la peggiore. Se ho un – e un o siglo -. (comprende D0) CASO 3 Dd99  qui non posso mai siglare o e + Come decido se siglare u o -? Lo decide il clinico, se io vedo la sua forma metto u se non la vedo metto – 5. CONTENUTI = conta l’ordine, dobbiamo mettere prima il contenuto primario Tutta la tabella con le siglature sono sul libro!!! PAG  617 6. POPOLARI = Le risposte più frequenti Bisogna considerare localizzazioni e contenuto!  PAG. 624 c’è la tabella Siglatura  P Siglo solo se è presente la popolare.

7. ATTIVITA’ ORGANIZZATIVA Rileva due parametri: la capacità di organizzare il percetto e la sua efficienza! Termini di punteggi Z che ci fa cogliere lo sforzo del paziente. Se percepisce l’intero il paziente fa uno sforzo alto quindi il punteggio Z sarà alto, se vedrà un dettaglio della tavola sarà basso.  Parto dalla localizzazione e qualità evolutiva. Non i sigla mai il punteggio Z quando: - Quando il soggetto percepisce un’area di dettaglio D o Dd con qualità evolutiva o (non li ha messi in relazione)! - Quando la qualità evolutiva è Vaga (No forma e no relazione)! - Quando le determinanti non includono la F (forma)  C’, C, Y, T, V, Cn, Mnone 8. SPECIAL SCORE Sono dei punteggi speciali! 3 macro categorie: 1. Perseverazione  difficoltà a spostare l’attenzione da un aspetto all’altro della macchia  PSV meccanica: dire almeno tre volte la stessa risposta per tavole diverse (tavola 1, 2 e 3 dice farfalla) = se mi da 4 risposte meccaniche siglo PSV 3 volte  PSV di contenuto: “tavola 3 due donne che cucinano, tavola 7 sono le stesse donne che litigano” deve essere LO STESSO  PSV nella stessa tavola: 2. Verbalizzazioni insolite di contenuti  Verbalizzazioni Devianti: Neologismo  “capelli morbidoni” Ridondanze  “due piedini piccoli” Linguaggio improprio  “la faccia di un cane” Siglo DV1 quando il livello è poco grave “la faccia di un gatto” al posto di muso Siglo DV2 quando è molto grave “un granchio con le achele”  Risposte Devianti: risposte irrilevanti ed inappropriate che tolgono il focus sul compito “questo è un vaso, mi ricorda il vaso di mia nonna, ah già devo farle gli auguri che poi chi la sente.” Siglo DR1 quando il livello è poco grave “un tappeto, mi piacerebbe averlo così ma non l’ho mai trovato” Siglo DR2 quando il livello è grave “un pipistrello che paura potrebbe volarmi addosso” 3. Combinazioni incongrue  Combinazioni Incongrue: singoli percetti con caratteristiche impossibili o improprie “cane con 7 zampe” “un topo blu” Siglo INC1 quando il livello è meno grave “un leone rosa” Siglo INC2 quando il livello è grave “un ragno che ride”  Combinazioni Fabulate: relazioni impossibili tra due percetti “due ragni che giocano a scacchi

Siglo FAB1 quando il livello è meno grave “due ragni che giocano a scacchi” se lo posso immaginare in fantasia Siglo FAB2 quando il livello è grave “due uomini in piedi sull’utero della donna”  se il paziente specifica che si tratta di un contesto di FANTASIA non lo sigliamo!!!  Contaminazioni: due o più percetti sovrapposti “un farfalgatto, può essere sia una muso del gatto che una farfalla” da non confondere con due risposte Siglo CONTAM  se siglo questo NON siglo altri special score  Logica Inappropriata: relazioni impossibili tra due o più percetti “è al polo nord perché è a nord della tavola” “è un gigante perché occupa tutta la tavola” Siglo ALOG...


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