appunti Sociologia dell\'educazione PDF

Title appunti Sociologia dell\'educazione
Course sociologia dell'educazione
Institution Pontificia Facoltà di Scienze dell'Educazione Auxilium
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appunti presi durante la lezione di sociologia dell'educazione...


Description

SOCIOLOGIA DELL’EDUCAZIONE 

COSA SIGNIFICA? Scienza che studia l’educazione a partire dal metodo sociologico. Il metodo sociologico parte da dati misurabili, analizza i dati e l’interpreta cercandone di capire il valore e il significato.

1. Dati misurabili 2. Analizziamo i dati 3. Interpretiamo i dati



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METODO SOCIOLOGICO.

IL TITOLO nell’insegnamento ha un suo significato all’interno dei curricoli. Nel nostro caso all’interno delle scienze educative, con la sociologia, vengono offerti elementi che permettono di studiare e conoscere i processi educativi per intervenire. LA NATURA dell’insegnamento (che tipo di insegnamento è) è di tipo sociologico, quindi che studia l’educazione da una prospettiva sociologica. IL RUOLO all’interno dei curriculi è quello di offrire elementi di conoscenza dei processi educativi per un futuro intervento (conoscere per intervenire).

STUDIAMO IL RAPPORTO TRA SOCIETA’ ED EDUCAZIONE Lo facciamo secondo due linee: 1. Ruolo dell’educazione nella società. 2. Processi sociali che avvengono nelle istituzioni educative Questi rapporti sono collocati nel contesto contemporaneo, è quindi importante conoscere il contesto attuale perché lavorerò in questo tempo non in quello passato. Studiando il rapporto giungiamo ad avere conoscenza anche delle problematiche che riguardano l’educazione e saremo in grado di utilizzare gli strumenti scientifici per agire appresi dal corso.



OBIETTIVI Al termine di questo corso lo studente:  conoscerà in modo sistematico (ordinato mentalmente) alcune questioni riguardanti l’educazione nell’ambito della sociologia dell’educazione.  utilizza validamente la metodologia di ricerca (sul campo, sperimentale, entrare su internet e cercare materiali validi) nel settore della sociologia dell’educazione.  Si è abilitato alla riflessione critica sulle proposte teoriche degli Autori.



ARGOMENTI  Introduzione che mira a spiegare lo specifico dell’approccio sociologico al processo educativo

 sistema educativo in rapporto alla società globale nei contributi teorici degli autori classi e degli autori contemporanei che si sono chiesti quale sia il posto dell’educazione nella società.  le agenzie educative e il loro ruolo nei processi di socializzazione e di educazione delle giovani generazione: famiglia, scuola, mass media e i new media, gruppo dei pari, luoghi e tempi dell’aggregazioni spontanee. Agenzie formali: quelle che la società delega ad educare famiglia e scuola. Formali perché hanno ricevuto il compito “ufficialmente”. Es. se la famiglia non manda il figlio a scuola arrivano i carabinieri a casa, lo stato tutela il diritto di educare e interviene dove non viene messo in atto il dovere di farlo. La scuola si pone seconda sia nel tempo che nel lavoro perché dovrebbe solo integrare quello che la famiglia insegna. Agenzie informali: non sono ufficialmente incaricate di educare ma di fatto comunicano modelli educativi. (es: tv che ha lo scopo di informare ma in maniera implicita veicola modelli educativi).  Alcuni temi di riflessione della sociologia dell’educazione contemporanea: la costruzione dell’identità psico-sociale dell’orizzonte del pluralismo formativo e della rete internet; uguaglianza delle opportunità di fronte all’istruzione; il rapporto tra la socializzazione e la devianza giovanile. Quando si parla di norme in sociologia si parla di regole leggi e disposizioni che regolano il nostro comportamento sono quindi orientamenti valoriali. Allontanarsi dalle norme significa allontanarsi da quei valori per cui vivo (devianza).

INTRODUZIONE La specificità dell’approccio sociologico educativo (che cosa offre di specifico la SE allo studio dei processi educativi? L’educazione incrocia dinamiche culturali e strutturali e si colloca entro di esse in uno spazio e in un tempo ben delimitati. I processi educativi non sono uguali dà per tutto e in tutti i tempi, ma ogni spazio e tempo ha la sua specificità che fa la differenza sui processi educativi adottati. Chi lavoro nell’educazione ha bisogno di un aggiornamento continuo. LA CULTURA Processo che si apprende tramite un processo di socializzazione che avviene tramite le agenzie di socializzazione, cioè famiglia prima e scuola poi. La cultura è un fattore di controllo cioè ogni cultura socializza alcuni valori e non altri e controlla che vengano appresi e interiorizzati e quando non avviene ci sono sanzioni o punizioni (es: multa se passiamo con il semaforo rosso). Ogni cultura seleziona alcuni elementi fondamentali da socializzare, per questo esistono culture diverse (selezione culturale). Ma esistono degli universali culturali, cioè valori che tutte le culture considerano uguali (es. vita, danza). L’etnocentrismo culturale è quando una cultura vede e giudica le altre culture a partire dalla propria considerata superiore. Il relativismo culturale è, invece, la posizione in cui una cultura si situa di fronte alle altre culture; una cultura può essere capita solo sulla base dei valori che le sono propri e nel suo contesto. La cultura è il collante della vita sociale. Non solo viene trasmessa da un essere umano all’altro attraverso la socializzazione, ma dà anche il senso dell’appartenenza a un gruppo. Troviamo infatti i gruppi d’inserimento come elemento fondamentale nella cultura. La cultura crea solidarietà ma allo stesso tempo porta a conflitti con culture diverse dalla propria. Gli elementi fondamentali della cultura sono: concetti (strumenti con i quali le persone organizzano la loro esperienza), relazioni (tutto nella cultura è in relazione nello spazio, nel tempo, nel significato), valori (opinioni condivise circa gli obiettivi verso i quali gli esseri umani dovrebbero tendere), regole (includono le norme sociali, indica come è necessario comportarsi per rispettare i valori della propria cultura). Il conflitto culturale o anomia, indica la disgregazione dell’unità culturale causata dalla mancanza di chiare e condivise norme sociali. Esistono situazioni di ritardo culturale, questo si verifica quando i cambiamenti materiali avvengono a una velocità tale che la cultura non materiale non è in grado di starle dietro. Il capitale culturale è quel bagaglio che noi riceviamo e di cui noi siamo portatori, ogni famiglia offre un bagaglio culturale che dipende da situazioni economiche culturali. La subcultura è il modo di vedere dei soggetti appartenenti a una cultura; è un insieme di valori, norme e stili di vita che distinguono un gruppo da una società più ampia. Non implica conflitto con la cultura dominante la controcultura sono parti della cultura generale che si pongono in conflitto con la cultura ufficiale.

LA STRUTTURA È l’insieme degli status e dei ruoli e come le persone si situano in base a questi status e ruoli. Lo Status ascritto è dato con la nascita, lo status acquisito è quello che si raggiunge con le proprie esperienze e studi. La cultura incrementa l’ascesa degli status. Il ruolo è l’insieme delle aspettative che gli altri hanno nei miei confronti. È importante la negoziazione dei ruoli, ognuno di noi ha più ruoli, nella vita si ha quindi l’esigenza di negoziare e conciliare i diversi ruoli. Le istituzioni sono gli insiemi di status e di ruoli che rispondono a bisogni sociali (università che risponde al bisogno di preparare professionisti). Le società sono gl’insiemi delle istituzioni e gruppi sociali, con un territorio ben delimitato, con il reclutamento di nuovi membri, con una cultura coesa e con un’indipendenza politica.

DOCUMENTI CHE CI PARLANO DELL’EDUCAZIONE SULLO SVILUPPO SOSTENIBILE L’educazione si trova in molti rapporti universali che valgono per tutti i paesi come obiettivo da raggiungere.

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“L’educazione, un tesoro”: di Delors Jacques. Rapporto all’UNESCO della Commissione Internazionale sull’Educazione per il Ventunesimo secolo. “Trasformare il mondo”: dell’ONU. l’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile (data di scadenza per fare procedure e traiettorie di sviluppo) IMP. Obiettivo 4.

Con sviluppo sostenibile si intende una modalità di sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni. Quando nasce? Nel 1987, il concetto venne utilizzato per la prima volta, nel rapporto BRUNDTLAND con il significato di “IL FUTURO DI TUTTI NOI”, per poi essere ripreso dalla Conferenza mondiale sull’ambiente e lo sviluppo dell’ONU. Nel 1991 con Herman Daly docente universitario noto per essere un grande economista, ha dato un altro importante contributo per stilare la guida di riferimento alla politica dello sviluppo sostenibile (agenda 2030). Fu lui a dettare le condizioni per lo sviluppo sostenibile. Gli OBIETTIVI fissati per lo sviluppo sostenibile: 1. Porre fine a ogni forma di povertà nel mondo. 2. Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza elementare, migliorare l’alimentazione e promuovere un’agricoltura sostenibile. 3. Assicurare salute e benessere per tutti e tutte le età. 4. Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti (ci interessa perché ci occupiamo di sociologia dell’educazione). Tutti devono raggiungere gli stessi obiettivi tramite strumenti adatti ad ogni situazione, bisogna personalizzare i percorsi. Si vorrebbe eliminare l’analfabetismo sia generale che tecnologico. (guardare su diapositive stampate i sotto obiettivi).

5. Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze. 6. Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie. 7. Assicurare a tutti l’accesso di energia economici, affidabili e moderni. 8. Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti. 9. Costruire un’infrastruttura resiliente e promuovere l’innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile. 10. Ridurre l’ineguaglianza all’interno, in e fra le nazioni. 11. Rendere le città insediamenti umani inclusivi, sicuri e duraturi e sostenibili. 12. Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo. 13. Promuovere azioni a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico. (riconoscendo che la convenzione delle nazioni unite sui cambiamenti climatici è il principale forum internazionale e intergovernativo per la negoziazione della risposta) 14. Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile. 15. Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’eco sistema terrestre. 16. Promuovere società pacifiche ed inclusive per uno sviluppo sostenibile. 17. Rafforzare i mezzi e di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile. https://www.agenziacoesione.gov.it/comunicazione/agenda-2030-per-lo-sviluppo-sostenibile/

(LAVORO: ANALIZZARE OBIETTIVI AGENDA 2030 E METTERE IN EVIDENZA GLI ASPETTI CHE SONO PIÙ DIRETTAMENTE COLLEGATI CON IL TEMA DEL’EDUCAZIONE; RIFLETTERE SU QUALI SONO GLI OBIETTIVI CHE NEL MIO PAESE SONO PIÙ DIFFICILI DA RAGGIUNGERE E PERCHÉ; QUALI SONO I VALORI FONDAMENTALI E IRRINUCNIABILI CHE IL DOCUMENTO VUOLE PROMUOVERE)

1) analizza gli obiettivi dell’agenda 2030 e metti in evidenza gli aspetti che emergono in essi e che sono più direttamente collegati al tema dell’educazione, in particolare all’obiettivo 4. Gli obiettivi dell’agenda 2030 indicano un piano d’azione per le persone e il pianeta, per garantire un sostanziale miglioramento; questi obiettivi hanno una validità globale, riguardano cioè tutti i paesi e tutte le società. Mirano a porre fine alla povertà, alle discriminazioni e alle ineguaglianze, affrontano le cause del cambiamento climatico e si propongono di arrivare a società pacifiche che rispettino i diritti umani. Altro aspetto importante è il tema dell’educazione, toccato soprattutto dal quarto obiettivo dove si propone di arrivare a un’educazione uguale per tutti e di eliminare definitivamente l’analfabetismo sia generale che tecnologico. Per raggiungere questo obiettivo in particolare, si propone una personalizzazione dei percorsi di studio, l’offerta di strumenti adatti ad ogni situazione ma anche un miglioramento del personale che sarà composto di insegnanti qualificati; infine si mira anche a un miglioramento delle strutture scolastiche stesse, adattandole alle esigenze dei bambini e dei ragazzi e rendendole sicure da tutti i punti di vista. L’educazione

potrebbe essere anche un mezzo per raggiungere tutti gli altri l’obiettivi, perché in un modo o nell’altro per questi scopi c’è bisogno che tutti vengano educati per avere maggiori consapevolezze e convinzioni. Per esempio nell’obiettivo 5 dove si parla di emancipazione femminile, questa può essere raggiunta solo se le ragazze e i ragazzi delle nuove generazioni verranno istruiti e educati all’uguaglianza. 2) a tuo parere, nel tuo paese, quali sono gli obiettivi più difficili da raggiungere e perché? In Italia gli obiettivi dell’agenda 2030 più difficili da raggiungere sono il numero 2 e 8 dove si prospetta la fine della fame e una sicurezza alimentare e il miglioramento dell’economia che garantisca un lavoro dignitoso per tutti. La difficoltà si riscontra soprattutto perché in Italia si continua a parlare di problemi economici, si innalza sempre più la percentuale della disoccupazione ma anche di problemi sociali riguardanti la povertà e la riduzione della speranza di vita; L’Italia è caratterizzata da uno dei più alti tassi di disoccupazione, specialmente giovanile. È difficile raggiungere anche gli obiettivi 13 e 14, che puntano a una sostenibilità ambientale, perché in Italia l’inquinamento è in crescita, soprattutto nelle grandi città dove si sono cercate di adottare misure per ridurlo (targhe alterne) ma cono scarsi risultati; Il nostro Paese si colloca in 31esima posizione per presenza di polveri sottili nell’aria, la quale supera i livelli di sicurezza fissati dall’OMS. Anche l’obiettivo 4, analizzando i risultati raccolti fino ad oggi, potrebbe riscontrare difficoltà nella realizzazione; l’Italia raggiunge risultati inferiori alla media OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) per quel che riguarda le competenze della popolazione in termini di lettura, matematica e scienze e il completamento dell’istruzione secondaria superiore. https://asvis.it/public/asvis/files/ASviS_RAPPORTO2016.pdf (punti debolezza Italia). 3)a tuo parere, quali sono i valori fondamentali e irrinunciabili che il documento vuole promuovere? I valori fondamentali e irrinunciabili che il documento vuole proporre sono sicuramente il benessere sia ambientale che proprio delle persone. Infatti il benessere della persona è toccato nei punti 1, 2, 3, 4, 5, 6 ,7, 8, 9, 10, 11 che prospettano un miglioramento da diversi punti di vista per poter giungere poi a un benessere a 360 gradi delle persone. Il benessere ambientale invece si progetta nei punti 13, 14, 15, 16, 17.

LEZIONE 20/10/2020 DOCUMENTO “L’EDUCAZIONE UN TESORO” Nasce nel 1997. Offre elementi ancora da attivare soprattutto per quanto riguarda i pilastri dell’educazione. Venne curato da Jacques Delors. QUAL È IL RUOLO DELL’EDUCAZIONE?  L’educazione è un MEZZO prezioso e indispensabile con la quale si possono raggiungere ideali di pace, libertà e giustizia sociale (tutte e tre nascono dall’educazione che è l’integrazione di valori fondamentali di convivenza). L’educazione è la modalità tramite cui ognuno di noi può diventare al meglio sé stesso, grazie alla quale può attivare le risorse

proprie della persona che altrimenti rimarrebbero nascoste; non è fare copia incolla ma attivazione delle risorse più profonde della persona. 

L’educazione ha un RUOLO importante nello sviluppo personale e sociale. Essa promuove la forma più profonda e armoniosa di sviluppo umano. Quindi educare è anche lottare contro l’ignoranza, la fame, l’esclusione, ignoranza, oppressione e guerra.



L’educazione mezzo straordinario per lo sviluppo personale e per la COSTRUZIONE DI RAPPORTI tra individui, gruppi e nazioni.

QUAL È IL SIGNIFICATO DELL’EDUCAZIONE PER I GIOVANI D’OGGI? L’educazione è anche un’espressione d’amore per i bambini e i giovani, che dobbiamo sapere accogliere nella società offrendo loro, senza alcuna riserva, il POSTO che appartiene loro di diritto:  Un posto nel sistema educativo  Nella famiglia  Comunità locale  Nella nazione Quindi significato dell’educazione per i giovani: mezzo per trovare il posto nel mondo. QUALI TENSIONI ATTRAVERSANO IL SECOLO PRESENTE? Nel XXI le tensioni sono:  Tensione tra globale e locale. Con la globalizzazione (apertura frontiere) si è avuto un allargamento del commercio in tutto il mondo; così anche mondi lontani da noi sono arrivati in casa nostra (mercato cinese). il locale si è trovato a fronteggiare la globalizzazione e ha creato una sofferenza al suo interno. 

Tensione tra l’universale e l’individuale. Tensione tra obiettivi a livelli universali e tra obiettivi personali che non sempre coincidono; i ragazzi hanno progetti per il loro futuro ma il lavoro sta andando in una direzione opposta.



Tensione tra tradizione e modernità. L’educazione si trova in mezzo perché si pone la domanda di quali valori tradizionali bisogna continuare ad educare e quanto aprirsi alla modernità?



Tensione tra considerazioni a lungo termine e considerazioni a breve termine. Quando i governi mettono a disposizione per affrontare alla pandemia sono attenti al breve termine ma sono capitali che non avremo più domani. Quindi le considerazioni riguardo al futuro e che viene attuato oggi.



Tensione tra bisogno di competizione e la preoccupazione dell’uguaglianza fra le opportunità. A livello sociale c’è una corsa verso la conquista di posizioni sempre migliori. Dall’altra parte come dobbiamo garantire a tutti le stesse opportunità?



Tensione tra l’espressione straordinaria delle conoscenze e la capacità degli esseri umani di assimilarle. I soggetti possono raggiungere livelli alti di conoscenza ma come possono assimilare queste conoscenze? Come viene socializzata?



Tensione tra spirituale e materiale. Spirituali sono le dimensioni più profonde della persona umana e dall’altra parte i beni materiali di cui abbiamo bisogno. Come conciliare??

Educazione tra crescita personale e sviluppo professionale : QUAL È LA SUA FUNZIONE FONDAMENTALE? L’educazione si colloca al centro dello sviluppo della persona e della comunità; compito fondamentale all’interno di questo discorso è proprio quello di sviluppare i talenti e realizzare le proprie potenzialità creative (potenzialità che ognuno di noi ha e hanno bisogno di essere sviluppate), compresa la responsabilità per la propria vita e il conseguimento dei propri fini personali. L’EDUCAZIONE RIGUARDA UN PERIODO DI TEMPO DELLA VITA DELLA PERSONA? Unesco per rispondere offre 4 pilastri (elementi fondamentali su cui sta in piedi) dell’educazione per tutta la vita: 1. IMPARARE A VIVERE INSIEME: sviluppare una comprensione degli altri ed un apprezzamento dell’interdipendenza (realizzando progetti comuni e imparando a gestire conflitti) in uno spirito di rispetto per i valori del pluralismo, della reciproca comprensione e della pace. 2. IMPARARE A CONOSCERE: si impara di continuo anche perché bisogna tener conto dello sviluppo delle scienze. Significa avere una base di conoscenze sulla quale si innescano conoscenze più approfondite. Imparare ed imparare. 3. IMPARARE A FARE: non solo dal punto di vista professionale, ma utilizzare le nostre competenze (come le conoscenze vengono utilizzate e diventano una prassi) per lavorare in situazioni diverse e in gruppo. Si impara a fare in tutte le esperienze sociali informali o formali; riferimento al rapporto studio lavoro (in Italia molto debole). 4. IMPARARE AD ESSERE: punto d’arrivo di tutti i processi educativi. Essere significa aver raggiunto una propria personalità e l’essere in grado di agire con una crescente...


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