Sociologia - Appunti completi PDF

Title Sociologia - Appunti completi
Course Sociologia dell'educazione
Institution Università Cattolica del Sacro Cuore
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Marx giovedì 1 febbraio 2018 09:46

E' un economista politico, filosofo, sociologo etc… Il film "Metropolis" (1927) si basa soprattutto su una lettura storico marxista. Sono le società europee e occidentali quelle maggiormente analizzate in quanto hanno come motore economico e sociale la fabbrica. È un'analisi della civiltà capitalistica, sviluppatasi post Riv. Industriale, è una riflessione sul rapporto capitalisti/ lavoratori. Il regista esponente dell'Impressionismo tedesco ricostruisce la dominante economia capitalista cime un racconto mitologico e allegorico in cui la società del benessere è alimentata dalla fatica e dallo sfruttamento operaio. Marx non ha una visione individualistica ma olistica, la sua formazione infatti risente dell'idealismo hegeliano. La sua analisi è dialettica tripartita in tesi antitesi e sintesi, quest'ultima è il superamento ella società capitalistica, criticandola e facendo emergere le sue contraddizioni, ne conserva gli sviluppi e i presupposti, ma li fa scomparire sintetizzandola nella costituzione della nuova società proletaria. Nella sua analisi socio politica emerge anche il concetto di alienazione: un aspetto dell'oggettivazione che emerge nella vita pratica, ovvero con il lavoro. Il lavoro è lo strumento attraverso cui l'uomo realizza se stesso e vengono prodotti oggetti. Nella società capitalistica il prodotto del lavoro dell'operaio è di proprietà dell'imprenditore, pur non essendo il soggetto dell'azione. Il proletario essendone espropriato viene sfruttato, questo infatti subisce un processo di estraniazione dal sé (=alienazione) rispetto: 1. la propria forza lavoro 2. il proprio tempo, venduto al capitalista in cambio di un salario diseguale Il lavoro in certe condizioni di miseria, di sfruttamento tra cui l'impossibilità di avere facoltà decisionale riguardo i tempi e i modi di produrre provocano la negazione dell'uomo stesso e il suo abbruttimento. Come risolvere? Attraverso un'azione pratica, una rivoluzione in grado di trasformar le condizioni concrete. Ripercorrendo il processo storico che ha portato alla società capitalistica,

Marx osserva il fatto che la condizione particolare e concreta contemporanea è sempre stata la condizione universale in termini economici della classe sottomessa contro quella dei padroni. Formula la nozione di materialismo storico: modo di pensare che parte dall'analisi delle condizioni materiali degli uomini, così come si sono storicamente determinate. È la storia dei modi in cui gli uomini si sono organizzati insieme per produrre. Come in Durkheim, la divisione del lavoro gioca un ruolo fondamentale, quest'ultima ha sempre generato conflitto e ineguaglianza. Innanzitutto la base determinante e struttura della società è l'economia, tutto il resto è sovrastruttura quindi manifestazione superficiale, ancillare, variabile nel tempo. Antichità

Imperi

Schiavitù

Medioevo

feudatari - clero - cavalleria

servitù della gleba

Capitalismo Imprenditori: modi e rapporti di Proletariato: produzione prole Fabbrica Capitale Macchine 2 tipi di COMUNISMO: 1. Primitivo: Assenza di proprietà privata e società comunitarie. Collettivo = individuo 2. Futuro: " " = senza classi. Nei primi tre modi di organizzare il modo di produzione, una classe domina sull'altra. Perché quella sottomessa non si ribella? Fondamentale è il concetto di ideologia. Assunzioni teoriche e orientamenti di valore pretendono di rappresentare il mondo in modo universale pur rappresentandone solo una visione parziale o falsificata, giustificandone le disuguaglianze, i soprusi e gli sfruttamenti. La classe dirigente che ha l'interesse di occultare le contraddizioni della struttura sociale trasformano in reale la loro visione della realtà facendola

passare come universale. La classe dominata notoriamente mantenuta in una condizione di inferiorità, non è in grado di percepire che si tratta di ideologia e introiettano quest'organizzazione sociale dentro di sé, producendo falsa coscienza. L'obiettivo per arrivare a una società senza classi e conflitti sociali è necessario coscientizzare la classe dominata attraverso una presa di coscienza e in secondo luogo realizzare il superamento dell'alienazione con la rivoluzione. In questo caso il proletariato deve raggiungere una consapevolezza di classe in sé e per sé collettiva.

Weber giovedì 1 febbraio 2018 11:41

Monaco, studia economia. Coetaneo di Durkheim LA SOCIOLOGIA COMPRENDENTE La sociologia studia l'agire sociale, cioè un atteggiamento umano, sia esso un fare o un subire, se e in quanto l'individuo che agisce o gli individui che agiscono congiungono ad esso un senso soggettivo. La sociologia quindi interpreta/cerca di comprendere l'agire sociale e per Weber è una scienza comprendente. Non si intende una semplice spiegazione causale, ma l'obiettivo è comprendere il significato che quell'azione ha agli occhi di chi l'ha compiuta. Non è agire sociale qualsiasi azione causale, meccanica o abituale, essa deve essere dotata di senso per catalogarsi come agire sociale. Ecco perché la sociologia si diversifica rispetto alle scienze esatte, il paradigma scientifico dopo D. non è più valido per la società. Il centro torna sul soggetto invece che sull'oggetto (Positivismo). Tuttavia comunque Weber analizza l'agire umano affrontandone le generalità, intende studiare le azioni sociali degli uomini in quello che esse hanno di tipico, una tendenza d'azione. Per questo opera una serie di astrazioni da infinite azioni particolari e singolari, caratteristiche comuni in un quadro unitario, per ottenere un idealtipo dell'agire, un concetto-limite ideale a cui la realtà deve essere

commisurata e comparata, una categoria che non esiste nella realtà. Significa in primo luogo comprendere un'azione attraverso un processo interpretativo dell'agire sociale tra gli attori e questa sarà più corretta quanto più si è empatici e successivamente spiegarla causalmente. La causa non è mai unica o universale ( come nel Positivismo -> no ricerca di una legge universale ma una pluralità di molteplici condizioni, influenze, insieme di fattori intrecciati che rendono possibile un fenomeno sociale (Vicino a Simmel). L'attore è intenzionato verso 4 tipi di agire sociale: 1. Agire razionale rispetto allo scopo o agire strumentale: vengono ponderati gli sforzi in modo razionale in vista del fine 2. Agire ragionale rispetto al valore: è orientato dalla credenza nell'incondizionato valore in sé a prescindere da qualsiasi conseguenza relativa a tale comportamento 3. Agire affettivo: non razionale ma talvolta ragionevole 4. Agire tradizionale: dettato dal senso comune, da una liturgia, da una cultura consolidata. Nel mondo moderno secondo Weber, si assiste a un crescente predominio dell'agire razionale rispetto allo scopo. In base all'idealtipo di agire sociale si possono illustrare elementi significativi rispetto la realtà empirica: - fenomeni generali - fenomeni che si presentano in formazioni stoiche diverse (tipologie di potere) - formazioni storiche specifiche (capitalismo occidentale moderno) LA SOCIETA' Quando due individui agiscono orientandosi in base all'azione altrui, attribuendo all'azione un senso, si instaura una relazione sociale o legame sociale. Tali legami possono essere conflittuali o solidali. Quelle conflittuali sono chiuse e aventi due sensi divergenti, mentre quelle solidali sono aperte e aventi lo stesso senso. Si distingue quindi tra comunità in cui l'appartenenza comune è soggettivamente sentita dai membri (es. famiglia, comunità religiosa o rurale), è dominata da forme d'agire di tipo affettivo e tradizionale mentre la Società vede per la maggior parte atteggiamenti riflessivi, strumentali

basati sulla convergenza di interessi regolati da un contratto (utilitarismo e contrattualismo). LA STRATIFICAZIONE SOCIALE Si intende la differenziazione e l'ordine gerarchico della società, o punti di vista da cui una società può essere considerata: ordinamento economico, culturale e politico. Mentre la stratificazione di questi ordinamenti si presenta secondo: - la nozione di classe: Marx, punto di vista economico basato sul materialismo storico. Una classe è un insieme di individui che condivide la possibilità di accedere analoghi beni economici, tendenzialmente hanno i medesimi interessi. - ceto (=status): a prescinderei dalla classe di appartenenza due individui possono appartenere allo stesso ceto, ovvero alla medesima condizione di effettivo privilegio positivo o negativo nella considerazione sociale, punto di vista culturale. - la stratificazione politica: si realizza nelle forme degli apparati politici e amministrativi di un gruppo sociale, cioè secondo cariche che vi possono ricoprire. Ma anche attraverso l'influenza dei membri di un partito o di una determinata fazione politica. LE FORME DI LEGITTIMAZIONE DEL POTERE L'autorità è l'espressione di un potere legittimo, quindi di avere direttamente per oggetto altri esseri umani. Si distingue in potere: 1. Sociale: possibilità di produrre effetti su altri 2. Politico: oltre a essere un potere sociale, esso coincide con il potere di governo. Questo può basarsi sulla mera forza e sull'imposizione d regole che convergono agli interessi e alle convinzioni di alcuni. Non è più legittimo. Oppure può basarsi su criteri socialmente condivisi e ritenuti legittimi. In "Economia e società" Weber distingue tra Potenza = Match e Herschaft = Potere: 1. Potenza: possibilità di far valere entro una relazione sociale anche di

fronte a un'opposizione la propria volontà (al di là del p. di legittimazione, agire tradizionale o razionale rispetto al valore) attraverso: - seduzione - costrizione - adesione spontanea 2. Potere: la possibilità che un comando, che abbia determinati contenuti, venga accettato presso certe persone perché ritiene legittimo colui da cui deriva il comando. Il Potere può essere: - tradizionale, quando poggia su credenze universalmente ritenute valide, tipico delle successioni dinastiche, monarchie - carismatico, da carismon = dono, quando poggia sulla dedizione straordinaria alla forza eroica di qualcuno, tipico del movimento politico o religioso, dei gruppi di amici = agire affettivo. Hanno la grande potenzialità di generare mutamento. Per Weber il carisma è la più grande forza rivoluzionaria. - razional-legale = quando poggia sulla credenza nella legalità di ordinamenti statuiti, e nel diritto di coloro che sono chiamati ad esercitare il potere in base a essi. È un potere impersonale, il contrario di quello carismatico. È tipico del sistema elettorale = agire razionale. È la forma di potere più tipica delle società moderne, vigono delle leggi che sono superiori a qualsiasi personalità carismatica. IL CAPITALISMO OCCIDENTALE MODERNO 1. Secondo la categoria della comprensione: Dal punto di vista economico, la nostra società ha il suo perno nel capitalismo, ma esso non influenza solo il mercato, ma anche la società stessa nelle sue caratteristiche. Si definisce capitalismo quell'agire economico e razionale al cui interno i soggetti agiscono al fine di conseguire un guadagno in modo formalmente pacifico. L'impresa capitalistica dispone di un capitale e mira ad accrescerlo mediante il conseguimento rinnovato di profitti che di norma vengono reinvestiti per procurare nuovo profitto. Basato sull'organizzazione razionale del lavoro formalmente libero (= catena di montaggio).

2. Secondo la spiegazione causale: Le condizioni che combinate costituiscono il terreno favorevole per lo sviluppo capitalistico: - la larga disponibilità di manodopera formalmente libera - lo sviluppo di mercati aperti - la separazione tra famiglia e impresa: la famiglia post industriale non è più l'agenzia incaricata di socializzare le nuove generazioni - lo sviluppo di un diritto formalmente statuito: regole stabili permettono anche di fare calcoli razionali che garantiscano il successo Tale combinazione s è prodotta solo in Occidente. Lo spirito capitalistico è l'ethos razionale applicato all'economia. Tale agire che calcola in vista di uno scopo ha le sue origini nell'etica protestante: quella calvinista, che tende a sottovalutare il concreto godimento di quanto viene prodotto. È intesa come enfasi: - sulla vita mondana = Beruf = lavoro o professione. Il lavoro è l'espressione della dimensione dell'anima e il successo ( = virtù) in ambito professionale determina il segno della predestinazione alla salvezza. l'enfasi sul lavoro è un modo di rispondere alla pressione psicologica causata dalla predestinazione. L'uomo rispetta Dio, occupandosi, ogni giorno della creazione di Dio: il mondo. - Contemporaneamente ci si vieta ogni piacere e godimento, che sarebbe peccato e segno di dannazione. Il lavoro è lo strumento di rifiuto metodico delle tentazioni, esso produce capitale, investimento e altro profitto. Ma tale accumulo viene vissuto con distacco, in un atteggiamento di ascesi intramondana. Ulteriore conferma di essere predestinati. L'etica protestante offre le basi della mentalità capitalistica, anche questa per aver successo deve produrre più e guadagnare più di quanto investito e consumato. Non fu l'unica causa originaria però, anche la marginalità culturale, che permette di adottare comportamenti innovativi rispetto alla tradizione. Lo sviluppo infatti dello spirito imprenditoriale fu legato a minoranze etniche come ebrei e stranieri. Tuttavia comunque le forze spirituali che hanno prodotto il capitalismo ne sono state poi state espunte dal capitalismo stesso, si genera così il fenomeno della "Gabbia d'Acciaio": lo sviluppo di un capitalismo privo delle forze spirituali da cui era nato subendo quindi un processo di

laicizzazione e disumanizzazione che ha accentuato le disuguaglianze e l'alienazione moderni. Non è più funzionale alla logica della predestinazione. BUROCRAZIA E PROCESSO DI RAZIONALIZZAZIONE Si intende il potere degli uffici, ovvero quegli organi che in un'ottica di potere razional-legale e razionale-strumentale rappresentano l'apparato amministrativo. È un'organizzazione che coopera sulla base di leggi e regolamenti impersonali. Segue procedure standardizzate, una gerarchia di funzioni, accesso alle cariche tramite concorsi per evitare il passaggio ereditario (potere tradizionale), retribuzione statale. Talvolta è l'organizzazione più ugualitaria ed efficiente, in altri casi può produrre spersonalizzazione favorendo la deresponsabilizzazione dei singoli funzionari, che diventano meri esecutori di procedure pre costituite sfavorendo anche l'innovazione. Un sistema burocratico è anche difficile da controllare diventando disfunzionale. Weber si preoccupa di evidenziare la natura conflittuale della società al contrario di Durkheim per cui anche il conflitto (= devianza) è funzionale all'odine sociale. Un passaggio fondamentale dei tempi moderni è il processo di razionalizzazione connesso alla sua visione disincantata. È lo stesso che vige nella burocrazia e nelle forme di potere legittimate dalla logica razional-legale. Il vantaggio principale è la produttività e la specifica efficienza raggiunta da questi sistema, ma alo stesso tempo produce la convinzione che ogni problema possa essere risolto facendo ricorso alla ragione illuminante. Questa mentalità tipicamente scientista e positivista se vista criticamente provoca una visione disincantata: la scienza spiega infatti come dominare al meglio il mondo dal punto di vista tecnico, ma non può rispondere né deve rispondere all'interrogativo etico. La scissione tra tecnica e questioni esistenziali è tipica del mondo moderno. La stessa fiducia attribuita alla scienza è tutt'atro che razionale e delegittima la religione e i sentimenti. In questo modo si sviluppa una mentalità che deresponsabilizza l'uomo dalle tematiche strettamente etiche provocando i grandi drammi della storia novecentesca (pianificazione razionale dello

sterminio, catena di montaggio, operaio-massa e soldato-massa, eugenetica). ETICA E SOCIETA' Per Weber la sociologia è una scienza comprendente con un approccio individualista e conflittuale. Nell'approccio individualista ricerca il senso dell'agire del singolo e in seguito le molteplici cause. Il sociologo è orientato dal suo stesso sentire nell'osservazione dei fenomeni sociali in quanto uomo, tuttavia tenta di essere il più possibile avalutativo, in quanto non emette giudizi. La medesima etica del sociologo lo spinge verso l'oggettività della ricerca, pur consapevole di essere in qualche modo umanamente orientato.

Simmel mercoledì 15 novembre 2017 16:55

LA SOCIOLOGIA FORMALE Approccio individualista La Società è un'astrazione concettuale che non esiste empiricamente, ma che emerge dal guardare a una certa distanza e prospettiva individui legati, in varie forme di reciprocità, descrivibili in cerchie sociali o interazioni. I gruppi sociali sono forme astratte di possibili combinazioni tra individui. Il fluire di queste interazioni e retroazioni (reazione all'azione altrui) si cristallizza in forme più o meno provvisorie o stabili nel fenomeno di sociazione. In ogni interazione gli stessi individui assumono ruoli diversi a seconda degli individui con cui interagiscono, del contesto, del pensiero e delle condizioni. Es: un uomo è padre - marito - lavoratore etc… Nel fluire della società si cristallizza la forma dell'interazione che diventa una sorta di categoria attraverso cui leggere i processi sociali. Nei vari processi di interazione ricorrono il numero, i tipi sociali o stereotipi, la sedimentazione nel tempo o oggettivazione (anche se talvolta illusoria ma

reciprocamente accettata). La società come descrizione situata delle forme stabili delle interazioni, assunte tra gli individui nel fluire della vita, rappresenta la cultura. Essa si fonda sull'adozione di forme (simboli, concetti, narrazioni) che pur essendo molto ricche in alcune culture ne costituiscono una riduzione. Per questo esiste il mutamento, quando tali forme non sono più adatte ne vengono create altre dal fluire della vita. Nessuna prospettiva è permanente, ma è destinata a essere sostituita da una nuova. METROLI, DENARO E INTELLETTUALIZZAZIONE DELLA VITA Simmel percepisce la crisi che è tipica della modernità. È una crisi permanente, perché è radicata in processi che sconvolgono tutti gli ordini sociali tradizionali, ma soprattutto perché il mutamento è l'espressione della modernità stessa, è il suo principio. La cultura di oggigiorno è intrinsecamente problematica in quanto tenta di venire a patti con il mutamento. La modernità è l'epoca del mutamento e dell'instabilità delle forme e la metropoli ne è il suo esempio più lampante. Nella vita metropolitana l'individuo è continuamente esposto a una infinita molteplicità di stimoli nervosi e per proteggersi accentua il carattere intellettualistico, ovvero la sede degli strati più consci e superiori della psiche a discapito della sentimentalità. Assume un atteggiamento indifferente e anonimo. l'abitante delle metropoli è il blasé (significa ferito), un tipo sociale. Travolto dal flusso sociale rischia la nevrosi e divenendo indifferente a tutto neutralizza gli stimoli stessi. L'intelletto si distingue dalla ragione, mette un filtro alla realtà, mette distanza tra sé il mondo, anestetizzandolo per sopravvivere ai cambiamenti. Annullandoli tutto diventa grigio, uguale, noioso e affinché una forma assuma valore viene valutata in denaro. Come in Marx il denaro è l'equivalente universale. L'economia monetaria è tipica della modernità, il rischio è che venga estesa una logica economica anche alla sfera sociale. Nella metropoli tutti sono di corsa, il tempo stesso è denaro. L'operaio vende il proprio tempo in cambio di un salario. La metropoli è l'evoluzione delle cerchie sociali precedenti: tribù, piccole comunità, città, metropoli.

In quest'ultima alcune delle cerchie sociali, che rappresentano le aree di interazioni tra i vari individui, non si incontrano mai. Ciò non succede per esempio nella piccola comunità che è rappresentabile da cerchie sociali concentrici, di fatti in esse tutti conoscono tutti. Questo carattere metropolitano permette l'accesso a maggiore libertà e di sviluppare la propria unicità, permettendo a ogni individuo di cambiare più volte ide...


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