Art 10 CEDU - wwdww PDF

Title Art 10 CEDU - wwdww
Author Erica Balducci
Course Giurisprudenza
Institution Università di Bologna
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Description

La libertá di espressione nella giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo

Art. 10 Cedu 1.

Ogni persona ha diritto alla libertà d’espressione. Tale diritto include la libertà d’opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera. Il presente articolo non impedisce agli Stati di sottoporre a un regime di autorizzazione le imprese di radiodiffusione, cinematografiche o televisive.

2.

L’esercizio di queste libertà, poiché comporta doveri e responsabilità, può essere sottoposto alle formalità, condizioni, restrizioni o sanzioni che sono previste dalla legge e che costituiscono misure necessarie, in una società democratica, alla sicurezza nazionale, all’integrità territoriale o alla pubblica sicurezza, alla difesa dell’ordine e alla prevenzione dei reati, alla protezione della salute o della morale, alla protezione della reputazione o dei diritti altrui, per impedire la divulgazione di informazioni riservate o per garantire l’autorità e l’imparzialità del potere giudiziario.

L’applicazione deltriple-test La Corte europea considera, tra gli altri fattori: Cosa é stato pubblicato Come le opinioni o le idee sono state formulate e con quale mezzo sono state veicolate Quando un contenuto é stato pubblicato, trasmesso o divulgato Con quale intento un contenuto é stato formulato o divulgato Il grado di proporzionalitá dell’interferenza

I media e la societá civile come “public watchdog”

I media rivestono una funzione essenziale in una societá democratica e operano come “public watchdog” (Sunday Times v. United Kingdom, 1991) e “purveyor of information” (Barthold v Germany, 1985)

Esiste un forte interesse pubblico ad ammettere i diversi gruppi sociali e gli individui a contribuire al dibattito pubblico immettendovi informazioni e idee su questioni di interesse generale come, ad esempio, la salute e l’ambiente

bito Handyside v. UK (1976)

[…] [it] is applicable not o ion" or "ideas" that are favourably received or regarded as inoffensive or as t offend, shock or or any sector of the population. Such are the demands of that pluralism, tolerance and broadmindedness without which there is no "democratic society". This means, amongst other things, that

L’ambito di tutela Handyside v. UK (1976) Collegamento con ambito di tutela del Primo Emendamento alla Costituzione statunitense Differente scrutinio sulla legittimità delle restrizioni alla libertà di espressione: strict scrutiny (“clear and present danger”) v. triple test Protezione tendenzialmente assoluta (USA) v. protezione relativa by design (Europa)

Hate speech, contesto politico e discriminazioni Attenzione al destinatario (gruppo sociale/funzione pubblica) del contenuto e della sua funzione sociale • Nei confronti di espressioni lesive della dignità e dei diritti riconosciuti in una società democratica, costituisce legittima compressione della libertà di espressione la sanzione penale che risponde a un interesse pubblico e che è sufficientemente dettagliata nella sua formulazione: libera espressione non può scadere in aggressioni o incitazioni a violenza nei confronti di individui determinati (nella fattispecie, migranti) (Féret v. Belgium) • invece

( ) • Legittimo sanzionare espressioni che costituiscono “hate speech” in sè, anche se inserite in una comunicazione dai fini legittimi (Vejdeland and others v. Sweden)

Hate speech e revisionismo storico Crinale tra libertá di ricerca, offesa alla dignitá e abuso del diritto • L’accettabilità di “hate speech” riferito a un fatto storico di cui non si è ancora affermata un’interpretazione univoca deve essere proporzionale alla diversità di posizioni attorno ad esso. (Perinçek v. Switzerland) • , incitanti alla )

discriminazione in violazione dell’art. 17 CEDU ( (Garaudy v. France) • Intervistare gruppi razzisti non equivale a incoraggiare discorsi razzisti e conseguentemente un giornalista che agisce in tal senso non può essere multato senza che la sua libertà di espressione venga violata (Jersild v. Denmark)

Accesso ai contenuti Limite dell’

e accesso ai media

• – –

• Accesso ai media:

( )

Bilanciare la libertà di espressione con il diritto alla privacy • Art. 10 v. Art. 8: • La Corte europea individua nell’ il punto cruciale per definire se un’informazione, così come una fotografia, debbano essere considerati protetti dal diritto alla libertà di fornire e ricevere l’informazione. • Rilevanze delle public figures nel considerare il bilanciamento tra le due opposte esigenze

Bilanciare la libertà di espressione con il diritto alla privacy

• Diffondere immagini di un soggetto inconsapevole a scopo pubblicitario costituisce una violazione dell’articolo 8 CEDU e non un comportamento protetto dall’articolo 10 CEDU (Peck v. the United Kingdom) •

(Radio France v. France)

Bilanciare la libertà di espressione con il diritto alla privacy



e la tutela della privacy nel caso di public figures



(Von Hannover v. Germany) – La pubblicazione di una fotografia esercizio della libera espressione , specialmente se la fotografia non è stata acquisita in modo furtivo (Von Hannover v. Germany ( )) – La pubblicazione di che funge da illustrazione di un articolo (Von Hannover v. Germany ( •

)

V. anche Axel Springer AG v. Germany [GC]

Ancora sulle public figures •

( •

) prevista dall’articolo 10

CEDU

, inviata alla radio da un terzo soggetto, è stata ( )

(segue) • Sulla base del margine di apprezzamento riconosciuto dalla Corte EDU alle corti nazionali, può ben essere riconosciuto che la pubblicazione delle fotografie di un matrimonio tra persone ben note e in un luogo pubblico non costituisca una violazione del diritto alla privacy di dette persone ma espressione del diritto riconosciuto dall’articolo 10 CEDU (Lillo-Stenberg and Sæther v. Norway) •

( , Ernst August von Hannover v. Germany)

(segue) e la loro etica professionale: cruciale differenza tra fatti e giudizi di valore, dei quali ultimi non è possibile dichiarare la verità o falsità • Anche in assenza di una condanna,

(

)

• Il diritto alla privacy non richiede ai media di notificare ai soggetti interessati la pubblicazione di una notizia che li riguarda (Mosley v. the United Kingdom)

Libertà di espressione e giornalismo: la tutela della reputazione altrui

, tipizzato dall’art. 10, par. 2, CEDU Nel contesto dell’informazione giornalistica . In ogni caso, tali sanzioni devono essere graduali, proporzionate e contenute entro limiti determinati. Difficile linea di confine per definire in quali casi le notizie riportate possano essere considerate offensive della reputazioni altrui o utili a promuovere un dibattito generale, sulla base anche della modalità con la quale le informazioni vengono riportate al pubblico. Correlazione alla qualitá delle fonti

(segue) Tali sanzioni devono tuttavia essere proporzionate all’obiettivo onde non sfociare nella violazione del diritto protetto dall’articolo 10 CEDU. •

10.2 CEDU – – Pedersen and Baadsgaard v. Denmark [GC])



v. Italy)

(segue) L’esistenza di una condanna di un giornalista in sede penale non può dirsi di per sé incompatibile con l’art. 10 CEDU Nemmeno la previsione di detentiva per il giornalista diffamatore è sempre incompatibile con l’art. 10… …ma , come nel caso di istigazione all’odio razziale o etnico o di incitamento alla violenza

(segue) Differenza tra Belpietro e Perna: applicazione della sola pena della multa

Critica: rischio penale come mero «costo di produzione» dell’informazione?

(segue) La Corte europea accetta solitamente una definizione molto amplia di fonte legittima ai fini di promuovere un dialogo democratico quanto più intenso possibile. • ( ) • Punire in relazione alla diffusione di notizie pubblicate da terzi equivarrebbe a ridurrebbe eccessivamente la possibilità di discutere circa materie di pubblico interesse. Pertanto

(Thoma v. Luxembourg)

(segue) . Il faro per la decisione finale resta comunque l’interesse ai fini del dibattito generale •

Diffondere notizie su un argomento di interesse pubblico, presentato in maniera oggettiva e non provocatoria o offensiva, senza esagerazioni o rappresentazioni fuorvianti e avendo ottenuto informazioni in modo legittimo è certamente un’attività protetta dall’articolo 10 CEDU. Pertanto una restrizione di tale attività tramite la condanna per la diffusione di alcune notizie integra una violazione della libertà di espressione come protetta dalla CEDU ( )

• Di conseguenza una condanna per aver formulato espressioni contro la reputazione di una sola persona non risponde a un pressing social need nè integra una misura proporzionata, e dunque necessaria in una società democratica ( ) •

(

(no. 3))

Libertà di espressione e giornalismo: diffusione di informazioni confidenziali •

pubblicare, , informazioni contenute su un documento altrimenti da considerarsi confidenziale e non pubblicabile. – Fressoz and Roire v. France [GC] –



trasmettere immagini acquisite in violazione della riservatezza della comunicazione . Questo comportamento può dunque essere punito con una condanna, prevalendo l’interesse tutelato dall’articolo 8 CEDU sull’articolo 10 CEDU.

(

)

Giornalismo e raccolta di not • giornalismo, pubblicazione. (

ed e’ contraria alla funzione pubblica del proprio per l’assenza di )

• : allontanamento e fermo di un giornalista nel corso di una manifestazione, ma senza privarlo del materiale raccolto nell’esercizio del diritto di cronaca ( )

Protezione delle fonti giornalistiche •

(

)



in qualità di fonte giornalistica,

(Nagla v. Latvia)

L’uso di strumenti di captazione nel contesto giornalistico



(

)

• ( )

L’art. 10 e i nuovi Stati Contraenti Con la caduta del Muro di Berlino, l’attività della Corte EDU si arricchisce anche del compito di assicurare il rispetto della Carta nei nuovi Stati Contraenti, il cui livello di tutela dei diritti fondamentali non sempre risultava essere adeguato.

• Sanzionare un giornalista per diffamazione viola la sua libertà d’espressione se l’articolo diffamatorio non è dichiarato in giudizio contenere notizie falso e riguarda una figura di pubblico interesse. (Dalban v Romania) • La protezione accordata dall’art. 10 deve considerarsi particolarmente forte in contesti di interesse pubblico, quali il dibattito politico pre-elettorale. Perciò, è illegittima la sanzione per diffamazione per un giornalista che formuli una domanda in termini che possano apparire diffamatori alla luce di una certa interpretazione. Altrimenti, si correrebbe il rischio di limitare l’attività e il compito dei giornalisti. (Filatenko vs. Russia)

Art. 10 e Internet In Internet, l’applicazione dell’art.10 conosce nuove forme e forse nuovi limiti, nel momento in cui la protezione accordata ad alcuni diritti nel contesto dei media tradizionali risulta inadatta all’ambiente digitale.

Editorial Board of Pravoye Delo and Shtekel v. Ukraine It is true that the Internet is an information and communication tool particularly distinct from the printed media, especially as regards the capacity to store and transmit information. […] The risk of harm posed by content and communications on the Internet to the exercise and enjoyment of human rights and freedoms, particularly the right to respect for private life, is certainly higher than that posed by the press. Therefore, the policies governing reproduction of material from the printed media and the Internet may differ.

• Non viola l’art. 10 il divieto di esporre un poster contenente il link a un sito web che ospita contenuti illegali, comunque accessibile. (Mouvement Raëlien Suisse v. Switzerland) • Non viola l’art. 10 la confisca di materiale pedopornografico esposto a fini artistici, laddove la norma che criminalizza la diffusione di materiale pedopornografico rispetti l’art. 10 c. 2. (Karttunen v. Finland)

(segue) •

, c. 2. (

)

• Contra: ricorre una violazione art. 10, c. 2 in caso di condanna del fornitore di servizi per la mancata rimozione di contenuti diffamatori di terzi su cui non esercita alcun controllo (MTE v Hungary) • Una misura restrittiva della libertà d’espressione non é “prevista dalla legge” ai fini dell’art. 10, c. 2, se manca di un dettagliato quadro normativo e di un’adeguata revisione giudiziale. La conseguente illegittima limitazione della libertà d’espressione non deve riferirsi solo al destinatario della sanzione, ma anche a soggetti che ne sono toccati in modo collaterale (come gli utenti che intendono accedere a un sito): fenomeno amplificato dall’architettura di Internet. (Ahmet Yildirim v Turkey)

Qualche osservazione • Due linee operative: garantire libertà di espressione (public watchdog) nell’enforcement delle positive obligations degli Stati contraenti ma compiere aggiustamenti su base casistica del suo ambito • Tendenze scostanti ma nucleo comune • Influenze (mutue) con Lussemburgo...


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