Banksy - Riassunto Design della Comunicazione PDF

Title Banksy - Riassunto Design della Comunicazione
Author Ilaria Somalvico
Course Design della Comunicazione
Institution Politecnico di Milano
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Summary

Riassunto Banksy...


Description

Banksy Banksy è un autore che ha costruito la propria popolarità in maniera molto accurata, ed è anche un autore che crea un collegamento tra passato e presente. “Non so perché le persone siano così entusiaste di rendere pubblici i dettagli della loro vita privata, dimenticano che l’invisibilità è un superpotere” Cit. Banksy L’identità di Banksy è sconosciuta, lui lavora raggiungendo una popolarità enorme, ma da anonimato. L’assenza di informazioni non ha fatto altro che alimentare una curiosità che è cresciuta nel tempo, e questo ha amplificato la popolarità del personaggio. Si sa che è un artista britannico, che è nato a Bristol e probabilmente fra il 1974 e il 1975. Banksy è uno dei più importanti artisti nell’ambito del graffitismo e ha cominciato a lavorare a partire da Bristol poi tutta l’Inghilterra e successivamente in tutto il mondo. Utilizza uno stile provocatorio, ironico, satirico per affrontare una serie di tematiche di carattere sociale, politico che riguardano la cultura della società contemporanea. Si autodefinisce un vandalo di qualità e spesso si rappresenta come un vandalo che ha un attitudine pacifica. Fa riferimento all’arte del passato, con citazioni anche molto colte; fa sua una citazione di Cezanne, artista postimpressionista. “Tutti i dipinti realizzati all’interno, in uno studio, non saranno mai belli come quelli realizzati all’esterno.” Il contesta di Banksy è quello urbano, il suo lavoro è costituito graffiti, spessa con stencil che gli consentono di moltiplicare delle immagini nelle strade, ma realizza anche delle installazioni, e degli interventi performativi che attua in vari modi, per esempio realizza dei quadri già esistenti, le modifica e le va a collocare nei musei. Riesce anche ad organizzare in anonimato delle mostre, come ad esempio il “Banksy Show”. Il “Banksy Show” è realizzato in un edificio industriale dismesso, in cui l’artista realizza una grande mostra dove accanto a tutta una serie dei suoi lavori ricrea questo ambiente, una stanza arredata con oggetti fragilissimi, che però contiene un elefante vero dipinto con colori atossici con lo stesso motivo delle pareti. Il messaggio si riferisce a una tematica che a lui è molto cara cioè la consapevolezza, l’informazione e la capacità critica, è un concetto basilare per lui. Parte da un detto anglosassone “L’elefante in una stanza”. C’è un’attrice seduta su un divano e sta leggendo senza vedere qualcosa di gigante, quindi l’elefante in una stanza è la nostra incapacità di vedere qualcosa che rischia di schiacciarci, l’elefante è mimetizzato ma nonostante sia gigantesco lei non si accorge della sua presenza, è una metafora dell’incapacità critica. Nella stessa stanza ci sono repliche di opere riprodotte dall’artista in tono dissacrante, come il ritratto di una

dama che indossa una maschera antigas, una veduta di un paesaggio dove appaiono dischi volanti… Tipico stile di Banksy. La legittimità del graffito. Scrive: “La gente si lamenta che i graffiti sporcano i muri, e chissà cosa diranno di un graffito che sta proprio facendo le pulizie su un muro”. (opera richiesta dal cantante degli U2) Il suo lavoro spesso richiama le origini, le prime forme realizzate dall’uomo. Le primissime immagini dell’uomo sono le impronte delle mani nelle caverne, che avveniva in positivo o in negativo, venivano usate bacche, foglie. Poi ci sono gli animali, disegnare gli animali significa impadronirsi dell’animale. Crea un graffito rupestre, un momento di caccia e poi dipinge un addetto che sta cancellando il graffito, e Banksy scrive “I graffiti fanno parte della storia dell’uomo, della nostra storia” e quindi le prime espressioni umano erano proprio i graffiti. Spesso lancia dei messaggi nelle sue opere, ad esempio scrive: “se sei in grado di fare qualcosa di meglio, allora intervieni pure sul mio lavoro, ma se non sei capace allora lascia stare e rispetta il mio lavoro”. Le tematiche che affronta Banksy sono: -

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Il consumo del cibo, e le conseguenze patologiche (anoressia, obesità, bulimia…), l’assenza di cibo. (bambino che tiene un frigorifero che vola come un aquilone, che diventa un sogno) L’infanzia, la figura ricorrente della bambina con i palloncini a forma di cuore che volano via, immagine di un’infanzia che se ne va che viene tolta; Dipinge una bambina allunga la mano al di la dell’ombrello anche se la pioggia cade all’interno di esso, l’ombrello in questo caso come luogo che dovrebbe proteggere (come la casa, la scuola,…) ma in realtà non lo fa. Una bambina che spalanca le braccia alla pioggia di colore mentre un uomo si protegge da essa. La guerra. Opera con due soldati che dipingono il simbolo della pace con un colore rosso che cola che sembra sangue, e l’artista scrive “La pace non si dipinge con il sangue, come stanno facendo questi due soldati” , è un messaggio che si riferisce alle guerre in nome della pace.

La questione della preesistenza, cioè un opera che viene eseguita su quello spazio che è intrasferibile, cioè luoghi particolare che gli permettono di produrre delle opere che dipendono appunto dal luogo (size specific). Un altro soggetto che Banksy usa sempre sono i ratti, per una serie di motivi che lui stesso spiega: Innanzitutto il ratto è il simbolo dell’uomo metropolitano ridotto a un animale infimo che prolifera nel degrado e che viene considerato portatore di malattie; Lui dice il ratto è piccolo e spesso sono le cose piccole che fanno paura; poi il ratto gli piace perché è una specie animale che non ha gerarchie; e poi il ratto merita tutta la nostra stima perché è in grado di fare sesso anche 50 volte al giorno.Un altro riferimento ad un artista francese che dipingeva l’immagine del ratto, Banksy tiene molto alle

citazioni di artisti del passato, per creare una sorta di continuità. Infatti fa un’opera dedicata a Haring e a Basquiat, e ad altri. Il paesaggio diesel semovente, è un’installazione di Banksy, in cui prende dei camioncini bianchi e li colloca in vari punti dei quartieri di New York, all’interno crea dei diorami, cioè una ricostruzione di un’ambiente naturalistico, creando una natura paradisiaca; sul lato dei camioncini c’era un numero di telefono che il pubblico era invitato a comporre e una volta chiamato si poteva sentire il messaggio “Ciao siete da qualche parte a New York, e state osservando un camion per le consegne venuto a portarvi serenità, statevene un po’ qui a riposare e godetevi il panorama, questo paesaggio diesel semovente vi è stato offerto dall’artista britannico di nome Banksy”. In questo intervento Banksy riprende le opere di Monet riguardanti la natura, i giardini, laghetto con ninfee, ponticello a schiena d’asino… Nel centro storico di Napoli, accanto a un altarino dipinge la figura di una Madonna che però nell’aureola ha una pistola.

Dismaland

Banksy realizza Dismaland che è un parco, che l’artista chiama, diseducativo che viene inaugurato e aperto nel 2015, registrando un grandissimo successo di pubblico. L’idea di Banksy nasce da un progetto che riguarda i parchi della Disney, quindi parte da una rielaborazione dissacrante per dimostrare attraverso le attrazioni del parco tutta una serie di spunti di riflessione su tematiche sociali legate alla contemporaneità. L’idea è quella di, con ironia, riproporre un parco anziché di divertimento di disorientamento, e quindi sceglie uno stabilimento balneare dismesso sulla costa vicino a Bristol, forse si tratta della località dove l’artista trascorreva le vacanze con i genitori. La parola Disma significa triste, depresso che è proprio il senso che vuole dare Banksy a questo lavoro, l’intero insieme di installazioni deve trasmettere un senso di degrado, di tristezza, anche il personale addetto è addestrato dall’artista a trattare in maniera scortese, maleducata il pubblico, camminando anche strisciando i piedi con la testa bassa . Il parco si compone di giostre, installazioni, mostre e sculture, disposte attorno a questo laghetto artificiale e entrando sulla sinistra colloca opere sue e di alcuni artisti che riguardano sempre tematiche con tono provocatorio. La struttura più imponente è quello del castello fatiscente, e davanti ad esso c’è un laghetto di acqua torbida, sporca con al centro una sirenetta distorta, deformata. Una delle installazioni che ha maggiore successo è posta all’interno del castello, la carrozza di cenerentola che ha avuto un incedente e lei morta è distesa che esce dal finestrino, e

davanti all’incidente ci sono i fotografi che scattano all’impazzata fotografie. Questa installazione ha un rimando alla storia della principessa Diana. Sempre nel laghetto c’è una camionetta della polizia che si trasforma in una fontana. Crea una vasca di acqua nera, sporca e all’interno posiziona delle barchette telecomandate cariche di migranti, nella vasca ci sono anche corpi che galleggiano. Una tipica giostra con i cavallini, anche se i cavalli non sono i soliti ma sono cavalli dissezionati, appesi al contrario; e sulla giusta c’è un uomo vestito da macellaio con ancora il coltello in mano pieno di sangue. Il tema del consumo torna in molti casi, un manichino su una panchina con un carrellino della spesa che viene aggredita da gabbiani affamati. Da un Water fuoriesce un’orca che viene invitata ad attraversare un cerchio da un finto addestratore di parchi acquatici per andare tuffarsi in una piscinetta di acqua sporca, riprende il tema dello sfruttamento degli animali. La pesca delle papere in cui al centro c’è un pellicano completamente ricoperto di petrolio, e la gente doveva prendere le paperelle gialle che galleggiavano sull’acqua nera....


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