Botanica : schede piante PDF

Title Botanica : schede piante
Course Pharmaceutical Botany
Institution Sapienza - Università di Roma
Pages 94
File Size 5.9 MB
File Type PDF
Total Downloads 45
Total Views 148

Summary

Piante botanica farmaceutica: schede ...


Description

Nome comune: ACACIA DEL SENEGAL Nome botanico: Acacia del Senegal Famiglia: Mimosaceae

Classificazione botanica: Angiosperme dicotiledoni Rosidae. Descrizione botanica: Albero. Habitat e distribuzione: E’ largamente distribuita nelle regioni calde, desertiche o

predesertiche.

Caratteri distintivi della pianta: Albero o arbusto spinoso, dalla corteccia liscia e

chiara, con chioma ovale; le foglie sono appuntite e rigide, bipennato - composte; spine accoppiate (derivanti da stipole); capolini fioriferi di color giallo pallido, calice campanellato; il frutto è peduncolato e giallognolo. Droga: Essudato e fiori. La droga si ottiene in seguito ad un “vulnus” (ferita) sulla superficie integra della pianta con formazione della cosiddetta “gomma arabica”. Principi attivi: Carboidrati. Arabina, arabinosio, ramnosio, galattosio, tannini. Uso farmaceutico: Eccipiente/emulsionante/addensante; antitussiva. Impieghi particolari: Azione antiinfiammatoria sulla mucosa gastroenterica; proprietà lenitive per le vie respiratorie e del cavo orale; trova indicazione nelle scottature.

Nome comune: AGLIO Nome botanico: Allium sativum Famiglia: Liliaceae

Classificazione botanica: Angiosperme monocotiledoni. Descrizione botanica: Erba perenne. Habitat e distribuzione: E’ originario dell’Asia centrale, ma è attualmente coltivato nelle regioni temperate.

Caratteri distintivi della pianta: E’ una pianta erbacea, perenne e bulbosa, provvista di numerose radici cordiformi superficiali. Le foglie dell'aglio sono basali, avvolgenti il fusto. I fiori, quando si formano, sono portati dagli steli fiorali (alti dai 40 agli 80 cm), alla cui sommità è posta un’infiorescenza ad ombrella. I fiori sono piccoli, portati da dei corti peduncoli, bianchi tendenti al rosso - rosa e spesso non si aprono. I semi si formano molto raramente. Droga: Bulbo . La parte dell'aglio utilizzata è il bulbo (o capo o testa) racchiuso da una decina di foglie. Ogni bulbo contiene da 6 a 14 bulbilli o spicchi, stretti fra loro e ricoperti da scaglie membranose. Principi attivi: Glucosidi e composti solforati (tra cui allini e allicina). Uso farmaceutico: Problemi circolatori; antitumorale; antisettica/antimicrobica; ipotensiva; ipocolesterolemizzante. Impieghi particolari: E' il più potente battericida naturale che si conosca.

Nome comune: ALLORO Nome botanico: Laurus nobilis Famiglia: Lauraceae

Classificazione botanica: Angiosperme dicotiledoni Magnoliidae. Descrizione botanica: Albero. Habitat e distribuzione: E’ una pianta originaria dell’Asia Minore, ma ormai

acclimatata nella regione mediterranea, dove cresce sia spontanea, sia coltivata a scopo ornamentale. Caratteri distintivi della pianta: Albero o arbusto sempreverde, di altezza diversa a seconda del tipo di crescita (può raggiungere anche i 25 – 30 m); le foglie, coriacee, sono verdi scure, lucenti, ondulate sui margini, ellittico – lanceolate, alterne; i fiori sono biancastri o bianco – giallastri, con perianzio di 4 pezzi e raggruppati in piccole ombrelle ascellari; il frutto è una drupa nerastra ed ovoidale. Droga: Foglie e frutti. Sia le foglie che le drupe, ma specialmente le prime, emanano un odore intenso e caratteristico se triturate ed hanno un sapore amarognolo. Principi attivi: Olio essenziale. Le foglie contengono un olio essenziale costituito in massima parte da cineolo; nelle drupe sono contenuti sia un olio essenziale sia un olio grasso. Con quest’ultimo si può preparare il cosiddetto “burro di lauro”. Uso farmaceutico: Amarotonica/digestiva/eupeptica; espettorante, balsamica; antisettica/antimicrobica. Impieghi particolari: La droga si usa esternamente come stimolante antisettico; con il burro di lauro si preparano medicamenti rubescenti. Per uso interno se ne fanno infusi con azione stimolante e aromatica. Viene usato anche in culinaria come aromatizzante.

Nome comune: ALOE DEL CAPO Nome botanico: Aloe ferox Famiglia: Aloaceae

Classificazione botanica: Angiosperme monocotiledoni. Descrizione botanica: Erba perenne. Habitat e distribuzione: Vive nelle zone calde e molto calde, specie nell’Africa, ma si trova spontanea o coltivata in quasi tutto il bacino mediterraneo. Caratteri distintivi della pianta: Si tratta di una specie arborescente, alta da 1 a 3 m; le foglie sono lanceolate, carnose e completamente spinose, di lunghezza variabile da 40 a 70 cm; i fiori sono rossi, penduli, in racemo; il frutto è una cassula loculucida. Droga: Foglia e succo della foglia. La droga si prepara recidendo le foglie alla base, raccogliendo e facendo essiccare il succo che ne cola. Dall’essiccamento all’aria si ottiene una massa opaca, giallo – bruna (aloe epatico, più pregiato); l’aloe ottenuto per bollitura del succo si presenta sotto forma di massa amorfa, traslucida, bruno – nerastra (aloe vetroso). L’odore è tipico e il sapore molto amaro. Principi attivi: Antrachinoni e carboidrati. Contiene principalmente antrachinoni , mucillagini e resine. Gli antrachinoni (detti generalmente aloine) più importanti sono sostanzialmente 3: barbaloina (o aloina), aloesine A e B. Le proporzioni di glucosidi variano da specie a specie. Derivazione biosintetica: C – glucosidati. Uso farmaceutico: Lassativa/purgante; calmante, rilassante; lenitiva/cosmetica. Impieghi particolari: La droga è usata (in associazioni) per l’effetto lassativo stimolante sul tratto finale dell’intestino. A dosi più basse ha azione amarotonica e stomachica (entra nella composizione del Fernet). Trova uso anche come filtrante UV nelle creme solari e come emolliente.

Nome comune: ALTEA Nome botanico: Althea officinalis Famiglia: Malvaceae

Classificazione botanica: Angiosperme dicotiledoni Rosidae. Descrizione botanica: Erba perenne. Habitat e distribuzione: Si trova in quasi tutta l’Europa e nell’Asia settentrionale; non molto comune in Italia, si trova preferibilmente in luoghi umidi (stagni, corsi d’acqua…) Caratteri distintivi della pianta: E’ un’erba perenne con grosse radici e fusto eretto, peloso, alto fino a 1,2 m; le foglie sono palmato – lobate, pelose, con lobi dentati, alterne; i fiori sono dialipetali e attinomorfi, raggruppati all’ascella delle foglie, calice accompagnato da calicetto formato da 6 – 9 pezzi uniti, corolla di 5 petali roseo – biancastri, con numerosi stami saldati per i filamenti; il frutto è un poliachenio. Droga: Radice e foglie. Le radici sono grosse e fusiformi, poco ramificate; vengono messe in commercio decorticate, in pezzi conici di circa 15 – 20 cm di lunghezza e 1 – 2 cm di diametro, con odore debole e sapore dolciastro, giallo – grigiastri all’esterno e biancastri all’interno. In sezione si distinguono una piccola zona corticale e una centrale, formata dal legno diviso dai raggi midollari. Sono raccolte in autunno, dopo il secondo anno di vita della pianta. Principi attivi: Carboidrati. Le radici contengono soprattutto mucillagini, circa il 10% del peso fresco. Uso farmaceutico: Lenitiva/cosmetica; antitussiva. Impieghi particolari: L’azione farmacologica è soprattutto emolliente, calmante delle infiammazioni delle mucose orofaringee e nelle tossi secche da esse derivate. L’infuso può essere utilizzato per veicolare farmaci irritanti, e la polvere come eccipiente delle pillole. E’ usato in colluttori e dentifrici.

Nome comune: ANANAS Nome botanico: Ananas comosus Famiglia: Bromeliaceae

Classificazione botanica: Angiosperme monocotiledoni. Descrizione botanica: Erba perenne. Habitat e distribuzione: Originario dell’America meridionale e, attualmente, coltivato nei paesi tropicali.

Caratteri distintivi della pianta: E’ un’erba perenne dal caule molto accorciato;

le foglie coriacee sono lunghe, lanceolate, con margine seghettato e riunite in grandi rosette. L'infiorescenza fuoriesce dal centro della rosetta, i singoli fiori sono compatti su di uno stelo breve e robusto. Ogni fiore possiede un proprio sepalo; i sepali diventano carnosi e succosi e si sviluppano nel frutto, coronato da una rosetta di foglie. Droga: Frutti. I frutti si sviluppano ogni 18 mesi e si tratta di coni carnosi di colore arancio, costituiti da un complesso di bacche saldate tra loro, all’apice del quale vi è un ciuffo di foglie. Principi attivi: Enzimi. L’enzima proteolitico più importante è la bromelina. Uso farmaceutico: Problemi circolatori; antiinfiammatoria; proteolitica. Impieghi particolari: La bromelina è efficace, farmacologicamente parlando, perché è capace di scindere le proteine rendendole più facilmente digeribili; per questo motivo viene consigliato in caso di dispepsie o difficoltà digestive, dovute a carenze enzimatiche gastriche o pancreatiche. Ha anche grandi proprietà diuretiche (consigliato a chi ha un'eccessiva ritenzione idrica, nei tessuti sottocutanei, associata a depositi di grassi, dando l'effetto classico di buccia d'arancia). L’azione antiinfiammatoria può essere sfruttata anche in caso di edemi dovuti a traumi muscolari e articolari (distorsioni, tendiniti).

Nome comune: ANGELICA Nome botanico: Angelica archangelica Famiglia: Apiaceae

Classificazione botanica: Angiosperme dicotiledoni Rosidae. Descrizione botanica: Erba perenne. Habitat e distribuzione: Originaria dell’Europa Settentrionale; in Italia è possibile trovarla in zone soleggiate e fresche ( fino a 3000 m di altitudine). Caratteri distintivi della pianta: E ' una pianta erbacea perenne o biennale, che può raggiungere anche i due metri di altezza, con portamento eretto, fusto robusto, in genere rossastro, percorso da numerose scanalature e molto ramificato, con radice fittonante, grossa, carnosa, di colore bruno all'esterno e bianco all'interno. Le foglie sono alterne, formate da numerose foglioline dentellate, larghe, di colore verde più chiaro nella pagina inferiore, portate da dei lunghi piccioli e provviste di un'ampia guaina di colore verde chiaro che avvolge lo stelo. I fiori sono giallo – verdastri, disposti in ombrelle alla sommità degli steli con 20 - 30 raggi, vellutati alle estremità. I frutti sono degli acheni di colore marroncino provvisti di due semi con tre costole dorsali ben evidenti. Droga: Radice. La radice è fittonante, grossa, carnosa, di colore bruno all'esterno e bianco all'interno. Principi attivi: Olio essenziale. L’olio essenziale è ricco in: fellandrene, α e β – pinene, sabinene, bisabolene e furocumarine. Uso farmaceutico: Amarotonica/digestiva/eupeptica. L'infuso di radice di angelica ha un ottimo effetto tranquillante, calma i dolori mestruali ed il mal di testa; inoltre, una tazzina, bevuta prima dei pasti, stimola l'appetito e, dopo i pasti, aiuta la digestione. L'infuso di semi è un ottimo impacco rilassante per gli occhi stanchi. Aggiunta all'acqua del bagno, aiuta per i dolori muscolari, reumatici e nevralgici. L'infuso di semi o di radici può essere usato fresco come detergente per la pelle. Dopo le bacche di ginepro, la radice di angelica è l'ingrediente principale del gi gin. n. Viene inoltre utilizzata per aromatizzare Cointreau e Vermouth. Famoso è il liquore benedettino Cha Chartreuse rtreuse (verde o giallo a seconda che si desideri più o meno forte).

Nome comune: ANICE STELLATO Nome botanico: Illicium verum Famiglia: Illiciaceae

Classificazione botanica: Angiosperme dicotiledoni Magnoliidae. Descrizione botanica: Albero. Habitat e distribuzione: Originario dell’Asia centrale. Caratteri distintivi della pianta: E’ un albero tropicale sempreverde, alto tra i 5 e i 10

m. I fiori sono grandi e molto caratteristici, di grande valore decorativo; la loro caratteristica è che ciascun ovario ha 8 carpelli che, insieme, vanno a formare il frutto a forma di stella ad 8 punte che, a maturità, si apre lasciando fuoriuscire il seme. Le foglie sono persistenti, spesse, alterne o quasi verticillate, ovali, lucide. I frutti (chiamati impropriamente semi) vengono raccolti ancora verdi e fatti essiccare al sole, diventando di colore bruno – rossastro. Droga: Frutti. Si utilizzano i frutti che hanno l’odore dell’anice verde. Il frutto è composto da 8 – 12 follicoli uniseminati, inseriti come una stella sul peduncolo (chiamato columella). Principi attivi: Olio essenziale. Olio essenziale formato da: transanetolo, tannino catechico, acidi organici. Uso farmaceutico: Amarotonica/digestiva/eupeptica. Impieghi particolari: Proprietà eupeptiche, carminative, antidiarroiche, stomachiche ed è usato per la preparazione di liquori. L’anetol L’anetolo o ha dei limiti nel suo utili utilizzo. zzo.

Nome comune: ANICE VERDE Nome botanico: Pimpinella anisum Famiglia: Apiaceae

Classificazione botanica: Angiosperme dicotiledoni Rosidae. Descrizione botanica: Erba annuale. Habitat e distribuzione: Originaria del Medio Oriente, attualmente coltivata in tutta

Europa (cresce su terreni rocciosi). Caratteri distintivi della pianta: E' una pianta con un fusto che può raggiungere il metro di altezza, cavo al suo interno. Le foglie sono differenti a seconda della posizione che occupano nella pianta: quelle poste più in basso sono ovali, provviste di un lungo picciolo guainante; quelle poste più in alto, lungo lo stelo, possiedono un picciolo molto più breve e sono profondamente incise. I fiori sono piccoli, disposti in ombrelle e di colore biancastro (fiorisce durante tutta l’estate). Il frutto è un achenio che matura in agosto – settembre. Droga: Frutti. Si tratta di due falsi acheni, uniti tra loro e al peduncolo centrale, di colore verdognolo; il pericarpo (che rappresenta l’intero frutto) è caratterizzato da fini peli protettori e sacche oleifere. Principi attivi: Olio essenziale. L’olio essenziale è formato da: anetolo e, in bassa concentrazione, da estragolo. Derivazione biosintetica: Idrocarburi terpenici. Uso farmaceutico: Amarotonica/digestiva/eupeptica. Impieghi particolari: Viene utilizzato come correttivo di alcune bevande (come la sambuca); è un attivante dei flussi mestruali e della secrezione lattea. L'essenza di Anice verde, a forti dosi, può essere tossica, soprattutto se non conservata in maniera adeguata, vale a dire in recipienti ermeticamente chiusi e al buio buio..

Nome comune: ARACHIDE Nome botanico: Arachys hypogea Famiglia: Fabaceae

Classificazione botanica: Angiosperme dicotiledoni Rosidae. Descrizione botanica: Erba annuale. Habitat e descrizione: L’inizio della coltivazione potrebbe avere avuto luogo nelle regioni dell’attuale Paraguay e Bolivia; viene coltivata nelle zone tropicali. Caratteri distintivi della pianta: È una pianta annuale erbacea, che raggiunge un'altezza fra i 30 e i 50 cm. Le foglie sono opposte, paripennate, composte da quattro foglioline (ognuna lunga da 1 a 7 centimetri e larga 1 – 3 cm), glabre o vellutate; i fiori sono tipicamente papillionati, di 2 -4 cm, di colore giallo con venature rossastre; dopo l'impollinazione, il frutto si sviluppa in un legume lungo da 3 a 7 cm contenente 2 o 3 semi, che si fanno strada sottoterra per maturare. Il nome scientifico della specie (hypogaea) fa riferimento proprio a questa particolarità. Droga: Semi. Semi duri e grigiastri, ricavati dai frutti essiccati. Principi attivi: Saponine; carboidrati; steroidi. Trigonellina (alcaloide) contenuta nei semi, mucillagini, presenza di sali minerali e vitamine. Derivazione biosintetica: Tannini. Uso farmaceutico: Prodotti dietetici. Impieghi particolari: Indicato in caso di denutrizione, anemia, gracilità infantile; usato per abbassare la glicemia, modulando l’assorbimento di zuccheri. Industria profumiera.

Nome comune: ARANCIO AMARO Nome botanico: Citrus aurantium Famiglia: Rutaceae

Classificazione botanica: Angiosperme dicotiledoni Rosidae. Descrizione botanica: Albero. Habitat e distribuzione: E’ originaria dell’India, ma ormai acclimatata in tutto il Mediterraneo, dove viene coltivata e usata come innesto per altre specie di Citrus. Caratteri distintivi della pianta: E’ un albero sempreverde, alto dai 4 ai 6 m, a tronco

ramificato, con spine caulinari; le foglie sono alterne, intere, ovali, verdi lucenti, con picciolo alato più o meno evidente; i fiori sono solitari o riuniti in cime ascellari, con 5 petali di colore bianco e numerosi stami; il frutto è un esperidio, un particolare tipo di bacca tondeggiante pluricarpellare e pluriloculare, con epicarpo sottile (di colore verdastro nel frutto immaturo e giallo – aranciato a maturità) ricco di ghiandole, mesocarpo spugnoso biancastro, compatto ed endocarpo distinto in logge separate da setti membranosi, con all’interno numerosissime cellule ricche di succo. L’odore è gradevole e il gusto è amaro. Droga: Frutti. Il mesocarpo è spugnoso, biancastro, compatto; l’endocarpo è distinto in logge, separate da setti membranosi, con all’interno numerosissime cellule ricche di succo. Principi attivi: Olio essenziale. La droga contiene un olio essenziale (costituito soprattutto in limonene, linalolo ed alcuni esteri). La parte esterna del pericarpo (detta “zeste”) contiene, oltre all’olio essenziale, pectine, vitamina C e glicosidi flavonici. Uso farmaceutico: Amarotonica/digestiva/eupeptica. Impieghi particolari: Estraendo le foglie in corrente di vapore si ottiene l’olio essenziale, usato in profumeria (essenza di “petit grain”). Dai fiori si prepara la cosiddetta “essenza di Neroli”. L’olio essenziale che si ottiene dal pericarpo si utilizza come stomachico, eupeptico e correttivo: per tali caratteristiche è usato in liquoreria per la fabbricazione di aperitivi e digestivi (Curaçao).

Nome comune: ARNICA Nome botanico: Arnica montana Famiglia: Asteraceae

Classificazione botanica: Angiosperme dicotiledoni Asteridae. Descrizione botanica: Erba perenne. Habitat e distribuzione: E’ endemica in Europa, dalla Penisola

iberica alla Scandinavia e ai Carpazi, ed è relativamente rara in Italia. Cresce in terreni poveri (pascoli magri, brughiere e torbiere alte) e silicei (substrato acido); in zone montane da 500 a 2500 m sul livello del mare. È assente in pianura. Caratteri distintivi della pianta: E’ un’erba ghiandolosa, perenne, a fusto eretto e mediamente robusto, alta 20 – 60 cm. Presenta grandi capolini di colore giallo – aranciato con caratteristici petali “spettinati”. Lungo il fusto si individuano due tipi di peli: peli semplici, lunghi e patenti; e peli brevi e ghiandolari. Le foglie possono essere basali (opposte a croce, brevemente picciolate, patenti al suolo, di forma ovata e oblunga, con 5 nervi, con lamina intera appena dentellata) oppure cauline (bratteiformi, non sempre presenti, sessili, lanceolate e più piccole). L’infiorescenza presenta dei capolini normalmente solitari e i fiori presentano un ricettacolo piano o lievemente concavo, di colore arancio o giallo – bruno. I frutti sono acheni, di colore bruno – nerastro, pubescenti e rugosi, sormontati da un piccolo pappo piumoso giallastro. Droga: Fiori. Fiori formati da capolini grandi, larghi 5 – 8 cm, di colore giallo – dorati o aranciati, la cui fioritura si verifica tra maggio e agosto. Principi attivi: Lattoni sesquiterpenici e olio essenziale (ricco in arnicolide). Uso farmaceutico: Lenitiva/cosmetica, antiinfiammatoria. Impieghi particolari: E’ velenosa se ingerita. A forti dosi può provocare paralisi e tachicardia. Questa pianta è spesso utilizzata come rimedio nella fitoterapia. Una infusione di foglie viene utilizzata come trattamento, per uso esterno, di traumi e contusioni, ma non deve essere utilizzata sulle ferite. In forma di crema o di tintura diluita, è utilizzata nei dolori reumatici e per l'alopecia. In omeopatia, l' Arnica è utilizzata per dolori muscolari e nella cura a lungo termine di traumi, per shock, contusioni, strappi, artrite e dolori influenzali.

Nome comune: ARTIGLIO DEL DIAVOLO Nome botanico: Harpagophytum procumbens Famiglia: Pedaliaceae

Classificazione botanica: Angiosperme dicotiledoni Asteridae. Descrizione botanica: Erba perenne e rampicante. Habitat e distribuzione: E’ originaria dell’Africa tropicale e del Sud, particolarmente

delle savane della Namibia. Preferisce i terreni secchi e sabbiosi. Caratteri distintivi della pianta: E’ un’erba rampicante e perenne; le foglie sono altern...


Similar Free PDFs