Breve storia della pittura su tela PDF

Title Breve storia della pittura su tela
Author Martina Bonometti
Course Introduzione allo studio della storia dell'arte
Institution Università degli Studi di Verona
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Summary

Breve riassunto sulla storia della pittura su tela...


Description

Breve storia della tela Le principali fibre tessili sono il lino e la seta,il Lino era coltivato sin dal 4 millennio ac mentre la seta è una Fibra animale derivata dai bachi di origine orientale. La seta non è adatta come supporto per la pittura e perché Si allentava sui telai.

‘300 Sin dal 1300 si usava dotare le tavole di cortine in tela di lino Che servissero come ante apribili o per proteggere i polittici. Per essere tessute le fibre vanno filate, con la filatura Le fibre sono ritorte per ottenere i filati e la torsione avviene In senso orario o meno. La tessitura era manuale fino alla sua meccanizzazione, potevano essere lunghe molto ma di larghezza non era ampia. Il lino era tessuto con diversi intrecci ottenuti da filo continuo di trama passato attraverso i fili di ordito. - Armatura tela filo di trama passato sotto e sopra quello di ordito - Armatura diagonale dove il filo passa una volta sopra e due volte sotto - Armatura a spina di pesce contemporanea presenza i due armature diagonali nei due sensi opposti - Armatura a losanghe è una variazione della diagonale combinata con 4 direzioni diverse Nel 500 fu introdotta la canapa oltre alle fibre e alle armature C’è la densità, costituita dal numero di fili intrecciati con quelli di ordito. La densità può essere più serrata o rada, le tele rinascimentali sono serrate. I telai impiegati sono di tipo fisso ovvero 4 regoli lignei posti sul retro delle tele, c’è la possibilità nelle grandi tele di inserire traverse orizzontali o verticali. Il telaio fisso in uso nel 600 e nel 700 è sostituito da quello mobile a chiave. Ovvero 4 regoli perimetrali agli angoli nei quali è inserito un triangolo ligneo contenente una linguetta che consentiva di variare il pensionamento tra telaio e tela. Si sono poi sviluppati i telai in alluminio. Il cotone è un componente delle tele pittoriche solo con la meccanizzazione del 800. STORIA TELA ED ESEMPI Tra il I-II secolo D.C troviamo i primi reperti in tela,usati dagli egizi come ritratti funebri, quando poi si usò il sudario questi venivano dipinti. Durante il Medioevo la tela fu usata per gli stendardi, vessilli e apparati. Tali raffigurazioni erano eseguite su lino o seta, le cortine era dipinte Con le pezzuole e che erano applicate direttamente sulla stoffa. Nel 400 le stoffe dipinte , disegnate alla francese dette tuchlein , che inca una sottile tela in lino di piccole dimensioni, erano molto in voga. Es. la Madonna con bambino tra s. Barbara e s. Caterina di Massys, è Un dipinto a colla animale su un supporto in tela composto da tre pezze di lino, non ci sono strati preparatori ma c’è un disegno a carboncino. I pigmenti sono stesi in un unico strato pittorico ad eccezione della manto Di Maria, in cui l’azzurrite è posta su strato nero di carbone. E la veste si s. Caterina dipinta con uno strato di cinabro. GUAZZO

Il guazzo è l’italiano del tuchlein , è molto usata in veneto da Mantegna. Es. S. Eufemia o i Trionfi di Cesare, ciclo di 9 tele ad armatura diagonale e densità rada TELERI E TELE DIPINTE A OLIO Uccello s. Giorgio e il Drago, presenta strato di gesso e colla oltre a tre strati di imprimitura colorata ( miscela ocra rosso-arancio e bianco di piombo in olio di noce) su cui è stato fatto un primo disegno a carboncino ricoperto di bianco di piombo, sul fondo bianco c’è il disegno preparatorio. Poi ha usato i pigmenti consueti dell’epoca. A Venezia si incominciò a usare la tela perché l’umidità della laguna Danneggiava gli affleschi. FINE DEL 400 Gli strati preparatori delle tele sono eseguiti come quelli delle tavole L’adozione del bianco di piombo a olio facilita l’arrotolamento delle tele su grossi rulli in legno per il trasferimento più agile Lorenzo Lotto nel Libro di spezie diverse parla dei diversi materiali per le tele, la caratteristica di Lotto è l’elaborata stratificazione delle pennellate sia coprenti che trasparenti per esaltare la brillantezza del colore. L’impiego dell’olio di noce nei chiari mentre negli scuri dell’olio di lino. Giorgione Si avvale di stesure pastose e coprenti su cui sovrappone pennellate trasparenti della stessa tonalità cromatica, variando la consistenza materiale dei pigmenti. G preferisce sin da subito le tele. Tiziano Nel Amor sacro e Amor profano , il primo strato pittorico sull’imprimitura oleosa a biacca risulta realizzato con verderame miscelato con giallo di piombo-stagno e biacca. Quindi una mezzatinta sulla quale era poi applicata la velatura di verderame che miscelato con il legante oleoso si sarebbe incorporato come resinato di rame. Molto spesso in Tiziano troviamo dell’olio siccativo che separa la stesura Di due strati di colore applicati con pigmenti macinati sottili. Lo strato a olio viene indicato come priming quando è sulle preparazioni a gesso e colla. 500 L’abbozzo compositivo che viene introdotto dagli artisti nel 500 è una tecnica di progettazione grafica, è una sorta di disegno dipinto, dove il colore è impastato con quantità variabile di bianco e nero. Correggio Elimina la compresenza di preparazione bianca (gesso e colla)e imprimitura colorata usando uno strato preparatorio in terre naturali brune su cui applica una imprimitura a olio di biacca e nero di carbone. Nella Danae ha abbozzato un disegno eseguito con olio di noce. Tintoretto Semplifica la preparazione facendola a base di terre rosse e brune che usa come sfondo cromatico, dipingendo con pennellate grossolane,ricche di impasti cromatici. T. separa l’esecuzione dei dipinti. 600 Le tele nel 600 diventano più grosse adattate a telai per arazzi. Nasce il fenomeno dei materiali pittorici venduti già pronti per l’uso. Sulle tele preparate con ocre chiaro o scuro l’esecuzione pittorica non vuole più il disegno dettagliato in nero bensì abbozzando

la composizione pittorica. Caravaggio Il Riposo è dipinto su tela in pezza unica , con sottile ingessatura a colla e una preparazione a ocra chiara. Poi usa tecnica a carboncino, che profila la figura centrale che è dipinta con pennellate fluide e omogenee che costituiscono il modello velando con tinte scure quelle chiare sottostanti. Caravaggio contrappone forti chiari a forti scuri. La stesura degli strati pittorici è caratterizzata da una esecuzione attenta e accurata di campiture cromatiche sovrapposte. I fasci di luce obliqua dall’alto che colpiscono le figure, facendole Le emergere dall’oscurità avvolgente che assorbe tutto lo spazio. Le preparazioni scure di Caravaggio sono fondamentali per la rappresentazione dello spazio che l’artista ottiene lasciane una striscia lungo i profili delle forme in piena luce, facendo emergere una striscia di preparazione bruna, più chiara del fondo, ma non attorno all’intero profilo della figura bensì lungo il lato colpito dalla luce. Rubens Usava un doppio strato preparatorio, il primo a base di calcite sporcato con ocre rosse e gialle, il secondo più sottile e di colore grigio chiaro. Veniva quindi eseguito un abbozzo monocromo a pennello. La fase di abbozzo si trova definita come doodvert ( colori morti) poiché eseguita con impasti grigiastri scuri terrosi, poi occultati da stesure liquide nelle ombre, ma dense e coprenti nelle parti chiare in luce. Usava oltre all’olio di lino e noce anche la resina di pino. Van Dyck Utilizza un legante oleo-resinoso che rendeva l’esecuzione più veloce,dal Libro dei conti abbiamo la testimonianza che in base ai dipinti chiedeva il denaro. I pigmenti maggiormente costosi erano l’oltremare, lacca, verde eterno e il biadetto. Mentre i pigmenti più usati nel 500 sono il giallo, il giallognolo di Fiandra, cinabro, minio e biacca. Carracci L’ascensione è un dipinto dove lo smaltino è usato nel cielo È poi seguito da due pennellate di biacca separato da strato di vernice RESINE E OLI Con Rubens e Van Dyck c’è la diffusione di un legante oleo-resinoso Dove l’olio siccativo è unito a resina morbida per ottenere una pellicola pittorica che contiene all’interno il principale costituente della vernice pittorica, oltre che a rendere più veloce l’esecuzione pittorica. In questo modo i pittori evitano la verniciatura totale dei dipinti. I principali costituenti delle vernici antiche erano le resine e gli oli, si arriva poi a vernici a olio e vernici a solvente. Le resine dure, che richiedono un forte calore per diventare fluide e quindi stendibili erano unite agli oli siccativi mentre le resine morbide potevano essere diluite con gli oli essenziali. Le resine solidificano all’aria assumendo una consistenza più o meno dura che diviene massima nelle resine fossili per assumere una consistenza morbida nelle oleoresine. L’ambra è una resina fossile derivata da un pino attualmente scomparso, richiede una temperatura di fusione alta 320°C. il termine copale oggi include sia resine fossili che essudati resinosi estratti da piante tropicali.

La resina più nota è la sandracca detta gomma di ginepro, si fonde a 145-135° C ed è solubile negli oli siccativi di lino e noce. Se la sandracca è identificata con la vernice liquida, L- Fioravanti la vede costituita da olio di lino e pece greca. La pece greca è un residuo solido ottenuto dalla distillazione di resina grezza. La trementina è l’essudato resinoso estratto dal larice o conifere. Gli oli essenziali ottenuti dalla distillazione delle resine grezze. L’olio di raggia era distillato dall’abete mentre l’olio di abezzo era una morbida oleosa riscaldata e unita a olio essenziale usata poi come vernice. L’uso di vernici a base di resine morbide diluite in oli essenziali si diffonde Nella metà del 500. Nella metà del 600 il componente resinoso è sostituito Con il bitume o miscele di resine diverse. Un legante costituito da una miscela di olio siccativo è il megilp, il quale si aggiunge alla pratica di isolare gli abbozzi monocromatici applicati sulle tele con uno strato di vernice o di chiara d’uovo, che intendeva separare gli strati cromatici ed evitare che affondassero nelle pellicola pittorica. 700 Standardizzazione dei formati delle tele: 1 toile de prix, per dipinti da esporre in occasione del concorso dell’accademia francese 2 tela da testa per ritratti dei pittori inglesi Canaletto Impaginava le vedute con precisione e attenzione ai particolari, non sempre utilizzò la camera ottica ma usava anche le classiche incisioni dirette con riga o compasso. Doge visita la chiesa di s.Rocco a Venezia La preparazione risulta costituita da un doppio strato, il primo rosso-bruno e il superiore di colore chiaro con biacca e ocra, e terra d’ombra. Lo strato superiore ha imprimitura localizzata è costituita da una miscela chiara di grigio. L’eccellente qualità pittorica dei pigmenti è testimoniata da una lettera di Ricci a Fra Galgario, per fargli avere la lacca rossa. Variando la quantità in relazione all’allume impiegato il pittore otteneva tonalità brillanti e sfumature dal rosso al rosa. Tiepolo Usa le preparazioni con bolo veneziano dal colore rossiccio, derivato da miscele di ocre,terre,biacca,minio e nero in legante oleoso. La preparazione a bolo è poco porosa e assorbente. Nel trionfo di Aureliano, il cielo ha un’imprimitura locale rosata, mentre nel castigo dei serpenti l’imprimitura sotto la veste azzurra è grigia. Tiepolo usa il blu di Prussia nei cieli e nelle vesti unito a biacca o ocra Kauffman Autoritratto come cantante ha preparazione rossa che fornisce una tonalità uniforme per l’applicazione del colore dai toni scuri a quelli chiari. Negli anni 70 del 700 la preparazione si articola in un duplice strato: inferiore rossiccio e il superiore bianco applicati entrambi sulla tela già sul telaio. Dal 1773 le preparazioni sono bianche con bianco di piombo. La Kauffman usava un fondo levigato,bianco e non assorbente, accoglie i colori trasparenti e chiari.

L’adozione di preparazioni bianche a base di biacca e calcite è ulteriormente documentata con Hayez. La barite, terra naturale bianca a base di solfato di bario è inerte e non impartisce la sua colorazione ai materiali. Era spesso usata nel gesso delle preparazioni. Il bianco di Zinco costituito da ossido di zinco, era la soluzione alla biacca e adatto all’acquarello Uso della chiara d’uovo fu presto superato dalla vernice resinosa. Prima di essere accantonata la chiara d’uovo era il principale materiale protettivo del 600-700 sia per dipinti antiche che quelli nuovi, a suo favore abbiamo Batoni e Le Brun ( la quale fornisce la sua ricetta per la vernice costituita da chiara d’uovo). La vernice a chiara era radicata in Spagna, la usava Goya,usata come vernice finale. In Inghilterra si usavano leganti oleo-resinosi, formavano crettature e sollevamenti nella pellicola per questo motivo Constable usava la chiara per far si che non il legante trasparente non si ingiallisse. La vernice a chiara d’uovo è una protezione per i dipinti a termine da troppo poco tempo per poter ospitare una vernice resinosa, la chiara d’uovo è una vernice sostitutiva. In questo periodo ci furono varie critiche ai produttori di pittura in tubetti. L’industrializzazione segna la storia dell’arte e i costi variabili dei materiali. 800 I fabbricanti per garantire la consistenza uniforme degli impasti aggiungono nei tubetti siccativi, plastificanti, conservanti e cariche inerti. solo dall’800 con Lavoisier i chimici furono in grado di attribuire una formula chimica alle sostanze. Gli azzurri -blu cobalto, sostituto dell’azzurro oltremare, lo si trova analizzando l’ossido azzurro -blu ceruleo, caratteristiche verdastre a base di stanno di cobalto I verdi -verde di Scheele, arsenito di rame scuro e poco apprezzato fu Sostituito dal verde di Schweinfurt ottenuto sciogliendo verde rame in aceto E aggiungendovi soluzione calda di triossido d’arsenico -vert emeraude, trasparenza dell’ossido di cromo anidro I gialli -giallo cromo si scoloriva con atmosfera satura di gas -giallo limone,poco coprente,diventava trasparente -cadmio,presente nello zinco I violet -violetto di cobalto( fosfato o arseniato di cobalto) -violetto di manganese (fosfato ammonico di manganese) I bianchi -per sostituire il bianco di piombo si usò il bianco di titanio....


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