Capitolo 2- Il concetto di azienda e le sue tipologie PDF

Title Capitolo 2- Il concetto di azienda e le sue tipologie
Course Economia aziendale
Institution Università degli Studi di Bergamo
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RIASSUNTO CAP. 2...


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IL CONCETTO DI AZIENDA E LE SUE TIPOLOGIE (CAPITOLO 2)

Le AZIENDE sono l’oggetto di studio di diverse discipline; in particolare esse sono analizzate sia dall’ECONOMIA POLITICA (Microeconomia e Macroeconomia) che dall’ECONOMIA AZIENDALE, anche se con finalità e metodi diversi. 1. MACROECONOMIA: riconduce le aziende a parti del più ampio sistema macroeconomico, il quale viene studiato nella sua globalità per la ricerca degli equilibri e delle leggi che lo regolano. 2. MICROECONOMIA: l’azienda è oggetto di osservazione come unità di cui si studia il comportamento, il quale è effetto di un funzionamento complesso che non è tuttavia indagato direttamente. 3. ECONOMIA AZIENDALE: studia le aziende nelle loro manifestazioni di vita e condizioni di esistenza con finalità conoscitive e di controllo. Necessita di strumenti di indagine ed in particolare quello peculiare è lo strumento contabile. MACROECONOMIA

MICROECONOMIA

ECONOMIA AZIENDALE

AZIENDA

CONDIZIONI DI VITA COMPORTAMENTO MANIFEST. ESISTENZA

L’ECONOMIA AZIENDALE E LE SUE DISCIPLINE (CAPITOLO 2)

L’ECONOMIA AZIENDALE come scienza autonoma nasce agli inizi del novecento grazie a Gino Zappa (allievo di Fabio Besta) che pose al centro dei suoi studi il problema economico e lo rese l’ elemento unificatore delle manifestazioni di vita delle aziende. Nel 1926 con la prolusione “Tendenze nuove negli studi di ragioneria” pronunciata a Ca’ Foscari, Gino Zappa fondò l’economia aziendale come scienza autonoma ed unitaria, dove sono riunite le dottrine dell’ORGANIZZAZIONE, della GESTIONE e della RILEVAZIONE, tra loro complementari e coordinate. Def.: L’ECONOMIA AZIENDALE è una scienza autonoma che indaga le condizioni di vita e manifestazioni di esistenza delle aziende dove le discipline dell’organizzazione, della gestione e del controllo/rilevazione sono rami complementari di un unitario sistema di conoscenze. 1. ORGANIZZAZIONE: studia il coordinamento strutturale delle forze economiche del sistema aziendale. 2. GESTIONE: riguarda le decisioni e conseguenti operazioni aziendali. 3. CONTROLLO/RILEVAZIONE: riguarda la determinazione dei fenomeni aziendali e consente di disporre delle informazioni che sono alla base delle decisioni aziendali.

*EXCURSUS: IL CONCETTO DI AZIENDA NEGLI STUDI DI ECONOMIA AZIENDALE* La definizione del concetto di azienda è passata attraverso una serie di fasi che sono andate di pari passo con l’evoluzione della stessa nella realtà. Cerboni, Besta e Zappa ponendo l’azienda al centro della loro elaborazione teorica seguono il passaggio da un’economia agricola all’economia fondata sulla grande impresa. *GIUSEPPE CERBONI Cerboni sviluppa una concezione GIURIDICA dell’azienda, della quale considera l’aspetto OGGETTIVO e l’aspetto SOGGETTIVO. In senso oggettivo distingue una sostanza amministrabile (ovvero il patrimonio, che appartiene al proprietario) ed un’azione amministrativa (svolta dall’amministratore). In senso soggettivo egli distingue varie personalità: il proprietario, l’amministratore, gli agenti (ovvero coloro che hanno in consegna il patrimonio aziendale) ed infine i corrispondenti (di crediti o debiti). Cerboni sviluppò una teoria contabile nota come LOGISMOGRAFIA che riflette un’idea dell’azienda come somma di diritti e di obblighi soggettivamente riferiti al proprietario, ai suoi agenti e ai suoi corrispondenti.

*FABIO BESTA Besta sviluppa una concezione STATICA dell’azienda. La sua definizione di azienda coniuga gli aspetti amministrativi con la ricchezza, la quale, secondo l’autore, coincide col PATRIMONIO. Def. AZIENDA: “somma dei negozi, o fenomeni o rapporti da amministrare relativi ad un cumulo di capitali”. *GINO ZAPPA Allievo di Besta, Zappa ha una concezione DINAMICA dell’azienda. Non si tratta quindi di una “somma ” di fattori ma di un sistema dinamico nel quale la misura della ricchezza si identifica con il REDDITO. Def. AZIENDA: “coordinazione economica in atto, istituita e retta per il soddisfacimento dei bisogni umani, una coordinazione di operazioni di cui l’uomo e la ricchezza sono elementi vitali”. *ALDO AMADUZZI Amaduzzi coglie gli aspetti fondamentali delle teorie di Zappa e sviluppa la nozione di azienda intesa come SISTEMA OPERANTE. Def. AZIENDA: “un sistema di forze economiche che sviluppa, nell’ambiente i cui è parte complementare, un processo di produzion o di consumo o di produzione e consumo insieme, a favore del soggetto economico ed altresì degli individui che vi cooperano”.

In sintesi: CERBONI BESTA

CONCEZIONE Giuridica Statica

ZAPPA AMADUZZI

Dinamica Sistemica

AZIENDA Somma di diritti ed obblighi Somma di fenomeni, negozi e rapporti da amministrare relativi ad un cumulo di capitali (cit.) Sistema dinamico, “coordinazione economica in atto” Sistema operante di forze economiche

L’AZIENDA E LA TEORIA DEI SISTEMI (STUDIARE L’AZIENDA PARTENDO DALLA DEFINIZIONE DI SISTEMA)

Def. SISTEMA: insieme di elementi materiali ed immateriali (es. marchio), che dipendono reciprocamente gli uni dagli altri in modo da formare un tutto organizzato. L’AZIENDA può essere considerata come un particolare sistema economico, unità fondamentale del sistema macroeconomico. Concepire l’azienda in termini sistemici permette di collocarla nel più ampio sistema macroeconomico1 e di studiare le parti che la compongono2 nella loro reciproca coordinazione. Gli studi sui sistemi hanno origine negli anni Cinquanta grazie all’opera del biologo Ludwig von Bertanlanffy, il quale apre la via ad un’area interdisciplinare di studio nota come Teoria generale dei sistemi, che vede impegnati studiosi provenienti da diversi ambiti scientifici interessati a delineare una comune metodologia d’indagine e giungere a principi generali applicabili alle diverse scienze. Il sistema può essere studiato con diversi approcci metodologici: 1. QUANTIFICAZIONE degli elementi che lo compongono 2. QUALIFICAZIONE di questi elementi 3. ANALISI delle RELAZIONI che si instaurano tra gli elementi quantificati e qualificati N PARTI  N*(N-1) RELAZIONI Con la Teoria generale dei sistemi si giunge ad una visione del “tutto” come qualcosa di più semplice della somma di elementi, poiché le parti interagiscono tra di loro dando all’unità caratteristiche nuove ed emergenti rispetto a quelle dei singoli elementi. UNITA’ > ∑ PARTI

I CARATTERI DISTINTIVI DELL’AZIENDA (MAT. INTEGRATIVO 23/09/2014) 1. ECONOMICITA’: tensione all’efficacia strategica e all’efficienza operativa. a. EFFICACIA STRATEGICA: capacità di selezionare, con logica innovativa, produzioni in grado di soddisfare le attese degli utilizzatori. b. EFFICIENZA OPERATIVA: capacità di realizzare le produzioni perseguendo il miglior risultato possibile attraverso l’impiego delle risorse disponibili. 2. AUTONOMIA: esistenza distinta dell’azienda con andamenti e comportamenti propri e potere di decidere il proprio destino che comporta una libertà (e conseguenti responsabilità) di decisione a livello strategico. 3. SISTEMATICITA’: vedi paragrafo seguente. L’AZIENDA COME SISTEMA 1)NATURA DEI SISTEMI:  FISICI  SOCIO-ECONOMICI  L’AZIENDA è un sistema socio-economico poiché è retta e istituita dall’uomo per il soddisfacimento dei bisogni umani e fondata sulla scelta tra soluzioni alternative nell’utilizzo di mezzi limitati per il raggiungimento degli obbiettivi. 2)RELAZIONI TRA LE PARTI:  DETERMINISTICI  INDETERMINISTICI (STOCASTICI)  L’AZIENDA è un sistema in parte deterministico (alcune relazioni sono prevedibili) ed in parte stocastico (alcune relazioni hanno natura probabilistica). 3)RELAZIONI TRA SISTEMI ED AMBIENTE:  CHIUSO  APERTO  L’AZIENDA interagisce con l’ambiente in cui vive ed opera essendone influenzata e condizionandolo a sua volta in misura più o meno rilevante, a seconda della sua dimensione economico-aziendale. 4)VARIAZIONE CONDIZIONI DI EQUILIBRIO:  STATICO  DINAMICO  caratteristica in stretta connessione con l’interazione continua fra l’azienda e il suo l’ambiente che comporta l’instaurarsi di andamenti variabili del sistema stesso che ne fanno spostare nel tempo le condizioni di equilibrio. 5)SOTTOCLASSIFICAZIONE ↪ TENDENZA A RECUPERARE L’EQUILIBRIO:  STABILE  INSTABILE  L’AZIENDA non è in grado di recuperare autonomamente l’equilibrio perduto, necessita di interventi specifici. 6)RAGGIUNGIMENTO DI UN OBBIETTIVO  NON CIBERNETICO  CIBERNETICO  L’AZIENDA è un sistema istituito e retto per il soddisfacimento dei bisogni umani. 7)COMPLESSITA’  SEMPLICI  COMPLESSI  ULTRACOMPLESSI  L’AZIENDA è un sistema caratterizzato da un elevato grado di complessità ed è descrivibile con difficoltà; 8)CONOSCENZA  ESPLORATI

 

PARZIALMENTE ESPLORATO  non tutte le relazioni che si instaurano tra le parti che la compongono sono note o descrivibili. INESPLORATO

9)SCOMPONIBILITA’  TOTALE  COMPOSTO DA SUB-SISTEMI  sono individuabili (nell’unità aziendale) dei sub sistemi. SUB-SISTEMA ORGANIZZATIVO SUB-SISTEMA GESTIONALE SUB-SISTEMA INFORMATIVO/ DI CONTROLLO

ORGANIZZAZIONE GESTIONE CONTROLLO

ECONOMIA AZIENDALE

DISCIPLINE

CLASSIFICAZIONE DELLE AZIENDE (CAPITOLO 2 E MATERIALE INTEGRATIVO 23/09/2014)

L’attività economica consiste in operazioni di PRODUZIONE e CONSUMO di beni economici. In relazione al concetto di PRODUZIONE sarebbe in realtà più corretto parlare di TRASFORMAZIONE ECONOMICA poiché si tratta di un processo attraverso il quale si accresce l’utilità del bene economico impiegato. *CLASSIFICAZIONE DELLE AZIENDE SECONDO MODALITA’* Il fine delle diverse tipologie d’azienda è lo stesso (=soddisfacimento dei bisogni dei suoi membri mediante un processo di crescita economico/sociale) mentre le modalità differiscono; a partire da ciò si distinguono:  AZIENDE DI PRODUZIONE (soddisfacimento INDIRETTO)  AZIENDE DI EROGAZIONE (soddisfacimento DIRETTO) AZIENDA DI PRODUZIONE L’AZIENDA DI PRODUZIONE acquisisce fattori produttivi per svolgere un processo di trasformazione economica con l’obiettivo di ottenere beni o servizi con valore ed utilità maggiore di quella dei beni impiegati. Il processo produttivo crea ricchezza poiché accresce il valore dei beni economici.

FATTORI PRODUTTIVI

trasf. economica

BENI/SERVIZI

che hanno valore/utilità maggiore rispetto ai

AZIENDA DI EROGAZIONE (CONSUMO) L’AZIENDA DI EROGAZIONE è quel sistema economico che ha come fine l’erogazione/distribuzione di ricchezza in precedenza raccolta ai suoi componenti per il soddisfacimento dei loro bisogni . Si tratta di un sistema che svolge prevalentemente attività di consumo di ricchezza. Nelle aziende di erogazione la ricchezza viene raccolta attraverso sussidi, elargizioni, contribuzioni, dall’esercizio di un’attività professionale, da gestioni lucrative o da attività economiche. Si tratta di un’area molto vasta che comprende sia soggetti pubblici (Stato, Regioni, Comuni) che i privati (Famiglie, Associazioni,Fondazioni). Si possono distinguere:  AZIENDE DI PURA EROGAZIONE: raccolgono ricchezza e risorse solo mediante elargizioni, sussidi e contributi (ipotesi rara).  AZIENDE COMPOSTE A FINE EROGATIVO: raccolgono ricchezza anche attraverso attività economiche e gestioni lucrative.

*CLASSIFICAZIONE DELLE AZIENDE SECONDO SOGGETTO GIURIDICO/ECONOMICO* Esistono recenti ridefinizioni del concetto di azienda in base alle quali viene concepita come un centro strutturato per la produzione, intesa come realizzazione di ciò che è utile a soddisfare esigenze e bisogni umani. In quet’ottica si distinguono le:  AZIENDE PUBBLICHE: fanno a capo, in via diretta o non, allo Stato.  AZIENDE PRIVATE: nascono dalla libera iniziativa dei singoli miranti al raggiungimento elle finalità stabilite da questi ultimi. Possono quindi essere orientate:  al PROFITTO  verso ALTRE FINALITA’ (NON-PROFIT)

SOGGETTO ECONOMICO

PUBBLICO PRIVATO

SOGGETTO GIURIDICO PRIVATO PUBBLICO PUBBLICA PUBBLICA PRIVATA /

Per quanto riguarda le AZIENDE NON-PROFIT sono individuabili tre diverse tipologie: 1. AZIENDE AUTOPRODUTTRICI: destinano la produzione a soggetti predeterminati , che in quanto portatori di comuni bisogni vi hanno dato origine, e producono esclusivamente per soddisfare i bisogni di questi. (es. Associazioni di Categoria). 2. AZIENDE DI EROGAZIONE: cedono, gratuitamente o in cambio di una controprestazione simbolica, la loro produzione a favore di determinati soggetto o dell’intera collettività. Nascono dal desiderio degli uomini di aggregarsi per un comune impegno e si manifestano attraverso organismi variamente ordini nati (associazioni, comitati) per svolgere azioni in grado di conseguire i fini stabiliti. Queste aziende possono trarre le risorse finanziarie da contribuzioni volontarie, tra trasferimenti da Enti pubblici, da eventuali attività collaterali. (es. Fondazioni). 3. IMPRESE SOCIALI: possono essere considerate come una particolare tipologia delle aziende di erogazione. Destinano al mercato la loro produzione, la quale è strumentale a finalità diverse dal profitto, quali ad esempio dare occupazione a categorie di persone che non sarebbero assorbite dal mercato del lavoro o offrire beni e servizi che né lo Stato né il mercato producono. *CLASSIFICAZIONE DELLE AZIENDE SECONDO LE FUNZIONI AZIENDALI* Questa classificazione parte dalla tipologia di operazioni che risultano prevalenti nell’azienda stessa: 1. AZIENDE INDUSTRIALI/MANUFATTURIERE: operazioni di trasformazione fisico-tecnica che riguardano sia la fase di produzione che di consumo 2. AZIENDE COMMERCIALI: negoziazione di merci/servizi, operazioni di compra/vendita che si svolgono nella forma dello scambio monetario. Il regolamento del prezzo può essere immediato (contanti) o differito (crediti/debiti di regolamento che sono mezzi sostitutivi del denaro dove l’oggetto di scambio è il tempo) 3. AZIENDE BANCARIE/INTERMEDIARI FINANZIARI: negoziazione di crediti, l’oggetto di scambio non sono merci o servizi ma crediti di prestito (denaro). 4. AZIENDE ASSICURATIVE: negoziazione di rischi specifici ai quali viene data una copertura assicurativa.

I PROTAGONISTI DELLA VITA AZIENDALE (CAPITOLO 2)

Nello studio dell’azienda è importante considerare l’ aspetto soggettivo per il rilievo che ha sia in termini giuridici che economici, ma anche per la sua influenza sull’equilibrio aziendale.  

L’IMPRENDITORE: è colui che promuove e formula i piani dell’impresa, definendone le linee generali di svolgimento nei diversi aspetti amministrativi. L’AMMINISTRATORE: è colui che attua i piani formulati dall’imprenditore e finanziati dal finanziatore o dal capitalista.

   

IL DIRIGENTE: è colui che affianca e continua l’opera di attuazione dei piani condotta dall’amministratore, coordinando in particolare gli esecutori. L’ESECUTORE: è colui che attua i compiti assegnati secondo quanto definito dal dirigente. IL FINANZIATORE: è colui che fornisce i mezzi finanziari per realizzare i piani ideati dall’imprenditore, non divenendo comproprietario. (REMUNERAZIONE  INTERESSI) IL CAPITALISTA: è colui che fornisce all’impresa mezzi propri divenendone proprietario o comproprietario. (REMUNARAZIONE REDDITO)

SOGGETTO GIURIDICO È la persona fisica o giuridica che si assume i diritti e gli obblighi derivanti dallo svolgimento delle operazioni aziendali.

SOGGETTO ECONOMICO È la persona o gruppo che domina o controlla l’amministrazione dell’azienda, traendone in prevalenza i vantaggi.

*IMPRESA INDIVIDUALE  SOGGETTO GIURIDICO: es. Signor Rossi (unico titolare)  SOGGETTO ECONOMICO: es. Signor Rossi (unico titolare) *SOCIETA’ DI CAPITALI: CONTROLLO DI DIRITTO  SOGGETTO GIURIDICO: es. Kappa Srl (società)  SOGGETTO ECONOMICO: socio di maggioranza (di diritto, >50%) *SOCIETA’ DI CAPITALI: CONTROLLO DI FATTO  SOGGETTO GIURIDICO: es. Kappa Srl (società)  SOGGETTO ECONOMICO: socio di maggioranza (di fatto,...


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