Capitolo 5 robert deliege PDF

Title Capitolo 5 robert deliege
Author Cla nave
Course Antropologia culturale
Institution Sapienza - Università di Roma
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Summary

LO STRUTTURALISMO DI CLAUDE LEVI – STRAUSS. CAPITOLO 5LEZIONELo strutturalismo è una corrente del pensiero che ha avuto il suo periodo di massima diffusione tra gli anni Cinquanta e gli anni Ottanta. Deriva da ambiti diversi: Linguistica  Antropologia  Critica letteraria  Psicoanalisi.Tuttavia, ...


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LO STRUT TURALISMO DI CLAUDE LEVI – STRAUSS. CAPITOLO 5 LEZIONE Lo strutturalismo è una corrente del pensiero che ha avuto il suo periodo di massima diffusione tra gli anni Cinquanta e gli anni Ottanta. Deriva da ambiti diversi:    

Linguistica Antropologia Critica letteraria Psicoanalisi.

Tuttavia, lo strutturalismo è diventata anche una “filosofia alla moda” molto popolare. Il primo strutturalista conosciuto è Ferdinand De Saussure (Corso di Linguistica Generale), che nel 1916 ha introdotto per primo nello studio del linguaggio i concetti di differenza e opposizione, che diverranno la coppia concettuale fondamentale dello strutturalismo. Il termine Universalismo è dato dal tentativo di trovare delle invarianti nel comportamento e nel pensiero umano al di là delle differenze. LA LINGUA COME UN SISTEMA DI SEGNI. Significante e significato = il rapporto non indica un legame naturale. Altri linguisti come Jakobson o Hjelmslev svilupperanno il pensiero di De Saussure fornendo le basi della riflessione teorica di Claude Lévi-Strauss. SOMIGLIANZE E DIFFERENZE TRA STUTTURALISMO FRANCESE E STRUT TURAL-FUNZIONAL ISMO INGLESE Entrambi si interessano alle relazioni tra le cose. Struttural-funzionalismo = trovare invarianze entro le relazioni sociali (ragion. induttivo) Strutturalismo = trovare l’ordine nella psiche umana della quale l’ordine sociale è una espressione (ragion. deduttivo). Secondo lo strutturalismo i fenomeni storici osservabili possono essere scomposti in 2 differenti oggetti teorici: 1. UN OGGETTO OSSERVABILE (composto da suoni, performances, esecuzioni, pratiche, etc.) 2. UN OGGETTO NON OSSERVABILE (che produce l’oggetto n. 1) caratterizzato da “strutture elementari”. Questa “struttura” è dotata di un suo statuto ontologico. CLAUDE LEVI-STRAUSS Lèvi-Strauss nacque nel 1908 e morì nel 2009. Lévi-Strauss è stato un grande scrittore, un grande pensatore, grande erudito francese, che ha affascinato gli specialisti ed intere generazioni di intellettuali, in più ambiti. Svolse alcune ricerche in Brasile tra gli indigeni amazzonici (Nambikwara svolgendo una produzione teorica e comparativa) e nel 1941 in seguito all’occupazione nazista della Francia, essendo ebreo, si rifugia negli Stati Uniti. Negli Stati Uniti conosce Franz Boas e i linguisti russi espatriati come Jakobson ed altri esponenti dello strutturalismo linguistico. Tornato a Parigi consegue il dottorato alla Sorbona con 2 tesi (una minore e una maggiore).

1. "La famiglia e la vita sociale degli Indiani Nambikwara" 2. "Le strutture elementari della parentela" -> che fu al centro di diversi dibattiti, soprattutto per quello che riguarda la sua discussione della proibizione dell’incesto. L’autore si parte da una domanda: perché la proibizione dell’incesto è universale? A questo testo vennero date tante spiegazioni: 







Spiegazione eugenetica (Morgan e Maine) secondo cui le società umane proibiscono l’incesto per evitare i danni conseguenti a tali unioni. Per Strauss questa spiegazione attribuisce agli indigeni una “chiaroveggenza genetica” che essi non potevano avere. Spiegazione psicologica (Westermack) secondo cui vi è la repulsione istintiva nei confronti dei propri parenti consanguinei. Strauss risponde che se così fosse non vi sarebbe bisogno di proibirlo con delle precise norme. Spiegazione sociologica (evoluzionisti: Lubbock, MacLennan). L’incesto sarebbe originato dal matrimonio originario, visto come una cattura. L’incesto sarebbe una sopravvivenza. Secondo Strauss si tratterebbe di una generalizzazione arbitraria di fenomeni troppo contingenti. Spiegazione di Durkheim: L’incesto è conseguenza dell’esogamia. La proibizione delle donne del gruppo è effetto di una credenza religiosa, è cioè l’identificazione del clan con il totem. Assimilazione del sangue clanico (simbolo sacro per il gruppo) al sangue mestruale delle donne del gruppo.

Tale proibizione segna il passaggio dalla natura alla cultura = è una proibizione che possiede la doppia caratteristica di essere universale come un fatto naturale, ma è anche una regola come un fatto culturale. Il senso della proibizione non sta nell’aspetto negativo (con chi non ti puoi accoppiare), ma con quello positivo, perché è una proibizione che regola appunto le relazioni sessuali al di fuori del gruppo. L’IMPORTANZA DELLA RECIPROCITÀ NELLA NASCITA DELLE SOCIETÀ UMANE. LA TEORIA GENERALE DELLA PARENTELA DI LÈVI-STRAUSS. L’esogamia è l’estensione dell’incesto. Una regola che permette ai gruppi di stabilire comunicazione attraverso la reciprocità. Attraverso incesto ed esogamia, i gruppi umani (di parentela) diventano sistemi di comunicazione attraverso il principio della reciprocità e dello scambio. Precludersi l’accesso alle donne del proprio gruppo significa renderle disponibili per un gruppo diverso, il quale dovrà adottare un identico comportamento. Strutture elementari della parentela: sistemi di parentela che proibiscono il matrimonio con alcuni tipi di parenti, ma lo prescrivono con altre categorie di parenti. La forma più elementare di unione è il matrimonio tra cugini incrociati. Strutture complesse della parentela: sistemi che affidano la scelta del coniuge ad altri fattori, economici o psicologici. Proibiscono senza prescrivere. ESOGAMIA ED ENDOGAMIA ESOGAMIA = matrimonio permesso/prescritto all’interno del proprio gruppo ENDOGAMIA = matrimonio permesso/prescritto all’esterno del proprio gruppo

IL CASO DEI BORORO DELL’AMAZZONIA I Bororo rappresentano per Lévi-Strauss un esempio valido di “struttura elementare della parentela”, che mostra bene il principio della reciprocità. I Bororo hanno villaggi divisi in metà esogamiche abitate da clan matrilineari. Quando si sposa, un uomo va ad abitare presso l’altra metà, presso il clan della moglie. Tutti i membri del villaggio devono sposarsi nell’altra metà diversa dalla propria. In questo modo il modello fa prevedere con una certa precisione chi l’individuo andrà a sposare. Bororo = Modello dualista della società -> Ogni villaggio è diviso in 2 metà esogamiche (estovest). Ogni metà è abitata da un clan matrilineare. I matrimoni sono prevedibili Unione tra “cugini incrociati” cioè i figli del fratello del genitore di sesso opposto (es. figlio del fratello della madre) LEVI- STRAUSS E RADCLIFFE-BROWN. “TEORIA DELLA DISCENDENZA” CONTRO LA “TEORIA DELL’ALLEANZA” Radcliffe-Brown (antropologia inglese) sosteneva che la parentela fosse basata sulla discendenza da un comune antenato. Lévi-Strauss sostiene invece che la parentela è basata sull'alleanza tra due gruppi che si viene a creare quando una donna proveniente da un gruppo sposa un uomo appartenente ad un altro gruppo.

LE “STRUTTURE FONDAMENTALI” -> L’esogamia e l’organizzazione dualista esprimono la ricorrenza di una “struttura fondamentale”, rappresentata dalla struttura data dalla “reciprocità”, che costituisce l’elemento costante dei fenomeni di parentela. La reciprocità per Strauss è la “struttura soggiacente” a tutte le relazioni di scambio. Il principio di reciprocità è di provenienza inconscia. Esso è dato con la proibizione dell’incesto e con l’obbligo dell’esogamia. La varietà dei sistemi matrimoniali viene per Strauss ridotta a pochi principi strutturali, sui quali domina quello della reciprocità. CONCETTO DI STRUTTURA: Per Strauss è qualcosa di molto diverso dallo strutturalismo inglese di Radcliffe Brown. Per Brown la struttura e la forma strutturale sono entità concrete (rete delle relazioni sociali = insieme di elementi interconnessi tra individui, istituzioni e gruppi) Per Strauss la struttura è un’entità “profonda”. E’ una “categoria dello spirito umano”, un ideale della società, non una forma concreta. Il pensiero funziona grazie ad opposizioni (pensiero binario) che sono di per sé vuote formano una struttura soggiacente della mente e che vengono via via riempite di contenuti mostrando sempre la stessa “struttura”. Queste strutture binarie (opposizioni) servono ad ordinare il mondo, la vita sociale, la conoscenza, il pensiero. Anche le strutture sociali sono modellate da queste “strutture” nascoste. I modelli, coscienti o meno, sono costruiti a partire dalle strutture nascoste della mente umana. L’etnologo deve superare le apparenze e cogliere queste strutture. La dualità, l’alternanza, l’opposizione, la simmetria non sono i fenomeni da spiegare, ma sono dati fondamentali della realtà sociale.

L’INCONSCIO STRUTTURALE -> è composto da strutture. E’ alla base sia delle culture “primitive” che delle culture “civilizzate”. Le strutture sono prive di contenuti specifici. Riguardano qualsiasi processo di simbolizzazione Il pensiero umano procede secondo strutture che implicano criteri oppositivi La natura è pensata attraverso criteri dualistici

IL PENSIERO SELVAGGIO DEL 1962 Fu uno studio sulle classificazioni animali e vegetali (principio binario) parte nel pensiero primitivo. Esse nascono dall’esigenza intellettuale di introdurre un principio di ordine nell' universo. Secondo Lévi-Strauss il pensiero "selvaggio”, è più legato all' intuizione sensibile e, quindi, più attento a salvaguardare la ricchezza e la varietà delle cose e a memorizzarla. Il Pensiero Selvaggio critica l’idea (sostenuta negli studi etnologici e antropologici anteriori), che il pensiero primitivo (o “pensiero selvaggio”), fosse un pensiero improprio, privo di razionalità e fondamentalmente incapace di stabilire nessi logici. Contro ciò Strauss documenta l’enorme quantità di sapere empirico che caratterizza il pensiero selvaggio. Questo sapere esprime un pensiero che è capace di accumulare un sapere e cognizioni autentiche, ed anche veicolo attraverso cui si stabiliscono tipologie, classificazioni e nessi che meritano di essere caratterizzati come propriamente logico–intellettuali. TRISTI TROPICI (1955) In Strauss sono presenti 2 ispirazioni: -

Una scientifica (una scienza etnologica capace di andare al di là dei fenomeni e spiegare il pensiero umano) Una estetico-filosofica che vediamo nella sua produzione autobiografica e morale.

Fu un libro sul “viaggio”, sia concreto (compiuto dall’autore in Brasile e Pakistan), ma anche un viaggio autobiografico dentro i percorsi personali che hanno motivato le scelte professionali di Strauss. Fece una riflessione sul senso delle civiltà umane e il loro destino. Denuncia: I tropici, luogo di dominio occidentale verso le umanità “altre”, sono “ tristi” a causa di una devastazione portata dalla società Occidentale che non rispetta la natura e le altre società....


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