Centro Barilla interessante ottimo esempio PDF

Title Centro Barilla interessante ottimo esempio
Author Antoi Vadda
Course logistica industriale
Institution Università telematica e-Campus
Pages 5
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Summary

indicazioni di parte programma spiegate...Interessante da leggere
parte integrante del programma docente...


Description

UN MAGAZZINO AL MESE 40 TECNOLOGIA

Un magazzino al mese

Barilla - Number 1 Logistics Group

Un gigante dal

cuore semplice

Svetta sul centro distributivo dei prodotti Barilla e sull’intero polo produttivo principale del gruppo parmense. Un magazzino automatico sviluppato su 15 livelli di scaffalature che ha permesso l’accentramento dei flussi diretti (di pasta, sughi e biscotti) in Italia e Nord Europa proprio grazie alla sua... semplicità ALICE BORSANI

U

na sottile rete metallica separa il quartier generale della Barilla dalla bella, anche se costellata da cantieri stradali e industriali, campagna che circonda la città di Parma. E la stessa rete, verrebbe da dire, segna idealmente la distanza dell’attuale gruppo alimentare, primo in Italia e detentore di alcuni fra i marchi tipici dell’”Italian cooking and living” più noti all’estero, dalle origini, ossia da quel “negozio di pane e pasta” aperto a Parma nel 1877 da Pietro Barilla Senior, dove ogni giorno, lavorando su un semplice torchietto di legno, si potevano sfornare circa 50 chilogrammi di pasta. Oggi la Barilla produce in ben 29 stabilimenti dislocati in Europa, Asia e America dai quali, nel 2001, è uscita la quota record di 1 milione e 265mila tonnellate di prodotti alimentari (pasta di semola e all’uovo, prodotti da forno, sughi pronti) distribuiti in tutto il mondo. Nello stesso anno sono state prodotte oltre 300.000 tonnellate di

pasta dal solo complesso di Pedrignano (PR), pastificio da 1 milione e 250mila metri quadrati di superficie e 55 mila di strutture coperte, la cui creazione è iniziata nel 1970 e, fra ampliamenti e riconversioni, ancora oggi non può dirsi conclusa. Uno degli interventi sicuramente più notevoli, in tutti i sensi, ha riguardato proprio la logistica con la creazione di un magazzino automatico in seno al centro distributivo dei prodotti Barilla sviluppato su un’area di circa 45.000 metri quadrati.

Nelle foto Davide Villani (a sinistra), Direttore Operativo di Number 1 Logistics Group e Roberto Belli (sopra), Re-

Dall’alto dei suoi 33 metri, gazzino automatico risulta b sibile a chiunque si trovi a p sull’A1 all’altezza di Parma e d l’intero polo, dove fra uffici bilimenti vari, si trovano anch merose sculture e opere d’art temporanea. Il deposito di Pedrignano, pure l’intera logistica distribu Barilla è gestito da Number gistics Group, società nata ne in seguito ad un primo “timid me lo ha definito Davide Villan rettore Operativo di Numbe piglio manageriale addolcito pe l’inconfondibile accento parm spin-off (ossia creazione di una indipendente ed autonoma, vante dallo scorporo di una deter attività aziendale, NdR) di un te della Logistica Italia di Bari sia quella relativa ai trasporti p nazionali, completata nel 200

il GIORNALE della LOGISTICA gazzino automatico - spiega Davide Villani - è stata presa nel 20002001; ma in assoluto uno dei primi sostenitori dell’opportunità, se non della necessità, di effettuare un simile investimento fu proprio Pietro Barilla già negli anni Ottanta ed è stata una sorpresa constatare la somiglianza dello studio e del progetto eseguiti dall’allora direttore

dell’ingegneria Barilla, mai messi in pratica perché ritenuti poco convenienti, con quelli effettivamente realizzati da noi una ventina d’anni dopo.” Ottenuta l’approvazione del progetto nel 2001, nel 2002 sono iniziati i lavori e l’anno successivo il nuovo deposito è entrato in funzione. “Number 1 - specifica Villani - rap-

presenta per il Gruppo un business e viene quindi valutata in base alla redditività, ossia alla sua capacità di generare profitto. In quest’ottica, l’investimento per la costruzione del nuovo deposito è stato approvato dal Gruppo a Number 1 e i cosiddetti payback sono stati inseriti e calcolati nelle tariffe di scambio vigenti fra la nostra società e Barilla, la quale detiene la proprietà dei muri, affidati a noi secondo un contratto di locazione.” Ciò significa che il rischio connesso all’investimento riguardava Number 1, la quale se il progetto non avesse prodotto i risultati attesi avrebbe inevitabilmente registrato una perdita. Le cose però sono andate in modo decisamente differente. “La creazione del magazzino automatico - prosegue Villani - è stata resa necessaria dal fatto che il deposito tradizionale di stabilimento,

non era ormai più da tempo in do di gestire i livelli di scorte ric dai crescenti volumi movimenta Barilla. Per ovviare a questa situaz nel corso degli anni erano sta

Automazione e ottimizzazione

tivati altri magazzini satellite, quali il deposito di Parma Number1 (Via Forlanini) da 20 metri quadrati, che costitui vere e proprie strutture polm utilizzate sia per la gestione delle te che per la distribuzione.” Un mile organizzazione del lavor chiedeva l’esecuzione di operaz

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Il software che governa il magazzino automatico è considerato come uno “slave” del sistema di gestione centrale, il quale decide, per ciascun ordine, se effettuare il prelievo dalla zona automatizzata, dall’area drive in oppure da entrambe

alle consegne dirette in tutta Italia e Nord Europa, non è stato ritenuto necessario (ed economico) automatizzare anche le operazioni di picking né completamente la sua alimentazione e quella degli automezzi. “L’idea di fondo- spiega Villani - è stata quella di realizzare un impianto “semplice” ma ampliabile modularmente in funzione di un eventuale recupero di spazio per le attività produttive e soprattutto in grado di durare tanto quanto lo stabilimento produttivo per le cui esigenze è stato pensato.” Il risultato è stata la creazione di un magazzino automatico autoportante (automazione e 5 trasloelevatori forniti da Siemens Dematic; scaffalature fornite da Lithos) con scaffalature drive in a doppia profondità ampio 135x 35 m e alto 33 m in grado di contenere 37.000 UdC (pallet EPAL 800x1200x1550) e con un indice di saturazione previsto del 90%. “Dal progetto alla messa in opera sono stati rispettati tutti i tempi di attivazione - sottolinea Villani - il 4

di novembre del 2003 è stato inserito il primo pallet e al 30 dello stesso mese il magazzino era già completo. Il 2004 è stato quindi il primo anno di gestione completa durante il quale sono stati attesi tutti i risultati previsti al momento dell’investimento e, quello che forse è più significativo, anche quelli allora non stimati.” In effetti, oltre ad una riduzione del costo di handling relativo alla movimentazione dei pallet di prodotto finito gestiti in automatico, nelle fasi di ricevimento dalla produzione e di prelievo, il nuovo magazzino ha apportato tutta una serie di miglioramenti qualitativi, sul lavoro e sulle operazioni. “Si tratta di vantaggi derivanti da una ottimizzazione nella gestione dei prodotti - spiega Roberto Belli, Responsabile dei Magazzini di Number 1 Logistics Group e Capo del Progetto Magazzino Automatico, nel corso della visita all’interno del centro distributivo - che ha portato sostanzialmente ad una riduzione degli errori di carico e degli errori nella gestione del FIFO (First In - First out, modalità di gestione del materiale secondo cui la quantità di merce in ingresso, sarà la prima ad uscire , NdR), a cui si aggiunge la garanzia di una migliore qualità del prodotto in consegna, meno spole e meno movimentazioni interne significano infatti meno rot

gazzino ed era util sostanzialmente p minuire le percorre fase di stoccaggio. conversione dell’inte liera a linea per l’al tazione del magazzin tomatico e quindi stimento su una str precedente delle c baie di uscita dei p ha permesso un no risparmio sull’in mento.” Di converso decisamente import impegnative, sia dal to di vista finanziar da quello delle risorse ne e dei soggetti co ti, sono state le pro re necessarie a cons re il terreno sottos risultato alle oppo analisi inadeguato

il GIORNALE della LOGISTICA

Carta d’identità • L’AZIENDA Ragione sociale: Barilla G. e R. Fratelli S.p.A.

A

Sede dell’azienda: Via Mantova, 166 - 43100 Pedrignano - Parma Telefono: 0521-2621 Fax: 0521-270621 Sito Internet: www.barillagroup.it Settore di attività: produzione di pasta, sughi pronti e prodotti da forno Anno di fondazione: 1877 Stabilimenti produttivi: 29 (17 in Italia, 12 all’estero) Società gestite: 15 Marchi gestiti: 11, tra cui Barilla, Mulino Bianco, Pavesi, Wasa

PARTNER LOGISTICO • ILRagione sociale: Number1 Logistics Group Sede dell’azienda: V.le Forlanini, 2/A - 43100 Parma Telefono: 0521-692853 Fax: 0521-693499 E-mail: [email protected] Sito Internet: www.number1.it Anno di fondazione: 1997 come spin-off da Barilla Settore di attività: fornitore di servizi logistici per il mercato Grocery in Italia, specializzato sui prodotti Food Servizi di base: gestione magazzini di stabilimento; gestione stoccaggio, trasporti distribuzione, pratiche fiscali e doganali in/out; controllo Qualità, campionature, blocchi qualitativi e controlli; riconfezionamenti, allestimenti, personalizzazioni; gestione livelli di scorte e programmazione rifornimenti; programmazione consegne e prenotazioni telefoniche; incassi e versamenti; ritiri da punto vendita Specializzazioni sul servizio: Track&Trace; VMI (Vendor Managed Inventory); Syncro

Magazzini centrali Italia: 3 poli centrali a Parma, Milano e Caserta (oltre 250.000 mq); 10 magazzini di stabilimento a Novara, Cremona, Mantova, Parma, Trieste, Ascoli, Foggia, Melfi, Caserta e Matera (oltre 100.000 mq) Rete distributiva: 14 piattaforme distributive; 4 piattaforme di transito (totale 170.000 mq) Fatturato: 245 milioni di euro (2003) Dipendenti: 500 dipendenti diretti, 2.200 indiretti Volumi annui: 500.000.000 di colli; 2.700.000 consegne; 2.100.000 tonnellate di merce Certificazioni ottenute: ISO 9001:2000 (IT0233); UNI EN ISO 9001:2000 (2810); CISQ - CERTIQUALITY CERTITRANS MAGAZZINO DESCRITTO IN QUESTO ARTICOLO • ILUbicazione: Via Mantova, 166 - 43100 Pedrignano - Parma Anno di entrata in servizio nell’attuale configurazione: novembre 2003 Project management: Number 1 e Ingegneria Barilla Spa Tipologia di magazzino: Centro distributivo di prodotti Barilla, composto da un’area attrezzata a drive-in (35.000 UdC) e da un magazzino automatico (36.000 UdC). Il 75% delle uscite sono consegne ai clienti finali, mentre il resto è di mantenimento scorte per la rete di depositi Number1 Area complessiva: 45.000 mq UdC: l’Unità di Carico gestita nel deposito di Pedrignano è il pallet EPAL 800 x 1.200 x 1.550 h monorefernza Referenze totale gestite: 800 (300 nel magazzino automatico) UdC/anno: 1.200.000 Turni di lavoro: 3 turni per 6 giorni a settimana Persone per turno di lavoro: 55 persone addette alla movimentazione, alle attività di riconfezionamento e al carico. 2 persone attive nella gestione del magazzino automatico Righe d’ordine gestite all’anno: circa 700.000, di cui circa 300.000 di picking Righe medie per ordine: 17

Ordini annui: 40 Baie di spedizio Architettura hard 5 livelli di integrazi Mezzi utilizzati p (33 colonne plt eur, tainer (20” e 40”) p MAGAZZINO A • ILTipologia del fab ve in a doppia pro Superficie coper Altezza: 33 m Peso max: 900 k Capacità nomina Indice di saturaz Movimenti in ing Movimenti in us Ciclo di lavoro: 3 Movimentazione a 2 stadi Movimentazione ne o gruppi di dev Modalità input: 8 Modalità output Moduli di stocca Asservimento tes I FORNITORI Scaffalature: Litho Rulliere, traslo e a Sistema di identifi talogic Software: Siemens ver fault tolerant S

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drignano oppure uscire per la consegna finale. Oggi l’intera la procedura è estremamente semplificata: gli imballi vengono collocati nel deposito, adiacente al polo, ricavato dalla riconversione di un ex biscottificio, mentre gli articoli in arrivo dai vari stabilimenti produttivi vengono tutti raccolti nel centro distributivo di Pedrignano, che con la costituzione del magazzino automatico ha aumentato la capacità di stoccaggio da 33.000 a 68.000 UdC, e da lì partono per le consegne dirette a carico completo verso i Ce.Di. dei clienti.” L’ottimizzazione e l’allocazione dei prodotti a magazzino è definita, ancora, una volta, nel segno della semplicità. “Abbiamo preferito - specifica Villani - almeno per ora, non utilizzare programmi di magazzino eccessivamente sofisticati, difficili da gestire quando, ed è questo il nostro caso, i dati di input sono soggetti a variazioni dovute per esempio a eventi quali promozioni o altro. Per questo motivo ragioniamo sugli storici in base ai quali il sistema definisce per ciascuna produzione proveniente dalle varie linee di Barilla, la collocazione degli item (nel deposito automatico o nell’area drive in, completa o parziale) più adeguata ad ottimizzare nei vari periodi la gestione del magazzino.” All’interno del polo, una volta

usciti dalle linee di produzione i materiali (per un totale di 800 mila pallet all’anno, cui se ne aggiungono 500 mila dall’esterno) vengono convogliati nella zona di pallettizzazione, dove un totale di 9 impianti pallettizzatori prepara la merce per l’ingresso a magazzino. Ogni unità di carico viene quindi etichettata e, in base alle istruzioni date al sistema a inizio turno, diretta verso l’uscita per l’area drive-in, completamente gestita, come del resto l’intero deposito, con l’ausilio della Radio Frequenza, ovvero sistemata sul trasportatore in quota che la condurrà all’interno del magazzino automatico. Prima dell’ingresso nella struttura autoportante, i pallet attraver-

sano una zona di controllo dove vengono scannerizzati e ne viene verificato il volume: nel caso in cui il sistema verifichi un’anomalia che potrebbe interferire con le procedure di stoccaggio e rotazione all’interno del deposito, il materiale attraverso un ascensore viene condotto a terra, a livello di specifiche stazioni di verifica e, una volta risolto il problema, messo nuovamente in circolo. Visto dall’interno il magazzi-

Prima della spedizione i pa uscita dal magazzino autom (sotto) e provenienti da altre del deposito, sono indirizza aree di lavorazione, picking nistra) e confezionamento

no automatico offre ai visitato spettacolo notevole: 5 tras vatori gestiscono una med 7.000 posti pallet a testa, orga lungo 15 livelli scaffalature pia profondità, che fanno d porto per il fissaggio del ta namento esterno. In esso gestite 300 referenze ad alta zione (classe A e B), con p mance di 130 UdC all’ora gresso e una quantità equiv in uscita per un flusso tota di i 680 000 UdC...


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