Cerimoniale prof. Piazza PDF

Title Cerimoniale prof. Piazza
Author Anonymous User
Course Il cerimoniale
Institution Libera Università Maria Santissima Assunta
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Riassunto del libro "il cerimoniale" di Massimo Sgrelli...


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CERIMONIALE CAP.2 REGOLE GENERALI DEL CERIMONIALE Regola della destra Regola d’oro del cerimoniale nazionale e internazionale, regola base del piazzamento. Afferma che tra 2 simboli/persone/postazioni/cariche ecc… il + importante va posto a DX. DX definita fra loro e non da un osservatore esterno. Ha valenza internazionale, che ne esalta il valore, poiché l’importanza di una regola deriva anche dall’estensione della sua validità nello spazio e nel tempo. La sua internazionalità facilita la comprensione reciproca circa il livello dignitario di accoglienza. Ospite collocato a DX: ospite d’onore o di > rango rispetto a quello di SX. Perché a destra? Umanità per lo più destrimane, posizione favorita, espressione di forza (Gesù DX del Padre). Regola della pari dignità Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e la Costituzione afferma la pari dignità sociale degli individui. Nell’attività ufficiale non si differenzia quindi per sesso, razza, religione, opinione politica… Si valutano e rispettano le dignità pubbliche di ciascuno: istituzionali (per titolarità di incarichi pubblici) o personali (onorificenze o decorazioni nazionali) o dignità di contesto (es. prof in aula, arbitro in stadio). Regola dell’armonia Cerimoniale mira ad un’armonia cosmica nei singoli contesti. Necessita di armonia in abbigliamento, comportamento e nell’eloquio anche in contesti estranei. Armonia nella conversazione formale, sempre socievole, mai oppositiva. Cessione del posto d’onore all’ospite. Regola della terzietà L’attività ufficiale non tollera discriminazioni sia di carattere politico che personale. Non si espongono simboli di appartenenza e ma vanno applicati criteri neutri e non valutativi per graduare cariche pubbliche paritarie. Per le cariche private è consentita la graduazione valutativa. Regola del territorio Nelle manifestazioni, visite e altre occasioni in cui si attua il cerimoniale, la regola applicabile è quella riconosciuta nel territorio dove si svolge la cerimonia, salvo per cerimonie delle OI, dove si seguono le loro specifiche regole. Regola dell’ospitalità Si rispettano tutte le limitazioni non superabili dell’ospite, sia di origine religiosa, sociale che sanitaria o personale. Scopo: garantire la migliore accoglienza evitando imbarazzi per l’ospite. Questa regola prevale su quella del territorio, se si ha un interesse politico o economico da conseguire. Regola della reciprocità Praticata nel mondo pubblico, soprattutto nel campo internazionale e diplomatico. Afferma che il proprio comportamento può essere condizionato da quello attuato, nei propri confronti, dall’interlocutore. (Paesi integralisti –coloro che seguono i dogmi della religione come legge- non la applicano, perchè non conoscono la laicità). Non è vincolante nel mondo privato e aziendale, per motivi economici fanno prevalere la regola dell’ospitalità su territorio e su reciprocità. Regola della sovranità (nel cerimoniale pubblico) 1

L’istituzione pubblica deve affermare la propria sovranità con l’uso dei propri simboli, della propria lingua, dei propri valori e festività nel perimetro delle proprie competenze. Privilegia la regola del territorio e le proprie consuetudini. Rimane comunque vincolata all’ospitalità (es. favorendo la bandiera ospite), della reciprocità (accoglienza) e della terzietà (no favoritismi). Regola della flessibilità (cerimoniale aziendale) Finalità commerciali favoriscono criteri di flessibilità che tengono conto della cultura, tradizioni e costumi dell’interlocutore. Si privilegia l’ospitalità. Si possono applicare criteri valutativi per graduare cariche paritarie. Regola del rango Rispettata rigorosamente, ordine di precedenze stabilito nel dpcm 14 aprile 2006 e dpcm 16 aprile 2008. Rispetta inoltre le regole di precedenza dell’UE per le cariche e ordini di altri paesi. Il cerimoniale chiede di attribuire valore ai riconoscimenti ufficiali come medaglie al valore, premi Nobel, riconoscimenti pubblici. Rispettato il rango delle postazioni, regola della DX. Regola del rango paritario Agli incarichi pubblici paritari, naz e internaz si attribuisce l’identica dignità formale anche se è diversa la rispettiva valenza o potenza sostanziale. Le singole cariche paritarie vanno quindi graduate sulla base di criteri ausiliari neutri, non valutativi. Posizioni paritarie di posti a sedere. Criteri di precedenza Ordine delle precedenze secondo quanto stabilito dalla regola del rango. Per graduare cariche omologhe, regola rango paritario: ANZIANITà NELL’INCARICO, ORDINE ALFABETICO, Età. Regola della spoliazione Nelle relazioni interpersonali formali, scritte o orali, ci si spoglia di ogni titolo posseduto e si enunciano soltanto quelli dell’interlocutore o del destinatario (no però rango militare o ecclesiastico, no titoli del mondo professionale). Regola dei simboli Il cerimoniale rispetta e riconosce i simboli di Stato, ufficiali, cariche simbolo, rappresentative della rispettiva istituzione. Nel mondo pubblico: riconosciuti solo simboli pubblici ufficiali e le cariche pubbliche. Nelle democrazie non ammessi simboli privati (come quelli del partito-dittatura accetta). Mondo aziendale e privato uso bandiere libero, purchè non offendano. No consentito appropriamento di simboli con finalità di parte (es dittature e populismi). Regola del comportamento istituzionale Mondo giuridico: valuta comportamenti con criteri di liceità e legittimità. Mondo istituzionale va oltre, non ogni comportamento lecito e legittimo è anche istituzionale, per esserlo, deve rispondere ai criteri dell’art.54 della Costituzione che invoca la disciplina e l’onore come comportamenti ineludibili. Non invoca tutele, presunzioni di innocenza e privacy. Regole del limite Rispettare tutti i limiti: sicurezza e competenza. Obbligo non debordare dal proprio perimetro. Vanno valutati anche i limiti oggettivi dell’ospite (importo max del valore dei doni accettabili), oltre che quelli personali (regola dell’ospitalità). 2

Regole della solennità Comunicazione usa vocabolario ed eloquio istituzionale e strumenti di comunicazioni istituzionali. Tono sobriamente enfatico, per risultare solenne. Regola dell’immagine Garantire l’istituzionalità prestando attenzione a non esporsi a possibili immagini squalificanti. Si deve evitare che il fine dell’immagine prevalga sui contenuti, attivando iniziative aventi un esclusivo fine elettorale o pubblicitario (consentito solo nell’ambito aziendale). Regola del tempo Tempo formale, festivo e rituale distinto da tempo ordinario nello stile. Regola dell’abbigliamento 4 tipi di abbigliamento: sportivo, da lavoro, elegante, formale. Indossare abito giusto x ciascuna occasione. Regola dei colori In ciascun paese. Nel mondo occidentale: no particolari colori di cui è impedito l’uso, si distinguono 2 categorie: tenui (mattino), saturi o pieni solo la sera. Regola dei numeri Num. 4 non amato dai cinesi. Mondo occidentale: 13 (commensali per esempio). Regola dei valori Cerimoniale scopo: sottolineare i valori attraverso la solenizzazione di festività, celebrazioni, ricorrenze, lutti e la resa di onori. Regola delle relazioni Fine: migliorare le relazioni attraverso la promozione e l’organizzazione di visite e incontri di vario livello. Regola dello scenario Allestire scenari idonei a raggiungere il miglior risultato finale dell’evento. Sceglie il contesto, gli invitati, la presidenza, il posizionamento, l’ordine degli interventi, l’impiego dei simboli, gli onori. Regola della menzogna Mondo pubblico: menzogne politiche (vantaggiose solo per chi le afferma) o per ragioni di immagine la falsificazione di fatti. Menzogne di Stato o ufficiali (vantaggiose per la collettività coinvolta), che favoriscono le buone relazioni in alcune particolari occasioni, ma devono essere motivate seriamente. CERIMONIALE accetta le seconde. Valore fondamentale: verità, occorre affermarla senza ricorrere a crudeli umiliazioni attraverso un’onesta dissimulazione. Regole condizionanti Aspetti politici, esigenze di sicurezza, esigenze di immagine. Non devono comprimere l’istituzionalità. Regola dell’habitus Il cerimoniale deve creare la predisposizione stabile al rispetto delle regole istituzionali, dell’interlocutore, dei valori, dei simboli, delle dignità, dell’armonia. Negli ordinamenti democratici, il cerimoniale si rende fattore evolutivo e positivo. 3

2. Programmazione e svolgimento della cerimonia Chi si occupa del cerimoniale propone spesso l’iniziativa. Cura di seguire avvenimenti importanti e le ricorrenze salienti dell’ente, per proporre iniziative opportune. Mantenere scadenziario aggiornato e particolareggiato. + spesso: riceve dai responsabili dell’ente l’incarico di organizzare l’iniziativa. Egli dovrà: -

Coordinare tutti gli interessati alla organizzazione stessa: addetti stampa e sicurezza, curatori di immagine, architetti, addetti ai microfoni, servizi di bar e ristorazione, interpreti, trasporti…; Individuare, con l’aiuto di esperti sopraindicati, il luogo della cerimonia, i locali interessati, gli accessi, gli itinerari, le modalità di trasporto; Valutare la necessità di allestire ambienti di servizio come: sale per delegazioni, sale stampa, sale per conferenza stampa, sale per firma accordi; Informare l’autorità pubblica preposta dello svolgimento dell’evento e richiedere eventuali servizi d’onore, sicurezza e viabilità, sanitari, protezione civile e antincendio; Stilare programma e darne info interna e poi esterna; Affidare gli incarichi e disporre le presenze del personale addetto durante la cerimonia.

CORPO UMANO=CERIMONIALE. TUTTO DEVE FUNZIONARE ORGANICAMENTE. SVOLGIMENTO: chi si occupa del cerimoniale: proporre gli inviti e disporne l’invio mediante i contrassegni di accesso, accertare le adesioni, disporre il piazzamento dei posti secondo l’ordine delle precedenze, comporre il tavolo di presidenza, individuare lo speaker, fornire istruzioni per la distribuzione delle pubblicazioni, esercitare un controllo generale e presiedere gli aspetti organizzativi e formali al momento dell’evento. Importante: saper affrontare gli imprevisti, riconosciuta come una regola del cerimoniale. Cerimoniere=pessimista, deve prevedere ogni peggiore circostanza. INVITATI Scelti in base alla natura della manifestazione (culturale, militare…) ed alle finalità che il promotore vuole realizzare. Cerimoniere propone elenco di invitati equilibrato ai responsabili dell’ente. EQUILIBRIO= scelta di ranghi omogenei (es. prefetto + presidente della corte d’appello o del tribunale, no il pretore, sindaco o assessore, salvo che la cerimonia non sia destinata alla generalità delle autorità. Regola fondamentale: evitare le discriminazioni, invitando tutti gli appartenenti ad una determinata categoria scelta (es. invito ai capi gruppi consiliari non solo per alcuni o per la >). La natura della cerimonia si può indurre a estendere l’invito anche agli appartenenti a categorie collegate. (pol, carab, GDF). Talvolta i promotori invitano anche chi ha ricoperto la carica in passato, o che hanno esaurito il mandato o che sono a riposo. Gesto di cortesia, attuato in modo da non favorire i pensionati, altrimenti si altererebbe l’ufficialità della cerimonia per i presenti ancora in carica. Da convocare gli ex quando cerimonia è storicorievocativa o celebrativa. Uniche cariche che hanno questo titolo sono: ex Pres Repub e Consiglio dei Ministri, poiché rappresentano lo Stato. Se non si vuole rinunciare ad altri ex invitati, si stabilisce un limite temporale (es: che hanno cessato il servizio nell’ultimo biennio). Invito rivolto in genere anche all’autorità gerarchicamente sovraordinata che si trova nella stessa sede. Esclusività: per le cariche politiche dello stesso settore (tipo 1 sottosegretario di un solo dicasteroministero). Se sono i coniugi a invitare congiuntamente, invito va anche ai consorti degli invitati MA i consorti mai invitati nelle cerimonie ufficiali istituzionali, salvo che la cerimonia sia seguita da un momento di spettacolo (es. celebrazione della Festa della GDF segue un breve concerto della Banda del Corpo). Non vanno invitati i 4

consorti ai pranzi ufficiali di lavoro, ma solo ai pranzi istituzionali di rappresentanza o mondani. SEMPRE invitati agli spettacoli e celebrazioni svolte in chiesa. Per questo: occorre accertare lo stato di famiglia dell’invitato senza alcun limite: privacy non conta per il cerimoniale (e soprattutto in democrazia fin dai tempi degli ateniesi) – privacy tutelata nel privato ma non nel pubblico. Carriera politica: rinuncia alla privacy a garanzia dei cittadini che egli chiede di rappresentare. Per gli eventi ufficiali, invito ai coniugi legittimi conviventi e ai conviventi non sposati, legati da un rapporto stabile e duraturo, al punto di essere pubblicamente noto e riconosciuto. AUTORITA’ PUBBLICHE DI > RANGO NELLA PROVINCIA SONO: -

Parlamentari nazionali ed europei eletti nei collegi provinciali; Prefetto titolare dell’Ufficio territoriale del governo; Sindaco; Presidente della provincia; Presidente del tribunale; Vescovo; Assessori regionali; Presidente della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura; Rettore; Procuratore della Rep; Presidente consiglio comunale; Presidente consiglio provinciale; Questore; Direttori provinciali delle amministrazioni statali del tesoro e finanze, istruzione e beni culturali; Comandanti provinciali di Carab e GDF; Assessori comunali e provinciali; Presidenti dell’associazione industriali e altri settori econ; Segretari provinciali dei partiti politici rappresentati in Parlamento; Segr prov dei sindacati > rappresentativi a lvl nazionale; Consiglieri regionali eletti nella provincia; Consiglieri comunali e provinciali.

Elenco invitati: va steso un primo elenco in ordine alfabetico per annotare risposte di adesione e dinieghi. Stesura elenco in ordine gerarchico per il piazzamento preliminare dei posti e elenco alfabetico finale di coloro che hanno confermato, + indicazione posto assegnato a ciascuno. Hostess così potranno accompagnare l’ospite o dare indicazioni sulla collazione dei posti in sala. Nell’antivigilia della cerimonia occorre ottenere da ciascun invitato che ancora non abbia risposto, conferma certa della presenza o assenza, allo scopo del piazzamento dei posti. GLI INVITI: forma: istituzionale o privata. ISTITUZIONALE: disposti dagli organi pubblici, carattere essenziale e solenne, linguaggio giuridico-burocratico; contengono solo elementi relativi all’invitante stesso, all’invitato e alla cerimonia evento. No necessario comunicare altri elementi come le proprie finalità e compiti, già sono definiti per legge e noti. PRIVATI O AZIENDALI: possono contenere altri elementi, generalmente volti a suscitare interesse verso l’evento o verso l’invitante, o semplicemente, chiarificatori dell’attività svolta da chi invita o delle finalità dell’iniziativa. Contengono “pubblicità” o dettagli riguardanti il programma e gli oratori per fornire un’immagine attrattiva e accattivante. Nei 2 casi cambia la forma dell’invito poiché: ISTITUZIONALE riempirà solo la facciata del cartone dell’invito, AZIENDALE o sociale, + facciate. Anche un’autorità pubblica può formulare, in alcune occasioni, un invito + articolato, qualora l’evento lo favorisca, x rappresentare meglio i contenuti. 5

INVITI ISTITUZIONALI: regole rigorose a differenza delle tipizzazioni degli inviti privati. Inviti personali: diversi dai 2, non hanno regole precise, ammettono creatività originale essendo rivolti a soggetti appartenenti a familiari o amici. Nella composizione, si avvicinano + all’invito istituzionale che aziendale. La forma dell’invito va scelta in base al rapporto che intercorre fra invitante e invitato. Se l’invito è diretto ad una personalità di rango molto superiore, va fatto con la lettera sottoscritta dall’invitante. A volte può essere necessaria una visita all’altissima personalità che si auspica presieda la cerimonia, per illustrare natura e caratteri dell’evento e eventualmente per concordare la data. Invito a alta personatrasmesso per via gerarchica (es. al Pres. Della Rep. Consegnato al prefetto della provincia), in modo che gli intermediari possano fornire le indicazioni aggiuntive di propria competenza, soprattutto per evitare coincidenze in manifestazioni importanti. Invito a Capo di Stato preceduto da una lettera esplicativa al suo vertice burocratico (Italia: segretario generale della Presidenza della Repubblica) per sondare la disponibilità del Capo di Stato all’eventuale accoglimento, per non costringerlo a risposta di diniego. Altrimenti: cartoncino di invito. O sennò una via intermediaria tra i due, cartoncino + lettera con brevi parole per chiarire la natura dell’evento. Cartoncino da esibire all’ingresso. Lettera: particolari attenzioni formali: -

Data non con timbro, ma con lo stesso carattere del testo, con mese in lettere; Num di protocollo no scritto sull’originale ma solo sulla minuta (bozza) (o sotto la data); Firma autografa; Appellativo e saluti finali scritti di pugno dal firmatario;

Cartoncino: può essere nominativo (nome dell’invitato) o impersonale (la Signoria Vostra) e contiene: -

-

Carica e il nome dell’invitante, cambia la stesura in base all’invito, se è per una cerimonia precede la carica al nome dell’invitante, se è un invito conviviale precede il nome alla carica; La volontà dell’invitante (ha il piacere di invitare); L’invitato, nome e cognome scritto a penna con l’inchiostro di colore omogeneo a quello della stampa, precede il titolo onorifico (Commendatore) e della qualifica (Senatore), altrimenti in mancanza il titolo accademico, sennò solo titolo nobile Signor/a. La funzione svolta o la carica ricoperta va indicata solo sulla busta. A personalità straniera molto elevata, ambasciatori stranieri, al Vescovo si ci può rivolgere con il titolo di Eccellenza, vietato per le autorità italiane. INVITI A CERIMONIE: rivolte alla carica, INVITI CONVIVIALI: rivolti alla persona. ESEMPIO: invitiamo il Prefetto Mario Rossi a una cerimonia, nel cartone di invito è indicato: Prefetto Mario Rossi; se invitiamo lo stesso a una colazione: Dottor Mario Rossi. Il contenuto: alla cerimonia, al pranzo… Il luogo: che avrà luogo La data: giorno della settimana con la data; L’orario, se è un ricevimento orario di inizio e fine; L’occasione: in occasione di, in onore di + carica e titoli dell’invitato, se ci sono i coniugi, nominare anche loro.

Occasione può essere citata in coda al testo, al centro o in testa al testo. + si pone in alto, + si mette in evidenza l’importanza dell’occasione che genera l’invito. così l’invito è concluso, ma si può fare menzione dell’alta rappresentanza che parteciperà all’evento. Se desideriamo che i nostri ospiti indossino un abito formale (frac, smoking…) deve essere indicato nell’invito. in calce si aggiunge cravatta nera se la cerimonia è 6

serale ed è richiesto lo smoking, cravatta bianca se è di sera ma richiesto il frac, tight per la mattina. Signore: abito lungo, abito lungo da gran sera e corto elegante col cappello in corrispondenza. Abito scuro no abbigliamento formale ma nemmeno abito da mattina. In calce: indirizzo se necessario. L’invito personale si usa per le cerimonie di massa. Destinatario indicato sulla busta. In testa al cartoncino è stampato lo stemma o il logo secco per le colazioni e dorato per le cene serali, logo colorato rimane tale. Manifestazione commerciale: invitata una società promotrice, la persona fisica: ruolo secondario, in alto si indica il nome della società mentre il soggetto invitante è indicato in basso quale sottoscrittore. In un evento conviviale di alto livello in onore di un ospite di rango molto superiore all’invitante è cortese formulare l’invito esordendo con il richiamo all’ospite d’onore “in onore delle Loro Eccellenze…”. Quando alla manifestazione interviene un’altissima personalità o per un ricevimento al quale sono state invitate molte persone o una manifestazione a n° chiuso è comunque necessario un controllo d’accesso, mostrando l’invito all’ingresso con una formula scritta nell’invito stesso. Se l’alta personalità non si limita solo a presenziare ma tiene un discorso o un intervento diretto, ciò deve essere indicato nell’invito. Parimenti va citata sull’invito l’eventuale presidenza assunta da un’...


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