Strage di piazza Fontana PDF

Title Strage di piazza Fontana
Course Cittadinanza Digitale E Tecnocivismo
Institution Università degli Studi di Milano
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Riassunto della storia della strage di piazza fontana...


Description

STRAGE DI PIAZZA FONTANA

Il 12 dicembre 1969 la sede della Banca Nazionale dell'Agricoltura, situata in Piazza Fontana a Milano, era gremita di clienti, principalmente della provincia. Alle 16.30, quando gli altri istituti di credito hanno chiuso, c'era ancora molta gente nelle filiali. L'esplosione è avvenuta alle 16:37. Una bomba contenente 7 chilogrammi di TNT è esplosa in una sala con tetto a cupola, uccidendo immediatamente 16 persone e altre 87 sono rimaste ferite. Un anno dopo, la diciassettesima vittima morì per problemi di salute legati all'esplosione

La seconda bomba inesplosa è stata ritrovata presso la sede milanese della Banca Commerciale d'Italia in piazza Scala. La borsa è stata recuperata, ma quella notte gli artificieri hanno fatto esplodere la bomba che avrebbe potuto fornire indizi preziosi per le indagini. La terza bomba è esplosa a Roma alle 16:55 in un passaggio sotterraneo che collega l'ingresso di via Veneto della Banca del Lavoro con l'ingresso di San Basilio. Dalle 17:20 alle 17:30 altre due esplosioni sono avvenute a Roma: una davanti all'Altare della Patria e l'altra all'ingresso del Museo Centrale del Risorgimento in Piazza Venezia, causando 16 feriti.

Il commissario Calabresi, incaricato di svolgere le indagini, condusse in questura come primo sospettato il ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli. Il ferroviere fu trattenuto tre giorni nel palazzo della questura, fermo illegale in quanto non prolungato oltre le 48 ore dal magistrato. Il terzo giorno Pinelli precipita dalla finestra dell’ufficio di Calabresi e muore. Poco dopo la sua morte si scopre la sua innocenza: Giuseppe, al momento dello scoppio della bomba, si trovava in un bar all’angolo tra via Morgantini e via Civitali visto da sei testimoni, tra cui due poliziotti. Le circostanze della morte sono ancora incerte.

Giuseppe Pinelli

Allo stesso tempo è stato indagato anche il ballerino anarchico Pietro Valpreda, amico di Giuseppe Pinelli. Un tassista sosteneva di averlo accompagnato in piazza Fontana da piazza Beccaria poco prima della strage e che una volta sceso avrebbe chiesto di aspettare cinque minuti poiché sarebbe tornato presto. Secondo la testimonianza del tassista, Valpreda sarebbe sceso dal taxi con una valigetta nera per poi risalire senza. La testimonianza non venne presa in considerazione in quanto l’uomo che il tassista afferma di aver accompagnato aveva una pronuncia perfetta senza alcun accenno di dialetto, mentre l’anarchico era conosciuto per la sua “r” moscia.

Pietro Valpreda

Pietro Valpreda afferma di essere arrivato a Milano la mattina del 12 dicembre e di essere andato a trovare la zia Rachele Torri. Inoltre afferma di essere rimasto a casa della zia per tutto il pomeriggio in convalescenza per la febbre. La stampa però lo condanna subito e la polizia non tiene conto del suo alibi in quanto le testimonianze siano date solo dai familiari. Per questo motivo rimase in carcere per tre anni.

Le indagini però continuarono e nel 1979 la corte d’assise di Catanzaro condannò all’ergastolo i capi del movimento neofascista di Ordine Nuovo, Franco Freda e Giovanni Ventura. Nel 1981, causa mancanza di prove, furono assolti tutti gli imputati della strage. Franco Freda Nel 2005 la Cassazione riconobbe Freda e Ventura come gli esecutori della strage, ma a causa del principio del “ne bis in idem” (secondo cui un cittadino non può essere vessato indefinitamente sulla stessa circostanza) non furono condannati. Giovanni Ventura I responsabili della strage di piazza Fontana hanno dei volti che però non hanno scontato la pena.

ROMANZO DI UNA STRAGE Romanzo di una strage è un film del 2012 diretto da Marco Tullio Giordana e liberamente tratto dal libro Il segreto di piazza Fontana di Paolo Cucchiarelli, edito dalla casa editrice Ponte alle Grazie. Il film, girato a Torino e a Milano, tratta la ricostruzione dell'attentato avvenuto a Milano in piazza Fontana il 12 dicembre 1969, e dei tragici fatti che ne conseguirono: dal caso creatosi attorno alla morte di Giuseppe Pinelli (avvenuta in circostanze misteriose durante un interrogatorio) alle varie piste intraprese dalla magistratura, tra cui quella del Presidente della corte d'assise Carlo Biotti e quella conseguente del commissario Luigi Calabresi che conduceva le indagini. Il film ha ottenuto 16 candidature ai David di Donatello 2012...


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