Come si fa una relazione scientifica vers seconde PDF

Title Come si fa una relazione scientifica vers seconde
Course Biologia e genetica
Institution Università di Bologna
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Summary

necessaria per fare esame...


Description

Come si fa una relazione scientifica? È costituita da sezioni che sono:

INTESTAZIONE (parola che non deve comparire nella relazione): Si deve indicare: la materia nel cui ambito è stata effettuata l’esperienza, i nomi degli studenti membri del gruppo, la data di esecuzione. Come l’esempio sotto.

LABORATORIO DI BIOLOGIA

Data di esecuzione:

STUDENTI DEL GRUPPO Cognome Nome Cognome Nome Cognome Nome Cognome Nome

TITOLO (parola che non deve comparire nella relazione): E’ necessario dare un titolo che richiami sinteticamente l’argomento trattato.

OGGETTO O SCOPO DELLA PROVA/PREMESSA/INTRODUZIONE: frase-chiave: QUALE PROBLEMA VOGLIAMO RISOLVERE L’oggetto o scopo della prova è il fine per cui l’esperienza è stata realizzata.

MATERIALI, STRUMENTI E ATTREZZATURE:

Descrizione sintetica delle principali caratteristiche delle attrezzature utilizzate. Gli strumenti sono le apparecchiature con cui eseguiamo delle misure. I materiali sono le sostanze, i campioni biologici od altro che dopo l’esperimento non sono riutilizzabili.

PROCEDIMENTO/METODO:

frasi-chiave: PERCHÉ SI È FATTO COSÌ E COME, QUALI OSSERVAZIONI UTILI PER RAGGIUNGERE LO SCOPO DELLA PROVA, QUALE SAGGIO DI CONTROLLO, CHE COSA CI ASPETTIAMO DI VEDERE, Descrizione del procedimento/metodo utilizzato durante l’esperimento illustrando le motivazioni scientifiche che hanno portato a scegliere le modalità di lavoro. Potrebbe essere comodo ricorrere ad un elenco puntato o numerato. Utili anche disegni e schemi chiari.

RACCOLTA DATI: frase-chiave: CHE COSA HO OSSERVATO. Presentazione dei dati sperimentali raccolti durante l’esperimento (misure od osservazioni) meglio in tabella. Per questo è opportuno predisporre la "tabella di raccolta dati" prima della prova.

ELABORAZIONE/ANALISI/INTERPRETAZIONE DATI: frase-chiave: CHE COSA DEDUCO, QUALE RISPOSTA AL PROBLEMA INIZIALE Analisi dei dati raccolti anche in opportune tabelle. Le tabelle dovrebbero ricalcare quelle della sezione “raccolta dati”, con l’aggiunta delle colonne dedicate ai risultati dell’elaborazione. Analizzare significa anche confrontare i dati ottenuti per elaborare una risposta alle domande iniziali che sia coerente con i dati stessi. Se l’analisi lo richiede, in questa sezione si possono anche riportare grafici prestando attenzione alle grandezze fisiche in ascissa e ordinata le quali dovranno essere indicate chiaramente con le unità di misura.

CONCLUSIONI:

Frasi-chiave: LO SCOPO DELLA PROVA È STATO RAGGIUNTO? I RISULTATI OTTENUTI RISPECCHIANO LE EVENTUALI PREVISIONI TEORICHE? Si ricordi di motivare sempre le affermazioni riportate. Se i risultati ottenuti non sono quelli attesi, si dica che l’esperienza non è riuscita e si cerchi di dare una possibile giustificazione.

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ALUNNO Perego Gregorio CLASSE 3^O ESERCITAZIONE LABORATORIO DI BIOLOGIA RELAZIONE N° 4 . 0 DATA: 23-01-`06 TEMA Osservazione della plasmolisi e dell'osmosi di una cellula vegetale: l'elodea canadensis SCHEMA ELENCO MATERIALI - vetrino portaoggetti - vetrino coprioggetti - microscopio foglia di elodea - acqua distillata - soluzione salina al 5% - soluzione salina al 10% RISULTATI DELLE PROVE E DIAGRAMMI 1) CON SOLUZIONE ACQUOSA 2) CON SOLUZIONE SALINA AL 5% 3) CON SOLUZIONE SALINA AL 10% OSSERVAZIONI SUI RISULTATI OTTENUTI E LORO INTERPRETAZIONI Grazie a questa esperienza abbiamo potuto osservare come le cellule vegetali dell'elodea fossero piene di corpicciuoli verdi, cioè i cloroplasti e, lasciando il preparato per qualche istante esposto alla luce della lampada del microscopio, abbiamo notato il movimento dei cloroplasti trascinati tutti nella stessa direzione dalle correnti citoplasmatiche. Col passare del tempo infatti i cloroplasti, inizialmente distanziati gli uni dagli altri, si sono riuniti in colonie sempre più numerose in prossimità delle pareti cellulari. Oltre a questo abbiamo potuto notare la differente reazione avvenuta impiegando la soluzione acquosa e la soluzione salina a concentrazione del 5 e del 10 %. Con la soluzione acquosa si è verificata l'osmosi, ovvero la diffusione di molecole d'acqua attraverso una membrana semipermeabile (che permette il passaggio di solo alcune sostanze). Tale movimento avviene secondo gradiente e riguarda il solvente. Infatti l'acqua si sposta da una soluzione a concentrazione maggiore (ipertonica) ad una soluzione a concentrazione minore (ipotonica) attraverso le proteine canale che aprono un varco e permettono il passaggio al solvente. Tale passaggio avverrà fino al momento in cui si raggiungerà l'equilibrio dinamico, ovvero 2 soluzioni isotoniche (a uguale potenziale idrico). Con questo tipo di soluzione quindi il vacuolo (cavità centrale piena di una soluzione ricca di sali, zuccheri e sostanze di riserva) non subirà modifiche evidenti in quanto resterà sempre in prossimità della parete

cellulare. La variazione si avrà invece con la soluzione salina dove si è verificato il processo inverso: la plasmolisi. Essa si determina quando la cellula è posta in una soluzione ipertonica (salina) ed il suo vacuolo si rimpicciolisce a causa del continuo entrare della soluzione tirando a se la membrana cellulare e provocando il collassamento della cellula e la netta separazione della parete cellulare dalla membrana. Questo processo è evidente maggiormente nella soluzione a concentrazione del 10% piuttosto che del 5%, dove ben si nota il restringimento del vacuolo. OSSERVAZIONI DELL'INSEGNANTE: ……………………………………………………………………………………….. ………………&he Continua »

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