Corpus iuris civilis Appunti Storia e Istituzioni Del Diritto Romano PDF

Title Corpus iuris civilis Appunti Storia e Istituzioni Del Diritto Romano
Course Storia ed Istituzioni del Diritto Romano
Institution Università del Salento
Pages 4
File Size 91.6 KB
File Type PDF
Total Downloads 64
Total Views 152

Summary

Appunti brevi e concisi su argomento di Storia e Istituzioni del Diritto Romano, Corpus Iuri Civili, riguardanti una serie di raccolte ufficiali dei testi normativi fondamentali...


Description

Corpus iuris civilis

Tale locuzione indica la raccolta ufficiale dei testi normativi fondamentali, fatta eseguire dall’imperatore Giustiniano I [vedi], e condotta a termine da Triboniano [vedi] e da altri sedici collaboratori dal 528 al 533. Il (—) è un’imponente compendio di tutte le leggi emanate prima di Giustiniano, di tutti i materiali legislativi e giurisprudenziali circolanti da tempo, nonchè delle leggi promulgate dallo stesso imperatore. È distribuito i cinque volumi, di cui i primi tre contengono il Digesto (Digesta seu Pandectae), il quarto contiene il codice giustinianeo (Novus Iustinianus Codex e poi Codex repetitae praelectionis) ed il quinto contiene le Istituzioni (Institutiones Iustiniani sive Elementa) e le Novelle (Novellae). Il Digesto, iniziato nel 530 ed entrato in vigore il 30 dicembre 533, è diviso in cinquanta libri e riassume gli scritti più importanti dei giuristi classici, opportunamente manipolati per esere adeguati all’evoluzione del diritto ed essere emendati del loro contenuto contradditttorio o ripetitivo. In passato, l’uso forense dei giuristi classici rispondeva al criterio detto della legge delle citazioni [vedi Citazioni (legge delle)], ma grazie al Digesto, invece, gli scritti giurisprudenziali (iura) vennero raccolti in un unico testo, facilmente consultabile, e dotati di valore di legge (anche se la raccolta ebbe prevalentemente un uso scolastico). Il Codice giustinianeo, entrato in vigore il 16 aprile 529 e composto di dodici libri, suddivisi in titoli, fu la prima raccolta di costituzioni imperiali realizzata sotto Giustiniano. L’opera aveva fini eminentemente pratici; questo spiega perché la commissione incaricata della sua redazione fosse autorizzata a manipolare i testi delle leggi imperiali, eliminando ripetizioni e contraddizioni, abrogando le norme ormai desuete, collocando il materiale normativo sotto gli opportuni titoli, fornendo, insomma, leggi certe e lineari racchiuse in un solo codice. Il 16 novembre 534, con la costituzione Cordi, venne pubblicato il Codex repetitae praelectionis, destinato a rimpiazzare il primo Codice. L’opera si era resa necessaria, sia per consentire la sistemazione di tutte le costituzioni emanate per risolvere i problemi connessi alla raccolta di iura, sia per emendare le leggi imperiali già codificate ed eliminare quelle superflue o superate. Anche a questa nuova edizione del Codice fu attribuito valore di legge, sostituendosi ad ogni altra costituzione imperiale precedentemente in vigore e al vecchio Codice.

Le Istituzioni, pubblicate il 21 novembre 533 con la costituzione Imperatoriam erano divise in quattro libri. L’opera doveva servire da manuale introduttivo sui princìpi fondamentali del diritto e traeva il materiale da scritti istituzionali antichi, soprattutto le Institutiones di Gaio [vedi], e da altri commentari anche non destinati originariamente a scopi didattici. Alcuni mesi dopo la pubblicazione delle Istituzioni, Giustiniano ordinò una profonda riforma degli studi giuridici, che prevedeva la lettura e lo studio sia del materiale istituzionale che del Digesto e delle costituzioni imperiali. Le Novelle, vale a dire le leggi e le costituzioni imperiali emanate dopo la pubblicazione del secondo Codice, abbracciano un periodo di tempo molto lungo (circa trent’anni), durante il quale la produzione legislativa subì una forte contrazione ma non cessò del tutto. Il periodo più fecondo fu quello tra il 535 e il 542, durante il quale le Novelle si concentrarono soprattutto sulla riforma dello Stato e sui problemi delle strutture burocratiche o sul riordino di interi settori del diritto privato (come quello della famiglia e della successione ereditaria). A differenza delle precedenti costituzioni, le Novelle imperiali non furono inserite in raccolte ufficiali, ma solo in compilazioni private: la collezione delle centosessantaquattro Novelle, l’Authenticum [vedi] e l’Epitome Iuliani [vedi].

Il Corpus iuris civilis o Corpus iuris Iustinianeum (529-534), in italiano Corpus Giustinianeo, è la raccolta di materiale normativo e materiale giurisprudenziale di diritto romano, voluta dall'imperatore bizantino Giustiniano I (imperatore dal 527 al 565) per riordinare il sistema giuridico dell'impero bizantino. L'opera è stata redatta e completata in un tempo relativamente breve grazie al lavoro del giurista più importante dell'Impero romano d'Oriente, ossia Triboniano, la cui opera fu fondamentale nella riorganizzazione e definitiva sistemazione delle leggi all'interno del Corpus. Ha rappresentato per secoli la base del diritto comune europeo, sino agli inizi del XIX secolo quando venne considerato superato dal codice napoleonico. Il Corpus rimase per secoli l'architrave (almeno teorica) del diritto dell'Impero Romano d'Oriente, come è dimostrato indirettamente dall'ampia diffusione dell'Ecloga. L'Ecloga era infatti una versione riassunta, tradotta in greco e parzialmente modificata del Corpus fatta predisporre dall'Imperatore Leone III

Isaurico tra il 726 e il 741 per la conoscenza e l'applicazione pratica del Corpus da parte dei funzionari dell'Impero. In Occidente la vigenza diretta del Corpus fu limitata ai territori di tempo in tempo posti sotto il dominio bizantino. Tuttavia, nel XII secolo esso fu riscoperto da Irnerio, iniziatore della scuola bolognese, che iniziò a studiarlo e a riadattarlo alla realtà a sé contemporanea tramite note a margine (glossae), in ciò seguito dai suoi allievi. Tale riscoperta del Corpus ne fece il fondamento del diritto comune all'Europa Occidentale del secondo Medioevo e della prima Modernità (ius commune), determinando una marginalizzazione progressiva del diritto feudale egemone presso i Regni romano-germanici dell'Alto Medioevo. Nel Medioevo la copia delle Pandette, un'antologia giuridica che costituisce una parte del codice, secondo la leggenda era conservato ad Amalfi e fu in seguito asportato dai Pisani come bottino di guerra. Dal XII secolo è stato conservato a Pisa nella chiesa di San Pietro in Vinculis come un tesoro fino al 1406, quando i Fiorentini, occupata Pisa, lo portarono a Firenze. Attualmente il Codex Pisanus è conservato nella Biblioteca Laurenziana di Firenze. Contenuto e struttura L'opera fu iniziata poco dopo l'ascesa dell'imperatore Giustiniano e proseguì fino alla sua morte. Lo scopo della sua redazione fu essenzialmente religioso, come espressamente riconosciuto nella costituzione programmatica Deo auctore, del 530, che apre la silloge dei Digesta, o nella costituzione Haec quae necessario, del 529, che introduce la raccolta del Codex (emanato "in nomine Domini nostri Iesu Christi"): lo stesso imperatore definì se stesso uomo "iuris religiosissimus", "religiosissimo del diritto" (const. Imperiatoriam maiestatem pr.), e asserì che le pronunce dei giuristi raccolte nei Digesti avrebbero dovuto essere considerate come emanate "a nostro divino ore profusa", scaturenti "dalla divina bocca dell'imperatore". Le attività di ricerca e selezione del materiale e la compilazione furono condotte da una commissione, comprendente giuristi, divisa in tre sottocommissioni con l'incarico di spogliare le antiche opere dei giuristi appartenenti ai tre generi letterari tradizionali della giurisprudenza, in particolare Triboniano.

È composto da:

Institutiones - opera didattica in 4 libri destinata a coloro che studiavano il diritto sul modello delle Istituzioni di Gaio. Digesto (o Pandectae) - antologia in 50 libri di frammenti estrapolati (non senza modifiche) dalle opere giuridiche dei più eminenti giuristi della storia di Roma. Codex - raccolta di costituzioni imperiali da Adriano allo stesso Giustiniano. Novellae Constitutiones - costituzioni emanate da Giustiniano dopo la pubblicazione del Codex, fino alla sua morte. I primi tre testi sono scritti in latino mentre l'ultimo, le Novellae Constitutiones, è scritto parte in latino e parte in greco....


Similar Free PDFs