Title | Costruzione del sé |
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Author | Alessia Campilongo |
Course | PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE |
Institution | Università della Calabria |
Pages | 2 |
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Costruzione del proprio sé...
Il Sé può essere definito come una struttura centrale che racchiude una serie di componenti personali che consente di autodefinirci. Il Sé inizia a strutturarsi già durante l’infanzia e questo sviluppo è legato alle relazioni con il mondo esterno, è influenzato dalla relazione e dalla interazione con gli altri in quanto crescendo l’individuo diventa sempre più attento ai comportamenti, alle attribuzioni ed alle opinioni degli altri. Nell’infanzia ad esempio, in cui vi è una visione del mondo più egocentrica, l’altro è scarsamente considerato e – a causa di una Teoria della Mente non ancora sviluppata – l’individuo non è in grado di assumere il punto di vista degli altri. Il rapporto madre-bambino è rilevante nelle prime fasi della vita del bambino,soprattutto per la formazione della sua identità personale e sociale. La costruzione dell’identità è quel processo che porta i bambini a sviluppare le proprie doti e le capacità personali, un processo di cambiamento continuo che inizia fin dalla nascita e ha i suoi periodi più importanti e delicati nel primo anno di vita ma anche nell’adolescenza. Questo non significa che non si debba prestare attenzione anche agli altri periodi della vita perché ad ogni età del bambino e della bambina o del ragazzo e della ragazza quello che accade contribuisce alla formazione della loro identità. L’incontro del bambino e della bambina con la madre o con la figura che svolge il ruolo materno, pone le basi della futura identità del bambino e della bambina, sia come individuo che come membro della società in cui vive. Il processo di costruzione dell’identità avviene passando attraverso due tappe: all’inizio i piccoli hanno bisogno di un modello da seguire e successivamente si differenziano da esso facendo proprie e trasformando quanto appreso.I neonati hanno bisogno perciò di una serie di fattori esterni a loro, di un “ambiente” in cui potersi sviluppare. Secondo Winnicott al bambino a non serve cioè una madre perfetta, ma una madre. Si potrebbe dire umana, una persona cioè con i suoi vizi e le sue virtù, ma in grado di immedesimarsi con il suo bambino o con la sua bambina e aiutarlo/a nel suo incontro con il mondo esterno. L’Io è la componente che organizza ed interpreta l’esperienza; il Sé è come l’individuo appare a se stesso sulla base della percezione che lui ha di sé e gli altri hanno di lui. James distingue tra Sé attuale Sé potenziale: il primo è quello effettivo,reale,il secondo è quello prodotto dalle aspettative personali.
Il concetto di Sé è strettamente legato all’autostima, ovvero al modo in cui ci valutiamo nelle diverse aree di vita. L'autostima è l' insieme dei giudizi valutativi che l'individuo dà di se stesso. Una prima definizione del concetto di autostima si deve a William James, il quale la concepisce come il risultato scaturente dal confronto tra i successi che l’individuo ottiene realmente e le aspettative in merito ad essi. Alcuni anni dopo Cooley e Mead definiscono l’ autostima come un prodotto che scaturisce dalle interazioni con gli altri: essa,infatti,non scaturisce esclusivamente da fattori interni individuali ma anche da confronti,consapevoli o meno,che l’individuo fa con l’ambiente in cui vive. A costituire il processo di formazione dell’autostima vi sono
due componenti: il sé reale e il sé ideale. Il sé reale corrisponde a ciò che noi realmente siamo. Il sé ideale corrisponde a come l’individuo vorrebbe essere.Maggiore sarà la discrepanza tra ciò che si è e ciò che si vorrebbe essere, minore sarà la stima di noi stessi. La presenza di un sé ideale può essere uno stimolo alla crescita, in quanto induce a formulare degli obiettivi da raggiungere, ma può generare insoddisfazioni ed altre emozioni negative se lo si avverte molto distante da quello reale.Possedere un’alta autostima è il risultato di una limitata differenza tra il sé reale e il sé ideale. Significa saper riconoscere in maniera realistica di avere sia pregi che difetti, impegnarsi per migliorare le proprie debolezze, apprezzando i propri punti di forza. Le persone spesso cercano di spiegarsi un evento collegandolo ad una causa. Sovente si tende ad attribuire un esito raggiunto o ad una causa esterna alla persona, quale potrebbe essere la fortuna, oppure ad una causa interna, come ad esempio la tenacia....