Dall\'epoca vittoriana al modernismo PDF

Title Dall\'epoca vittoriana al modernismo
Author Chiara Cc
Course letteratura inglese anno 4 e 5
Institution Liceo (Italia)
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EPOCA VITTORIANA TEATRO VITTORIANO 1. Plays of manners Oscar WILDE Wilde utilizza la formula del “society drama” tardo vittoriano per scopi di critica sociale, animata da uno spirito arguto e lucido.

Contro il perbenismo e il

moralismo della società vittoriana, Wilde affina una satira brillante volta a svelarne il conformismo ipocrita. Le sue commedie sono accomunate da uno stile sofisticato e intrecci assurdi. Tra queste rientrano: Lady Windermere’s Fan, A woman of no Importance, An Ideal Husband e The Importance of Being Earnest (1895): commedia degli equivoci, in cui il ruolo dei giochi di parole (puns) è palese già dal titolo, che usa il valore semantico di Earnest inteso sia come nome proprio che come aggettivo, che significa franco, onesto. 2. Play of ideas Bernard SHAW Commedia delle idee perché Shaw insiste sulle idee. Se il teatro del XIX secolo era un teatro che rispecchiava, conservandola, l’immagine che la platea (la classe borghese) aveva di sé, alla fine del secolo si ha una svolta a causa dell’interazione fra naturalismo, ibsenismo, impegno e polemica sociali, per cui il teatro si rinnova. In Inghilterra è decisiva l’influenza del teatro naturalista, critico e indagatore di Ibsen e delle sue opere mature (Casa di bambola, 1879 e Spettri 1881). Bernard Shaw scrive il saggio The Quintessence of Ibsenism (1891), inteso come parte di un programma di propaganda della Fabian Society, in cui propone Ibsen come modello di riformatore, in quanto capace di smascherare l’ipocrisia della società. Questo è ciò che anche Shaw intende fare. Il suo è un teatro impegnato, di denuncia sociale, che ha lo scopo di smascherare e contrastare l’ipocrisia diffusa e il falso sistema di valori della società tardo-vittoriana ed edoardiana, che osannavano sviluppo, progresso, benessere, religione e morale ignorandone i risvolti negativi. Shaw vede nel teatro una piattaforma di riforma sociale, Contrario al determinismo e al meccanicismo di Darwin e Marx, Shaw crede nella volontà dell’individuo come base per la costruzione di una società giusta.

Tra le commedie teatrali: Heartbreak House, che ha come tema la politica, Arms and the man, che si prende gioco degli atteggiamenti romantici nei confronti di amore e Guerra; Man and superman, su un’orfana ed i suoi tutori. Shaw espone la sua concezione di forza vitale, che invece di migliorare le qualità dell’uomo, lo trasforma in un superman nietzschiano che cerca ricchezza e potere, danneggiando la società; Widowers’ Houses, che ha come protagonista un self-made business man, Mr. Sartorius, che fa soldi sporchi. 3. Tragedia Salomé (1893): tragedia simbolista di Wilde, che rappresenta il trionfo dell’estetismo decadente.

PROSA NON-FICTION 1. ART CRITICISM Walter PATER L’opera di Pater e poi quella di Wilde, si collocano nel contesto della riflessione estetica sull’arte che si sviluppa da metà ‘800 e che si oppone al materialismo vittoriano e alla sua rigida morale, prima con l’estetismo e poi con il decadentismo. L’estetismo è il movimento che considera l’arte libera da vincoli didascalici ed etici. Il principio antiutilitaristico dell’art for art’s sake da un lato si oppone alla considerazione dell’arte come mezzo funzionale ad uno scopo, dall’altro fa da contraltare al realismo della produzione tardo-vittoriana, perché la sincerità dell’artista non sta nella rappresentazione mimetica e fedele della realtà, ma nella resa autentica dell’impressione che la realtà esterna suscita e del senso soggettivo che egli vi attribuisce. Lo scopo dell’arte è la creazione e contemplazione consapevole della bellezza. Individualismo e relativismo sono concetti chiave dell’estetica di Pater. Il soggetto è un’interiorità ricca capace di dare un’interpretazione soggettiva, dunque unica di un’esperienza. Studies in the history of the Renaissance (1873): raccolta di saggi di critica estetica, manifesto dell’estetismo. È un’indagine sulla vita e sull’arte del Rinascimento, che Pater idealizza in quanto esempio di un’epoca di unione di vita ed arte al di là di scopi meramente utilitaristici. Una vita degna di essere

vissuta è quella di chi sa cogliere ed essere consapevole di momenti unici di eccezionalità estetica. A tal fine sono necessarie una sensibilità molto raffinata e la capacità di analisi della natura del piacere estetico provocato da quell’impressione. Oscar WILDE Intorno agli anni ’90, l’estetismo sfocia nel decadentismo, teoria esteticomorale che si sviluppa dapprima in Francia a fine anni ’80 con autori come Gautier, Verlaine Mallarmé, Villiers. Wilde è il massimo esponente del decadentismo inglese. Contrariamente al naturalismo dominante e ai valori borghesi e della razionalità positivista tipici del vittorianesimo, questo movimento valorizza un sentimento del poetico basato su aspirazioni metafisiche e simboliste. Per l’esteta decadente la realtà quotidiana si svalorizza sempre più a favore della spiritualità, che è la dimensione suprema, sperimentabile con l’abbandono dei sensi. Wilde interpreta l’estetica di Pater in termini di edonismo sensistico. L’unione fra vita ed arte propugnata da Pater diviene per Wilde coincidenza fra vita ed opera d’arte. L’artista è un individuo solitario dedito alla contemplazione e alla creazione della bellezza. L’arte è superiore alla vita. The Critic as Artist e The Decay of the Lying sono saggi di estetica. Nel secondo Wilde difende la menzogna come mezzo artistico. Bernard SHAW The Quintessence of Ibsenism: saggio che nasce come parte di un programma di propaganda della Fabian Society e che propone Ibsen, che aveva inaugurato un nuovo modo di fare teatro, naturalista, critico e indagatore, come modello di riformatore perché capace di svelare l’ipocrisia della società. 2. Critica sociale Oscar WILDE The Soul of Man under Socialism: saggio di argomento sociale, in cui Wilde difende una prospettiva libertario-socialista contro la logica capitalista. 3. Epistole Oscar WILDE De profundis, lunga lettera all’amante Alfred Douglas

NARRATIVA-FICTION 1. ROMANZIERI TARDO-VITTORIANI L’ultimo ventennio dell’Ottocento è il momento di transizione fra la fine del romanzo vittoriano e l’inizio di quello moderno, che si colloca nel primo ventennio del Novecento. Solo Conrad e James sono proiettati verso il secolo successivo, gli altri autori appartengono ancora alla tradizione. Tra questi Hardy, Gissing, Moore, Stevenson, Meredith, Kipling, Conan Doyle.

Thomas HARDY Pessimismo fatalista Romanzi: Tess of the d’Ubervilles. Sottotitolo “A pure woman, faithfully presented”, la cui pubblicazione fu inizialmente rifiutata per il contenuto poco morale, data la benevolenza di Hardy per Tess, una “fallen woman”. Jude the Obscure: “the modern vice of the unrest (il vizio dell’irrequietezza)” rispecchia il senso di incertezza e disagio nei confronti dei valori politici, sociali, culturali, religiosi che caratterizza la fine dell’ottocento. La fiducia nel progresso sfocia in un post-darwiniano senso del regresso, col ritorno dell’uomo alla sua originaria bestialità. George GISSING I romanzi di Gissing sono influenzati dai grandi modelli russi, francesi e inglesi (Dostoevskij, Turgenev, Flaubert, Zola, Dickens, Meredith) e mescolano crudo realismo e analisi psicologica. The Odd Women (romanzo)

George E. MOORE L’influenza del naturalismo francese è ancora più evidente nella produzione di Moore. L’influenza francese, in particolare di Huysmans, è ravvisabile anche nell’estetismo e decadentismo di M. Esther

Waters

(romanzo)

capolavoro

di

scuola

naturalista,

storia

compassionevole e di accurato realismo sulle difficoltà di una donna nel crescere il figlio.

Robert Louis STEVENSON Oltre a differenziarsi da un trattamento moraleggiante del tema del rapporto fra bene e male, la produzione di Stevenson si scosta anche dal provincialismo del romanzo tipicamente vittoriano, con le sue ambientazioni insulari, a testimonianza del fascino per l’esotico e il lontano, dovuto soprattutto all’impresa coloniale. Tale esotismo ed il tema di quanto autenticamente innata sia la bontà dell’uomo, soprattutto di quello civilizzato, verr à sviluppato in modo più moderno da Conrad. Treasure Island romanzo d’avventura Nel romanzo Doctor Jekyll and Mr. Hyde Stevenson recupera la dimensione gotica e onirica attraverso il tema del doppio. Il trionfo del bene sul male non vuole essere una lezione morale, ma una constatazione dell’andamento degli eventi, che per caso, sono a favore del bene. Sta al lettore decidere se l’uomo sia buono o cattivo. La pozione che trasforma Jekyll in Hyde non è né buona né cattiva, libera semplicemente l’interezza dell’io permettendo alla parte nascosta di uscire. George MEREDITH È uno degli ultimi autori tardo-vittoriani. Lo spirito comico consente a Meredith di arginare sentimentalismi tramite ironia, arguzia, comicità e parodia. Lo spirito comico inoltre agisce sull’onniscienza del narratore introducendo un corrosivo distacco ironico. Infatti i suoi narratori onniscienti e la descrizione psicologica dei personaggi sono spesso affiancati da un’ironica voce autoriale a cui il lettore ed alcuni personaggi intelligenti si associano, per osservare la scena con maggiore e sprezzante onniscienza. The Egoist è romanzo tragicomico pubblicato nel 1879, che propone una disanima dell’egoismo del protagonista, Sir W. Petterne, i cui effetti sono guardati con distacco da autore, lettori ed altri personaggi, che sembrano cospiragli alle spalle, assicurando così un’ironica penetrazione psicologica. Questo

romanzo

testimonia

la

consapevolezza

dell’autore

della

non

trasparenza della comunicazione, dovuta alla sua irriducibile componente inconscia.

Arthur Conan DOYLE

È Conan Doyle a dare inizio alla vera e propria detective story a fine XIX secolo, con la celebre coppia formata dal detective Sherlock Holmes e dal suo assistente dottor Watson. Memorabili sono l’acume deduttivo, il piglio intuitivo e lo spirito scientifico di Holmes, oltre alle descrizioni di una Londra metropolitana criminosa e nebbiosa. Cre ò Holmes ispirandosi a Poe ed alla sua rigida formazione scientifica. È del 1926 un saggio in aperta contraddizione con la sua formazione scientifica ed il suo iniziale agnosticismo: The history of spiritualism. Rigore scientifico e spiritualismo. The adventures of Sherlock Holmes, raccolta di racconti.

Rudyard KIPLING Sebbene la sua produzione si collochi in una fase di internazionalizzazione del romanzo vittoriano, legata al fatto che negli anni ’90 era in aumento il numero di scrittori che erano nati o stati altrove e conoscevano quindi altre realt à, “orientali” (Kipling stesso era nato in India e vi aveva vissuto alcuni anni ad intervalli ed era stato anche in Sudafrica), tuttavia Kipling è ancora un tardovittoriano: amante dell’ordine, della gerarchia, dei codici morali e sociali. La sua produzione è stata letta in un’ottica di propaganda e apologia dell’impero e di missione civilizzatrice inglese. In realtà seppe anche riconoscere i lati negativi del regime coloniale (lui stesso aveva sperimentato lo spaesamento di molti inglesi nati nelle colonie, a contatto con codici diversi) e fu un estimatore dell’India e della sua cultura. Attrazione per l’esotico e consapevolezza di valori altri (come in Conrad). Romanzi: 1 The Jungle Books (superiorità dell’uomo naturale su quello sociale). 2 Kim, narra le avventure quasi picaresche dell’omonimo Kim, figlio di un sergente irlandese al servizio dell’impero in India. Il suo spirito d’avventura lo porterà sempre in viaggio, fino a farlo diventare un agente dei servizi segreti inglesi. Romanzo definito “capolavoro dell’imperialismo”. 2. AESTHETIC/ DECADENT NOVEL Oscar WILDE The picture of Dorian Gray (1891): il protagonista del romanzo, Dorian Gray, su consiglio di Lord Henry, vive la sua vita come se fosse un’opera d’arte,

indugiando sui sette peccati capitali, motivo per cui alla fine del romanzo verr à punito. I principali temi trattati sono: il contrasto tra la bellezza e armonia dell’arte e la bruttezza e corruzione della vita; l’amore omosessuale; la bellezza (Dorian è il prototipo del dandy, è ossessionato dalla bellezza estetica, vanitoso e narcisista); duplicità (ogni personaggio è consapevole della scissione della propria identità: un’identità è definita dal pubblico, l’altra dal soggetto; in particolare la doppiezza riguarda Dorian e il suo ritratto, ma anche l’arte stessa, che al tempo stesso tradisce e rivela la verit à, prima permettendo al protagonista di celarla, poi rivelandola.); elementi gotici (eventi soprannaturali, omicidio, suicidio, pioggia, oscurità). Dal punto di vista stilistico sono frequenti le allusioni a mitologia e letteratura, l’uso di paradossi, ironia e antitesi e l’impiego di simboli che anticipano o rivelano sentimenti e ragioni dei personaggi. “There is no such thing as a moral or an immoral book. Books are well written, or badly written. That is all”. Walter PATER Marius the Epicurean: romanzo biografico o romance filosofico ambientato nel II sec. d.C., narra la conversione al cristianesimo di un giovane patrizio romano che si concluder à con la sua morte. Anche in punto di morte, Marius manterrà uno stupore dell’anima che indica una sensibilità alta e pura. Ed è proprio l’anima ricettiva, sempre pronta a cogliere esperienze estetiche, ciò che secondo Pater va mantenuto.

POESIA VITTORIANA Sentimentalismo e materialismo sono le due tendenze contrastanti che animano la poesia vittoriana. Da un lato il sostrato romantico, derivante da una rivolta dell’immaginazione contro il razionalismo settecentesco, dall’altro il crescente meccanicismo e materialismo dell’epoca vittoriana con la fede in scienza e progresso.

Alfred TENNYSON La tipicità della sua poesia sta nella musicalità del verso, cioè in una sensualità fortemente sonora mirata a rappresentare stati d’animo e a produrre suggestioni e descrizioni. Le regolarità fono-ritmiche contribuiscono a creare

atmosfere languide e incantatorie. La sua è una metrica dai ritmi smooth, distesi, regolari e pacati, che alludono a malinconia, tristezza, rimpianto. The Lady of Shalott (poesia), In Memoriam (raccolta di più di 130 liriche, sui temi della morte, dell’immortalità e della fede, scritte per commemorare un caro amico, Arthur Hallam).

Robert BROWNING La

ricerca

dell’oggettività

sfocia

nell’uso

del

dramatic

monologue.

L’oggettività implica che quanto detto sia il più svincolato possibile dal poeta stesso e per ottenerla Browning fa sì che la voce che parla non sia quella del poeta, ma una pluralità di voci e quindi di punti di vista e modi linguistici diversi con cui si esprimono. Sono definiti monologhi anche se sono parti di dialoghi, mancanti però della risposta dell’interlocutore che risulta muto. Il tentativo di oggettività va di pari passo con la consapevolezza che ogni interpretazione è relativa, che i punti di vista sono molteplici. Dunque B. si distanzia dal lirismo dei contemporanei per avvicinarsi al relativismo della modernità. Anche Tennyson era ricorso al dramatic monologue in alcune opere, come Ulysses, ma solo al fine di rendere suggestivamente stati d’animo. Browning invece è interessato all’interiorità ed alla psicologia dei personaggi. Sordello (poesia), Dramatis Personae (raccolta di poesie d’amore, nella forma del monologo drammatico).

Gerald M. HOPKINS Rifiuta gli stilemi melliflui della produzione lirica vittoriana e georgiana e recupera elementi dell’inglese arcaico ed i ritmi del parlato. Considera il parallelismo una modalità di deviazione. A livello di linguaggio figurato si ispira al kenning, espediente retorico tipico della poesia inglese anglosassone, che consiste in una similitudine o in una metafora condensata, come “swan’s path” per “sea”. A livello metrico usa lo sprung rhytm (ritmo spezzato o saltato), molto naturale e vicino al parlato. Usa l’enjambement (alterazione della corrispondenza fra unità del verso e unità sintattica, che crea una frattura della sintassi/di un sintagma/di una parola, causata dall’a capo).

The starlight night (poesia) Oscar WILDE The Ballad of the Reading Gaol, resoconto in poesia sulla prigionia.

ROMANZO DI TRANSIZIONE 1. Il romanzo naturalista o edoardiano Bennet,

Galsworthy

e

Wells

rappresentano

il

romanzo

di

tradizione

ottocentesco-materialista che rientra nella corrente letteraria del naturalismo francese. Soprattutto il romanzo di Bennet e Galsworthy ritrae molto realisticamente la vita della piccola borghesia, con la sua etica del lavoro e l’importanza dello status socio-economico. Questo romanzo è detto anche edoardiano. Anche Wells descrive la realtà piccolo-borghese, ma si distacca dagli altri due per la prospettiva politica e scientifica che lo caratterizza e per lo sviluppo della componente fantastica, riconducibile al romance ottocentesco. H.G. WELLS Ideologo del socialismo e del progresso scientifico, Wells considerava la letteratura come mezzo per sensibilizzare il pubblico all’eguaglianza sociale e al progresso, i due grandi temi della sua produzione. Ritenuto il padre del genere

fantascientifico

(science

fiction),

i

suoi

scientific

romances

propongono un’alternativa fantascientifica al realismo della narrativa tardovittoriana. Unendo elementi del romanzo gotico di tradizione a motivi della scienza contemporanea, essi mostrano esiti apocalittici della societ à presente e mettono in scena un universo distopico (nel senso etim. di distopia=luogo cattivo), dove l’utopia del progresso scientifico, tecnologico e sociale si trasforma in fallimento e l’avanzamento della civiltà diventa regressione e abbruttimento. Romanzi distopici/ fantastici: The Time Machine, che tratta la degenerazione in razze antagoniste, The Island of Doctor Moreau, The war of the worlds (1897): tratta di un’invasione di alieni che distruggono Londra e che implicitamente rappresenta una critica al colonialismo britannico in questo momento nella sua fase più aggressiva. ARNOLD BENNETT

Ammiratore e conoscitore degli scrittori naturalisti francesi (Flaubert, Zola, Maupassant) e di autori di tradizione come Dickens e Gaskell, Bennett si dedicò a descrivere la vita della piccola borghesia inglese e nello specifico, la vita angusta e la topografia delle città, realmente esistenti, della produzione della ceramica (potteries = industria della ceramica). Bennett appartiene alla tradizione perché afferma che il grande artista per rendere la sua visione della vita necessita di quella construction e di quel design basati sulla forma tradizionale del romanzo. The Old Wives’ Tale, romanzo JOHN GALSWORTHY Sulla scia delle tendenze letterarie realistiche e naturalistiche, Galsworthy considerava il romanzo come forma principalmente documentaristica della società. La sua produzione ruota attorno ai conflitti di classe e alle sofferenze delle classi più basse. Anche se essa è ancora tradizionale rispetto alle nascenti tendenze moderniste, sono comunque presenti temi della nuova era, come il mutamento

della

coscienza

politica

e

sociale,

il

moralismo

vittoriano

soffocante, la condizione delle donne, spesso costrette/disposte a matrimoni infelici. Edward M. FORSTER La passione è indice di autenticità. Nonostante appartenga cronologicamente al novecento, Forster non fu un romanziere sperimentalista. Il suo approccio alla narrativa è fondamentalmente tradizionale. Pessimismo distopico con la macchina che domina l’uomo. Il tema portante dei suoi romanzi è l’esplorazione dei rapporti umani e dei problemi di comunicazione e comprensione reciproca. A Passage to India: romanzo sulle esperienze dell’autore in India, mostr...


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