Destra e sinistra storica PDF

Title Destra e sinistra storica
Course Storia contemporanea
Institution Università degli Studi di Verona
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Destra e sinistra storiche...


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La Destra e la Sinistra Storica Destra e Sinistra storica sono stati due schieramenti politici italiani,entrambi dissoluti nel 1912 e che vengono chiamati così per distinguerli dalle attuali Destra e Sinistra. Il partito che si rese protagonista dell’Unitá d’Italia fu la Destra Storica,nata ufficialmente nel 1849 e avente come leader,dapprima Massimo d’Azeglio e in seguito Camillo Benso di Cavour dal 1852. Il Partito rimase al potere fino al 1876,quando subentrò la Sinistra Storica,anno della “Rivoluzione Parlamentare”. La Destra storica,all’indomani dell’Unitá d’Italia,vinse le elezioni che si tennero nel Gennaio 1861 per il primo parlamento unitario con un diritto di voto che toccava solo l’1,8% della popolazione totale. La Destra storica era espressione della borghesia liberale,per cui gran parte dei suoi esponenti erano grandi proprietari terrieri, industriali e personalità militari. La Destra Storica diede un’impronta liberista all’Italia e successivamente si adoperó per predisporre sul territorio nazionale delle Prefetture che rispondevano al governo piemontese centrale. Fu inoltre riformato il sistema scolastico tramite la legge Casati,nel 1859. La neonata Italia, però, doveva mettersi al passo con le altre potenze europee e per far questo la Destra storica dovette attuare una dura politica fiscale per ricavare il denaro necessario all’ammodernamento del Paese. Il pareggio di bilancio fu

raggiunto nel 1876 e fu merito del Ministro delle Finanze,Quintino Sella. Ci furono inoltre problemi con le nuove terre del Sud Italia,scaturiti dalla politica aggressiva di imposte che favorì il Brigantaggio,che lo Stato cercò di arginare,inviando l’esercito . In fatto di politica estera c’è da segnalare la conquista di Roma nel 1870 e la Terza guerra di Indipendenza nel 1866 in cui il generale La Marmora oltre a essere Presidente del Consiglio prima della guerra,era anche comandante del Regio Esercito.L’Era della Destra storica finì nel 1876 in seguito ad una esautorazione (revoca di autorità) del Governo Minghetti da parte del Parlamento che era contrario alla nazionalizzazione delle ferrovie. Il Re Vittorio Emanuele II, quindi, decise di affidare al principale esponente dell’opposizione ,Agostino Depreis, il compito di formare un nuovo governo. Inizia l’era della Sinistra storica,mentre la Destra storica nel 1882 confluisce nel Partito Liberale Costituzionale. Il primo leader storico della Sinistra storica era stato Urbano Rattazzi,l’uomo che nel 1852 realizzò in accordo con Cavour,il Connubio. Ma in seguito alla caduta della Destra storica,il primo leader della Sinistra storica del Regno d’Italia fu proprio Agostino Depretis. La matrice ideologica si rifaceva alle idee mazziniane e garibaldine,quindi democratiche. Il Governo Depretis si appoggiava anche ad una parte della Destra storica che aveva contribuito a far cadere il precedente Governo Minghetti.

Gli esponenti della Sinistra Storica erano perlopiú esponenti della media borghesia. Si ebba la legge Coppino che nel 1877 riformó l’istruzione che venne resa obbligatoria e gratuita fino ai 9 anni di etá. Altro tema fu l’allargamento del suffragio elettorale con la legge Zanardelli del 1882 che concedeva il diritto di voto a tutti i maschi di più di 21 anni che sapessero leggere e scrivere e che pagassero un’imposta di 19,8 lire (contro le precedenti 40 lire). I corpo elettorale salí dal 2,2% del 1880,al 6,9%. La Sinistra storica prese provvedimenti anche amministrativo e sociale con un decentramento del potere e una più attenta tutela dei lavoratori. In piú vennero avviate indagini che portarono alla luce problemi come una diffusa malnutrizione ,una alta mortalitá infantile,grande povertá e scarse condizioni igieniche. Altro fenomeno diffuso era l’emigrazione. Dal punto di vista economico,passano da un sistema liberista ad uno protezionista. Si ebbero sgravi fiscali e investimenti per lo sviluppo industriale del Paese. Vennero introdotte tariffe doganali nel 1878 a protezione delle industrie tessili e siderurgiche e sussidi ai settori in difficoltà. Si ebbe infine Crispi che attuó una politica economica atta a difendere i prodotti italiani dalla concorrenza straniera. In politica estera,la Sinistra storica abbandonó l’alleanza con la Francia a causa di dissapori riguardanti la questione tunisina,entrando nella Triplice Alleanza a fianco dell’impero

austriaco e dell’impero tedesco. Si ebbe anche lo sviluppo del colonialismo italiano con l’occupazione di Massaua,in Eritrea. La fase della Sinistra Storica si concluse nel 1896 in seguito alle elezioni politiche. Crispi fu l’ultimo presidente del consiglio della Sinistra storica e lo fu tre volte tra il 1887 e il 1896,cercando di governare basandosi sulla Germania di Bismarck dove la situazione tra classe operaia e borghesia era mite. Crispi si trovó a opporsi ai movimenti operai,comunque aiutando la classe operaia con la legge Crispi che prevedeva meno ore lavorative e assistenza sociale. La fine della Sinistra storica fu in seguita alla disfatta di Adua del 1896,dopo la quale il primo ministro diede le dimissioni....


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