Di diversi in G. Vasari, Le Vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori, ed. diretta da E. Mattioda, vol. V, Edizioni dell'Orso, Alessandria 2021 PDF

Title Di diversi in G. Vasari, Le Vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori, ed. diretta da E. Mattioda, vol. V, Edizioni dell'Orso, Alessandria 2021
Author Donatella Fratini
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CONTRIBUTI E PROPOSTE Collana di letteratura italiana diretta da Mario Pozzi e Enrico Mattioda 119 Comitato scientifico BENEDICT BUONO (Universidade de Santiago de Compostela) JEAN-LOUIS FOURNEL (Université de Paris 8) GIUSEPPE LEONELLI (Università di Roma 3), PAOLO TROVATO (Università di Ferrara) C...


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CONTRIBUTI E PROPOSTE

Collana di letteratura italiana diretta da Mario Pozzi e Enrico Mattioda 119

Comitato scientifico BENEDICT BUONO (Universidade de Santiago de Compostela) JEAN-LOUIS FOURNEL (Université de Paris 8) GIUSEPPE LEONELLI (Università di Roma 3), PAOLO TROVATO (Università di Ferrara) CARLO VECCE (Università di Napoli «L’orientale»), SABINE VERHULST (Universiteit Gent)

I volumi pubblicati nella Collana sono sottoposti a un processo di peer review che ne attesta la validità scientifica

Giorgio Vasari

Le vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architettori Edizione diretta da Enrico Mattioda Volume quinto a cura di Vincenzo Caputo, Julia Castiglione, Alessio Cotugno, Donatella Fratini, Rosanna Morace, Émilie Passignat, Chiara Portesine, Giovanna Rizzarelli, Pasquale Sabbatino, Sara Stifano

Edizioni dell’Orso Alessandria

Volume pubblicato con il contributo del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Torino.

© 2021 Copyright by Edizioni dell’Orso s.r.l. via Rattazzi, 47  15121 Alessandria Tel. 0131.252349  Fax 0131.257567 e-mail: [email protected] http: //www.ediorso.it Realizzazione informatica di Arun Maltese ([email protected]) Realizzazione grafica a cura di Paolo Ferrero ([email protected]) È vietata la riproduzione, anche parziale, non autorizzata, con qualsiasi mezzo effettuata, compresa la fotocopia, anche a uso interno e didattico. L’illecito sarà penalmente perseguibile a norma dell’art. 171 della Legge n. 633 del 22.04.1941 ISSN 1720-4992 ISBN 978-88-3613-143-3

Nota al quinto volume

Con questo volume si conclude l’edizione commentata delle Vite di Vasari secondo l’edizione giuntina del 1568. Come ebbi a ricordare nella premessa al primo volume, l’idea di una nuova edizione commentata mi fu proposta da una casa editrice che poi cambiò proprietà e piani editoriali. Il piano originario di un commento asciutto per un’edizione in due volumi e con un gruppo minimo di studiosi si è modificato nel corso della successiva realizzazione con le Edizioni dell’Orso. I collaboratori chiamati a terminare l’opera di commentare le biografie degli artisti hanno risposto con entusiasmo, spesso aggiungendo notizie e rimandi bibliografici inizialmente non previsti. A questo approfondimento del commento ho deciso di non oppormi: può anche darsi che i commenti siano differenti per impostazione e per approfondimento, ma mi è stato chiaro fin da subito che un astratto principio di normalizzazione imposto dall’alto avrebbe finito per impoverire l’opera e toglierle la ricchezza di proposte e di novità che i collaboratori, provenienti da campi disciplinari diversi, avevano portato con loro. Mi restano da aggiungere alcune considerazioni sul testo di quest’ultimo volume. Ho deciso di non riprodurre la descrizione degli apparati per le nozze di Francesco I de’ Medici e Giovanna d’Austria, che Vasari introdusse a completamento della presentazione Degli accademici del disegno e che da tempo è riconosciuta come opera di Giovan Battista Cini. Ho anche deciso di pubblicare la Descrizione dell’opere di Iacopo Sansavino scultore fiorentino seguendo il solo testo della Giuntina e senza tener conto della Vita di M. Iacopo Sansovino scultore e architetto eccellentissimo della Serenissima Repubblica di Venetia, pubblicata senza luogo e data (ma chiaramente a Venezia verso la fine del 1570 o l’inizio del 1571): infatti, quest’edizione, che pur si presenta come una redazione della biografia sansoviniana aggiornata dallo stesso Vasari, è chiaramente un’operazione editoriale realizzata a Venezia immediatamente dopo la morte di Iacopo e probabilmente realizzata dal figlio Francesco Sansovino o da qualche suo collaboratore1.

1 Sulla questione rimando almeno a C. Davis, in Giorgio Vasari: principi, letterati e artisti nelle carte di Giorgio Vasari. Pittura vasariana dal 1532 al 1554, a cura di L. Corti e M.D. Davis, Firenze, Edam, 1981, pp. 293-295; oltre che alla bibliografia citata da M. Ruffini, Art without an Author. Vasari’s Lives and Michelangelo’s Death, New York, Fordham U.P., 2011, p. 198.

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NOTA AL QUINTO VOLUME

Non mi resta, infine, che ringraziare tutti coloro che in questi anni hanno favorito la progettazione di quest’edizione, i collaboratori, l’editore e gli amici che non hanno mancato di incoraggiarmi. Enrico Mattioda

Elenco dei collaboratori

Diamo qui di seguito l’elenco degli studiosi che hanno collaborato a questo volume, in ordine alfabetico e specificando le singole Vite annotate e le relative pagine: VINCENZO CAPUTO Di Lione Lioni aretino e d’altri scultori e architetti, pp. 322-336. - Degli accademici del disegno, pittori, scultori e architetti e dell’opere loro, e prima del Bronzino, pp. 373-404. - Descrizione dell’opere di Giorgio Vasari pittore e architetto aretino, pp. 405-459. JULIA CASTIGLIONE Vita di Daniello Ricciarelli da Volterra, pittore e scultore, pp. 47-62. - Descrizione dell’opere di Francesco Primaticcio bolognese, abate di San Martino, pittore e architetto, pp. 254-267. ALESSIO COTUGNO Descrizione dell’opere di Tiziano da Cador pittore, pp. 268-293. - Di don Giulio Clovio miniatore, pp. 337-345. DONATELLA FRATINI Di diversi, pp. 346-372. ROSANNA MORACE Descrizione dell’opere di Iacopo Sansavino scultore fiorentino, pp. 294-321. ÉMILIE PASSIGNAT Vita di Taddeo Zucchero pittore, da Sant’Agnolo in Vado, pp. 63-118. CHIARA PORTESINE Indice degli artisti, pp. 465-489. - Indice dei personaggi, pp. 491-514. GIOVANNA RIZZARELLI Vita di Francesco detto de’ Salviati pittore fiorentino, pp. 9-46.

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ELENCO DEI COLLABORATORI

PASQUALE SABBATINO E SARA STIFANO Vita di Michelagnolo Buonarroti fiorentino, pittore, scultore e architetto, pp. 119253.

[DI DIVERSI.] Vive anco in Roma, e certo è molto eccellente nella sua professione, Girolamo Siciolante da Sermoneta1, del quale, se bene si è detto alcuna cosa nella Vita di Perino del Vaga, di cui fu discepolo, e l’aiutò nell’opere di Castel Sant’Agnolo2 e molte altre, non sia però se non bene dirne anco qui, quanto la sua molta virtù merita veramente. Fra le prime opere adunque che costui fece da sé fu una tavola, alta dodici palmi3, che egli fece a olio di venti anni, la quale è oggi nella Badia di Santo Stefano, vicino alla terra di Sermoneta, sua patria; nella quale sono, quanto il vivo, San Pietro, Santo Stefano e San Giovanni Batista, con certi putti4. Dopo la quale tavola, che molto fu lodata, fece nella chiesa di Santo Apostolo di Roma, in una tavola a olio, Cristo morto, la Nostra Donna, San Giovanni e la Madalena, con altre figure5 condotte con diligenza. Nella Pace condusse poi, alla

1

Girolamo Siciolante (Ciciolante), n. Sermoneta (LT), ca. 1521 - m. Roma, 1575, pittore attivo prevalentemente a Roma e nel Lazio, già citato nella Vita di Perino del Vaga; su di lui v. J. HUNTER, Girolamo Siciolante pittore da Sermoneta (1521-1575), Roma 1996; S. AMADIO, Siciolante, Girolamo, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. XCII, Roma 2018, ad vocem. Il materiale per la breve biografia vasariana dell’artista venne probabilmente fornito dallo stesso Sermoneta, incontrato da Vasari a Roma nell’aprile del 1566. 2 Sulla decorazione dell’appartamento farnesiano in Castel Sant’Angelo, compiuta sotto la direzione di Perin del Vaga, si veda anche la Vita di costui. Alcuni pagamenti fra il giugno e l’agosto del 1544 attestano l’attività di Siciolante nelle pitture della “loggia verso i Prati”, raffiguranti Storie della Vita di Adriano. Non si può tuttavia escludere che il pittore abbia lavorato anche in altre parti della decorazione che sono state saldate non a lui personalmente, ma al capobottega. 3 Poco più di due metri e mezzo; il palmo romano è un’antica unità di misura corrispondente a 22,34 cm. 4 La tavola, raffigurante la Madonna col Bambino e san Giovannino tra i santi Pietro e Stefano, detta Pala di Valvisciolo in quanto eseguita per l’altare maggiore dell’abbazia cistercense di Valvisciolo, sussiste nel castello Caetani di Sermoneta. L’opera è datata 1541. 5 Il dipinto, un tempo nella cappella Muti-Papazzurri ai Santi Apostoli, fu venduto nell’Ottocento ed è stato identificato con il Compianto sul Cristo morto di Poznań, Národní Muzuem, databile al 1542/44. Stando a una notizia di Giovanni Baglione, l’opera venne eseguita su disegno di Perin del Vaga....


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