Marciumi radicali della vite da Armillaria mellea e Phytophtora sp. PDF

Title Marciumi radicali della vite da Armillaria mellea e Phytophtora sp.
Course Patologia della vite
Institution Università degli Studi di Udine
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Marciumi radicali: tabelle ciclo biologico, sintomatologia e trattamento....


Description

MALATTIE IPNOCHEREUTICHE

MARCIUMI RADICALI DA ARMILLARIA MELLEA E PHYTOPHTORA Malattie ipnochereutiche da Armillaria mellea (basidiomicete), Armillaria gallica (raramente) e Phytophtora (oomicete). Armillaria attacca sia piante agrarie che forestali e sopravvive come saprofita nel terreno su legno in decomposizione. Il patogeno può espandendersi nel terreno per mezzo di particolari ife chiamate “rizomorfe”, penetra per ferita (microferite da accrescimento, ferite causate da eventi estremi come forti gelate) e si sviluppa sottocorticalmente, con azione litica e meccanica, come micelio biancastro con crescita a ventaglio. In autunno si possono sviluppare i corpi fruttiferi del fungo, noti con il nome di chiodini. La trasmissione della malattia può avvenire per anastomosi (contatto radicale). Infatti, Armillaria si diffonde a macchia d’olio tra le piante limitrofe tramite contatto radicale (crescita miceliare) oppure mediante rizomorfe (crescita secondaria) che si dipartono dalla radice infetta, accrescendosi nel terreno. I maggiori problemi si verificano in nuovi impianti di vite in aree precedentemente dedicate a bosco e disboscate di recente, quando seguono a vecchi impianti con infezioni in atto oppure dov’erano presenti parecchie drupacee, pomacee e salici. Clima ottimale: primaverile, con terreno molto umido (saturo) e T basse.

SINTOMATOLOGIA DA ARMILLARIA E PHYTOPHTORA ORGANO

SINTOMI DA ARMILLARIA MELLEA

Radici: il fungo causa la morte del cambio e il decadimento dello xilema

Radice scura, friabile, facilmente estraibile e odore di fungo. Grattando con un coltellino il colletto si possono vedere le rizomorfe e il micelio. All’esterno sono osservabili talvolta i corpi fruttiferi (chiodini), ma è raro vederli su vite. Perdita di vigore Foglie piccole e clorotiche Tralci non ben lignificati e corti Grappoli piccoli e spargoli Arrossamento precoce della chioma

Tutta la pianta (stress generale)

SINTOMI DA PHYTOPHTORA: la morte della pianta può avvenire in 2 anni dalla comparsa dei sintomi. Sporadici e s concentrano sulla singola vite che è stata es. eccessivamente irrigata. Le piante vicine sono sane. Legno necrotico, radici nere e decadenti.

Crescita ridotta rispetto alle vicine Distaccamenti della corteccia *stessi sintomi generici di Armillaria Possibile insorgenza di cancri del legno a livello del colletto

CONTROLLO Per prevenzione è meglio evitare tutte le pratiche che inducono stress nella pianta, tenere un corretto bilancio idrico evitando i ristagni idrici. Se l’impianto di irrigazione è a goccia tenere i gocciolatori almeno a 30 cm dalla pianta per evitare ristagni nella zona del colletto. E opportuno operare la rimozione delle piante morte (radici incluse) e lasciare le buche aperte per qualche mese, trattandole con Trichoderma viridae. In seguito ad infezione importante è opportuno lasciare a riposo il terreno per almeno 3 anni.

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