Linguaggi della Radio e della Televisione PDF

Title Linguaggi della Radio e della Televisione
Author Elena Barbareschi
Course Linguaggi della radio e della televisione
Institution Università Cattolica del Sacro Cuore
Pages 13
File Size 276.5 KB
File Type PDF
Total Downloads 103
Total Views 168

Summary

Download Linguaggi della Radio e della Televisione PDF


Description

LINGUAGGI DELLA RADIO E DELLA TELEVISIONE Raymon Williams: nesso forte tra tv e casa tv e radio sono media individuali e domestici. Sono due mezzi nuovi e particolari e rappresentano la modernità, perché nascono dalla confluenza di due spinte (mobilità e autosufficienza del nucleo domestico). Capacità di diretta, mobilità permessa dalla modernità. PRIVATIZZAZIONE MOBILE. L'idea di televisione come mezzo domestico, permette lo scambio del nucleo domestico con il mondo esterno e causa una domesticizzazione dell'intrattenimento (tutto ciò che prima era una cosa festiva, come andare al cinema, diventa una cosa domestica e feriale). Cambia il profondo concetto di casa che prima era chiuso e con privacy, ora diventa uno spazio ibrido tra casa e mondo. Roger Silverstone, Televisione e vita quotidiana accento sul rapporto tv-spazio domestico. 3 punti: – Doppia articolazione del medium: la tv è un mezzo di comunicazione che ha una doppia articolazione: è un oggetto tecnico (device) ma è anche un distributore di forme simboliche (contenuti). – Concetto di domesticità: l'arrivo dei mezzi di comunicazione nella casa rideclina il termine di spazio pubblico e privato. Casa come luogo fisico ma anche spazio simbolico. – Dinamica del consumo: quando un mezzo di comunicazione entra in casa viene rivestita di una serie di valori dalle persone del nucleo familiare. È un processo a doppio flusso, da un lato siamo noi a dargli un significato e un investimento simbolico, dall'altra anche loro son portatori di significati che precedono quelli che li diamo noi. Formula il suo sunto importante, la teoria della domestication → prospettiva “etologica”, come le persone hanno un ciclo di vita, così anche gli oggetti inanimati. Passano da una fase di meraviglia e stupore ad una di banalità. Questo ciclo di vita si chiama domestication. Quando noi compriamo o acciamo entrare nelle nostre vite un nuovo mezzo di comunicazione, progressivamente lo addomestichiamo. Diverse fasi di domestication: – Mercificazione → non chiama ancora in causa il consumatore. Fase in cui i produttori inventano la tecnologia e gli danno una forma, un design che lo renda fruibile e commercializzabile. – Immaginazione → tutto l momento in cui il nuovo mezzo viene comunicato ai suoi nuovi fruitori. Importanza dei produttori che inventano campagne pubblicitarie ecc. – Appropriazione → entrano in gioco i consumatori. Le ragioni che hanno portato il fruitore a comprare il prodotto. Ragioni e dinamiche dell'acquisto. – Oggettivazione → disposizione degli oggetti nello spazio privato. Le routine abituali in cui lo usiamo. – Incorporazione → il fruitore inizia a capire come funziona e inizia ad utilizzarlo. Primi usi del medium. – Conversione → ne fa uso e nella fase di conversione li condivide con gli altri. Rilancio del mezzo di comunicazione ne discorsi che il fruitore ha nella sua rete di relazioni. Quando il televisore arriva in italia negli anni 50 gli vengono date varie metafore (piccolo schermo, cinema domestico, focolare elettronico, radio a colori). Ci sono termini di paragone con altri mezzi precedenti. → la televisione “rimedia” (cioè completa e aggiorna) altri mezzi di comunicazione (Bolter e Grusin, Remediation).

Tutte le metafore fanno riferimento a 4 schemi: – occhio meccanico. Riferimento alla televisione come tecnologia. “televisione senza contenuto”. Idea che era una tecnologia che portava le immagini in casa con la diretta. Paura che la televisione fosse una telecamera capace di invadere la privacy domestica. – schermo trasparente. Riferimento alla televisione come tecnologia. Retorica entusiasta e positiva. Campagne pubblicitarie che valorizzavano la qualità potenziamento dei sensi umani domestica e una qualità visiva massima. Interfaccia trasparente tra la casa e il mondo esterno. – finestra e vertigine. Riferimento al contenuto. Finestra, La presenza della tv in casa pensata come uno strumento con aspetti molto positivi (vedere lontano e posti lontani).vertigine, Timori per l'idea che avrebbe portato in casa immagini di violenza, rivolte sociali ecc – bardo e focolare. Riferimento al contenuto (programmi). Retorica entusiasta. Promuovere la televisione in casa come strumento che univa il nucleo familiare dopo la guerra, garantiva tranquillità sociale. Un ruolo importante è stato legato al gender. La figura della donna di casa è stata fondamentale, l'idea che la tv chiamasse in causa la padrona di casaemerge con grande forza. Era la vera destinataria della programmazione, perché l'uomo lavorava. Era il gestore della casa incaricata a colloare il tv come arredo domestico e a controllare i nuovi rituali sociali. All'inizio nvece era riferita agli uomini per motivi tecnologici e tecnici che alla padrona di casa erano preclusi. televisore come oggetto del desiderio. Pubblicità sui televisori Prima solo in settimanali “borghesi”, poi anche in quelli popolari. Gli inserzionisti pubblicitari avevano chiarezza a che tipo di spettatore riferirsi. La televisione entrava nelle testate giornalistiche non come advertisment ma come premi dati dalle varie industrie. La formula del tutorial era una delle formule che sostanziava le letture femminili degli anni 50. il televisore diventa oggetto di una serie di consigli, come gestirlo, come introdurlo nelle attività quotidiani, nuove modalità di interazioni sociali. Con la televisione nascono i primi divi dello schermo, tra questi Mike Bongiorno con “arrivi e partenze” prima programma della rai, le annunciatrici Fulvia Colombo. Le riviste femminili lasciano spazio alle donne di mandare lettere ai loro divi, chiedendo anche come utilizzare la tv. Le novelizzazione, ovvero settimanalmente nei primi anni della tv, iniziano a svilupparsi una serie di racconti brevi a puntate. Ironiche che servono per creare discorsi intorno al nuovo mezzo di comunicazione. IDENTITA' MASCHILI uomo descritto come uomo tecnico che mostrava la sua mascolinità con i lavori tecnici manuali. “repair man” di Lisa Parks, ossia idea del cavaliere in soccorso alla donna oppure uomo pericoloso per la virtù della donna (idea dell'idraulico). In Italia succedono cose simili, per esempio la “visiola” (industria di televisori) mette in commercio fascicoli settimanali con le istruzioni per costruire il proprio televisore. Cambia l'immaginario collettivo dell'ideale di casa, apre sull'esterno il nido domestico. Casa= home theatre. La visione della tv nei primi due anni viene costruita come una visione cinematografica, ossia dedicare una stanza apposta per la tv, anche perché all'inizio non esistevano intermezzi televisivi (pubblicità,spot,trailer). Viene coltivata la retorica del “front row”, la tv strumento per avere una poltrona in prima fila per

qualsiasi evento che prima richiedeva di uscire di casa. “un posto in prima fila per il meglio dell'intrattenimento”. Il cinema aveva già provato a portare i film in casa, miseramente. Dopo l'home theatre, verso la fine degli anni 50 e inizio 60 la casa diventa uno spazio in cui i mezzi di comunicazione iniziano a diventare portatili e mobili. Stile di vita meno centrato sulla casa, “mito della portabilità”. Tv collocato a scelta in varie camere, è portatile. Nascono la fono-valigia e il radio transistor. SECONDO MODULO la tv è un medium che deve essere studiato in chiave sistemica, e considerato nella sua globalità e dmensioni che sono 4: – dimensione tecnologica, è un device che distribuisce le immagini e suono. Piattaforme digitali. – Dimensione istituzionale, tutti gli attori che contibuiscono a dar vita al medium televisivo. Modello di business privato, commerciale e abbonamento. – Dimensione del consumo, pubblico, misurazione quantitativa (auditel). Non solo importante la dimensione quantitativa del pubblico, ma anche qualitativa (gender, canali femminili vedi diva. Diva deve attrarre un certo tipo di pubblico scelto, non deve fare solo numero di ascolti). – Dimensione testuale, componente che spiega e definisce i contenuti televisivi o prodotti. Questo si sottospecifica nei generi e nei format. Il palinsesto è una dimesione che ha a che fare con il contenuto. Queste 4 dimensioni determinano i linguaggi della televisione. IL TESTO TELEVISIVO diverse definizioni di cosa sia un testo televisivo, che cambia nel tempo. – Alle origini il testo era il singolo prodotto, il singolo programma. Era un evento, un appuntamento simile alla visione di un film. Palinsesto con pieni e vuoti. – Testo come flusso pianificato. Raymond Williams, inglese abituato alla televisione a servizio pubblico. Viaggia negli USA dove idea il concetto di flusso televisivo. Continue sequenze testuali diverse tra loro. Nascita della televisione commerciale. – William Ulricchio: la tv non è solo un flusso pianificato ma è anche un sistema testuale, non un dispenser di singoli prodotti. Il testo come elemento non è separabile dal suo macrocontesto. → ehemeral bits (promo, pubblicità..). – Super Text (Nick Brown). Idea che comprende il programma televisivo e tutte le varie sequenze introduttive e interstiziali che lo circondano. Negli anni 50 The potter's wheel (filmato mandato in ripetizione nei vuoti). – John Ellis, testo come segmento. La tv si compone di segmenti che sono unità molto brevi sequenziali dove le immagini e il suono sono simili. Es: pomeriggio 5, contenitore di varie sequenze. Non posso dare senso al prodotto nella sua interezza, ma scomposto in segmenti. – Idea del palinsesto televisivo. L'intera giornata e la composizione di essa attraverso ripetizioni e sequenze omogenee (vedi La7). Slot di palinsesto,bisogna astrarre e considerare l'intero blocco. – Viewing strip (Hirsh e Newcomb). Lo spettatore punto fondamentale. Esistono tanti testi televisivi quanti sono gli spettatori. I testi sono l'insieme di tutti i pezzi di programmi che uno spettatore vede. Quindi mediazione tra l'offerta del broadcaster e il persorco individuale di scelta del soggetto. Un testo esiste solo rispetto a chi lo fruisce.

La televisione diventa disponibile attraverso forme d'accesso nuove. Esiste la tv on demand, youtube, dvd. Queste nuove forme d'accesso cambiano molto la natura stessa dei testi televisivi. (veronica mars, il pilot del dvd inizia in modo diverso da quello televisivo). Idea di second screen → seconda tecnologia per interagire con il contenuto televisivo. (Grey's anatomy. Account di miranda bailey su twitter. Sdoppiamento di piani reale e finzionale. Fruire il programma tramite tv e second screen quindi web. Altro esempio clio make up). Il testo non vive più senza i paratesti → gerard genette “soglie dell'interpretazione”, parla di tutti gli elementi vicini al testo primario. Il romanzo non è solo da pagina 1 al punto finale dell'ultima pagina, il romanzo è anche la copertina, il frontespizio ecc.. tutti questi elementi che precedono o susseguono il testo sono soglie dell'interpretazione, cioè porte d'ingresso che il lettore deve attraversare prima di arrivare al testo vero e proprio. Esse condizionano lo spettatore. (es: creazione del sito ufficiale di un telefilm prima dell'uscita, è una soglia). Es: the walking dead 3 stagioni in 3 minuti → due funzioni, refresh della memoria dello spettatore fedele ma anche spettatore digiuno che vuole iniziare a seguire la serie. Questi paratesti circondano il testo principale, non per forza qualcosa di nuovo ma indirizzano lo spettatore. John Fiske → il testo televisivo è una manifestazione in triplice. 3 livelli: – testualità primaria → il programma di partenza, quello che va in onda in televisione. – testualità secondaria → show related. Tutti i paratesti che sono create dall'istituzione televisiva (broadcaster, la piattaforma, le case di produzione). – testualità terziaria → socially produced. Tutti i paratesti creati dagli spettatori, dai fans, dal polo del consumo. Testo televisivo → interfaccia tra l'industria televisiva e il pubblico. Interfaccia circondato da paratesti che si collocano in entrambi i versanti. Il tutto in uno sfondo socio-culturale specifico (es: ambiente italiano, diverso da quello americano). IL TESTO TELEVISIVO – Analisi testuale: stile d'interpretazione che permette di affrontare i prodotti delle varie industrie culturali (letteratura,cinema,radio,televisione..). Nel campo dei “television studies” si sviluppa lentamente per varie ragioni (l'attenzione è inizialmente più concentrata sul medium che sui suoi testi. Mancano strumenti tecnici per fissare i testi tv). Si suddivide in vari sottoindirizzi: - analisi formale: interpretazione di come ogni aspetto costruzione audivisiva del testo veicoli un signifcato es: stile di regia (Six Feet Under, Breaking Bad Point Of View inquadratura piuttosto rara nella serialità), suono (soundtrack, uso del voice over [voce fuori campo]), struttura narrativa. - analisi semiotica e semiologica: sistema di segni, codice di diversi linguaggi che può essere decriptato (es: News, come fa il tg a costruire un senso di autorevolezza? Abiti dell'anchorman, dizione, sguardo in macchina). - teoria sul genere: i testi televisivi mai studiati come casi a sé stanti, ma in un gruppo di riferimento più ampio di cui fanno parte. (es: grande fratello, studiato come parte del gruppo dei reality). - analisi del contenuto: testo come veicolo di contenuti, tematiche. Caratteristiche testuali sempre presenti nei prodotti: – FORMATO: durata e “pezzatura” del prodotto. Es: Grande Fratello, formato del live 24h, prime time,daily.. – MESSA IN SCENA: Spazio:in tutti i generi televisivi. Es: Anno zero di Santoro, rappresenta l'arena, il ring, pubblico lontano.. cosrtuzione dello spazio. Non solo nei talk show ma anche

nella serialità (Mad men, lo spazio interno dell'agenzia costituisce una dimensione importante dei significat simbolici della serie. Grande accuratezza nella ricostruzione degli ambienti dell'epoca. Tempo: organizzazione temporale del testo, lo stesso programma può manifestarsi in varie forme. Diretta (in contemporanea, Sky tg24, QVC), Differita ( trasmissione che simula una diretta, la differita di pochi secondi serve come controllo del broadcaster sul programma nel caso succedesse qualcosa di sconveniente, come negli usa. Xfactor), Registrata (il patto tra spettatore e emittente è quello di mandare in onda contenuti registrati (Masterchef, pechino express, reality show non più live ma registrati). Temporalità del palinsesto, quando analizziamo un prodotto bisogna tener conto della frequenza di messa in onda e serializzazione di un prodotto (serialità orizzontale cioè trame che vanno avanti per episodi o verticale cioè trama che si chiude in una puntata [CSI ibridazione di entrambe le forme], serialità breve o lunga. Tempo del discorso, logica lineare o presenza di flashback e flashforward (Lost). Attori e ruoli: cast artistico e crew. Ogni personaggio ha il proprio ventaglio di ruoli. – COSTRUZIONE AUDIOVISIVA: due campi, immagine e suono. Immagine: illuminazione. Capire come la gestione dell'immagine influisca sul significato e senso del prodotto. L'illuminazione è un fattore importante. Gli oggetti e le persone in uno studio televisivo devono essere illuminate in 3 punti di illuminazione di diversa angolazione(Key light luce principale in alto angolata, fill light che riempe le ombre per dare tono tranquillizzante, e la back light dietro ai personaggi,li distingue dal fondo). Intensità, illuminazione in chiave alta (molta luce, toni prevalenti bianchi) o chiave bassa (illuminazione minima, toni scuri, zone d'ombra). Altre qualità dell'immagine sono la definizione, il colore, la texture e la grafica (vedi slide). Le inquadrature: porzione di realtà che la macchina da presa cattura e restituisce, seleziona una frame. Le inquadrature supportate da vari movimenti di macchina. Per definire le inquadrature si usano due termini, campi e piani. Il campo è la porzione di spazio inquadrato, il piano identifica la distanza tra la macchina da presa e la figura umana. Vari tipi: Long shot (inquadratura più ampia possibile, poco consueta in ambito televisivo perché ha a che fare con le dimensioni dello schermo), establishing shot (totale di ambientamento, friends immagini della città prima delle inquadrature in chiuso), campo medio ( per dare risalto alla figura umana senza staccarla completamente dall'ambiente circostante), piano americano (figura umana dalle ginocchia in su), close up (usato nei talk show, identifica il primo piano che poi si può differenziare dal dettaglio e particolare del viso di una persona o di un oggetto). Le inquadrature possono essere realizzate da una posizione di pari piano, dall'alto o dal basso. – IL SONORO – parlato e dialoghi – voce over, utilizzata con due funzioni: strumento di localizzazione dei prodotti (prodotti d'importazione, strumento di traduzione dei programmi es: DMAX) e strumento di narrazione (commento, descrizione, “controcanto”. Funzione guida per lo spettatore per comprendere quel determinato testo es: Desperate housewives, cesaroni). – Doppiaggio vs oversound (le voci originali non vengono tolte ma vengono abbassate e aggiunta la voce italiana). Il doppiaggio invece cancella completamente il commento sonoro del prodotto e lo sostituisce con un'altra cosa. Il più utilizzato in Italia invece dei sottotitoli, come succede in altri paesi. Es: Glee su Sky arriva sottotitolato e una settimana dopo viene doppiato per vincere la pirateria. – Musica, possiamo riferirci a diversi elementi sonori. Musica diegetica (commento sonoro musicale prodotto nell'universo narrativo del prodotto che stiamo vedendo. La musica prodotta direttamente in scena. Es: Xfactor,the Voice, avanti un altro) vs commento sonoro extradiegetico (commento sonoro aggiunto al testo in una fase extratestuale, non viene dalla

scena ma è aggiunto dall'esterno. Es: fiction, reality). Il più usato è quello extradiegetico. Il rapporto fra musica e rapporto seriale televisivo si declina in varie situazioni, vedi Glee, Nashville, dove la musica diventa anche un meccanismo narrativo. In altri casi diventa accompagnamento sonoro, in America esiste il music supervisor che gestisce la colonna sonora di tutte le puntate e lavora a stretto contatto con il producer della serie. A volte si crea una sorta di ibridazione tra diegetico e extradiegetico: in Gossip Girl il product placement è importante, es lady gaga presente con una performance in una puntata. Stessa cosa per la fiction italiana, vedi i cesaroni scripted format spagnolo dove la musica esce fuori dal protagonista. Sigla e jingle (breve commento musicale usato per accompagnare alcuni strumenti di promozione televisiva). – NARRAZIONE. In ogni testo possiamo scorgere due soggetti differenti che lasciano alcune tracce a partire dai quali possiamo dare concretezza a questi due soggetti,costruirne un profilo. – enunciatore: soggetto parlante,costruisce il messaggio e la comunicazione con l'enunciatario. La domanda è chi guida la comunicazione? (conduttore, voice over... in xfactor è il conduttore). – Enunciatario: destinatario della comunicazione. Ovvero il pubblico, implicitamente presente. Il testo televisivo costruisce una un pubblico ideale. Es: giuria di x factor e the voice, richiamano pubblici diversi. – Schema narrativo: scaletta canonica della puntata (programma diviso in blocchi,divisone in atti per la fiction). LA COMUNICAZIONE ON AIR Comunicazione indica tutte le iniziative promozionali che un broadcaster attua per promuovere sé stesso. Per rendere visibili i propri contenuti. - Bumper: brevissima clip con logo e jingle di rete. Presenta il logo e jingle di rete. Es: Rai, colori uguali ma suoni diversi. – Ident: filmati con cui la rete comunica e promuove sé stessa, i propri valori. Es: Studio universal, MTV. – Promo: trailer informativo e accattivamente di programmi che andranno in onda sulla rete. Es: Dexter, promo non a partire da sequenze di puntate ma girato a doc. Xfactor – Teaser: trailer non informativo, ma di lancio. Il teaser è più anticipato del promo come per avvertire di un futuro arrivo. Di solito usato per gli eventi. Nella comunicazione on air la grafica è un elemento fondamentale. I GENERI TELEVISIVI Brooklyn nine-nine → sit com poliziesca E.R → medical drama Scrubs → sia medical drama sia dimensione comica e musical. Tema complesso, la televisione vive di un continuo ibridarsi di dimensioni testuali differenti, con fenomeni di polisemia. Sistema di generi molto fluido che varia con una se...


Similar Free PDFs