Dismorfismi cranio e schisi PDF

Title Dismorfismi cranio e schisi
Course Microbiologia
Institution Università degli Studi di Catania
Pages 6
File Size 45.7 KB
File Type PDF
Total Downloads 102
Total Views 131

Summary

dimorfismi e schisi odonto...


Description

DISMORFOSI CRANIO FACCIALI Alterazione morfostruttrale permanente Agenti teratogeni ed embriolesivi (5 gruppi): • chimici (farmaci,vaccini,ormoni, solventi,pesticidi,rifiuti tossici,inquinamento) • abituali (fumo,alcool,droghe) • biologici (infettivi,virali, batteri e protozoi) • fisici (radiazioni ambientali, ionizzanti) • nutrizionali (deficit di folati, deficit o eccesso di vitamine) Prevenzione: 1. nel periodo del preconcepimento: rivolta a quelle patologie che possono essere intercettate grazie ad esame eugenetico 2. nel primo trimestre di gravidanza: Evitare contatto con teratogeni 3. Nel periodo postnatale: interecettazione di tutti gli influssi ambientali nocivi • Patologie da aberrazioni cromosomiche Sindrome di Down (o trisomia 21) Coinvolgimento del sistema stomatognatico con: • Cavità orale ristretta, per le ridotte dimensioni del mascellare superiore

• Denti permanenti piccoli, associati ad anomalie di numero e di struttura • Macroglossia • Eversione del labbro inferiore Sindrome di Turner (X0) Coninvolgimento del sistema stomatognatico con: • Micrognazia, con bocca a muso di pesce • Palato ogivale • Anomalie del tempo di eruzione • Schisi occasionale Patologie ad eziopatogenesi multifattoriale: schisi

SCHISI Interruzioni congenite della continuità anatomica del labbro, del processo alveolare, del palato duro e del palato molle. Possono presentarsi isolate o associate fra di loro. Possono interessare una sola o entrambe la arcate Patologia diagnosticata già alla nascita , ed è necessario programmare un trattamento fin dai primi giorni. La malformazione altera il normale sviluppo delle strutture anatomiche coinvolte e quindi l'evoluzione funzionale con la comparsa di difficoltà nella deglutizione e fonazione.

Sviluppo normale delle strutture maxillofacciali Alla 4a settimana di vita uterina • presenza sull’abbozzo facciale di una depressione, lo stomodeo, che approfondendosi si unirà all’estremità a fondo cieco dell’intestino cefalico formando il cavo orale primitivo. • questo viene circondato dai processi mandibolari caudalmente, dai processi mascellari lateralmente e cranialmente dal processo frontale che nelle zone laterali presenza i placidi nasali. • si evidenziano attorno a ciascun placide i processi nasali interno ed esterno che delimitano una depressione , la fossa nasale • dall’unione delle porzioni superficiali dei processi mascellari con i processi nasali interni di formerà il labbro superiore. • più in profondità questa fusione determina la formazione dell’osso incisivo e del palato primitivo (parte più anteriore del palato duro). Più posteriormente il palato secondario è formato dai soli processi palatini. Anteriormente a questo ,nel punto di fusione col palato primitivo (di forma triangolare), residua il foro incisivo • nel contempo il setto nasale prolifera verso il basso unendosi ai processi mascellari dopo che questi si sono congiunti tra loro • intorno alla 10° settimana il cavo orale e le cavità nasali si sono completamente formate

Noxae patogene possono interferire con le strutture embrionali in evoluzione nel primo trimestre di gestazione. Tra queste: 1. assunzione di alcuni farmaci (antibiotici, salicilati,cortisonici,estrogeni) 2. malattie infettive contratte in gravidanza (rosolia,varicella,parotite,toxoplasmosi) 3. esposizione a radiazioni ionizzanti 4. fattori ereditari • Classificazione schisi • Cheiloschisi parziali: riguardano il prolabio • Cheiloschisi totali: viene interessato il labbro a tutto spessore, con l’interessamento della narice • Cheilognatoschisi: interessamento del labbro, della narice, del processo alveolare e del palato anteriore • Cheilognatopalatoschisi: interessato il labbro, il processo alveolare, il palato anteriore, il palato duro e il velopendulo • Uranostafiloschisi: interessamento del palato duro fino a raggiungere in avanti il forame incisivo e posteriormente il velopendulo e l’ugola

• Stafiloschisi: interessamento del velopendulo e dell’ugola • Ugoloschisi: solo coinvolgimento dell’ugola Conseguenze delle schisi • Cheiloschisi: assenza del sigillo labiale con difficoltà della suzione • Schisi del palato duro: problemi di deglutizione, poiché la lingua, non trovando il suo naturale opponente nella volta palatina, spinge il bolo nelle fosse nasali • Stafiloschisi: comporta un’insufficienza velofaringea che ostacola la deglutizione e determina difficoltà nella fonazione • Schisi del palato duro e molle: altera la funzione della tromba di Eustachio con conseguente ipoacusia ed otite media sierosa TERAPIA Terapia chirurgica precoce Per facilitare l’alimentazione si applica una placchetta in resina che andrà frequentemente rinnovata per adattarla all’accrescimento della mascella superiore. Tale placchetta servirà ad evitare l’intrusione della lingua nella schisi, con aggravamento della stessa, e guiderà lo sviluppo dei monconi. A 3 mesi e non oltre i 10-12 mesi Primo intervento Ricostruzione del palato molle A 6 mesi Plastica del labbro Plastica del naso (se necessaria) A 18-20 mesi Plastica del palato duro Plastica della schisi alveolare

A 9-12 anni Osteoplastica mediante innesti di osso autologo (cresta iliaca) oppure di materiali alloplastici...


Similar Free PDFs