Dispense teoriche organizzazione del trasporto aereo PDF

Title Dispense teoriche organizzazione del trasporto aereo
Author Nicolò Canal
Course Organizzazione del trasporto aereo
Institution Politecnico di Milano
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STRUTTURA E STORIA DEL TRASPORTO AEREOIntro du zio neI principali attori dell’aviazione civile sono: 1) compagnie aeree; 2) aeroporti; 3) enti di controllo del traffico aereo.Data la natura stessa del trasporto aereo è stato da subito necessario istituire delle agenzie internazionali che potessero g...


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STRUTTURA E STORIA DEL TRASPORTO AEREO Introduzione I principali attori dell’aviazione civile sono: 1) compagnie aeree; 2) aeroporti; 3) enti di controllo del traffico aereo. Data la natura stessa del trasporto aereo è stato da subito necessario istituire delle agenzie internazionali che potessero garantire la sicurezza, l’efficienza e la disponibilità del traffico aereo. Le due più importanti sono l’ICAO (international civil aviation organisation) e la IATA (international air transport agency). Andiamo ora a vedere le principali convenzioni internazionali. Convenzione di Parigi (1919) • • •

Ogni Stato è proprietario dello spazio aereo che lo sovrasta; Ogni aeromobile deve essere immatricolato nello Stato di appartenenza; Nascono i brevetti di volo per i piloti.

Convenzione di Varsavia (1929) Vengono regolate le responsabilità per il trasporto internazionale di merci, persone o bagagli effettuate a titolo oneroso. (es: i vettori devono emettere i biglietti; devono emettere le etichette per i bagagli; si parla del risarcimento per smarrimenti/lesioni…) Convenzione di Chicago (1944) • •

Nasce l’ICAO, con lo scopo di raccogliere e studiare dati relativi all’aviazione internazionale e di produrre raccomandazioni per il suo sviluppo; Vengono sancite le 5 libertà dell’aria (in realtà le prime due, cosiddette tecniche, vengono approvate da tutti i membri mentre le restanti tre rimangono valide solo nel caso di accordi bilaterali)

Le libertà dell’aria Le libertà dell’aria sono un insieme di diritti commerciali che consentono ad una compagnia aerea il privilegio di sorvolare o atterrare in un’altra nazione, esercitandovi anche traffico di passeggeri e merci.

(Libertà domestica: libertà per ogni vettore di operare nel proprio paese) Convenzione di Bruxelles (1960) •

Viene istituito l’Eurocontrol.

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2 Eurocontrol Associazione intergovernativa, a cui partecipano 41 Stati europei, il cui scopo principale è quello di sviluppare e mantenere un efficiente sistema di controllo del traffico aereo a livello europeo. Di fatto questa associazione produce della regolamentazione tecnica circa la sicurezza del trasporto aereo.

Dagli anni 60’ in poi, visti i fenomeni di dirottamento aereo e di attentati terroristici, le convezioni si occupano di stabilire i termini di responsabilità civile, penale di tali atti. Gli Stati devono sottoporre a giudizio gli autori del reato oppure concederne l’estradizione.

Regolamento (CE) n.1008/2008 Serve a stabilire delle norme comuni per la prestazione di servizi di trasporto aereo nell’Unione Europea: • • • •

Licenze di esercizio e contratti utilizzazione vettori aerei; Trasparenza dei prezzi; Oneri di servizio pubblico: obblighi di rotte “non profittevoli” imposte alle compagnie al fine di garantire una buona disponibilità di trasporti nel territorio dell’UE; Distribuzione traffico aereo tra aeroporti.

Tale regolamento inoltre sancisce nuovamente le libertà dell’aria (in particolare dalla sesta alla nona) L’effetto di tale regolamento è simile a quello ottenuto dalla deregulation americana durante l’amministrazione Carter (le compagnie low cost acquisiscono grande importanza nel mercato) Principali soggetti normatori del trasporto aereo ICAO È costituita da tre organi principali: • • •

Assemblea: ne fanno parte tutti gli Stati membri; Consiglio: esso adotta le Recommended practices e gli Standards e gli incorpora negli annessi. È un organo a partecipazione limitata; Segreteria

Lo scopo dell’organizzazione è quello di sviluppare i principi e le tecniche della navigazione aerea internazionale e promuovere la progettazione e lo sviluppo del trasporto aereo internazionale. L’ICAO produce due tipologie di documenti fondamentali: •



Annessi: contengono sia regole la cui adempienza è obbligatoria per gli Stati membri (Standard Practices) sia delle raccomandazioni indicate per ottenere una standardizzazione mondiale (Recommended Practices). (es: Annesso 14: Aerodromi) Docs: rappresentano i decreti attuativi degli annessi;

La differenza che esiste tra gli annessi e i docs è assimilabile a quella tra la nostra Costituzione e il Codice Civile (es: la Costituzione sancisce il diritto alla libera associazione, mentre il Codice Civile regolamenta l’associazionismo nello specifico) ECAC (European Civil Aviation Conference)

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3 Fondata nel 1955, cerca di armonizzare le politiche e le pratiche dell’aviazione civile tra gli Stati membri. (Stati europei intesi come appartenenti al continente europeo) FAA (Federal Aviation Administration) Ente che sovrintende ogni aspetto riguardante l’aviazione civile statunitense. EASA (European Aviation Safety Agency) Ente nato per garantire un alto ed uniforme livello di sicurezza nel settore dell’aviazione in Europa. Tra gli obiettivi principali dell’EASA figura anche il fatto di assicurare un elevato ed uniforme livello di protezione ambientale. IATA (International Aviation Transport Association) La IATA è un’organizzazione internazionale costituita da diverse compagnie aeree. I suoi fini principali sono: • •

Promuovere trasporti aerei sicuri, regolari ed economici a beneficio dell’umanità, favorire il commercio aereo e studiare i problemi connessi; Cooperare con l’ICAO.

La IATA (ma anche l’ICAO), assegna dei codici distintivi per ogni aeroporto e per ciascuna compagnia aerea associata. I due principali programmi lanciati dalla IATA sono: • •

IATA Operational Safety Audit: primo standard globale di safety per le compagnie aeree; Symplifying the Bussiness.

Uno dei documenti più importanti pubblicati dalla IATA è l’Airport Development Reference Manual, che viene utilizzato per il Forecasting, il Master Planning, la Progettazione e i Livelli di Servizio degli aeroporti. ACI (Airports Council International) Associazione senza fini di lucro formata da operatori aeroportuali civili al fine di: • •

Sviluppare la massima cooperazione e mutua assistenza fra gli aeroporti; Massimizzare i contributi degli enti aeroportuali per poter sviluppare un sistema aereo sicuro, efficiente e rispettoso dell’ambiente.

ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile) È l’unica autorità di regolazione tecnica, vigilanza e controllo del settore dell’aviazione civile in Italia, sottoposta al controllo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Uno degli aspetti più importanti è sicuramente relativo al controllo della sicurezza, nel rispetto delle normative internazionali sul trasporto aereo. ENAC ha inoltre tra le sue priorità la garanzia della qualità dei servizi resi all’utente e la tutela dei diritti del passeggero. Per questo motivo infatti ha redatto la Carta dei Diritti del Passeggero e la Carta dei Servizi Standard aeroportuali. L’ENAC si fa garante del diritto alla mobilità anche tramite la difesa della continuità territoriale (oneri di servizio pubblico “imposti” alle compagnie aeree). ANSV (Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo) È l’autorità per la sicurezza dell’aviazione civile dello Stato italiano ed è sotto la vigilanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Essa ha i seguenti compiti:

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4 • •

Svolge le inchieste relative agli incidenti ed agli inconvenienti occorsi ad aeromobili civili; Svolge attività di studio e di indagine per assicurare il miglioramento della sicurezza del volo.

ENAV (Ente Nazionale per l’Assistenza al Volo) È la società alla quale lo Stato italiano demanda la gestione e il controllo del traffico aereo civile nazionale. Interamente controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e vigilata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Essa è una componente del sistema ATM (Air Traffic Management) internazionale. Evoluzione normativa in Italia

Definizioni (sulla base dell’ex art. 2 D.L. 18/99) • • • • • • •

Aeroporto; Sistema aeroportuale: insieme di più aeroporti che servono la stessa città/lo stesso agglomerato urbano (es: Linate + Malpensa); Ente di gestione; Utente di aeroporto/vettore; Assistenza a terra: servizio reso in un aeroporto ad un utente. È divisa in undici categorie che esprimeremo più in dettaglio tramite l’allegato A; Autoassistenza a terra o autoproduzione; Prestatore di servizi a terra.

Allegato A – Elenco dei servizi di assistenza a terra 1. 2. 3. 4. 5.

Assistenza amministrativa a terra/supervisione; Assistenza passeggeri; Assistenza bagagli; Assistenza merci e posta; Assistenza operazioni in pista (comprende tutte le attività che vengono attuate, a terra, sull’aeromobile in prossimità della zona di parcheggio); 6. Assistenza pulizia e servizi di scalo; 7. Assistenza carburante e olio;

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5 8. Assistenza manutenzione aereo; 9. Assistenza operazioni aeree e gestione degli equipaggi 10. Assistenza di trasporto a terra: si occupa dell’organizzazione e dell’effettuazione del trasporto dei passeggeri, bagagli ecc... tra diverse aerostazioni dello stesso aeroporto; 11. Assistenza ristorazione e “catering”. Tenendo sempre come riferimento l’ex art. 4 D.L. 18/99 andiamo ad analizzare quali siano gli ulteriori effetti di tale decreto: • • •

Esso riconosce il libero accesso al mercato dei servizi di assistenza a terra ai prestatori di servizi (liberalizzazione dei servizi prima detenuti prima quasi in monopolio dall’ente aeroportuale); L’ENAC può limitare il numero di prestatori di servizi in base alla tipologia di categoria. Il numero di prestatori (per categoria) non può essere inferiore a due, al fine di favorire la “competizione” di mercato; (dal 01/01/01) le società che prestano i servizi di assistenza a terra non devono essere controllate direttamente da società di gestione/vettori che abbiano trasportato più del 25% del traffico di passeggeri/merci nell’anno precedente;

Autoassistenza (ex art. 5 D.L 18/99) L’autoassistenza è un sinonimo “più restrittivo” del concetto di autoproduzione. La differenza è molto sottile ma maggiormente di tipo giuridico (noi le consideriamo praticamente uguali). • •

È consentita, in tutti gli aeroporti aperti al traffico commerciale, l’effettuazione dei servizi aeroportuali a terra da parte del vettore in regime di autoassistenza; L’ENAC può limitare, per motivate ragioni inerenti alla sicurezza, alla capacità o allo spazio disponibile in aeroporto, il numero di soggetti autorizzati all’effettuazione dell’autoassistenza;

Separazione delle attività (ex art. 7 D.L. 18/99) La società di gestione che fornisce i servizi di assistenza a terra, deve operare la separazione contabile tra le attività legate alla fornitura di tali servizi e altre attività da loro esercitate. (al fine del controllo) Comitato degli utenti (ex art. 8 D.L. 18/99) È un comitato al quale partecipano tutti i vettori che prestano la loro attività su uno scalo. (sia in modo diretto che tramite associazioni rappresentative) Tale comitato esiste perché in questo modo tutti i prestatori di servizi vengano messi al corrente di eventuali modifiche rintrodotte dal gestore aeroportuale (il quale opera in “monopolio naturale”). Infrastrutture centralizzate (ex art. 9 D.L. 18/99) Sono tutte quelle infrastrutture che non possono essere divise tra i diversi operatori che prestano servizi in un aeroporto (es: impianto smistamento bagagli è unico per tutte le compagnie) Tali infrastrutture vengono elencate nell’allegato B. Vigilanza sull’accesso agli impianti (ex art. 10 D .L 18/99) L’ENAC deve vigilare affinché: • • •

Sia garantito l’accesso agli impianti aeroportuali a tutti i prestatori di servizi in modo equo; Le condizioni poste all’accesso siano adeguate, trasparenti e non discriminatorie; Siano resi disponibili gli spazi necessari per il personale dei diversi prestatori di servizi.

Compiti del gestore aeroportuale (ex art. 705 Cod. Nav.)

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6 Il gestore aeroportuale è il soggetto, vigilato da ENAC, che amministra e gestisce le infrastrutture aeroportuali e coordina i vari operatori che operano all’interno dell’aeroporto. L’idoneità del gestore aeroportuale è attestata dalla certificazione rilasciata dall’ENAC. Inoltre a partire dal 2014, i gestori devono dimostrare di soddisfare le nuove norme redatte da EASA (EASA 139) in merito alla sicurezza. Il gestore aeroportuale: •

• • • • • • • •

Assicura il puntuale rispetto degli obblighi assunti con la Convenzione ed il Contratto di programma (il contratto di programma è un accordo formale tra ciascun gestore aeroportuale e ENAC in merito ai costi legati allo sviluppo infrastrutturale (CAPEX) e gestione di sicurezza (OPEX) previste dal gestore nei prossimi anni); Organizza l’attività aeroportuale al fine di garantire l’efficienza e la sicurezza; Corrisponde il canone di concessione; Assicura agli utenti tutti i necessari servizi di assistenza a terra; Coordinandosi con ENAV, concorda come assegnare le diverse piazzole di sosta in modo da garantire un ordinato traffico aereo a terra; Propone all’ENAC l’applicazione delle misure sanzionatorie; Fornisce notizie ad ENAC in merito a riduzioni del livello di servizio, nonché alla presenza di ostacoli o di altre condizioni di rischio per la navigazione aerea; Redige la Carta dei Servizi (documento ufficiale nel quale viene vengono elencate le “qualità ideali dei servizi”); Assicura i controlli di sicurezza su passeggeri, merci e posta.

Carta dei Servizi È lo strumento informativo che ciascuna società di gestione mette annualmente a disposizione dell’Utenza, nel quale vengono individuati gli obiettivi di qualità che il Gestore si impegna a rispettare nel proprio scalo nei confronti di passeggeri e fornitori. (viene approvata da ENAC) Relazioni istituzionali nel sistema aeroporto Altri organismi aeroportuali • • • • •

CSA: comitato sicurezza aeroportuale; (più importante) AOC: Airport Operators Committee; BWG: Baggage Working group; RSC: Ramp and safety committee; TFC: Terimnale facilitation committee.

Tutti questi organismi di fatto hanno il compito di attuare misure atte al miglioramento dei diversi aspetti operativi del sistema aeroportuale. CSA: Comitato di sicurezza aeroportuale Ne fanno parte il dirigente ENAV per il particolare aeroporto e tutte le figure istituzionali legate alla security (Polizia doganale, Guardia di Finanza, Comando vigili del fuoco…) Discute delle tematiche di sicurezza (definita come security) in relazione a possibili circostanze di rischio oppure in merito alla costruzione di nuove infrastrutture.

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7 Si fa carico di applicare le misure di sicurezza definite dal CISA (comitato interministeriale per la sicurezza dei trasporti aerei e degli aeroporti). Il CISA emette un documento fondamentale: PNS (programma nazionale per la sicurezza), diviso in 9 schede (corrispondenti ad altrettante macro-aree di controllo e sorveglianza). Strumenti normativi • • • •

Legge: stabilisce i principi; Regolamento: definisce le modalità attuative dei principi; Circolare APT: specifica gli annessi applicativi (emessa dall’ENAC); Ordinanza: dispone (emessa dal direttore di aeroporto-ENAC).

Strumenti normativi aeroportuali • • • • •

Norme di scalo: specifico per un aeroporto; Manuale di aeroporto: manuale che contempla tutte le informazioni relative alle infrastrutture dell’aeroporto (descrizione caratteristiche fisiche ed operative corrette per l’aeroporto); PNS; Piani di emergenza; Regolamento di scalo: assorbe tutte le informazioni dei precedenti documenti. Permette a tutti i soggetti operanti nell’aeroporto di operare nel modo corretto.

Il regolamento di scalo, definito da ENAC nella circolare APT 19, ha il seguente obiettivo:

Con il Regolamento di Scalo il legislatore ha inteso definire un documento ove vadano a confluire le regole e le procedure in vigore presso un determinato aeroporto elaborate per assicurare il sicuro e regolare utilizzo delle infrastrutture e degli impianti da parte di tutti i soggetti aeroportuali.

Regolamento di scalo È diviso in quattro parti fondamentali: 1. Parte generale Risponde alle seguenti domande: 1) Chi sono i soggetti responsabili e per quali ambiti di funzionamento dello scalo? 2) Come si relazionano tra di loro? 3) Chi è interessato dal regolamento di scalo e che tipo di riferimento esso costituisce? 2. Parte prima (funzionamento dell’aeroporto) Risponde alle seguenti domande: 1) Come si opera nello scalo? 2) Come è strutturato l’aeroporto dal punto di vista delle infrastrutture operative e del loro utilizzo e funzionamento? 3. Parte seconda (Regole generali degli operatori) Risponde alle seguenti domande: 1) Cosa devo fare per essere autorizzato ad operare come prestatore di servizi presso lo scalo? 2) Cosa devo assicurare e garantire per mantenere l’autorizzazione? 4. Parte terza (Rispetto del regolamento, meccanismi di controllo e sanzioni) Risponde alla seguente domanda: Chi interviene e come se una disposizione del regolamento non viene rispettata?

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CLASSIFICAZIONE E CONFIGURAZIONE DELL’AEROPORTO Configurazione degli aeroporti – Configurazione delle piste Dal punto di vista normativo (annesso ICAO 14) l’interasse tra due piste, per poter essere utilizzate per atterraggi indipendenti, deve essere almeno pari a 1.035 m. La disposizione e l’orientamento delle piste sono determinati in base alle direzioni prevalenti dei venti ed alla presenza di ostacoli nelle vicinanze. Possiamo quindi ottenere diverse configurazioni per le piste: 1) pista singola; 2) piste parallele; 3) piste perpendicolari; 4) altre configurazioni. Schemi tipo dei terminal •

Schema lineare: Gli aerei sono parcheggiati di fronte e collegati all’aerostazione a piedi o tramite fingers. Questa configurazione è tipica di aeroporti di piccole dimensioni.

Gli aeroporti di maggiori dimensioni sfruttano principalmente altre due tipologie di configurazione: • •

A satelliti: possono essere di tipo circolare o lineare; A moli: possono essere lineari o ad Y.

Un aspetto molto importante per la configurazione dei terminal sarà anche il numero e la collocazione delle taxiways. Se ad esempio fra due satelliti paralleli vi è una sola taxiway i movimenti dagli stand saranno fortemente condizionati sia dal traffico in partenza che da quello in arrivo. Configurazione dei parcheggi aeromobili Esistono quattro configurazioni fondamentali: 1) taxi-in/taxi-out (angled nose-in parking); 2) taxi-in/taxi-out (angled nose-out parking); 3) taxi-in/taxi-out (parallel parking); 4) taxi-in/push-out. Configurazione dei terminal – percorsi tipo Il layout di un terminal può prevedere un solo livello con i flussi dei passeggeri in partenza che si incrociano con quelli in arrivo (es: Linate) oppure possono essere presenti più livelli (due/tre). In quest’ultimo caso i flussi sono separati e ciò costituisce un notevole vantaggio sia dal punto di vista della sicurezza che operativo. Mantenere i flussi separati consente infatti una maggiore fluidità delle operazioni e riduce l’affollamento delle aree, consentendo di raggiungere con maggiore facilità livelli di servizio più elevati. Classificazione degli Aeroporti L’ICAO definisce l’aerodromo come un’area destinata in tutto o in parte ad essere impiegata per la partenza, l’arrivo ed il movimento di superficie degli aeromobili. Un aerodromo può essere classificato in base a diversi criteri: • • • • • •

Proprietà; Tipo di utenti; Tipo di aeromobili; Regolamento della navigazione aerea che viene applicato; Caratteristiche fisiche; Assistenza antincendio disponibile.

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9 Classificazione in funzione della proprietà 1) Statali: possono essere ulteriormente classificati in civili, militar...


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