Teoriche - teorie nursing PDF

Title Teoriche - teorie nursing
Author Mariachiara Cesaro
Course Basi Dell'Assistenza Infermieristica
Institution Sapienza - Università di Roma
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Summary

teorie nursing
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Description

Teoriche • teoria correlata ai bisogni

Virginia Henderson (Kansas City, 30 novembre 1897 – Branford, 19 marzo 1996) è stata un'infermiera, insegnante e scrittrice statunitense. Nel 1955 pubblica per la prima volta la sua definizione di Nursing nel testo The Principles and Practice of Nursing. Def. “La peculiare funzione dell’infermiere è quella di assistere l’individuo malato o sano nell’esecuzione di quelle attività che contribuiscono alla salute o al suo ristabilimento (o ad una morte serena), attività che compirebbe da solo se disponesse della forza, della volontà o delle conoscenze necessarie” Approccio Olistico alla persona. I principi della sua Teoria: − L’infermiere assiste il paziente con attività essenziali al fine di preservare la salute, guarirlo dalla malattia, o accompagnarlo serenamente alla morte. − L’indipendenza del paziente è fondamentale per il mantenimeto o recupero della salute. − La Henderson individua 14 bisogni fondamentali della persona. (teoria Maslow) 14 Bisogni Fondamentali: 1. Respirare normalmente. 2. Mangiare e bere in modo adeguato. 3. Eliminare i rifiuti del corpo. 4. Muoversi e mantenere una posizione desiderata. 5. Dormire e riposare. 6. Scegliere il vestiario adeguato; vestirsi e svestirsi. 7. Mantenere la temperatura corporea a un livello normale, scegliendo il vestiario adeguato e modificando l'ambiente. 8. Tenere il corpo pulito, i capelli, la barba e i vestiti ben sistemati e proteggere il tegumento. 9. Evitare i pericoli derivati dall'ambiente ed evitare di ferire altri. 10. Comunicare con gli altri esprimendo emozioni, bisogni, paure o opinioni. 11. Seguire la propria fede. 12. Lavorare in modo da rendersi conto di un certo risultato. 13. Giocare o partecipare a varie forme di ricreazione. 14. Imparare, scoprire o soddisfare la curiosità che porta a un normale sviluppo e alla salute e usare tutti i mezzi disponibili per la salute. Metaparadigma Persona: l’individuo e la sua famiglia sono visti come unità, necessita di assistenza per raggiungere l’autonomia e mantenere un equilibrio fisico ed emotivo; Salute: rappresenta l’autonomia della persona a gestire i propri bisogni di salute (14 bisogni fondamentali); Ambiente: non è definito in particolar modo: consiste nell’insieme di tutti i fattori esterni che incidono sulla vita e sullo sviluppo di un organismo; Assistenza infermieristica: si traduce nel lavoro di gruppo per poter sostenere la persona e i suoi bisogni di salute, finchè non ripristina la propria autonomia.

La teoria di Henderson, per la quale la partecipazione attiva dell’assistito è fondamentale, si basa su 3 postulati: − Sostituzione: l’infermiere si sostituisce alla persona per potergli garantire i 14 bisogni a cui la persona non può provvedere in autonomia; − Aiuto: “sostiene” il paziente dove non ha la forza; − Accompagnamento: rapporto relazionale ed educativo.

Teoriche

• teoria correlata all’interazione

Hildegard Peplau, nasce in Pennsylvania nel 1909- Los Angeles 1999. Ha contribuito al nursing in generale ed in particolare al nursing psichiatrico. La sua teoria si basa infatti sulle scienze comportamentali e sui lavori di Freud, Fromm, Maslow, e sull’assistenza psicodinamica. La Peplau pubblicò la sua teoria nel 1952 “Interpersonal Relation in Nursing”: Il Nursing è un significativo processo terapeutico interpersonale, è un rapporto umano fra un individuo malato o bisognoso di servizi sanitari ed un’infermiera professionalmte preparata a riconoscere tali bisogni e rispondere con l’aiuto adeguato al paziente. La relazione infermiere-paziente ideata da Peplau prevede 4 fasi: − Orientamento: fase di accoglienza del paziente e dei suoi eventuali familiari. È necessario che in questa fase ci sia collaborazione per instaurare un rapporto di fiducia da entrambe le parti, in modo tale da permettere di riconoscere il problema all’infermiere e alla determinazione del tipo di assistenza necessaria per affrontarlo; − Identificazione: il paziente risponde sellettivamente alle persone che possono soddisfare i suoi bisogni. In questa fase il paziente comincia a prendere coscienza di contare qualcosa nella gestione del suo problema affinchè tutto ciò lo faccia sentire meno abbandonato e meno privo di speranza; − Utilizzazione: è la fase in cui infermiere e paziente sono entrati in sintonia, il paziente si percepisce come parte integrante dell’ambiente. Accade che alcuni pazienti si impegnano attivamente nella cura di sé, progredendo verso l’autosufficienza e l’assunzione di responsabilità; ma dall’altre parte c’è chi oscilla fra la dipendenza dagli altri e l’autonomia; − Risoluzione: è la fine del rapporto terapeutico tra infermiere-paziente, se tutte le fasi sono vissute in maniera corretta, allora entrambi sono divenute persone più mature. Durante la relazione, l’infermiere assume ruoli diversi di ordinaria importanza, ossia: − Estraneo: utile nelle prime fasi, per accettare il malato senza alcun pregiudizio; − Esperto: professionista in grado di rispondere in maniera adeguata ai dubbi del malato; − Insegnante: l’infermiere conduce il malato a servirsi della propria situazione come occasione di apprendimento; − Leader: l’infermiere porta l’assistito a raggiungere gli obiettivi assumendo un ruolo di supervisione e cooperazione; − Sostituto: il paziente attribuisce all’infermiere una gamma di emozioni che ha già provato in passato; − Consulente: ruolo di consigliere assunto dall’infermiere, che Peplau ritiene il più importante in ambito psichiatrico. Metaparadigma Persona: la Peplau non prende in considerazione la famiglia, i gruppi o le comunità ma, il singolo individuo; Salute: movimenti in avanti della personalità verso una vita creativa, costruttiva, produttiva, personale e comunitaria; Ambienete: non viene definito in modo specifico. L’infermiere deve considerare la cultura del paziente, la Peplau pone l’accento su quello che succede “all’interno della persona”; Assistenza Infermieristica: secodo l’autrice l’infermieristica è uno strumento educativo che promuove lo sviluppo delle capacità del paziente, dal generale allo specifico.

Teoriche Madeleine Leininger, infermiera antropologa. • teoria sull’arte e scienza del nursing umanistico Verso la meta degli anni 50 subì ìuno shock culturale mentre lavorava presso un centro – guid aper l’infanzia. Osservando le differenze di comportamento ricorrenti di bambini concluse che tali differenze avevano una base culturale e che l’ignoranza delle differenti culture impediva al nursing di essere efficace nella cura dei bambini. Questa esperienza e gli studi la portano allo sviluppo della teoria del “Transcultural Nursing Society” che risponde alla necessità di far fronte ad una realtà più multietnica. L’autrice definisce il nursing transculturale come un sottoinsieme dell’assistenza infermieristica: “Una branca del Nursing fondata sullo studio comparato e sull’analisi de diversi comportamenti sanitari delle diverse culture, finalizzate a sviluppare un sapere scientifico e umanistico capace di consentire la realizzazione di pratiche assistenziali specifiche per ogni cultura e universali”. Obiettivo: conoscenza dell differenze culturali insite in ogni popolazione perché la cultura è uno strumento ampio e olistico che permette di comprendere la totalità della vita affinchè si possa personalizzare l’assistenza. La sua corrente di pensiero si basa su 3 concetti: 1. Teoria della diversità e universalità dell’assistenza culturale (culture care) 2. Modello del sole nascente 3. Metodo dell’entonursing 1. Dove universalità indica i punti in comune nell’assistenza e diversità le differenze. 2. Questo modello è formato da quattro livelli, il primo dei quali è il più astratto mentre il quarto è il meno astratto. − il primo livello rappresenta la visione del mondo e dei sistemi sociali − il secondo livello cerca di fornire informazioni relative a individui, famiglie, gruppi e istituzioni nei diversi sistemi sanitari − il terzo livello consente l’individuazione della diversità e dell’universalità culturale − il quarto livello si sviluppa l’assistenza idonea dal punto di vista culturale. 3. È un metodo di indagine principe nella ricerca qualitativa infermieristica associata a fenomeni culturali. Utilizza tecniche come l’osservazione partecipante e l’intervista in profondità per una specifica cultura danno all’assistenza ed ai fenomeni di salute- malattia. − Emic: sistema popolare o “folk” o assistenza sanitaria tradizionale, locale, pratiche assistenziali, particolarmente utilizzate a domicilio o nella comunità; metodi orientati alla guarigione − Etic: sistema professionale, Assistenza professionale o i servizi di cura offerti da personale sanitario preparato attraverso èrogrammi di studi professionali, formalizzati in particolari istituzione educative Metaparadigma Persona: è l’essere umano, capace di prendersi cura degli altri e di interessarsi a loro; sebbene l’assistenza degli esseri umani sia universale, i modi di erogarla variano nelle diverse culture. Salute: è una condizione di benessere, che viene definita, valutata ed esercitata da un punto di vista culturale. La salute rispecchia la capacità degli individui di eseguire i propri ruoli quotidiani, comprende i sistemi sanitari, pratiche sanitarie, modelli, promozione e mantenimento della salute; inoltre è universale in tutte le culture, tuttavia viene definita da ognuna in maniera diversa in modo da rispecchiarne i valori e le credenze specifiche. Ambiente: è considerato come visione del mondo, struttura sociale e contesto ambientale, ed è strettamente correlato al concetto di cultura. Assistenza Infermieristica: L’assistenza infermieristica ha un significato fisico, psico-culturale e sociale per le persone assistite e si distingue dalle altre discipline attraverso un comportamento di interesse e sollecitudine; usa un approccio di soluzione di un problema, il cui obiettivo è il benessere del paziente, come illustra il Modello del Sole Nascente; infine richiede la comprensione dei valori, delle credenze e delle pratiche specifiche della cultura del paziente.

Teoriche

• teoria sulle relazioni interpersonali

Ida Jean Orlando Pelletier 1926-2007 Lavora come infermiera, insegnante, educatrice e consulente. Consegue vari titoli universitari e specializzazioni, in particolare un master in consulenza di salute mentale. Influenzata dalla sua formazione prettamente psichiatrica, incentra la sua teoria infermieristica sul rapporto infermiere-paziente. Pone l’accento più sull’individuo cioè il paziente che sulla società o sulla malattia. L’infermiera è al servizio del paziente, non del medico. L’assistenza è personalizzata: “imparare a capire quello che avviene tra sé stessi e il paziente costituisce il fulcro dell’azione dell’infermiere e rappresenta lo schema di base per l’aiuto che dà al paziente” Opere − The Dynamic Nurse-Patient Relationship: Function, Process and Priciples 1961 − The Discipline and Teaching of Nursing Process 1972 Queste opere rappresentano il risultato di studi e ricerche per migliorare l’insegnamento da impartire alle infermiere. Concetti fondamentali sella sua teoria: La teoria contiene concetti interconnessi, ma vengono descritti separatamente. È una teoria pratica che prevede la riflessione e la risoluzione del problema. Se il problema non viene scoperto non può essere risolto. Le persone, in genere, tendono a soddisfare i propri bisogni in autonomia, se non ci riescono, richiedono aiuto alla figura professionale dell’infermiere. La richiesta se è soddisfatta, annulla o diminuisce il suo disagio, oppure migliora il suo senso di adeguatezza o di benessere. Prestare attenzione ad ogni comportamento del paziente, per quanto insignificante, deve essere compreso perché mettono in evidenza un qualsiasi disagio che può essere dovuto al luogo della struttura o ad una limitazione fisica. L’accoglienza è importante. Il comportamento del paziente può essere verbale o non verbale. Il comportamento verbale si ha quando il paziente ha la capacità di usare il linguaggio per esprimersi e pertanto può manifestarsi sotto forma di lamentele, richieste, domande, rifiuti, esigenze, commenti ed affermazioni. Il comportamente non verbale includono le manifestazioni fisiologiche o altre attività di tipo motorio come, ad esempio, sorridere, camminare, evitare di guardarsi negli occhi. Il comportamento del paziente sollecita una reazione dell’infermiere, questa reazione si compone in 3 parti consequenziali: − Percezione: l’infermiere percepisce il comporamento attraverso uno dei suoi sensi, per esempio il paziente sorride e l’infermiere pensa che egli è felice. Comunque, l’infermiere deve condividere la sua reazione con il paziente, al fine di accertarsi di aver compreso il bisogno di aiuto. − Riflessione − Intuizione Si susseguono automaticamente e quasi simultaneamente, identificando però ogni reazione. Il processo diventa logico anziché intuitivo. Azione dell’infermiere: l’infermiere può agire in maniera automatica o deliberata. Azione deliberata soddisfa la funzione professionale, è il risultato di una corretta identificazione dei bisogni del paziente, attraverso la reazione dell’infermiere. (più professionale) Azioni automatiche, sono quelle azioni compiute sotto prescrizione medica, ossia altro personale qualificato in determinate assegnazioni. Queste attività possono essere necessarie per il funzionamento di un’istituzione. (meno professionale). La Orlando sintetizza il suo processo come: un processo infermieristico deliberato ha elementi di continua riflessione, poiché l’infermiera tenta di capire che significato ha, per il paziente, il comportamento che osserva e che vuole da lei per essere aiutato. Le risposte che sono poi la materia in questo processo vengono stimolate dalla manifesta consapeolezza dell’infermiere riguarda i particolari delle situazioni individuali.

Teoriche • sistemi

Betty Neuman 1924-2012 Nasce in Ohio nel 1924. Nel 1966 consegue il Master in Consulenza di Salute Pubblica Mentale presso l'Università di Los Angeles. Nel 1985 la Pacific Western University gli rilascia il Dottorato in psicologia clinica. La Neuman ha prestato il suo lavoro in vari ambiti clinici ed amministrativi, presso ospedali e strutture di salute pubblica. Il modello infermieristico elaborato da Betty Neuman è di tipo sistemico, pluridimensionale ed olistico. Propone infatti un "approccio alla persona totale". Le idee che influenzano lo sviluppo della teoria della Neuman provengono da svariate discipline: dalla psicologia della Gestalt alla teoria dello stress di Selye e sulla teoria dei sistemi generali. Secondo la Neuman gli individui, i gruppi e le comunità sono costantemente in relazione con i fattori stressanti dell'ambiente. L'individuo, è in costante scambio energetico con l'ambiente. L'individuo è una totalità composta da variabili fisiologiche, psicologiche, socioculturali, evolutive e spirituali. Ogni individuo è costituito da una struttura di base (struttura genetica, temperatura, forza, debolezza, struttura dell'io ecc.), da linee di resistenza, da una linea di difesa normale e da una linea di difesa flessibile. Ciò viene graficamente rappresentato dalla Neuman sotto forma di cerchi concentrici:

Di fronte agli stress ambientali il cliente ha una reazione. Una reazione normale costituisce lo stato di salute o benessere. I fattori stressanti attaccano prima la linea flessibile di difesa, quindi possono oltrepassare la normale linea di difesa, determinando la malattia. Gli interventi dell'infermiera sono focalizzati sulla prevenzione primaria, secondaria e terziaria. I fattori di stress, che possono anche agire contemporaneamente sul sistema individuo, sono classificati dalla Neuman in: 1. Forze extrapersonali (o forze esterne), che si verificano fuori dall'individuo (p.es.: la disoccupazione). 2. Forze interpersonali: si verificano tra due o più individui (es.: aspettative di ruolo).

Teoriche 3. Forze intrapersonali, interne al sistema individuo. Nella prevenzione primaria l'infermiera cerca di intervenire rafforzando la linea flessibile di difesa, prima che si verifichi la reazione dell'individuo. Nella prevenzione secondaria l'infermiera tratta i sintomi, cercando di rafforzare le linee interne di difesa allo scopo di ridurre la reazione del paziente. Nella prevenzione terziaria l'infermiera, attraverso interventi rieducativi, ricerca il massimo grado di adattamento del paziente, cercando di impedire eventi futuri. Per la Neuman il processo di nursing si articola in tre fasi: diagnosi infermieristica, obiettivi, risultati attesi. Il nursing è "una professione specifica", il cui principale scopo "è costituito dal raggiungimento e dalla conservazione della stabilità del sistema paziente". Il paziente (ma anche le famiglie e i gruppi) devono poter raggiungere e mantenere, in virtù degli interventi infermieristici, il massimo livello di benessere possibile: "La salute deve essere equiparata alla stabilità ottimale del sistema, in altre parole, al miglior stato di benessere possibile". La salute quindi è questione di livelli di benessere, che corrispondono a livelli di energia. È un continuum di benessere, piuttosto che l'alternativa binaria tra benessere e malattia. Il modello della Neuman si presta ad essere usato non soltanto dalle infermiere, ma anche dalle altre professioni sanitarie. Comprendendo 35 variabili, è un modello complesso, di elevata astrattezza teorica e quindi non sempre facile da utilizzare. Pur se multidimensionale e perciò complicato, tale modello tuttavia è stato usato con successo sia nell'ambito della pratica clinica che in quelli della formazione e della ricerca. Allo scopo di permettere agli infermieri di utilizzare il suo modello di assistenza nell'attività quotidiana, la Neuman ha predisposto un dettagliato e pratico strumento di valutazione iniziale e di intervento, pubblicato nel suo libro The Neuman System Model....


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