Teorie sulle emozioni PDF

Title Teorie sulle emozioni
Course Psicologia dei consumi e Neuromarketing
Institution Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM
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TEORIE SULLE EMOZIONI LA TEORIA PERIFERICA DI JAMES-LANGE -1 Nel 1884 James propose per primo una definizione empirica e verificabile di emozione. Di conseguenza: “non tremiamo perchè abbiamo paura ma abbiamo paura perché tremiamo”. L’evento emotigeno comporta una modificazione neurovegetativa. James propone una radicazione biologica dell’emozione (attivazione fisiologica) soprattutto nei visceri In sostanza noi sperimentiamo una emozione in risposta a dei cambiamenti fisiologici. . In altre parole i cambiamenti fisiologici sono le emozioni Ad ogni emozione corrisponde una distinta e specifica configurazione di attivazioni .neurofisiologiche Cannon testa la teoria di James e Lange e la ritiene infondata (i cani con midollo spinale e nervo vago reciso hanno reazioni emotive). Inoltre i visceri hanno una sensibilità troppo scarsa e di conseguenza una risposta troppo lenta. Cannon dice che i . visceri reagiscono allo stesso modo in ogni situazione emozionale ”Il superamento del cosiddetto “errore di cartesio Damasio interpreta la teoria di James e Lange come il superamento del cosiddetto .“errore di Cartesio”, che proponeva un dualismo fra mente e corpo Damasio propone una concezione unitaria dell’organismo dove si osserva la ” “mentalizzazione del corpo” e la “somatizzazione della mente Emozioni: convergenza tra mente e corpo, poiche- sono processi mentali ma hanno .come teatro il corpo Sentimento ed emozione differiscono dove il primo e0 cio0 che consente di sentire l’emozione in modo consapevole Damasio opera una distinzione tra emozioni primarie (spontanee, innate e precodificate dall’organismo a determinate condizioni ambientali): gioia, tristezza, collera, paura e disgusto. Poi ci sono le emozioni secondarie (connesse con .l’apprendimento e con l’esperienza personale): colpa, vergogna e orgoglio

LA TEORIA CENTRALE - 2 In opposizione alla teoria periferica, Cannon propone la teoria centrale delle emozioni. Le emozioni sono attivate e regolate dal sistema nervoso centrale e nello specifico a . livello della regione talamica Secondo questa teoria è possibile provare emozioni senza necessariamente esprimerle fisicamente. Inoltre non è più sostenuta l’idea che un singolo insieme di reazioni are reazione emotiva Quando le afferenze

no il talamo si hanno le emozioni

Circuito di Papez: stimolo emotivo - talamo - ipotalamo (espressione emozioni)nucleo anteriore talamo - giro cingolo ^ neocorteccia (esperienza delle emozioni) ippocampo - ipotalamo Nel 35 il circuito di Papez viene rinominato sistema limbico da Paul MacLean che dice che esiste un’area vecchia del cervello più emozionale e un sistema neocorticale che .ha a che fare con la razionalità Secondo Cannon l’emozione è determinata dal sistema limbico e soprattutto dal .talamo La teoria centrale dice che noi abbiamo uno stimolo che arriva nel talamo e immediatamente partono due messaggi: uno che va verso il corpo e produce attivazione fisiologica e l’altro va verso la valutazione cognitiva che ci fa dire “abbiamo ”avuto paura

TEORIA DELL’APPRAISAL o DELL’ECCITAZIONE COGNITIVA - 3 Questa teoria è stata elaborata da Schacter e Singer e sostiene che l’esperienza emotiva si verifica quando una persona si trova in uno stato di attivazione (arousal) e, contemporaneamente attribuisce a tale condizione un qualche evento emozionale e la definisce “appraisal” (da contrapporre all’arousal). E’ proprio la consapevolezza dell’arousal che rende emozionale l’esperienza vissuta del soggetto. L’appraisal (elaborazione cognitiva) determina il tipo di emozione provata. (esperimento dove i soggetti sono stati attivati con l’epinefrina. Successivamente si dividono in tre gruppi: quello informato sugli effetti del farmaco, quello informato inadeguatamente e quello non informato. In ogni gruppo è presente un complice che ha il compito di creare una condizione di euforia oppure di rabbia. Risultato: i soggetti informati sanno come comportarsi mentre negli altri due gruppi essi tendono ad imitare il comportamento del complice per comprendere meglio in che stato di attivazione si trovano e quali ( sono gli effetti fisiologici che il farmaco ha su di loro

LA TEORIA DELLE DUE VIE DI LE DOUX

Le Doux afferma che il cervello valuta lo stimolo e stabilisce la modalità di risposta. Ciò avviene prevalentemente grazie ad un ruolo determinante agito dall’amigdala che trovandosi al centro di un sistema di comunicazioni del nostro cervello, e ricevendo informazioni da diverse fonti (ippocampo, segnali sensoriali specifici del talamo e informazioni sensoriali di livello superiore dalla corteccia) è in grado di elaborare in .maniera complessa l’esperienza emotiva di uno stimolo La cosa ancora più interessante scoperta da LeDoux, è che l’amigdala fa parte di un circuito: è uno dei punti attraverso cui passa l’informazione processata dal cervello. Detto in altre parole, è una “stazione”, una “tappa” di un “percorso”, di una .”vera e propria “via

Guardando l’immagine, è possibile notare che l’amigdala è coinvolta in due percorsi o vie. Il primo (evidenziato in rosso e che LeDoux ha etichettato come “Low Road” – via bassa) parte dagli stimoli esterni recepiti dagli organi di senso (occhi, orecchie, ecc.). Dagli organi di senso, che “traducono” sensazioni e percezioni in impulsi elettrici, l’informazione è successivamente convogliata alla prima “tappa” del percorso di elaborazione: i talami (nuclei cerebrali al centro del cervello, due “mini cervelli” nascosti nelle profondità del cervello!). Dai talami, altri impulsi elettrici ripartono per raggiungere finalmente l’amigdala (o meglio, le amigdale), per una successiva elaborazione delle informazioni. Da qui, nuovi impulsi elettrici impartiscono gli “ordini” e i “comandi” portati agli organi effettori (polmoni, cuore, muscoli, ecc.)

per la pronta reazione dell’organismo in termini di comportamento e azione finalizzata .a esprimere l’emozione Il secondo “percorso” (o “via”) in cui è coinvolta l’amigdala (nell’immagine sopra, evidenziato in blu e definito come “High Road” – via alta) parte sempre dagli stimoli esterni che vengono recepiti dagli organi di senso e tradotti in impulsi elettrici convogliati sempre alla prima “stazione” di elaborazione delle informazioni, rappresentata dai talami. Questa volta, però, dai talami nuovi impulsi elettrici sono inviati alla corteccia (anziché alle amigdale, come succedeva invece nella prima via). Dalla corteccia, nuovi impulsi elettrici vengono in seguito inviati alle amigdale, le quali elaborano e fanno ripartire nuovi impulsi verso gli organi effettori per una .reazione dell’organismo Il circuito sub-corticale collega l’amigdala al talamo per questo sembra la diretta responsabile della valutazione automatica ( e inconscia) degli stimoli. Si tratta di un circuito primitivo in termini evoluzionistici ma molto efficace in situazioni di paura. Mentre il circuito corticale implica connessioni più articolate tra amigdala, talamo e corteccia cerebrale. Attraverso tale via l’amigdala si connette ai lobi frontali importanti nell’espressione e pianificazione comportamentale e di decisione in merito alla scelta .d’acquisto...


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