Domande rifatte PDF

Title Domande rifatte
Author Sara Salgoughi
Course Organizzazione aziendale
Institution Università degli Studi di Trento
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Domande MANAGEMENT PUBBLICO...


Description

1) Piramide di Anthony (lezione 3-4, da slide 15) La piramide di Anthony, sviluppata nel 1965, distingue 3 diversi livelli, ognuno dei quali interagisce con quelli adiacenti realizzando cicli di pianificazione e controllo attraverso i quali verificare risultati e decidere azioni correttive. Al salire del livello decisionale, la necessità di molte informazioni dettagliate decresce, mentre cresce l'esigenza di avere poche informazioni sintetiche di qualità che permettano l'adozione di decisioni strategiche corrette. I 3 livelli sono: – livello strategico: posto in cima alla piramide e riservato all'alta direzione e allo staff, tale livello identifica gli obiettivi primari di medio-lungo termine dell'azienda nei confronti del mercato e della concorrenza, rende disponibili le risorse necessarie e definisce le modalità di utilizzo di tali risorse. La pianificazione strategica opera con frequenza casuale, legata al nascere di necessità decisionali o di monitoraggio strategico degli andamenti aziendali, utilizzando bassi volumi di dati, estremamente sintetici e poco strutturati provenienti dall'interno e dall'esterno dell'azienda; – livello direzionale tattico, posto in mezzo alla piramide, si occupa dell'analisi economica, definendo le previsioni a medio termine e verificandone periodicamente l'attuazione; fornisce inoltre gli indirizzi operativi attraverso piani esecutivi, come i piani di produzione e i programmi di spedizione. Le attività di questo livello sono svolte dalle direzioni funzionali o di divisione. Il controllo tattico opera con frequenza prefissata (per esempio, pianificazione annuale con verifica mensile per il controllo sugli indicatori economici, settimanale con verifica giornaliera per il controllo sui processi) su volumi medi di dati strutturati sintetici o analitici, provenienti prevalentemente dall'interno dell'azienda; – livello operativo: posto in fondo alla piramide, attua i piani definiti occupandosi dello svolgimento delle attività correnti. Tali attività sono svolte dal personale esecutivo, il quale ha il compito di inserire dati sintetici che verranno poi utilizzati dagli altri 2 livelli. L'attività esecutiva interagisce con il sistema informativo costantemente, su volumi elevati di dati analitici provenienti dall'interno dell'azienda. Le informazioni necessarie per supportare adeguatamente lo svolgimento delle varie attività posseggono caratteristiche comuni a tutti i 3 livelli. I criteri per individuare queste caratteristiche sono: orizzonte temporale di riferimento cioè l'intervallo di tempo che intercorre tra due esecuzioni successive di una certa attività; orientamento all'esterno cioè l'impatto che hanno le attività al di fuori dei confini dell'organizzazione; discrezionalità ossia il grado di arbitrio con il quale si può decidere come e quando svolgere un'attività; ripetitività cioè la frequenza con cui un'attività viene svolta (l'elevata ripetitività caratterizza i compiti operativi che consentono di conseguire efficienze); prevedibilità ossia quando è noto a priori quando e quali attività operative debbano essere eseguite; ruoli organizzativi.

2) Compiti, esigenze informative e tipi di dati richiesti dei vari livelli (lezione 3-4, da slide 22) La funzione primaria del sistema informativo è interagire con chi, nei propri ambiti di competenza, fa funzionare l'azienda o parte di essa attraverso la propria attività. Ogni persona all'interno dell'azienda si aspetta di utilizzare il sistema informativo in aree diverse, con un livello di astrazione che sale man mano che aumenta il livello decisionale. Le figure esecutive, come l'operaio, l'impiegato, l'operatore di call center, utilizzano il sistema informativo nell'ambito ristretto della loro attività per evadere richieste, avanzare lavori, consuntivare attività, richiedere informazioni puntuali e aggiornate; chi ha mansioni direttive necessita di visioni più ampie: il caporeparto sull'attività del suo settore, il direttore di produzione sull'insieme degli impianti produttivi, il direttore generale sull'intera azienda. La struttura del sistema informativo aziendale determina l'insieme delle informazioni disponibili e le dinamiche dei flussi operativi dei dati. La sua articolazione deve rispondere in modo adeguato a ogni diversa esigenza informativa: devono coesistere, all'interno del sistema informativo aziendale, il dettaglio richiesto dai ruoli

operativi e la sintesi necessaria ai livelli decisionali. Ogni persona operante in azienda necessita di informazioni che siano coerenti con il proprio lavoro e operai, direzione e personale amministrativo hanno quindi esigenze diverse che si differenziano per quantità di dati necessari al processo decisionale, grado di aggregazione dei dati, fonte dei dati, frequenza con cui avviene la consultazione. - A livello operativo i compiti sono l'attuazione dei piani, lo svolgimento dell'attività corrente, la registrazione degli eventi aziendali. Le informazioni necessarie sono: dati sugli ordini, registrazioni di pagamento, avanzamento dei progetti, quantità dei materiali. Il tipo di interazione con il sistema informativo è costante e con l'obiettivo di ottenere dati analitici, provenienti dall'interno e con volumi elevati. - A livello tattico i compiti sono la definizione degli obiettivi di breve termine compatibili con il piano strategico aziendale e con il controllo periodico dei risultati. Le informazioni necessarie sono: andamento dei processi, puntualità dei fornitori, precisione nell'evasione degli ordini. L'interazione con il sistema informativo ha frequenza prefissata per ottenere dati strutturati sintetici o analitici, provenienti prevalentemente dall'interno dell'azienda e con volumi medi. - A livello strategico i processi decisionali diventano meno standardizzabili e difficilmente riconducibili a procedure automatizzate. Gli ambiti di analisi sono: concorrenza, mercati, scenari futuri, progetti di investimento. Le informazioni necessarie sono molte, varie e provenienti sia dall'interno che dall'esterno come per esempio indicatori sulle prestazioni dell'azienda rapportata alla concorrenza o informazioni per poter costruire scenari futuri. L'interazione con il sistema informativo richiede dati estremamente sintetici e poco strutturati. 3) Definizione e caratteristiche dell'informazione (lezione 2, da slide 8) L'informazione deriva dalla trasformazione di un dato (misura o caratteristica di un fenomeno, evento, oggetto) attraverso l'aggiunta di un contesto che dia senso ai dati. È una risorsa immateriale, soggetta ad obsolescenza. L'uso ne accresce il valore ma non si consuma, non è divisibile e non è appropriabile. Le caratteristiche dell'informazione possono essere strutturali, intrinseche a tutti i tipi di dati, oppure funzionali, che servono per far funzionare bene il sistema informativo. -- Le caratteristiche strutturali sono: livello di aggregazione dove l'informazione può essere analitica o sintetica; livello temporale dove l'informazione può essere puntuale o cumulativa e ciò dipende dalla frequenza (la velocità di aggiornamento del patrimonio commisurato all'intervallo di tempo del controllo) e dalla tempestività (la rapidità di rappresentazione del fenomeno rispetto al suo verificarsi). — Le caratteristiche funzionali sono: la completezza e cioè la capacità del patrimonio dei dati di rappresentare tutti gli aspetti interessanti di un fenomeno; la correttezza, capacità del patrimonio dei dati di rappresentare il 100% degli esemplari del fenomeno di interesse aziendale, che indica la corrispondenza fra dato e realtà; la precisione ossia l'approssimazione con cui il dato rappresenta la realtà e dipende dalla bontà delle tecniche di misurazione del dato, dalle caratteristiche strutturali del dato, dal contesto in cui il dato viene utilizzato; l'omogeneità la quale richiede che i dati della stessa natura siano riportati sulla stessa tipologia di struttura e che vengano trattati con le stesse funzioni di accesso; la fruibilità e cioè la possibilità di accedere, consultare ed elaborare i dati in modo facile. 4) Che cos’è un sistema informativo e quali sono gli elementi che lo costituiscono? Un sistema informativo è l’insieme delle procedure e delle infrastrutture che definiscono e supportano il fluire delle informazioni all'interno di una struttura organizzativa. Tale sistema deve ovviamente seguire i principi generali di organizzazione, i quali sono il principio di efficienza e il principio di coerenza/efficacia. Il funzionamento del sistema operativo prevede l'intervento di persone che, sulla base di principi generali e protocolli legati all'organizzazione aziendale, interagiscono con le procedure di elaborazione. I sistemi informativi aziendali hanno come obiettivi la guida nell'esecuzione dei processi aziendali e la presentazione di informazioni alle persone nel momento in cui tali informazioni

sono necessarie. Questi compiti sono assolti tramite la definizione di procedure che permettono la raccolta di dati in archivi organizzati, l'elaborazione degli stessi fino al loro consolidamento in informazioni e la distribuzione di queste agli utenti. Gli elementi che costituiscono il sistema informativo di un'azienda possono essere molteplici, in relazione ai fenomeni da rappresentare e alle logiche con cui questi verranno gestiti, ma sono comunque ripartibili in 3 classi: - dati: costituiscono il substrato dell'informazione disponibile in azienda e la materia su cui si basa l'attività del sistema informativo. I dati sono la base attraverso cui vengono rappresentati, mediante i processi, i fenomeni aziendali elementari; vengono raccolti, memorizzati ed elaborati per ottenere informazioni o per alimentare nuovi processi. I dati possono essere: di configurazione, operativi, di supporto, di stato; - procedure: costituiscono la porzione dinamica del sistema informativo; specificano e attuano le sequenze di azioni che permettono al sistema di aderire alla realtà: arricchiscono la base di dati tramite azioni di rilevamento, trasformano i dati, controllano, calcolano, distribuiscono le informazioni, permettono l'interazione tra l'utente e il sistema informativo aziendale. La loro articolazione riflette la struttura dei processi aziendali che supportano. Esistono procedure per l'acquisizione dati, per il controllo e l'elaborazione delle informazioni, per la pianificazione; - mezzi e strumenti necessari al trattamento e al trasferimento delle informazioni: in questa classe rientrano tutti gli apparati elettronici che rendono possibile l'acquisizione dei dati, l'elaborazione delle procedure e la distribuzione delle informazioni, come server, stazioni di lavoro, terminali di rilevazione dati, apparecchiature di rete, sistemi mobili. I sistemi informativi aziendali possono quindi essere definiti come l'insieme dei dati, delle procedure, dei modelli organizzativi e dei mezzi adottati per utilizzare l'informatica all'interno dell'azienda.Il sistema informativo esiste per supportare l'operatività aziendale nei vari livelli e le sue scelte hanno un vantaggio di tempestività decisionale e vicinanza al cliente, essendo anche in grado di cogliere opportunità emergenti. Possono inoltre creare competenze manageriali e migliorare il coordinamento inter-funzionale. Viene utilizzata la piramide di Anthony per dividere i sottoinsiemi su cui si costituisce il sistema informativo e il metodo di Simon per classificarli: attività operative — completamente strutturabili (SI operativo), attività tattiche — parzialmente strutturabili (SI per il controllo direzionale), attività strategiche — difficilmente strutturabili (SI per il supporto alle decisioni). La strutturabilità è il grado di programmabilità. 5) Differenze fra sistema informativo operazionale OLTP e sistema informativo informazionale OLAP (lezione 3-4, slide 36, lezione 14) I sistemi operazionali costituiscono l'infrastruttura informatica su cui si appoggia l'attività esecutiva. Per mezzo loro l'azienda segue il suo core business, dalla progettazione alla produzione, dalla vendita di prodotti all'erogazione di servizi. Sono utilizzati inoltre per le attività di supporto, come l'amministrazione, e per la pianificazione e il controllo operativo. I sistemi di supporto alle decisioni, i cosiddetti sistemi informazionali, aiutano nella ricerca di soluzioni a problemi non (completamente) strutturati, cioè problemi per i quali non è possibile fissare a priori una sequenza di passaggi elementari da compiere per arrivare a una soluzione. I processi decisionali non sono standardizzabili né riconducibili a procedure automatizzate, perché sono influenzati dai modelli di realtà che le persone utilizzano per effettuare le scelte. I sistemi informazionali vengono alimentati principalmente con i dati dei sistemi operazionali, ma le finalità sono completamente diverse, come diversa è la loro struttura. Rivisitando la piramide di Anthony verificando la tipologia di sistema utilizzato, si verifica che l'alta direzione utilizza prevalentemente il sistema informazionale, così come il personale esecutivo utilizza esclusivamente il sistema operazionale. La direzione funzionale invece utilizza il sistema informazionle quando necessita di analizzare dati per monitorare gli andamenti aziendali, mentre utilizza il sistema operazionale quando deve produrre piani operativi (ad esempio i piani di produzione) o trattare qualche struttura di dati di valenza operativa (ad esempio validare un ordine cliente o fornitore).

I sottosistemi dei sistemi informativi aziendali si sono differenziati per rispondere in modo adeguato alle diverse esigenze informative dell'utenza. Sono sorte 2 diverse famiglie di sistemi, nell'ambito del trattamento dei dati aziendali, con l'obiettivo si separare l'elaborazione di tipo analitico da quella legata alle transazioni. - OLTP (On Line Transaction Processing): nell'accezione comune, con questo acronimo si indicano tutti i sottosistemi informativi aziendali per il trattamento delle transazioni, ottimizzati per garantire la massima efficienza nella gestione dei processi operativi aziendali. Sono i sistemi operazionali, che puntano all'efficienza interattiva nell'avanzamento dei processi e sono progettati per supportare numerosi utenti che operano modificando la base di dati, o ricercando informazioni puntuali; - OLAP (On Line Analytical Processing): è l'insieme dei sottosistemi informativi aziendali pensati per l'analisi interattiva dei dati, ottimizzati per garantire la massima efficienza nell'elaborazione dei dati di sintesi e la massima flessibilità nelle interrogazioni. Solitamente si basano su sistemi di sola lettura, o comunque articolati in modo tale da privilegiare operazioni di lettura e di aggregazione dei dati, con strutture orientate agli oggetti di analisi. Il sistema operazione agisce sugli OLTP, i quali sono sistemi per la gestione dei dati con l'utilizzo di un set di operazioni ben definite e a bassa complessità. I sistemi OLTP sono quindi orientati alle transazioni; la memorizzazione dei dati avviene in real time; le transazioni semplici sono ottimizzate su un insieme di transazioni predefinite; il personale tratta dati individuali. I sistemi informativi informazionali invece sono strumenti di supporto alle decisioni nati per sfruttare il patrimonio dei dati per identificare le informazioni utili al processo aziendale. Seguono tutte quelle decisioni e passaggi logici per cui si possono avere visioni diverse degli insiemi di dati. I primi strumenti per eseguire queste funzioni furono i report e i fogli excell, ma avevano dei limiti. Per quanto riguarda i report i limiti erano la staticità dei dati estratti, la difficoltà e la lentezza dell'iter di realizzazione, la parzialità, la mancanza di integrazione. I limiti dei fogli excell erano invece la macchinosità dell'estrazione dei dati, scarso controllo sulla natura dei dati, la proliferazione di strumenti personali di calcolo e la grande complessità strutturale del database operazionale. Le esigenze informative a livello direzionale sono informazioni sui risultati rispetto agli obiettivi aziendali, strumenti per il confronto fra indicatori aziendali e parametri ambientali, strumenti che facilitano il processo decisionale (analisi interattive dei dati, simulazioni). Essendo le esigenze informative dei processi operativi diverse da quelle dei processi decisionali è impossibile costruire un database che soddisfi entrambi i processi. I processi operativi hanno bisogno di dati attuali e dati elementari, di applicazioni precostituite per l'inserimento, la cancellazione e la lettura dei dati. I processi decisionali invece hanno bisogno di dati prevalentemente storici (analisi di trend), sostanzialmente elementari ed aggregati; le funzioni sono la lettura e l'aggregazione dei dati, report, analisi e navigazione. Fanno affidamento sui sistemi OLAP i quali vengono utilizzati per il controllo aziendale e per il supporto alle decisioni, utilizzano dati storicizzati, sono ottimizzati per le interrogazioni.

6) Rappresentazione dei dati e modello ER (lezione 5, da slide 25. capitolo 4 pag. 58) l dati possono essere rappresentati secondo 3 modelli: modello concettuale (modo di vedere la realtà da parte dell'essere umano), modello logico (modo di rappresentare la realtà con il software), modello fisico (modo di registrare i dati sull'hardware). - Il modello concettuale fornisce una rappresentazione semplificata della realtà. Si tratta di definire un insieme di dati presenti in natura e che si vogliono archiviare. I dati devono essere individuati in modo tale che rispondano allo scopo per il quale si crea il modello, il quale rappresenta concetti e relazioni tra concetti ed è completamente indipendente dalla tecnologia DBMS che gestirà le strutture dati. – Il modello logico è un modello dettagliato, guidato dalle relazioni di significato tra i dati. È l'input per la progettazione fisica dei DBMS. - Il modello relazione invece è un modello logico di rappresentazione e strutturazione dei dati di un database implementato su sistemi di gestione di basi di dati. Consente di creare una rappresentazione consistente e logica dell'informazione. — Uno dei modelli più diffusi per la rappresentazione concettuale della struttura delle basi di dati è il modello E-R (Entità-Relazione), il quale permette di rappresentare graficamente le caratteristiche proprie delle entità gestite dal sistema e le relazioni esistenti tra esse. I costrutti messi a disposizione del modello E-R sono diversi e ognuno di essi ha una rappresentazione grafica propria. I costrutti di base sono le entità, gli attributi e le relazioni. Un'entità rappresenta una classe di oggetti caratterizzati da proprietà comuni ed esistenza autonoma nell'ambito del sistema da rappresentare. Per esempio, nei sistemi operazionali sono entità il cliente, il prodotto, il deposito, la banca, il dipendente. Negli schemi E-R le entità hanno un nome univoco e vengono rappresentate tramite un rettangolo. Le relazioni rappresentano i legami logici esistenti tra entità. Nei sistemi operazionali sono esempi di relazione quelle tra cliente e agente, tra fornitore e prodotto, tra impiegato e sede. Ogni relazione è caratterizzata dal nome che la descrive. A una relazione possono partecipare più entità, anche se nella maggior parte dei casi le entità coinvolte sono 2. Nei diagrammi E-R ogni relazione viene rappresentata attraverso un rombo con il nome della relazione all'interno. Il legame con le entità è evidenziato da linee (connettori) che uniscono le entità alla relazione e che specificano anche la cardinalità con cui l'entità partecipa alla relazione. La cardinalità è un attributo della connessione e specifica il numero minimo e il numero massimo di istanze della relazione cui un'istanza dell'entità può partecipare. Se la cardinalità minima è 0 la relazione è opzionale, perché possono esistere istanze dell'entità relazionata non coinvolte in essa. Se la cardinalità minima è 1 la relazione è obbligatoria, perché per ogni istanza di entità di partenza deve esistere almeno un'istanza dell'entità relazionata. Per quanto riguarda la cardinalità massima, i casi notevoli sono 1 e molti (N), che rappresentano rispettivamente le connessioni unitarie, e quelle ennarie o multiple. Graficamente esistono diverse modalità di rappresentazione della cardinalità. Possono essere indicate esplicitamente riporta...


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