Economia - Lezione 17 PDF

Title Economia - Lezione 17
Author Rebecca De Cristofaro
Course Istituzioni di Economia
Institution Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
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Economia

Lezione 17

Curva di domanda ad angolo: essa fa angolo sul prezzo in corrispondenza del quale le imprese si aspettano di vendere la quantità corrispondente al grado normale. Le imprese fissano un prezzo p che consenta di recuperare i costi variabili per unità di prodotto q (cioè i costi di unità di prodotto relativi alle materie prima mP + i costi relativi all’energia per unità di prodotto + il costo di lavoro per unità di prodotto L) La quantità prodotta da un lavoratore in un’unità di tempo (produttività media del lavoro). Il costo aumenta quanto il salario aumenta rispetto alla produttività. Per costi fissi intendiamo le spese per i macchinari e le spese generali (spese che l’impresa sostiene indipendentemente dalla quantità venduta). Grado di utilizzo normale degli impianti  * Il grado di cui si dota l’impresa è volutamente superiore alla domanda. Una volta fissato il prezzo, le imprese tendono a non modificarlo. Lo modificano quando si modifica uno degli elementi costitutivi del prezzo; il prezzo deve essere tale da coprire i costi relativi alle materie prime, all’energia e i costi di lavoro e garantire un profitto. Le imprese quindi modificano il prezzo quando si modificano i costi, in particolare i costi variabili di unità di prodotto. Principio del costo pieno: Non è una teoria del prezzo, è una procedura che descrive come le imprese variano il prezzo. *inserisci esempio video lezione*

La microeconomia si occupa del comportamento dei singoli agenti mentre la macroeconomia vede il sistema economico nel suo complesso. Questa distinzione è arrivata con l’affermarsi della teoria marginalista, gli economisti classici guardavano l’economia nel suo complesso. Questa teoria entra in crisi negli anni ’20 e ‘30, dopo un periodo di fortissima espansione dell’economia mondiale fino a prima della Prima Guerra Mondiale. La crisi del ’29 arrestò questo procedimento di espansione, provocando la crescita della disoccupazione ed eccesso dell’attività produttiva rispetto alla domanda. Gli economisti neoclassici propongono di non intervenire nell’economia, poiché l’idea era che il sistema economico doveva reagire attraverso il sistema dei prezzi. La svolta la dobbiamo a un economista inglese, John Maynard Keynes, che ribalta il modo di ragionare, sostenendo che l’imprese adeguano la produzione alla domanda. Nella logica della teoria marginalista la relazione era opposta, le imprese producono e tutto ciò prodotto verrà assorbito dal mercato. Tutto ciò che non viene speso, cioè risparmiato, verrà automaticamente investito, perché sul mercato si stabilisce un tasso di interesse. Secondo la teoria marginalista, allora non può esserci un problema di domanda. La teoria keynesiana si riferisce al sistema economico nel suo complesso.

Consideriamo l’economia come un sistema circolare, con elementi produzione-reddito-spesa sono collegati e si sostengono. Dobbiamo esaminare gli operatori economici, che nella teoria marginalista erano i singoli agenti (consumatore e impresa). Definiamo adesso gli operatori economici come collettivi, insieme di operatori economici accumunati da una funzione. Essi sono:    

Famiglie Imprese Amministrazioni pubbliche Settore economico estero

Famiglie Consumano beni e servizi finali, il consumo delle famiglie è destinato a soddisfare un bisogno (non per produrre altri beni o servizi). Allo stesso tempo, le famiglie vendono servizi del proprio lavoro, ottenendo redditi monetari vendendo tali servizi. Infine, le famiglie sono anche detentrici di attività reali (es. immobili, da affittare o vendere) o finanziarie (es. azioni), da cui ottengono redditi non sotto forma di salari, ma sotto forma di interessi o dividendi o rendite.

Imprese Esse acquistano beni e servizi; e producono e vendono servizi e beni sul mercato....


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