Editoria senza editori - André Schiffrin PDF

Title Editoria senza editori - André Schiffrin
Author Sara Turco
Course Mediazione culturale e cultura letteraria
Institution Sapienza - Università di Roma
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Summary

Il riassunto di tutti i capitoli del libro...


Description

Capitolo 1 Andrè Schiffrin, parla inizialmente del padre Jacques. Nato in Russia, era giunto in Francia poco dopo la prima guerra mondiale e battezzò la sua casa editrice Les Edition de La pleiade e negli anni 30 concepì la collana la pleiade, consacrata ai classici di tutto il mondo. Lo scopo era quella di rendere la letteratura mondiale accessibile ad un prezzo ragionevole. L'impresa ebbe un tale successo che il capitale limitato di cui si disponeva divenne ben presto insufficiente. Jacquees fu così costretto a rivolgersi a Gallimard dove entrò nel 1936 x dirigere la pleiade, all'interno di quella struttura. Sopraggiunta la guerra, il padre fu mobilitato nell'esercito francese nonostante l'età e si venne poi a scoprire che l'ambasciatore tedesco, otto abetz portò con sè una lista di persone ebree, da eliminare dalla vita culturale francese. Il 20 agosto 1940, l'uomo ricevette da Gallimard una lettera per informarlo che non faceva più parte del personale. Appena smobilitato, ci trasferimmo nella casa vacanza a San Tropez dove grazie all'aiuto di Varian Fry ( giovane laureato che si trovava a Marsiglia con la missione di salvare intellettuali ed artisti minacciati dai nazisti) riuscimmo a ottenere i documenti necessari per lasciare Marsiglia ed arrivare a Casablanca nella primavera del 1941. I campi di concentramento che Vichy (governa parte meridionale della Francia dopo invasione tedesca nella 2 g.m) aveva preparato ci furono risparmiati grazie all'intervento di Gide che ci prestò il suo appartamento in città. Dopo qualche mese di attesa a casablanca, raggiungemmo Lisbona e per New york. Nel 1941 a New york, esisteva già una piccola colonia francese composta di persone arrivate prima della guerra per lavorare nella ristorazione. Si aggiungerà poi altri esuli, intellettuali e politici sì che la comunità francese si trovò divisa tra coloro che erano favorevoli a Petain e quelli che si potevano qualificare come attendisti. La fondazione Rockefeller e altre istituzioni si sforzavano di ottenere i visti per gli intellettuali francesi e di trovare loro, posti nelle università americane. Ciò fu infruttuoso perché il dipartimento di Stato era deciso a limitare ad ogni costo il numero di rifugiati provenienti dall'Europa e d'altra parte esisteva una forte opposizione antisemita al progetto in molte università americane. Tuttavia nonostante gli ostacoli, Alla fine degli anni trenta E anche dopo l'inizio della guerra, centinaia di migliaia di rifugiati giunsero in America. La maggior parte Venivano dalla Germania e dall'Austria. C'erano tra loro grandi editori tedeschi molti dei quali si sforzavano di fondare una casa editrice in esilio. Altri cercarono di creare dal nulla case che pubblicavano in inglese, a volte in campi molto diversi da quelli coperti nei paesi d'origine. Kagan ad esempio, della casa editrice Metropolis a Berlino, si ritrovò alla testa di una nuova casa editrice "International University press", specializzata nella psicoanalisi freudiana Anche se gli editori e giornalisti che avevano trovato la strada di New York erano tutto sommato poco numerosi, fu Grazie a loro che mio padre comincio a pubblicare libri che uscivano all'epoca clandestinamente in Francia. Con un piccolo capitale Addio sotto il proprio nome una collana che permise agli americani di leggere i testi della resistenza.

Questi libri avevano il vantaggio di stabilire per i francesi insediati in America, un legame con quel che accadeva in Europa. La casa editrice poter firmare contratti con qualche editore sudamericano che aveva le stesse idee. Le ediciones del Sur di Victoria ocampo a Buenos Aires erano tra quelli che seguivano le pubblicazioni di mio padre e che permise a molti dei suoi libri di avere un'azione argentina. Nel 1942 poco dopo la fondazione di Pantheon books, mio padre uni le forze a quelle di Kurt wolff. Nel complesso all'inizio, i successi furono poco numerosi. Gide inviò dalla Tunisia le sue interviews imaginaries pubblicati nella collana di mio padre in francese. Dal canto suo Wolff pubblica opere rappresentative della cultura tedesca. Se il pubblico tedesco e francese contava acquirenti entusiasti, e sarà poco numeroso il pubblico americano nel complesso non conosceva il lavoro della casa editrice. Un notevole aiuto arrivo da Mary mallon che era stato in analisi con Jung e decise di rendergli omaggio creando una collana per pubblicare le opere in inglese, insieme ai lavori più celebri. Grazie al consistente aiuto, Pantheon comincio a pubblicare quella che sarebbe diventata la collana bollingen, dal nome della casa di campagna di Jung. Questa collana avrebbe svolto un ruolo importante nella cultura americana nel corso degli anni seguenti, benché lavori pubblicati all'inizio fossero di alto livello erudito è di grande impegno intellettuale. Grazie rapporti che Kurt e mio padre intrattenevano con l'emigrazione intellettuale, molti autori cercavano di pubblicare i loro lavori nella collana bollingen L'influenza di Jung come anche il ricordo che Wolff avevano della loro formazione nella Germania di weimar, fecero sì che le pubblicazioni della casa si estesero anche importanti studi sull'arte orientale destinati ad avere un'influenza straordinaria negli anni 60. La salute di mio padre peggioro e morì Nel 1950 di enfisema polmonare. Continuai Tuttavia seguire le vicende della casa editrice Pantheon che sarebbero state segnate da una serie di avvenimenti imprevisti. Alla fine degli anni cinquanta si stamparono 4000 copie del dottor zivago. Il premio Nobel ne fece un bestseller internazionale e la casa editrice vendette più di un milione di copie. A questo successo segui il gattopardo di Tomasi di Lampedusa e in pochi mesi Pantheon da casa editrice marginale divenne una società con grandi utili. La flusso di denaro creò delle tensioni tra Woolf e loro partner americani. Questi decisero di tornare in Europa e si stabilirono in Svizzera da dove speravano di continuare a dirigere la società. Aumentarono le tensioni e la partnership iniziale venne rotta e Wolf si volsero verso Harcourt Brace dove poterono continuare a pubblicare per molti altri anni. Privi della direzione editoriale, gli azionisti di Pantheon Books decisero che era giunto il momento di vendere le loro partecipazioni. Trovarono un acquirente in Bennett cerf, allora capo di Random House

Capitolo 2 Nel complesso gli editori di libri Destinati alla libreria ammettevano che avrebbero perso soldi o sarebbero Giunti appena al pareggio con la prima edizione e che gli utili sarebbero venuti dopo, con le vendite ai Club e le edizioni tascabili. Ancora negli anni 80

una delle più grandi case editrici americane, considerava che perdeva soldi sul 90% dei libri pubblicati. Andare a rubare gli autori di altre case editrici non era considerato corretto. I libri pubblicati negli Stati Uniti come in Inghilterra erano per la maggior parte di Orizzonte provinciali e limitato, destinati a un pubblico fedele. Nelle liste di bestseller degli anni 40 e 50 c'erano sempre gli stessi nomi. Io (figlio – Andrè) iniziai a lavorare nella New American library of World literature. Questa era una delle poche case editrici che provava ad allargare le frontiere, cercando nuovi lettori e migliorando il livello generale della letteratura per il grande pubblico. La casa editrice pensava che un libro dovesse costare più o meno come un pacchetto di sigarette. Uno dei libri più cari era “lonigan trilogy” Le copertine delle brochure erano uniformemente sinistre nonostantec'era uno sforzo reale nel fornire a un largo pubblico quel che si poteva pubblicare di meglio. Altro esempio di questa etica dell'editoria era una rivista letteraria di qualità che vide la luce nella stessa epoca. Essa si ispirava alla collana new Writing pubblicata da Penguin, con lo stesso atteggiamento da fronte Popolare sui rapporti tra masse e letteratura. Per fare un esempio, uno dei numeri proponeva un antologia della poesia coreana contemporanea. La new American library tenne all'inizio il ramo americano di penguin, di cui aveva conservato l'essenziale del metodo e dell'ideologia. Nell'editoria a grande diffusione, Penguin Books era senza dubbio la società che aveva maggiore successo e influenza. Fondata negli anni 30 da un uomo d'affari, la casa editrice aveva reclutato molti responsabili editoriali di grande talento. Penguin fece in modo di apportare al pubblico inglese non solo il meglio della fiction contemporanea ma anche una nuova linea al di fuori del romanzo. Per una collana chiamata Pelican books, Penguin commissionò una serie di lavori originali nel campo della scienza, e della storia dell'arte. Storie di tutti i grandi paesi, introduzione alle varie scienze, opere sulla politica contemporanea, tutto questo complesso di libri finiva col costituire uno strumento di formazione per la grande maggioranza degli inglesi che aveva lasciato la scuola prima dei 16 anni. Nettamente a sinistra di Penguin si trovava Invece il" left book club" creato da un editore popolare in associazione con il Partito Comunista inglese. Sotto il suo marchio apparvero il libro di Edgar snob sulla rivoluzione cinese i principali testi che analizzavano L'ascesa del nazismo e l'eminenza del conflitto in Europa. Questi libri hanno contribuito a creare un opinione pubblica di sinistra estremamente bene informata. È interessante notare che i libri dello stesso tipo pubblicati oggi escono da case editrici universitarie con tirature minuscole e a prezzi proibitivi. I libri pubblicati dalla New American library dovevano molto alla tradizione ovvero portare i dibattiti sulla pubblica piazza, pensare che le decisioni politiche cruciali non debbano essere prese da un elité di esperti e di politici ma considerare che la popolazione nel suo complesso debba avere voce in capitolo. Capitolo 3 Nel 1962 iniziai a lavorare presso il Pantheon Books. Dalla morte di mio padre non avevo più avuto contatti con loro.

Andati via i Wolff, la casa editrice era rimasta nelle mani di coloro che in precedenza si occupavano della fabbricazione e delle vendite. Tra i libri sui quali dovevo lavorare c'erano uno o due titoli meravigliosi come Storia di una vita di Paustovskij anche se essenzialmente c'erano testi di secondo ordine la cui pubblicazione era stata decisa a caso. Nella vita culturale quello fu un anno di opportunità. L'era di Mccarthy svolgeva ancora un ruolo importante nella vita politica e nell'istruzione in America. Pur essendo io stesso anticomunista, constatavo che molte voci erano state ridotte al silenzio o marginalizzate. Nel corso dei primi mesi al Pantheon proposi dunque di pubblicare Stone, giornalista di sinistra che era stato uno dei pochi e reagire contro la follia di Mccarthy e che da allora era considerato come una gloria del giornalismo americano. L'idea portò molto imbarazzo tra i superiori gerarchici in quanto secondo loro non era possibile lanciare in quell'impresa determinate controversie. Una scossa arrivò con una ricerca storica di Thomson a cui seguirono la pubblicazione di altri storici inglesi malvisti negli Stati Uniti come Hobsbawm e Christopher Hill. Pubblicammo anche una tesi di dottorato sulla storia della schiavitù, scritta da un marxismo americano, Eugène genovese. Nonostante un pubblico ridotto il Pantheon pubblicò anche tutti i libri di Foucault. Su mia idea scrivemmo anche una biografia di Sartre. Quel che io cercavo essenzialmente erano testi nuovi in grado di apportare alla vita americana quello stimolo intellettuale di cui mancava tanto, ma volevo allo stesso modo trovare dei portavoce per esprimere le opinioni politiche represse Durante gli anni del maccarthysmo. Un'altra grande figura su Richard Titmuss, il principale teorico dello Stato Sociale in Inghilterra, del quale pubblichiamo un libro diventato un classico dove il dono del sangue preso come simbolo dei rapporti sociali. L'opposizione alla guerra del Vietnam ci spinse anche a pubblicare molti libri di Chomsky. Avevamo anche libri sull'asia che contrastavano i punti di vista ufficiali sulla Cina e sul Vietnam. Il nostro Orizzonte si allargava anche sull'America Latina e sul Cile. Progettavamo un libretto di conversazioni con Regis debray sul futuro della rivoluzione cilena Chiesi una prefazione all'ambasciatore del Cile e nel corso di una colazione all'inizio dell'amministrazione Nixon lo interrogai a proposito degli Stati Uniti: avrebbero lasciato in pace il suo governo? Completamente all'oscuro dei complotti di Kissinger, egli mi rispose che Washington aveva un atteggiamento amichevole e che Nixon avrebbe forse seguito la stessa strada che lo aveva portato a stabilire relazioni con la Cina. Dopo il colpo di stato lo stesso Letelier fu assassinato a Washington dalla polizia segreta cilena. Con il tempo in Europa, si inizia a delineare l'idea che gli editori dovessero unire i loro sforzi per far soldi. Si costituì così una partnership internazionale in tutto il mondo con Penguin In testa, che cercava di prolungare le trasformazioni degli anni 60 nel decennio successivo.

Un grande successo fu " division Street: america ". Basandosi sono studio dei dintorni di Chicago, l'autore aveva lavorato sui cambiamenti avvenuti in America dagli anni 30 agli anni 60. Il libro toccò subito una corda sensibile in tutto il paese. Fu l'inizio di una serie di libri di storia orale che finirono con il comporre un panorama unico della società americana nel ventesimo secolo, una cronaca della vita del paese durante la grande depressione, la seconda guerra mondiale e gli anni seguenti. L'autore avrebbe in seguito costituito la spina dorsale di The New Press al momento della fondazione Al momento della nostra uscita da Random house, il fatturato di Pantheon raggiungere 20 milioni di dollari. La nostra esperienza era un successo intellettuale e se non portava grandi benefici era nondimeno il tipo di impresa che un Gruppo Editoriale serio doveva mantenere nel quadro generale delle sue attività. Random venne acquistata da rca, gigante dell'Elettronica e delle Industrie del divertimento. Random cominciò a imporci regole di rendimento corrente nelle insieme dell'editoria dell'epoca. Gli utili dei nostri libri per la gioventù e quelli dei libri universitari non c'erano più attribuiti ma finivano nella contabilità generale del gruppo. Robert Bernstein è il nuovo presidente di Random ed è soggetto alla pressione costante prodotta da tali esigenze

Capitolo quarto Anni dopo, RCA decise di vendere Random House e la società si trovò in una posizione molto scomoda. Questa era di dimensioni troppo grosse per un acquirente indipendente classico e in quanto alle emissioni di nuove azioni, e se sembravo problematica. Fu dunque un sollievo per Bob Bernstein essere contattati da S.I. newhouse. Quest'ultima società era molto nota per le collezioni di opere d'arte che avevano costituito Il caso volle che io avessi fatto conoscenza di New House e di sua moglie Victoria. E dunque in quanto conoscente e non nel quadro professionale, S.I mi chiese un giorno se, a mio avviso faceva bene ad acquistare Random. Io risposi che se la sua idea era quella di aggiungere al suo impero il Gruppo Editoriale più prestigioso d'America allora era una chance unica ma aggiungevo sconsideratamente, che se era per guadagnare di più con le sue altre società allora avrebbe fatto meglio a lasciar perdere. Dopo aver acquistato Random ed anche Conde Nast, le pubblicazioni del gruppo avevano subito l'una dopo l'altra e le stesse indicazioni ovvero ogni volta, una rivista di grande fama si vedeva rimproverare di rivolgersi ad un pubblico troppo ristretto e di avere di conseguenza un rendimento insufficiente. Anche le riviste che guadagnavano molto erano accusate di non sfruttare tutto il loro potenziale. Fu così che Vogue cambiò la sua formula tradizionale in, cesso di essere una rivista di moda elitaria per rivolgersi ad un pubblico più vasto. Ciò che era più grave erano le trasformazioni allo scopo di accrescere le entrate pubblicitarie. La maquette fu modificata in modo da far scomparire la frontiera tra parte redazionale e pubblicità, sicchè ci voleva un occhio particolarmente attento e acuto per distinguerle. Si comincia a cancellare la differenza tra i reportage indipendenti e i pezzi pagati dagli inserzionisti.

Ad esempio Vogue non pagava più i viaggi sui giornalisti all'estero ma erano sovvenzionati dalle compagnie aeree e da tutti coloro che si aspettavano articoli favorevoli. Col tempo questi cambiamenti avrebbero investito anche riviste che andavano da Mademoiselle al New yorker. Quest'ultimo, una pubblicazione che traeva la sua gloria da una frontiera ermetica tra pubblicità e contenuto redazionale, si sarebbe trasformata sotto il regno di New house in una rivista che dedicava numeri speciali a temi come la moda, dai quali ci si aspettavano ricchi i contratti pubblicitari Pur proclamando che si sarebbe astenuto da qualsiasi decisione editoriale, New House introdusse ben presto nella Random cambiamenti che andavano tutti in senso più commerciale. Il dipartimento di testi universitari sul venduto sin dall'inizio. Questo denaro fu destinata all'acquisto di una casa editrice "chrown books". L'idea era quella di promuovere vendite colossali nella fascia inferiore del mercato, ma l'affare risulto meno profittevoli del previsto. Newhouse perse moltissimi soldi nel vendere e acquistare pezzi della Random house, come più tardi con il New yorker e altre riviste, poiché era convinto che l'abbassamento del livello intellettuale fosse la strada più sicura verso i grandi profitti. Nel campo editoriale era in atto lo stesso processo. New House insistette poiché Random pagasse un'enorme anticipo sui diritti d'autore a Donald Trump. Tycoons= magnate del business Con gli anni, New House avrebbe istituzionalizzato proprio all'interno di Random House un sistema che incoraggiava è aggravata queste follie ovvero permetteva ai dirigenti dei diversi rami del gruppo di farsi concorrenza tra loro anziché di mettersi d'accordo come prima. Bernstein, il direttore, si sentiva sempre più a disagio di fronte a queste stravaganze. Eppure era stato lui organizzare la crescita commerciale della società. Nonostante tutto Random House continua a migliorare regolarmente anche se New House voleva sempre di più. Noi lavoratori non sapevamo che una parte delle preoccupazioni della New House venivano dalle stravaganze di Condé Nast dove le spese avevano messo in rosso 9 degli 11 titoli. Qui è impressionante il parallelo con l'impero murdoch, dove vigeva la stessa pratica di anticipi sconsiderati. La follia di un impero nutriva quella dell'altro. Perché erano entrambi in concorrenza a colpi di milioni, gli agenti letterari e potevano far salire i prezzi all'infinito. In un contesto del genere, il futuro di Pantheon risultava evidentemente compromesso. Negli anni 80 il catalogo di Pantheon continuavo a rafforzarsi e le vendite a crescere regolarmente nonostante continuasse a circolare la voce che questa doveva chiudere. Verso la fine degli anni 80 New House decise di scaricare bersten e le sue dimissioni furono annunciate tra lo stupore del mondo dell'editoria. Il New York Times annuncio l'avvenimento in prima pagina e gli si dedicarono vari articoli. Il suo sostituto fu Alberto

Vitale che aveva cominciato la sua carriera in banca, in italia. Si era poi trasferito in America dove era stato alla testa di un Gruppo Editoriale allora limitato a Bantan e Dell. Con il suo insediamento, iniziarono a circolare ancora di più le voci sulla frattura e sulla sparizione del Pantheon Ciò fu in realtà tutta una tattica per far allontanare le persone che non erano ormai più ben viste. Vitale aveva espresso l'idea che il Pantheon sarebbe potuto diventare più redditizio amputando il proprio programma e la propria equipe di due terzi concentrandosi di più sui titoli a forte tiratura. A lungo cercai di spiegare che era assurda entrare in concorrenza con le case editrici commerciali dell'impero random, che conoscevano meglio di noi quel settore. L’ Idea di Vitale era anche quella di smettere di pubblicare tanti libri di sinistra ed iniziare a pubblicare più libri di destra. Newhouse era scontento di vedere pubblicare nel suo impero titoli di cui odiava i presupposti politici. Newhouse, orientato molto a destra dagli anni dell'università, era ostile tanto alla pubbl...


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