Epinicio 3 di Bacchilide PDF

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Testo trattato dal prof. Martinelli durante il corso, valido anche per 2020/2021...

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EPINICIO 3 di BACCHILIDE IERONE DI SIRACUSA, VITTORIA COL CARRO AD OLIMPIA Fa riferimento alla vittoria di Ierone di Siracusa a Olimpia nel 468 a.C. (morirà due anni dopo perché era malato, precarietà della salute di Ierone importante per capire alcuni toni dell’epinicio). “Per Ierone di Siracusa vincitore con il carro a Olimpia”: non si racconta un mito ma una leggenda che ha origini storiche Creso e Ciro, VI sec. a.C. riferimento a un episodio storico, rivisitato però, in chiave mitica: la caduta del regno di Creso avvenuta nel 546 a.C. per opera di Ciro il persiano che conquistò la Lidia.

La vicenda di Creso è raccontata da Erodoto, ma anche da Senofonte. Ciro costringe Creso a salire su una pira per essere bruciato, ma grazie all'intervento divino di Apollo, viene salvato. Nella versione di Bacchilide viene poi portato agli Iperborei. Inoltre, riscontriamo altre differenze nel suo epinicio: non è Ciro che costringe Creso a salire, ma è lui stesso che piuttosto di subire la schiavitù, preferisce bruciare in modo glorioso. Altro dettaglio mai citato da nessuno è che non è da solo su questa pira, ma ci sono anche la moglie e le figlie. Questo crea un elemento di pathos, tensione e produce una climax ascendente con la liberazione. Non interviene solo Apollo ma anche di Zeus, quindi doppia divinità. Apollo interviene perché Creso è stato pio; Zeus invece viene chiamato in causa sia perché decide le sorti degli uomini, sia perché è il Dio della Giustizia. Ierone re giusto e Pio nei confronti di Apollo, spende la sua ricchezza per una divinità, perciò al salvataggio interviene Zeus che spegne l'incendio e poi Apollo lo porta agli iperborei. 3 ELEMENTI: ATTUALITA' - MITO – GNOMEI ATTUALITA' -> occasione, Ierone vince, lo lodiamo MITO -> mito di Creso KNOMEI? -> lunga e stranissima priamel, figura retorica, elenco di valori

Questi elementi hanno un preciso ordine, a differenza di PINDARO: 1-22 lode a Ierone, 22-62 racconto di Creso, 63-fine nuova lode a Ierone ma espressa con considerazioni in maniera generale ed un accenno mitico (Apollo e Admeto, by Alcesti). Apollo trasmette ad Admeto una saggezza profonda, delle massime su come affrontare l'esistenza. Il tutto inserito in una priamel, figura retorica, normalmente si ha un elenco di valori inerenti al contesto, e con una specie di climax si contrappone il valore che il poeta intende sottolineare. A sorpresa emerge l'importanza del poeta, come Pindaro, che è garante dell'immortalità, della fama eterna dell'uomo pio, tramite la poesia. Bacchilide vuole dire a Ierone, ma anche a tutti i grandi uomini, che il denaro per le divinità è giusto, ma anche pagare i poeti per poter essere ricordati (Apollo è anche il dio della poesia). Nel testo non si parla mai dell'atleta, ma del carro, delle cavalle....