Esame 13 gennaio 2020 PDF

Title Esame 13 gennaio 2020
Course Economia Politica 
Institution Università degli Studi di Brescia
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ECONOMIA POLITICA 2 – EN – A000021 – a.a. 2019-2020 Corsi di laurea triennale in Economia, Banca e Finanza, Economia e Gestione Aziendale Prof.ssa Maria Laura Parisi

Nome Cognome: …………..………….……………………........................................................... Matricola (ID): …………..............………………………............................................................ Corso di laurea: ….…………………...................……............................................................

13 Gennaio 2020 Compito d’esame fila Y - SOLUZIONE Rispondere alle domande A e B è obbligatorio. Le risposte devono essere concise ma precise e corrette, affinché il compito possa essere preso in valutazione dalla docente. Risolvere poi i tre esercizi seguenti.

Domanda A (3 punti) Descrivere il ruolo del mark-up nell’equazione PS. Il “mark-up” il ricarico del prezzo sul costo di produzione. E’ funzione positiva del grado di regolamentazione del mercato dei prodotti, e, dunque, dipende negativamente dal grado di concorrenza nei mercati. Un aumento del mark-up, a parità di salari nominali, riduce il salario reale. Nell’equazione PS: 𝑃 = (1 + 𝜇)𝑊, il mark-up è indicato con 𝜇.

Domanda B (3 punti) Assumete che nel mercato del commercio al dettaglio vengano eliminate le regole sugli orari di apertura (aumentando il grado di concorrenza dei mercati, in generale). Come vi aspettate che reagisca il salario reale e perché? (usate un grafico).

Un aumento del grado di concorrenza dei mercati si misura con l’indice PMR. Maggiore concorrenza è indicata da un più basso PMR. Il mark-up (ricarico sul costo marginale di produzione) dipende positivamente dal PMR. All’aumentare del grado di concorrenza, quindi, il mark-up diminuisce, le imprese fissano prezzi più bassi e il salario reale reagisce aumentando. Si può usare il grafico WS-PS per dimostrare cosa accade ai salari reali. W/P 1 1 + 𝜇′ 𝑊 1 = 𝑃 1+ 𝜇

PS

WS

un

Esercizio 1 (8 punti) Supponete che il mercato dei beni sia rappresentato dalle seguenti equazioni: C = 400 + 0,6·Yd, I = 400 ‒ 1.000·r + 0,1·Y, X = 0,25·Y* − 100·ɛ, IM = 0,1·Y + 100·ɛ, G = 500, T = 400, Y* = 1.600, r = 10%, ɛ = 1, a) b) c) d)

Calcolate la produzione di equilibrio (Y). Data la vostra risposta al punto a, calcolate C, I, X e IM. A questo livello della produzione, vi è un disavanzo o un avanzo commerciale? Supponete che G venga ridotta di 100 (passando da 500 a 400). Calcolate il nuovo livello di equilibrio della produzione. e) Sulla base della vostra risposta al punto d, calcolate il nuovo livello di IM. Calcolate infine la variazione delle esportazioni nette che deriva dall'aumento di G: sono aumentate o diminuite?

SOLUZIONE a. (VALE 2 PUNTI) In equilibrio la Produzione aggregata è pari alla Domanda aggregata: Y = Z, Y=C + I + G + X − IM/ɛ. Sostituendo, si ha: Y = 400 + 0,6·(Y − 400) + 400 ‒ 1.000·0,1 + 0,1·Y + 500 + 0,25·1.600 − 100·1 − (0,1·Y + 100·1)/1. Risolvendo, si ha: Y = 1160 + 0,6·Y, cioè: 0,4·Y = 1160. Y = 1160/0,4 = 2900. b. (VALE 1 PUNTO) C = 400 + 0,6·(2900 − 400) =1900. I = 400 − 1.000·0,1 + 0,1·2900 = 590. X = 0,25·1.600 − 100·1 = 300. IM = 0,1·2900 + 100·1 = 390. c. (VALE 1 PUNTO) IM > X → c'è disavanzo commerciale. NX = X − IM = 300 − 390 = − 90. d. (VALE 2 PUNTI) Se G viene ridotta di 100, diventa: Y = 1060 + 0,6·Y, cioè:

0,4·Y = 1060 Y = 1060/0,4 = 2650 Y si è ridotta di 250. Oppure si può rispondere anche così: se la spesa pubblica diminuisce, ceteris paribus, diminuisce la spesa autonoma dello stesso ammontare: ∆𝑌 = 𝑚 ∙ ∆𝐴 = 𝑚 ∙ ∆𝐺 = 2.5 ∙ (−100) = −250, che è la variazione della produzione aggregata di equilibrio dovuta alla riduzione della spesa pubblica. La nuova produzione aggregata sarà quindi pari a Y = 2900 - 250 = 2650.

e. (VALE 2 PUNTI) IM' = 0,1·2650 + 100·1 = 365 NX' = X − IM' = 300 − 365 = − 65 ∆NX = − 65

Il disavanzo commerciale si è ridotto, passando da -90 a -65.

Esercizio 2 (8 punti) Considerate la seguente funzione di domanda di moneta: Md = €Y·(1 ‒ i), dove Md è la domanda di moneta; €Y il PIL nominale e i il tasso d'interesse. a) Supponete che non esistano banche private e che la base monetaria H sia pari a 1000. Calcolate il tasso d'interesse di equilibrio, assumendo che il PIL reale (Y) sia pari a 600 e che il deflatore del PIL (P) sia pari a 1.5. b) Se esistessero le banche, e quindi anche i depositi bancari, il tasso d'interesse di equilibrio sarebbe maggiore o minore (a parità di base monetaria e PIL nominale)? Motivate la vostra risposta. c) Calcolate ora Ms nel caso la base monetaria H sia la stessa del punto a) ma esistano le banche, θ = 0,2, c = 0,5. SOLUZIONE a. (VALE 3 PUNTI) Poiché per ipotesi nel sistema economico non esistono le banche private, Ms = H = 1000. D'altra parte, €Y = Y·P = 600·1.5 = 900. Il mercato della moneta è in equilibrio quando Ms = Md, cioè: 1000 = 900·(1 ‒ i) → 1000 = 900 ‒ 900·i → 900·i = 100 → i* = 0,112. b. (VALE 3 PUNTI) In un sistema economico nel quale esistano le banche private, l'offerta di moneta Ms è data dal prodotto della base monetaria H per il moltiplicatore monetario. Dato che quest'ultimo è maggiore di 1, Ms > H. Poiché Ms risulta maggiore, il tasso d'interesse d'equilibrio i* sarebbe minore di prima. c. (VALE 2 PUNTI) Il moltiplicatore monetario è pari a: 1/[c + θ·(1‒ c)] = 1/[0,5 + 0,2·(1‒ 0,5)] =1/0,6= 1,667. Ms = mm · H = 1000·1,667 = 1667.

Esercizio 3 (8 punti) Ipotizzate che un’economia abbia una funzione di produzione aggregata uguale a 𝑌 = 𝐾 6/8 𝑁 :/8

con N= numero di addetti costante, e il tasso di deprezzamento economico 𝛿 = 0.05. a) Calcolate il livello di “stato stazionario” del Capitale per addetto e del Prodotto per addetto per s = 0,6 e per s = 0,8. b) Derivate il livello di stato stazionario del Consumo per addetto. c) Qual è il livello di regola aurea del tasso di risparmio e perché? SOLUZIONE a. (VALE 3 PUNTI) Trasformiamo la funzione di produzione aggregata in forma intensiva, dividendo per N 𝑌 𝐾 6/8 𝑁 :/8 = 𝑁 𝑁 𝑌 𝐾 6/8 𝑁 :/8 = 6 𝑁 𝑁8 𝑁 :/8 𝑌 𝐾 6/8 𝐾 < = = 𝑓< = = 𝑁 𝑁 𝑁 Nello stato stazionario vale l’equazione di Solow: 𝐾 𝐾?@: − 𝐾? 𝐾 𝑌 𝐾 = 𝑠 − 𝛿 = 𝑠𝑓 < =− 𝛿 = 0 𝑁 𝑁 𝑁 𝑁 𝑁 6/8 𝐾 𝐾 𝑠< = = 𝛿 𝑁 𝑁 6

6

𝐾 8 𝐾 8 𝐾 𝐾 6/8 𝑠< = /< = = 𝛿 / < = 𝑁 𝑁 𝑁 𝑁 :

𝐾 8 𝑠 < = = 𝛿 𝑁 𝑲 ∗ 𝒔 𝟒 < = =E H 𝑵 𝜹 𝒀 ∗ 𝒔 𝟑 < = =E H 𝑵 𝜹

Se il tasso di risparmio s = 0,6 allora 𝑲 ∗ 𝟎, 𝟔 𝟒 = = 𝟐𝟎𝟕𝟑𝟔 < = =< 𝑵 𝟎, 𝟎𝟓 𝒀 ∗ 𝟎, 𝟔 𝟑 = = 𝟏𝟕𝟐𝟖 < = =< 𝑵 𝟎, 𝟎𝟓 Se il tasso di risparmio s = 0,8 allora 𝑲 ∗ 𝟎, 𝟖 𝟒 = = 𝟔𝟓𝟓𝟑𝟔 < = =< 𝑵 𝟎, 𝟎𝟓 𝒀 ∗ 𝟎, 𝟖 𝟑 < = =< = = 𝟒𝟎𝟗𝟔 𝑵 𝟎, 𝟎𝟓 b. (VALE 2 PUNTI) Il livello del Consumo per addetto nello stato stazionario è il seguente: 𝐶 𝑌 = (1 − 𝑠 ) 𝑁 𝑁 ∗ 𝐶 𝑌 ∗ 𝑠 6 < = = ( 1 − 𝑠) < = = (1 − 𝑠 ) E H 𝑁 𝑁 𝛿 ∗ 𝟑 𝒔 (𝟏 − 𝒔) 𝑪 < = = 𝑵 𝜹𝟑 c. (VALE 3 PUNTI) Per calcolare il tasso di risparmio di regola aurea (che massimizza il Consumo per addetto nello stato stazionario) dobbiamo trovare la derivata della funzione del Consumo per addetto e la poniamo uguale a zero: 𝜕

𝑠 6 (1 − 𝑠 ) 𝛿6 =0 𝜕𝑠

3𝑠Y (1 − 𝑠) + 𝑠6 (−1) = 0 3𝑠Y − 3𝑠6 − 𝑠 6 = 0 3𝑠Y − 4𝑠6 = 0 𝑠 Y (3 − 4𝑠) = 0 𝑠 = 0 non è una soluzione ammissibile (il consumo per addetto di stato stazionario quando s = 0 è nullo), mentre l’unica soluzione è s = 3/4 = 0,75, che massimizza il Consumo per addetto nello stato stazionario, che diventa pari a 𝑪 ∗ 𝟎, 𝟕𝟓𝟑 (𝟏 − 𝟎, 𝟕𝟓) < = = = 𝟖𝟒𝟑, 𝟕𝟓 𝑵 𝟎, 𝟎𝟓𝟑...


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